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Inviato (modificato)
2 ore fa, marco1972 dice:

, ma francobollo sicuramente di bell'aspetto e degnissimo di stare in collezione

Assolutamente sì è un bell'antico... sarebbe stato degno pure se fosse stato la metà. 

Modificato da PostOffice

Inviato

Buona sera a tutti

Grazie @fapetri2001 per la classificazione del francobollo e per tutti i Vostri commenti. Il francobollo non è male sebbene abbia alcuni difetti come l'assottigliamento  in alto a destra.

 @PostOffice rispondendo alle tue domande: si la linguella è ancora presente sul francobollo, è stara strappata solo la metà che lo appiccicava all'album... poi c'è quella firma che attraversa in parte anche la la linguella che non si sa di chi sia.... La descrizione del venditore è come sempre molto breve; 1885,Sardegna Sc#11   10 C. MNG

Sebbene antico ho notato che è un francobollo comune, cosa dite conviene togliere la linguella? Essendo un francobollo con impronta a secco, potrebbe rovinarsi durante il bagnetto?

saluti


Inviato
11 minuti fa, miza dice:

Sebbene antico ho notato che è un francobollo comune, cosa dite conviene togliere la linguella?

Sinceramente lo lascerei così come è. Con il bagnetto perderesti anche gli ultimi residui di colla. Anche se relativamente comune è sempre un francobollo antico e lo lascerei così.

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Inviato
12 minuti fa, marco1972 dice:

Sinceramente lo lascerei così come è. Con il bagnetto perderesti anche gli ultimi residui di colla. Anche se relativamente comune è sempre un francobollo antico e lo lascerei così.

 

Grazie @marco1972 seguirò il tuo consiglio...


Inviato

Continuo con

Sardegna 1855, 80 C. Sc#11 linguella molto grande ed evidente, MNG

Questo ha preso una brutta piega...😅, cosa ne pensate

Sardegna195580C.(1).jpg.e4182316ba92f1ad87c7f68c77751cce.jpgSardegna195580C.(2).jpg.a7cd56c155e5128bc63e00c749a30095.jpg


Inviato (modificato)
1 ora fa, marco1972 dice:

Sinceramente lo lascerei così come è. Con il bagnetto perderesti anche gli ultimi residui di colla. Anche se relativamente comune è sempre un francobollo antico e lo lascerei così.

 

Concordo.. la linguella non da nessun problema,  .. la linguella e' fatta in pergamino solo se e' sporca puo' dare problemi..!

 MNG = Mint no gum

Modificato da PostOffice
  • Grazie 1

Inviato
18 ore fa, miza dice:

Questo ha preso una brutta piega...😅, cosa ne pensate

Le pieghe si vedono sia sul davanti che al dietro.  Puo' essere una mia fantasia, .. ma se la linguella è completamente attaccata dall' alto in basso puo' essere stata messa proprio per rafforzare i punti dove sono le pieghe.  Facci sapere se è completamente attaccata oppure si solleva, anticamente venivano messe anche per rafforzare punti deboli dovuti a tagli, pieghe, imperfezioni, difetti ecc.. . 

Nell' insieme e' un bel Francobollo .. non mi voglio addentrare nelle sfumature di colore in quanto cosa difficile per me. 

 


Inviato
4 ore fa, PostOffice dice:

Le pieghe si vedono sia sul davanti che al dietro.  Puo' essere una mia fantasia, .. ma se la linguella è completamente attaccata dall' alto in basso puo' essere stata messa proprio per rafforzare i punti dove sono le pieghe.  Facci sapere se è completamente attaccata oppure si solleva, anticamente venivano messe anche per rafforzare punti deboli dovuti a tagli, pieghe, imperfezioni, difetti ecc.. . 

Nell' insieme e' un bel Francobollo .. non mi voglio addentrare nelle sfumature di colore in quanto cosa difficile per me. 

 

 

Buonasera @PostOffice ho controllato la linguella ed è completamente attaccata ma a me sembra che non copre strappi e non è stata applicata come rinforzo dei punti deboli. Le due pieghe sono leggermente fuori dalla portata della linguella. A me sembra  che il collezionista aveva a disposizione quel tipo di linguelle, oppure sono state da lui preparate in quel modo. Nei vari francobolli che ho esaminato, ho notato linguelle di diversa misura e fattura e non saprei dire se in commercio si potevano trovare linguelle di diversa fattura e grandezza oppure se si potevano preparare anche da soli usando pergamino...

saluti 


Inviato

Fidati.. anche se non è sopra le pieghe, .. se è tutta attaccata è stata messa come rinforzo.  È una vecchia pratica.  

