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Inviato

Buongiorno. 
L'ultima moneta che vi sottopongo oggi è un esemplare parecchio malridotto dell'anno dell'Unità (5 centesimi). Direi che anche questo passa senza rimpianti nel cassetto dei ricordi con mero valore affettivo, ma come sempre chiedo conferma definitiva a voi che "ne sapete".
Ancora grazie e buon fine settimana a tutte/i!

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Supporter
Inviato
10 minuti fa, silvanasanto dice:

Buongiorno. 
L'ultima moneta che vi sottopongo oggi è un esemplare parecchio malridotto dell'anno dell'Unità (5 centesimi). Direi che anche questo passa senza rimpianti nel cassetto dei ricordi con mero valore affettivo, ma come sempre chiedo conferma definitiva a voi che "ne sapete".
Ancora grazie e buon fine settimana a tutte/i!

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Buon Pomeriggio, sì è usurato, la zecca sembra Milano, quindi moneta comunissima.

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Inviato
1 ora fa, silvanasanto dice:

Buongiorno. 
L'ultima moneta che vi sottopongo oggi è un esemplare parecchio malridotto dell'anno dell'Unità (5 centesimi). Direi che anche questo passa senza rimpianti nel cassetto dei ricordi con mero valore affettivo, ma come sempre chiedo conferma definitiva a voi che "ne sapete".
Ancora grazie e buon fine settimana a tutte/i!

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Anche qui valore poco più che simbolico, moneta comunissima e molto usurata e rovinata, ha però un grande valore storico:  queste monete sono comunissime proprio perché c'era al momento dell' unità d'Italia necessità di coniare moltissima moneta unitaria per sostituire tutte le monete pre unitarie dei diversi stati. 

È un 5 centesimi 1861 della zecca di Milano.


Inviato

Grazie mille a tutti per la disponibilità e le spiegazioni. 🙂 In effetti fa un certo effetto pensare che quel dischetto di metallo ha la stessa età di questo Paese. In questi giorni ho recuperato anche un certificato di matrimonio dei miei nonni emesso a Pola quando era territorio italiano, il lasciapassare di mio nonno per lavorare di sera nonostante il coprifuoco, una pagella scritta a mano dei primi anni del '900. Pezzi di storia, bello! 


Supporter
Inviato
2 minuti fa, silvanasanto dice:

Grazie mille a tutti per la disponibilità e le spiegazioni. 🙂 In effetti fa un certo effetto pensare che quel dischetto di metallo ha la stessa età di questo Paese. In questi giorni ho recuperato anche un certificato di matrimonio dei miei nonni emesso a Pola quando era territorio italiano, il lasciapassare di mio nonno per lavorare di sera nonostante il coprifuoco, una pagella scritta a mano dei primi anni del '900. Pezzi di storia, bello! 

 

Ecco, di sicuro questi certificati/documenti istriani sono sicuramente ricordi preziosi. Per tanti esuli potevano essere tutto ciò che era a loro rimasto oltre ai ricordi.


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