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Denario di Alessandro Severo, Vittoria


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Inviato

Ciao, breve post su un denario dell'imperatore Alessandro Severo (222-235 d.C.) con Vittoria alata andante a sinistra coniato a Roma nei primi anni del suo regno. Chiaramente celebrativo ( forse della sua salita al potere) ed abbastanza comune. Entrato in collezione diversi anni fa lo archivio definitivamente perché ho trovato un esemplare che condivide identico conio di rovescio ( chiedo a tal proposito vostro gradito parere). Da esame diretto risulta coniato, ben centrato,  con buon metallo ed ha circolato. Il mio esemplare ha il busto dell'imperatore nudo mentre l'altro è drappeggiato. Il maestro incisore autore del ritratto , come ci dicono i lineamenti molto simili, è con pochi dubbi lo stesso. Grazie ed alle prossime 🙂.

ANTONIO 

20 mm               3,20 gr          RIC 180a 

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Supporter
Inviato

Ti rispondo di corsa ma direi di si, le parti in cui la figura incontra la legenda mi sembrano uguali così come molti altri particolari.

Come sempre bell'esemplare 😃

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Inviato

Scusami, permettimi una curiosità: perché vengono "archiviati definitivamente" trovando una identità di conio? Nel senso, se non riesci a trovare identità non li archivi? E che cosa significa archiviarli?

Te lo chiedo perché è un approccio che non ho mai incontrato prima e sembra per te determinante ai fini collezionistici.

Grazie


Inviato
26 minuti fa, leop dice:

perché vengono "archiviati definitivamente" trovando una identità di conio?

 

27 minuti fa, leop dice:

se non riesci a trovare identità non li archivi? E che cosa significa archiviarli?

Ciao, per ogni mia moneta redigo un'accurata scheda storica riguardante il personaggio rappresentato su di essa e sulle divinità o le scene rappresentate sui rovesci. Parimenti anche per tutto quello che riguarda l'aspetto tecnico dell'oggetto moneta (es. tipo di metallo, come è stata prodotta, se ha circolato poco o molto, aspetto del metallo ecc... I classici gradi di classificazione bellissime,splendide, fior di conio personalmente non li uso). Per me molto importante è trovare monete che condividono identità di conio con le mie perché le riporto insieme a tutta la documentazione di acquisto nel mio archivio, un surplus che ritengo importante anche per quanto concerne la conferma di autenticità della stessa. Quando riesco in questo ( fino ad ora per circa l'80% dei miei esemplari) li archivio dal punto di vista documentale definitivamente, per gli altri la finestra resta sempre aperta 🙂.

ANTONIO 

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Inviato
10 ore fa, Ictino dice:

cosa intendi per come è stata prodotta?

Ciao, sappiamo che la quasi totalità delle monete classiche venivano prodotte tramite coniazione a braccio. Per come veniva prodotta io lo intendo in senso più lato partendo dall'oggetto "tondello" riportando tutte le notizie che lo riguardano. Per esempio i sesterzi di barra dalla forma particolare che scaturiva proprio dalla produzione del tondello, i suberati ( in collezione ne ho tre sicuri e due quasi 🙂) falsi d'epoca ( a mio modesto parere) e come venivano prodotti, il quantitativo di fino presente nella lega del metallo....insomma tutto quello che riguarda l'oggetto moneta. Colleziono esclusivamente monete dal modestissimo valore economico ( le rarità e le monete intonse le lascio molto volentieri agli altri 🙂) ma come mi preme specificare sempre ( almeno per me) dal grandissimo valore storico ed ognuna di esse ci parla e ci dice moltissimo se abbiamo voglia di ascoltarla. Io si, da molto prima che iniziassi ad acquistarle, con grande gratificazione. Per me il fascino delle classiche, che non riscontro in nessun altro tipo di monete ( è una cosa personale senza nulla togliere a tutte le altre, meglio specificarlo). Speriamo che duri sempre anche in futuro ( dopo più di cinque anni e praticamente immutato, anzi...) 🙂.

ANTONIO 

 

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Inviato

Mi è tutto chiaro, a parte solo una cosa. Come fai a definire il quantitativo di fino presente nella lega? Se te lo chiedo è perché anch’io ho interesse a saperne di più al riguardo e poter fare lo stesso con le mie. C’è qualche testo che tratta proprio questo argomento?


Inviato (modificato)
49 minuti fa, Ictino dice:

Come fai a definire il quantitativo di fino presente nella lega?

 

49 minuti fa, Ictino dice:

C’è qualche testo che tratta proprio questo argomento?