Il tuo non ha strappi è stato piegato. 

Esistono linguelle arrotolate come un rotolo di nastro adesivo.  

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Carissimi,

Anche se non seguo pedissequamente la sezione, volevo spendere due parole di apprezzamento per ringraziare @PostOffice e @fapetri2001 per la serietà, la dedizione e la professionalità con cui seguono questa sezione, dispensando consigli preziosi ma soprattutto divulgando il fascino di questa scienza che per me è assolutamente sconosciuta.


Son sincero, non credo di intraprendere un cammino filatelico (ho fin troppi interessi numismatici e come per i due utenti sopra citati, ne ho fatto una Passione di vita che spero ancora di trasformare in attività lavorativa); ma al contempo riconosco che è un settore estremamente affascinante oltre che culturalmente assai profondo. 
Di certo continuerò silenziosamente a leggervi di tanto in tanto (silenziosamente perché non avrei nulla da dire di interessante). 
 

Una domanda però l’avrei, perché non sono riuscito a capirla, ma preciso, non perché non l’abbiate spiegata (cosa che sicuramente avrete fatto… anche più e più volte) ma sicuramente perchè la mia poca frequentazione della sezione non mi ha permesso di leggere queste spiegazioni. Vi chiedo la pazienza e la bontà di ripetere ancora una volta questa cosa, quando ovviamente avrete tempo e voglia ovviamente :) 

La linguella, citata anche poco prima in questo thread, veniva messa solo per “rafforzare” il francobollo o anche per altri motivi?
E con cosa veniva attaccata?
Poi non ho capito se sia più pregiato un francobollo
- con linguella,
- uno senza,
- oppure un francobollo in cui questa sia stata rimossa.

Rileggendo mi è venuta in mente un’altra (banalissima e magari anche stupida) domanda (abbiate pazienza… son ignorante!):
ma il francobollo non si rovina nello scriverci dietro?

Perdonate le banalità delle domande, capisco sia cosa trita e ritrita per voi.

Ringrazio e mi congratulo nuovamente, e ringrazio anche @miza perché trovo i suoi posts in particolare sempre molto interessanti 

Fabrizio

 

PS. In particolare ho apprezzato le raccomandazioni e i riguardi di @PostOffice verso i libri; è un approccio che seguo anche io nelle sezioni numismatiche. Senza libri non si va da nessuna parte; non solo si rimane nell’ignoranza più assoluta ma si impara nemmeno a riconoscere e coltivare quel rispetto e quel fascino che queste scienze portano con loro.

Concludo confermando che i libri non si prestano! Sono come la moglie! ;) 

Modificato da ilnumismatico
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Inviato
19 minuti fa, ilnumismatico dice:

Carissimi,

Anche se non seguo pedissequamente la sezione, volevo spendere due parole di apprezzamento per ringraziare @PostOffice e @fapetri2001 per la serietà, la dedizione e la professionalità con cui seguono questa sezione, dispensando consigli preziosi ma soprattutto divulgando il fascino di questa scienza che per me è assolutamente sconosciuta.


Son sincero, non credo di intraprendere un cammino filatelico (ho fin troppi interessi numismatici e come per i due utenti sopra citati, ne ho fatto una Passione di vita che spero ancora di trasformare in attività lavorativa); ma al contempo riconosco che è un settore estremamente affascinante oltre che culturalmente assai profondo. 
Di certo continuerò silenziosamente a leggervi di tanto in tanto (silenziosamente perché non avrei nulla da dire di interessante). 
 

Una domanda però l’avrei, perché non sono riuscito a capirla, ma preciso, non perché non l’abbiate spiegata (cosa che sicuramente avrete fatto… anche più e più volte) ma sicuramente perchè la mia poca frequentazione della sezione non mi ha permesso di leggere queste spiegazioni. Vi chiedo la pazienza e la bontà di ripetere ancora una volta questa cosa, quando ovviamente avrete tempo e voglia ovviamente :) 

La linguella, citata anche poco prima in questo thread, veniva messa solo per “rafforzare” il francobollo o anche per altri motivi?
E con cosa veniva attaccata?
Poi non ho capito se sia più pregiato un francobollo
- con linguella,
- uno senza,
- oppure un francobollo in cui questa sia stata rimossa.

Rileggendo mi è venuta in mente un’altra (banalissima e magari anche stupida) domanda (abbiate pazienza… son ignorante!):
ma il francobollo non si rovina nello scriverci dietro?

Perdonate le banalità delle domande, capisco sia cosa trita e ritrita per voi.

