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Inviato

Buonasera a tutti, oggi vorrei mostrarvi il mio ultimo acquisto, ovvero una doppia maiorina di Giuliano II. Una moneta che personalmente a me piace davvero tanto e che cercavo da tempo. Cosa ne pensate? 1000116646.thumb.jpg.3fdb628ca6ad93996d4cd8a5a5ba7615.jpg

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Inviato

Bellissima Moneta!

Credo moneta superiore al bb che lascia trasparire tutti i dettagli della barba e dei capelli. 

l'ultima moneta di grande modulo coniata nell'impero, prima dei folles di anastasio quasi 150 anni dopo.

Il vero nome di tale moneta non era, come forse già sai, doppia Maiorina, ma Aes dichoneutum.

 Nel Codex Theodosianus 11,21,1, emanato da Valentiniano I e Valente il 7 aprile 371, si legge:

Aes, quod dichoneutum vocatur, non modo deinceps largitionibus inferatur, verum de usu penitus… tollatur

traducibile come: 

Il bronzo, che è chiamato dichoneutum, non solo non sia più d’ora in poi consegnato alle largitiones, ma sia inoltre totalmente tolto dall’uso.

 

 

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Inviato
26 minuti fa, azaad dice:

Bellissima Moneta!

Credo moneta superiore al bb che lascia trasparire tutti i dettagli della barba e dei capelli. 

l'ultima moneta di grande modulo coniata nell'impero, prima dei folles di anastasio quasi 150 anni dopo.

Il vero nome di tale moneta non era, come forse già sai, doppia Maiorina, ma Aes dichoneutum.

 Nel Codex Theodosianus 11,21,1, emanato da Valentiniano I e Valente il 7 aprile 371, si legge:

Aes, quod dichoneutum vocatur, non modo deinceps largitionibus inferatur, verum de usu penitus… tollatur

traducibile come: 

Il bronzo, che è chiamato dichoneutum, non solo non sia più d’ora in poi consegnato alle largitiones, ma sia inoltre totalmente tolto dall’uso.

 

 

 

Grazie tante per le delucidazioni sulla sua storia. Quindi una ventina di anni dopo la morte di Giuliano queste monete sono state rimosse dalla circolazione?


Inviato

Molto bella, bei dettagli e soprattutto il bue (non so con certezza che animale sia, se sbaglio correggetemi) mi piace particolarmente,

Buona serata

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Inviato

In realtà nemmeno 8 anni dopo la morte di Giuliano II, nel 371. 

Effettivamente la coniazione di questa tipologia continuò sotto Gioviano e la primissima parte del regno di Valentiano e Valente. 

La moneta conteneva il 2% d'argento circa (se non ricordo male) in un sottile strato superficiale che scompariva rapidamente cn la circolazione. 

l'argentatura è visibile solo negli esemplari non circolati o quasi. 

Probabilmente l'argentatura faceva sì che alla moneta fosse dato un plusvalore nel cambio con altre monete, plusvalore che creava qualche lamentela dato che la stessa argentatura scompariva alla velocità della luce con la circolazione. 

 

  • Grazie 1

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Inviato

Ciao 

moneta molto interessante, coniata in tutte le zecche e anche come imitazione barbarica.

Silvio


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Inviato

DE GREGE EPICURI

Moneta davvero bella, con molti precisi dettagli. Non è un  bue ma un toro, come si può chiaramente vedere dagli abbondanti attributi.

Il ritiro dalla circolazione, oltre che dai motivi metrologici già citati, potrebbe essere dovuto a motivi ideologici?  Il toro, accompagnato dalle due stelle, dovrebbe rimandare ai culti di Mitra, che certo non erano graditi al cristianissimo Teodosio.


Supporter
Inviato
57 minuti fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Moneta davvero bella, con molti precisi dettagli. Non è un  bue ma un toro, come si può chiaramente vedere dagli abbondanti attributi.

Il ritiro dalla circolazione, oltre che dai motivi metrologici già citati, potrebbe essere dovuto a motivi ideologici?  Il toro, accompagnato dalle due stelle, dovrebbe rimandare ai culti di Mitra, che certo non erano graditi al cristianissimo Teodosio.

 

Non credo il problema fosse religioso, o almeno non principalmente.

Gioviano, Valentiniano e Valente modificano la rappresentazione eliminando il toro per motivi religiosi. 
La nuova rappresentazione è quella dell'imperatore con globo e vittoria e con stendardo con XP (chi ro) con legenda Victoria Romanorum per Gioviano o restitutor reipulicae per Valentiniano.

dimensioni (intorno agli 8 g), argentatura (al 2% circa), e peso (circa 8.5-9  grammi - 8 scrupoli) rimangono identiche.

Se avessero voluto mantenere in circolazione il nominale avrebbero potuto continuare le emissioni con queste rappresentazioni. Invece le hanno proprio messe tutte fuori corso.

Di seguito i rovesci di due doppie maiorine, la prima di Gioviano e la seconda di Valentiniano.  

 Gioviano (363-364) Doppia maiorina (Thessalonica) ... - Nomisma Aste di  monete e orologi

Valentiniano I (364-375) Doppia maiorina ... - Nomisma Aste di monete e  orologi


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