Ciao, si sa che gli argenti in particolare dall'età repubblicana fino alla metà del 2 secolo d.C. erano prodotti con percentuali di fino molto alto ( circa l'80/90%) che successivamente varie riforme monetarie dovute a diversi fattori hanno fatto scemare fino quasi ad azzerarlo ( come negli antoniniani pre e basso impero). Ci sono diverse case d'asta che indicano anche questo nella descrizione delle monete, frutto di esami che sono stati fatti in proposito penso da studiosi. Non so se ci sono testi specifici sull'argomento, forse qualcuno potrà risponderti in proposito. Quello che ti posso dire è che dall'aspetto visivo del metallo io riesco a vedere la differenza tra un denario di Vespasiano in ottimo argento ( come la Civetta del tuo profilo) ed uno di Gordiano lll . A questo mi riferivo 🙂.

Modificato da Pxacaesar
Correzione
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Inviato

Ti ringrazio per le delucidazioni 🙂

Io personalmente credo che il quantitativo di argento sia stato ridotto man mano subito dopo Adriano per poi ridurlo ancor di più dopo Eliogabalo.

Correggimi se sbaglio.

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Inviato (modificato)

Provo a dire qualcosa, semplificando al massimo e coi miei limiti di appassionato.

Limitandoci alla età imperiale, la percentuale di fino nelle leghe d'argento e' variata molto nel tempo, sia in rapporto alle varie riforme monetarie che si sono susseguite, sia in rapporto agli eventi storici (pensiamo, ad esempio, all'impero secessionista delle Gallie). Non dimentichiamo poi che anche i nominali d'argento sono cambiati nel tempo. Lo stesso denario, prima cardine del sistema monetario imperiale, e' progressivamente scomparso nel corso del III secolo divenendo in pratica solo una unità di conto.

Comunque, esistono tabelle che ci possono servire giusto per orientarci un po'. Quelle che allegherò sono quelle che uso io e che ho trovato nelle mie letture (sicuramente ne esistono altre e anche più precise e dettagliate).

Questa e' la prima, tratta dal "Monete romane" di Savio, un testo semplice quanto utile soprattutto per i semplici appassionati come me. Arriva a  Settimio Severo e si riferisce al denario:

image.png

Qui passiamo all'antoniniano, con un interessante raffronto anche con la monetazione argentea dell'Impero delle Gallie. La tabella e' tratta dal sito https://ric.mom.fr/ :

 

silver-finenesEN.png

Poi, con la riforma di Diocleziano (ma anche qui.....usurpatori....Carausio...) gran ritorno di fiamma dell'argento.

Ma questa e' una altra storia.

Ciao.

Stilicho

Modificato da Stilicho
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Inviato
7 ore fa, Pxacaesar dice:

Ciao, sappiamo che la quasi totalità delle monete classiche venivano prodotte tramite coniazione a braccio. Per come veniva prodotta io lo intendo in senso più lato partendo dall'oggetto "tondello" riportando tutte le notizie che lo riguardano. Per esempio i sesterzi di barra dalla forma particolare che scaturiva proprio dalla produzione del tondello, i suberati ( in collezione ne ho tre sicuri e due quasi 🙂) falsi d'epoca ( a mio modesto parere) e come venivano prodotti, il quantitativo di fino presente nella lega del metallo....insomma tutto quello che riguarda l'oggetto moneta. Colleziono esclusivamente monete dal modestissimo valore economico ( le rarità e le monete intonse le lascio molto volentieri agli altri 🙂) ma come mi preme specificare sempre ( almeno per me) dal grandissimo valore storico ed ognuna di esse ci parla e ci dice moltissimo se abbiamo voglia di ascoltarla. Io si, da molto prima che iniziassi ad acquistarle, con grande gratificazione. Per me il fascino delle classiche, che non riscontro in nessun altro tipo di monete ( è una cosa personale senza nulla togliere a tutte le altre, meglio specificarlo). Speriamo che duri sempre anche in futuro ( dopo più di cinque anni e praticamente immutato, anzi...) 🙂.

ANTONIO 

 

 

anche a me affascina molto l'iter produttivo delle monete, di tutte le epoche e ai segni che questi gesti unici manuali potevano portare (slittamenti, fratture, schiacciamenti...) è la parte della numismatica che più apprezzo

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Inviato
9 minuti fa, leop dice:

anche a me affascina molto l'iter produttivo delle monete, di tutte le epoche e ai segni che questi gesti unici manuali potevano portare (slittamenti, fratture, schiacciamenti...) è la parte della numismatica che più apprezzo

Ciao, si dalla quale a mio modesto parere, tutti quelli che collezionano monete coniate a martello, non dovrebbero prescindere. Non è facile, bisogna avere testi di riferimento da cui apprendere ed osservare e studiare sopratutto dal vivo le monete,ma con passione ed interesse e col tempo i risultati arriveranno. Tutto ciò per non dipendere solo ed esclusivamente dal giudizio degli altri ma riuscire a farsi personalmente un'idea dell'oggetto moneta che si osserva, cosa secondo me importantissima che sta alla base di tutto 🙂

ANTONIO 

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Inviato

Se volessi acquistare il mio primo testo riguardante la monetazione romana quale mi consigliereste?