Ringrazio e mi congratulo nuovamente, e ringrazio anche @miza perché trovo i suoi posts in particolare sempre molto interessanti 

Fabrizio

 

PS. In particolare ho apprezzato le raccomandazioni e i riguardi di @PostOffice verso i libri; è un approccio che seguo anche io nelle sezioni numismatiche. Senza libri non si va da nessuna parte; non solo si rimane nell’ignoranza più assoluta ma si impara nemmeno a riconoscere e coltivare quel rispetto e quel fascino che queste scienze portano con loro.

Concludo confermando che i libri non si prestano! Sono come la moglie! ;) 

 

Buongiorno @ilnumismatico, è sempre un piacere conoscere nuovi amici nella sezione Filatelia, io ho frequentato per molti anni la sezione numismatica, per interessi personali e per un aiuto a dei miei soci della mia Associazione, poi scoperto il sito filatelico , il "mio pane quotidiano" mi sono intensificato in questa sezione, sperando di portare qualche cosa della mia esperienza filatelica e come sempre accade nel collezionismo, apprendere qualche cosa di nuovo che non conosco.

per quanto riguarda le tue domande posso risponderti:

la linguella si applicava ai francobolli nuovi per attaccarli agli album, che primariamente erano dei quadernoni autocostruiti , creando un bordo intorno al francobollo a matita o penna , poi nei primi anni del 900 sono stati creati album sempre senza le attuali taschine , ma con il disegno del francobollo che facilitava il collezionista, poi negli anni si evoluta la cosa e sono nati i classificatori a  listelli e poi i classici fogli di aggiornamento con taschine, da allora è terminata la consuetudine di applicare la linguella.

La linguella a tutti gli effetti degrada l'integrità della gomma del francobollo che in pratica diventa un nuovo linguellato, che venalmente dimezza e spesso anche di più il valore del catalogo, vi sono anche dei casi in cui le  linguelle pesanti venivano applicate da commercianti per coprire dei difetti del francobollo, carta assottigliata piccoli strappi ecc. in questo caso bagnandoli la si elimina e si ruiporta il francobollo allo stato naturale che permette di valutare in pieno la conservazione del francobollo.

la linguella che serve per rinforzo dei francobolli stampati su carta fine è poco usata, sicuramente il francobollo doveva essere già linguellato con una finissima linguella, sostituita con una più robusta, altrimenti sarebbe un autogolo  rovinare la gomma originale 

spero averla potuta aiutare e mi asuguro che ci segua ogni tanto, saluti

F.P.

 

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Inviato

Innanzitutto ringrazio il @ilnumismatico per le belle parole che fanno sempre piacere. 

Aggiungo a quanto detto giustamente dall' amico fapetri qualche immagine,  che sicuramente potra' chiarire e essere d'aiuto a chi e' digiuno di filatelia. .... l' oggetto linguella. 

La linguella nasce anticamente come oggetto per attaccare i francobolli ad un supporto cartaceo, album, fogli di carta, quaderni, era il modo all'epoca piu' semplice e meno costoso.

La linguella e' solitamente fatta in carta pergamino e si attacca in quanto e' fornita di una leggera colla che una volta inumidita si attacca al Francobollo e al supporto. 

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Questi i vecchi album usati con linguelle:

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Questi i moderni raccoglitori con listelli dove inserire i francobolli:

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Per quanto riguarda le firme dietro ai francobolli venivano fatte con un lapis e non rovinano il Francobollo, trovare firme di periti famosi e' sempre una garanzia e un plus all' esemplare. 

5 ore fa, ilnumismatico dice:

Senza libri non si va da nessuna parte;

E' la base altrimenti non c'è crescita.  Mi fa piacere che menti illuminate rimarchino questo concetto.  

Un caro saluto 

P.O.

 

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Inviato

Grazie mille per le vostre spiegazioni e per le foto molto esplicative postate da @PostOffice! Ora mi è tutto molto più chiaro!

Grazie per la stima… ma sono tutto tranne che una mente “illuminata” :) 

 

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Inviato

No no ,.. illumini concetti..  pertanto accetta il complimento .. non reca nessun danno.  

  • Grazie 1

Inviato (modificato)

Buongiorno carissimi

Rimanendo fedeli al tema "Antichi Stati Italiani", continuiamo a parlare di linguelle? Come abbiamo imparato dagli amici @fapetri2001 e @PostOffice le linguelle nei francobolli erano usate decenni fa per riporre, catalogare conservare i francobolli in quaderni o album ancora composti di semplici fogli. Un francobollo linguellato vale molto meno di un francobollo non linguellato. Trovare alcuni dei  francobolli antichi nuovo non linguellato è molto difficile,  quasi impossibile. Alcuni cataloghi nemmeno riportano il valore di un francobollo nuovo non linguellato ma riportano solo il valore del linguellato e di quello usato...

