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Risposte migliori

Inviato

Aggiungo un altro quesito:

in riferimento alle monete italiane da investimento in oro.

Un mio conoscente, alla terza generazione di gioiellieri, mi ha esternato in un paio di occasioni che, secondo lui, tutti i Marenghi italiani sono sottovalutati in riferimento al grado o meno di rarità.

Da suo nonno a lui, e avendo confidenza con molti altri che lavorano nel medesimo campo, a suo dire sono così tanti gli esemplari mandati a fondere negli ultimi 70 anni da poter influire sul grado di rarità dei medesimi.

Su questo aspetto, c'è un modo di stabilire quante monete di siffatto genere ci siano ancora in circolazione?

 


Inviato

Conservazioni particolarmente alte possono cambiare, come dimostrano le valutazioni, le rarità.” [Gigante]

Non stiamo scoprendo l’acqua calda in questa discussione.

In altri termini, generalmente, i cataloghi riportano la rarità in funzione alla reperibilità generica della moneta. Sta poi nel compilatore del catalogo sottolineare altri aspetti a supporto di un grado di rarità superiore.


Inviato
18 minuti fa, Oppiano dice:

Conservazioni particolarmente alte possono cambiare, come dimostrano le valutazioni, le rarità.” [Gigante]

Non stiamo scoprendo l’acqua calda in questa discussione.

In altri termini, generalmente, i cataloghi riportano la rarità in funzione alla reperibilità generica della moneta. Sta poi nel compilatore del catalogo sottolineare altri aspetti a supporto di un grado di rarità superiore.

 

Secondo me il concetto di Gigante è diverso da ciò che almeno Layer ed io stiamo dicendo...

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Inviato
26 minuti fa, gennydbmoney dice:

Secondo me il concetto di Gigante è diverso da ciò che almeno Layer ed io stiamo dicendo...

 

Bene


Inviato

Il Gigante ti dice solo che un fdc di una R2 costa xxx euro, non ti dice che il fdc di quella moneta segnalata R2 magari è R5. Questo discorso di discosta dal valore economico di una moneta, per esempio, una 500 lire commemorativa di virgilio, fdc magari è più facile trovarla rispetto a un MB, circolato (inverosimile), ciò non significa che una 500 lire virgilio in MB la paghi più di una fdc. 

Se volessimo mettere nero su bianco e con rigorosità scientifica la rarità per conservazione di ogni moneta dovremmo avere conoscenza della storia di ogni tipologia, cosa che è ostica anche per un mega esperto.

In merito vorrei prendere d'esempio il 50 cent 1924 leoni rigato, moneta in nichel (metallo morbido e facilmente deperibile), coniata in un primo momento con il contorno liscio successivamente è stata ritirata ed è stata rilavorata con l'applicazione della rigatura sul bordo.

Per avere un FDC per questa tipologia bisogna che negli anni si sia verificato quanto segue:

- moneta emessa e subito tesaurizzata

- mandata in zecca per la rigatura

- lavorata in zecca con molta cura

- di nuovo tesaurizzata immediatamente

e si parla di una moneta di 100 anni fa, nei cataloghi la moneta è riportata R mi pare, invece di R3 dell'esemplare liscio, ma un 24 rigato FDC è veramente R?

Awards

Inviato

Rimanendo in tema vicereale (che è ciò che seguo)e nello specifico le pubbliche di Filippo IV di spagna ,che è la mia moneta preferita, posso affermare che una pubblica in MB è comune,in BB molto rara, in  SPL estremamente rara,in FDC introvabile...

Quindi va da sé che prima di affermare che una pubblica e comune o rara io guardo la conservazione...

Ma questa formula è applicabile a tutte le monete vicereali o comunque prodotte tramite la coniazione al martello,per la produzione al bilanciere possiamo attenerci allo scritto del Gigante che si riferisce all' eccezionalità della conservazione probabilmente riferito al FDC o quasi,come ad esempio,bordi taglienti,campi intonsi,eccetera...

Per il viceregno questa formula non funzionerebbe a causa di un processo di produzione totalmente diverso, quindi l' eccezionalità sta nella conservazione secca...

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Inviato

Ops! Solo ora mi sono accorto che la discussione non è di carattere generale, ma è stata aperta in "Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia". Chiedo venia.  Non fate caso al mio precedente off-topic.  😅


Inviato
8 minuti fa, ilLurkatore dice:

Ops! Solo ora mi sono accorto che la discussione non è di carattere generale, ma è stata aperta in "Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia". Chiedo venia.  Non fate caso al mio precedente off-topic.  😅

 

Ma alla fine ci sta come spunto eh 

Awards

Supporter
Inviato
23 ore fa, Releo dice:

Alberto, non ho mai pensato a due parametri differenti e separati. Secondo me, l’alta conservazione ha nel suo DNA due componenti fondamentali: la “perfezione” della moneta e la “rarità” che a quella moneta deriva proprio dall’essere in alta conservazione. Se, nell’ambito della stessa tipologia e per lo stesso millesimo, alla “perfezione” si associa un numero esiguo di esemplari conosciuti, a quella moneta andrebbe attribuito un certo valore, se, invece, vi si associasse un numero considerevole di esemplari conosciuti, per quella moneta, nel tempo, il valore andrebbe rivisto.  Insomma, a me dà fastidio vedere in asta monete perfette, ma in gran numero ed a prezzi  sempre vertiginosi. La rarità non può essere messa al bando solo perché siamo di fronte all’alta conservazione. Gli spiccioli di Rocco sono sì ottimamente conservati, ma dove se ne trovano altri a quel livello?

 

Chiedo scusa per la mia espressione “a me dà fastidio…”. Una espressione alquanto infelice. Sarebbe stato più appropriato parlare di una mia “meraviglia” nel vedere passare in asta monete (dello stesso millesimo)  perfette o quasi, ma a prezzi sempre vertiginosi, anche quando il numero degli esemplari risulterebbe essere considerevole. Saluti.


Inviato
40 minuti fa, Releo dice:

Chiedo scusa per la mia espressione “a me dà fastidio…”. Una espressione alquanto infelice. Sarebbe stato più appropriato parlare di una mia “meraviglia” nel vedere passare in asta monete (dello stesso millesimo)  perfette o quasi, ma a prezzi sempre vertiginosi, anche quando il numero degli esemplari risulterebbe essere considerevole. Saluti.

 

 Evidentemente questo è l’attuale momento storico del mercato. Nessuna meraviglia, a mio avviso. Magari tra qualche tempo, vedrai tanti esemplari in slab che rimangono al palo, oppure tante monete del viceregno che non vengono più vendute ai prezzi di oggi perché il mercato di assorbimento si è saturato oppure perché sono spariti quei collezionisti che pur di avere quegli esemplari erano disponibili a spendere molto più di quanto si potesse prevedere. 

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Supporter
Inviato

Domenico, hai fatto centro! La spiegazione di tutto è proprio in ciò che tu hai appena affermato. Era lì che volevo arrivare.
Attualmente, è il momento dell’alta conservazione. Siamo di fronte ad un’onda che non trova freni, che non trova limiti. Ma i cicli si esauriscono e, nel tempo, si modificano, si diversificano. Io sono ne sono convinto. Ti ringrazio molto. Buona serata.


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