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Ad Amiternum sono emersi la tomba di un neonato, un mosaico e muri di fondazione

Nell’antica città sabina, che diede i natali a Sallustio, le ultime ricerche si sono concentrate sull’anfiteatro e sulla «domus a peristilio»

Nel corso della prima campagna di scavo promossa dal Museo Nazionale d'Abruzzo dell'Aquila (Munda) al parco archeologico di Amiternum, situato presso San Vittorino e Preturo, frazioni del capoluogo regionale abruzzese, è stata rinvenuta una tomba con resti scheletrici di un neonato, oltre a frammenti di un pavimento a mosaico e alcune parti di muro di fondazione di edifici.

L’antica città di Amiternum precedette di molto l’epoca romana: era uno dei principali centri dei Sabini, importante snodo commerciale tra il Tirreno e l’Adriatico. Venne conquistata dai Romani nel 290 a.C., e nel 268 a.C. acquisì lo «status» di «praefectura», e crebbe fino a contare decine di migliaia di abitanti. Nota anche per aver dato i natali allo storico Sallustio, fu sede di diocesi insieme con le città di Forcona e Pitinum. Dal V secolo d.C. in poi, andò incontro a un declino irreversibile, per poi scomparire nel XIII secolo.

Le ricerche, effettuate grazie a un fondo della Direzione generale Musei del ministero della Cultura, si sono concentrate sull’anfiteatro dell’antica città romana e sulla cosiddetta «domus a peristilio», con l’obiettivo di ottenere una maggiore comprensione della storia e funzionalità di due monumenti importanti ma ancora poco conosciuti. Sono stati compiuti due saggi di scavo stratigrafico e attività di documentazione e rilievo, lavaggio, siglatura e pre-catalogazione dei reperti.

Nella «domus a peristilio» sono stati individuati tre ambienti, due dei quali con pavimenti a mosaico. L'edificio, strutturato intorno a un’ampia corte rettangolare, presenta ambienti di varie dimensioni, decorati con mosaici e intonaci policromi.

Nello spazio tra l’anfiteatro (datato dagli studiosi alla seconda metà del I secolo d.C.) e la domus sono emersi i muri di fondazione di entrambi gli edifici. In questa zona è poi stata rinvenuta la tomba di un neonato. I risultati dello scavo sono stati presentati in una conferenza stampa al Parco archeologico. «I dati acquisiti, ha detto nella circostanza Federica Zalabra, direttrice del Munda, ci permettono di comprendere meglio la cronologia, i rapporti e le dinamiche tra i due monumenti e ci confortano sul fatto che altre future campagne di scavo consentiranno di avere un quadro completo dei monumenti, estendendo gli scavi e offrendo ai visitatori del Parco la possibilità di vedere quanto scoperto dagli archeologi».

https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/Ad-Amiternum-sono-emersi-la-tomba-di-un-neonato-un-mosaico-e-muri-di-fondazione

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Nuove scoperte nell’Anfiteatro e nella domus a peristilio del sito archeologico di Amiternum, in Abruzzo


 
Presentati i primi risultati della prima campagna di scavo condotta dal MuNDA - Museo Nazionale d’Abruzzo nell’Anfiteatro e nella cosiddetta “domus a peristilio” del sito archeologico di Amiternum, in Abruzzo.

Sono stati presentati i primi risultati della prima campagna di scavo condotta dal MuNDA - Museo Nazionale d’Abruzzo nell’Anfiteatro e nella cosiddetta “domus a peristilio” del sito archeologico di Amiternum. L’intervento, avviato lo scorso luglio e protrattosi per circa un mese, rientra in un più ampio progetto di valorizzazione del Parco archeologico e ha permesso di esplorare zone mai indagate in precedenza.

Grazie a un finanziamento della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, sono stati effettuati due saggi di scavo stratigrafico sia nell’anfiteatro dell’antica città romana sia nella “domus a peristilio”. Attualmente proseguono le operazioni di documentazione e rilievo, il lavaggio e la siglatura dei reperti, oltre alla loro prima catalogazione.

Tra le scoperte più significative si segnalano tre ambienti della domus, due dei quali conservano tracce di intonaco dipinto e pavimenti a mosaico in bianco e nero, i muri di fondazione sia della domus sia dell’anfiteatro, e una piccola sepoltura infantile protetta da un coppo in terracotta. Le indagini hanno inoltre confermato che la domus fu realizzata in un’epoca precedente alla costruzione dell’anfiteatro, aprendo nuove prospettive sulla storia dell’antica città romana.

“Altre future campagne di scavo ci permetteranno di avere un quadro completo dei monumenti”, ha dichiarato la direttrice Federica Zalabra, “estendendo le indagini e offrendo ai visitatori del Parco l’opportunità di vedere da vicino le scoperte”.

 

Foto degli scavi e ricostruzioni 3D delle aree indagate. Ph. Credit MuNDA

 

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https://www.finestresullarte.info/archeologia/nuove-scoperte-parco-archeologico-di-amiternum-abruzzo


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