Abbiamo anche imparato che le linguelle venivano usate per coprire un difetto o come sostegno per francobolli molto sottili o assotigliati...

A scopo didattico: penso di avere un francobollo (da Un GRANO) con linguella che al R/ in parte copre un assotigliamento/difetto. 

Lo posto per un Vostro riscontro e commento sempre molto gradito per imparare 

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Ps: ciao, ti ringrazio molto @ilnumismatico sono onorato che apprezzi i miei posts. Sebbene anche per me la numismatica rimane la  passione principale, trovo la sezione Filatelia sempre più interessante... 

Buona domenica a tutti. 

 

Modificato da miza
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Inviato
4 ore fa, miza dice:

Buongiorno carissimi

Rimanendo fedeli al tema "Antichi Stati Italiani", continuiamo a parlare di linguelle? Come abbiamo imparato dagli amici @fapetri2001 e @PostOffice le linguelle nei francobolli erano usate decenni fa per riporre, catalogare conservare i francobolli in quaderni o album ancora composti di semplici fogli. Un francobollo linguellato vale molto meno di un francobollo non linguellato. Trovare alcuni dei  francobolli antichi nuovo non linguellato è molto difficile,  quasi impossibile. Alcuni cataloghi nemmeno riportano il valore di un francobollo nuovo non linguellato ma riportano solo il valore del linguellato e di quello usato...

Abbiamo anche imparato che le linguelle venivano usate per coprire un difetto o come sostegno per francobolli molto sottili o assotigliati...

A scopo didattico: penso di avere un francobollo (da Un GRANO) con linguella che al R/ in parte copre un assotigliamento/difetto. 

Lo posto per un Vostro riscontro e commento sempre molto gradito per imparare 

Screenshot_20251012_100217_com_whatsapp_MediaViewActivity_edit_338963338026632.thumb.jpg.44a2950f79acdbf233800bccb38b4de2.jpgScreenshot_20251012_100210_com_whatsapp_MediaViewActivity_edit_338977090150429.thumb.jpg.52b0cbd5df18e28f5a852ee9b3710356.jpg

 

Ps: ciao, ti ringrazio molto @ilnumismatico sono onorato che apprezzi i miei posts. Sebbene anche per me la numismatica rimane la  passione principale, trovo la sezione Filatelia sempre più interessante... 

Buona domenica a tutti. 

 

 

Buonasera miza, centrato in pieno il malfatto di qualche venditore o forse anche di un collezionista che ha voluto rendere più presentabile il francobollo, questa è la conferma di quando si dice che i francobolli vanno visti in tutti i lati, anche di coltello se serve, spesso qualche venditore si dimentica di inserire foto del retro, ma spesso può capitare di trovare francobolli riparati o manipolati, questo può accadere  quando si acquistano lotti che logicamente non sono quasi mai fotografati anche al retro, certamente per francobolli di interesse economico maggiore, è doveroso fargli una "tac" accurata e un consiglio personale, imparare a capire le firme eventuali dei periti, saperle riconoscere, troppo spesso vi sono francobolli con firme anche di grandi periti, "false", questi francobolli in oltre 150 anni di età hanno passato chissà quante mani, quanti collezionisti e chissà quanti capaci estimatori, sono la nostra storia filatelica e non solo, pertanto per me restano tutti sempre dei bei pezzetti di carta....

un caro saluto

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Inviato

@miza riesci gentilmente a mettere una foto in controluce sia del davanti che del dietro.. la linguella e' tutta attaccata o si solleva in basso,.. ? Grazie. 


Inviato (modificato)

Buongiorno a Tutti 

Ciao @PostOffice Ho provato a fare foto in controluce, ma non so se sono esplicative...

La linguella è completamente appiccicata al francobollo, anche la parte in basso.

aggiungo le due foto del davanti e del dietro: 

UnGranoincontroluce(1).jpg.dcd2418f35e570497183bc0287767f8c.jpgUnGranoincontroluce(2).jpg.6a8e15dc36b4bf609d394d43cd50cd1f.jpg

Modificato da miza

Inviato (modificato)

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Quando la linguella e' tutta attaccata solitamente serve un po' a sviare il problema e un po' a rinforzare qualche deficienza del Francobollo. 