Caro @Stilicho mi consigli il testo di Savio? Quando dici arriva a Settimio Severo intendi nel vero senso della parola? O sono anche inclusi moglie e i figli? 


Supporter
Inviato

Ciao. 

Il testo di Savio e' proprio molto semplice, abbraccia un po' tutta la monetazione romana dalle origini con una interessante parte introduttiva generalista che abbraccia anche gli aspetti produttivi ed economici. E' un volumetto tascabile di facile lettura. Nel mio caso e' stato il mio primo testo di numismatica romana. 


Inviato
1 minuto fa, Stilicho dice:

Ciao. 

Il testo di Savio e' proprio molto semplice, abbraccia un po' tutta la monetazione romana dalle origini con una interessante parte introduttiva generalista che abbraccia anche gli aspetti produttivi ed economici. E' un volumetto tascabile di facile lettura. Nel mio caso e' stato il mio primo testo di numismatica romana. 

 

In merito invece alla produzione vera e propria della moneta antica hai un testo da consigliare? Credo che a me e a Pxacaesar sarebbe molto utile


Inviato
Adesso, leop dice:

In merito invece alla produzione vera e propria della moneta antica hai un testo da consigliare? Credo che a me e a Pxacaesar sarebbe molto utile

Ciao, io ho quello di Angelo Finetti " Numismatica e Tecnologia". 

ANTONIO 

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Supporter
Inviato

Guardate qui alcuni suggerimenti se vi possono interessare:

Considerate che io sono un appassionato e non uno studioso. Comunque, grazie per avermi scritto😉

  • Grazie 1

Supporter
Inviato

Supporter
Inviato
3 ore fa, Pxacaesar dice:

Ciao, io ho quello di Angelo Finetti " Numismatica e Tecnologia". 

ANTONIO 

 

Lo cerco da un paio di anni ma è scomparso dalla faccia della terra 😭

Ne approfitto per ringraziare tutti per gli interventi molto interessanti e utili che mi leggerò con calma 😃


Inviato
9 ore fa, Stilicho dice:

Provo a dire qualcosa, semplificando al massimo e coi miei limiti di appassionato.

Limitandoci alla età imperiale, la percentuale di fino nelle leghe d'argento e' variata molto nel tempo, sia in rapporto alle varie riforme monetarie che si sono susseguite, sia in rapporto agli eventi storici (pensiamo, ad esempio, all'impero secessionista delle Gallie). Non dimentichiamo poi che anche i nominali d'argento sono cambiati nel tempo. Lo stesso denario, prima cardine del sistema monetario imperiale, e' progressivamente scomparso nel corso del III secolo divenendo in pratica solo una unità di conto.

Comunque, esistono tabelle che ci possono servire giusto per orientarci un po'. Quelle che allegherò sono quelle che uso io e che ho trovato nelle mie letture (sicuramente ne esistono altre e anche più precise e dettagliate).

Questa e' la prima, tratta dal "Monete romane" di Savio, un testo semplice quanto utile soprattutto per i semplici appassionati come me. Arriva a  Settimio Severo e si riferisce al denario:

image.png

Qui passiamo all'antoniniano, con un interessante raffronto anche con la monetazione argentea dell'Impero delle Gallie. La tabella e' tratta dal sito https://ric.mom.fr/ :

 

silver-finenesEN.png

Poi, con la riforma di Diocleziano (ma anche qui.....usurpatori....Carausio...) gran ritorno di fiamma dell'argento.

Ma questa e' una altra storia.

Ciao.

Stilicho

 

 

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Supporter
Inviato

Ringrazio l'amico e collega Curatore @Illyricum65 che, sapientemente, ha allegato questa sua discussione di qualche hanno fa.

E' una sorta di breve trattato che tocca l'argomento di cui si discute (ma non solo) con una particolare attenzione alle riforme monetarie, alle loro finalità ed alle loro conseguenze (non solo economiche) anche nei nominali non argentei.

Un vero approfondimento.

Infine, come dico io, il forum e' una vera miniera: c'e' tutto, basta cercare.

Buona notte.

Stilicho


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