Sembrerebbe un non viaggiato, quindi possiamo anche supporre che il difetto sia avvenuto in stampa o durante il procedimento di preparazione della carta, quindi che nasca proprio così, non sembrerebbe un assottigliamento ma comunque l' inficio è presente e ne compromette un pochino il valore,  ma chissene frega.

Ho detto sopra sembrerebbe un non viaggiato, in quanto mi fanno pensare queste due piccole macchie, che potrebbero essere il segno di un annullo che ha sfiorato il francobollo.. ed in questo caso e' lecito pensare anche ad altri scenari.

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L' esemplare comunque è ben marginato e in collezione ci sta alla GRANDE.. !

Voglio spezzare una lancia anche per quel materiale con qualche piccolo difetto che personalmente e' sempre materiale apprezzabilissimo,  non dobbiamo per forza collezionare soltanto prime scelte non ce lo ha ordinato il dottore, in collezione si mette cio' che si vuole e si può, quando capita qualcosa con qualche difetto lo apprezziamo perché anch'esso ci ha fatto imparare qualcosa.  Ogni pezzo che acquisisci ha un mondo di approfondimenti e' sempre un arricchimento. 

 

 

 

Modificato da PostOffice
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Inviato (modificato)

Grazie per gli ulteriori chiarimenti riguardo al difettuccio del Francobollo napoletano  da UN GRANO.

@PostOffice dice: "Voglio spezzare una lancia anche per quel materiale con qualche piccolo difetto che personalmente e' sempre materiale apprezzabilissimo,  non dobbiamo per forza collezionare soltanto prime scelte non ce lo ha ordinato il dottore, in collezione si mette cio' che si vuole e si può, quando capita qualcosa con qualche difetto lo apprezziamo perché anch'esso ci ha fatto imparare qualcosa.  Ogni pezzo che acquisisci ha un mondo di approfondimenti e' sempre un arricchimento".

Mi trovi perfettamente d'accordo. La prima scelta è sempre da apprezzare, ma di tanto in tanto devi (almeno secondo me) guardare anche alla spesa e all'aspetto generale di un francobollo o moneta che sia. Questi ultimi due francobolli che ho postato in questa discussione sono a parte i piccoli difetti molto belli da vedere e ognuno acquistato al prezzo di un cappuccino. 

Ogni tanto faccio a meno di un cappuccino con piacere... :D

alla prossima :hi:

 

 

Modificato da miza
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Inviato
1 ora fa, miza dice:

La prima scelta è sempre da apprezzare, ma di tanto in tanto devi (almeno secondo me) guardare anche alla spesa e all'aspetto generale di un francobollo o moneta che sia.

Quoto appieno.

Sicuramente il francobollo di primissima scelta è il massimo.

Dovendosi però scontrare anche con l'aspetto economico, un giusto compromesso tra costo, rarità e qualità è assolutamente condivisibile.

I francobolli di seconda scelta, in linea di massima sono ancora molto gradevoli, motivo per cui ne ho parecchi. 

Analogo ragionamento, almeno per me, vale anche per le monete. Anche se monete in FDC e SPL sono stupende, esemplari in BB sono assolutamente collezionabili e gradevoli. Anzi, dimostrano di essere stati utlizzati e per questo assumono ancora più fascino in quanto sono stati testinomi di un piccolo pezzo di Storia. 

Poi ovviamente ognuno colleziona quello che preferisce.

E' questo il bello di questo mondo, ogni collezione non è giusta o sbagliata, bella o brutta, ma un testimone del proprio proprietario e del tempo che le ha dedicato. 

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Inviato

Continuiamo con un altro francobollo importante

Anche qui chiedo l'aiuto degli esperti @fapetri2001, @PostOffice, @marco1972

Pontificio, Seconda emissione, Tre Centesimi 1867 non dentellato 

Sull'originalità non credo ci siano dubbi. Mi chiedi invece quale trattamento abbia ricevuto visto che la superficie al dritto sembra come si vede nelle foto in mezzo verniciata con vernice trasparente satinata. Era forse un'abitudine del passato per conservare francobolli importanti?

Grazie 

WhatsAppovadatotekaSlika2025-10-13ob16_40.28_c2b892a5.jpg.c58009727840543b08edf34d7f91392d.jpgWhatsAppovadatotekaSlika2025-10-13ob16_40.28_7acb433d.jpg.79090c50bd19e5831e7f9a2b2ef9ae4c.jpgWhatsAppovadatotekaSlika2025-10-13ob16_40.28_8733fc61.jpg.e06e3347b5ae23f2b7f316ae1e5e04fb.jpg

Saluti :hi:



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