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Bronzetto etrusco di guerriero rubato a Bologna torna in Italia


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Dettagli sul reperto:
 
  • Descrizione: Un bronzetto votivo del V secolo a.C., raffigurante un guerriero con elmo crestato, corazza e nell'atto di scagliare una lancia, identificato come Marte (Laran).
  • Origine: Dono votivo, probabilmente proveniente da un santuario etrusco.
  • Furto: Sottratto dal museo di Bologna nel 1963, entrando nel circuito del traffico illecito di antichità.
  • Recupero: Individuato negli Stati Uniti e restituito grazie a indagini internazionali.
  • Restituzione: Avvenuta a Bologna il 19 dicembre 2025, segnando un successo per il recupero del patrimonio archeologico. 
Questo evento sottolinea l'efficacia della collaborazione internazionale nel contrastare il traffico illegale di opere d'arte, sebbene il danno scientifico causato dalla perdita del contesto di ritrovamento rimanga irreversibile per l'archeologia

 

 

https://www.finestresullarte.info/attualita/bologna-raro-bronzetto-etrusco-rubato-nel-1963-restituito-al-museo-archeologico

Un’importante testimonianza dell’arte etrusca torna a far parte delle collezioni pubbliche bolognesi. Ieri, nella Sala Conferenze del Museo Civico Archeologico di Bologna, il comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Carmelo Carraffa, ha consegnato ufficialmente alla direttrice del Museo, Paola Giovetti, una statuetta in bronzo raffigurante un guerriero etrusco, parziale provento del furto denunciato il 30 ottobre 1963 ai danni dello stesso istituto museale. La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità civili e militari della provincia di Bologna, segnando la conclusione di una lunga e complessa vicenda di dispersione, indagine e recupero.

Il rientro del manufatto rappresenta il risultato di una cooperazione internazionale consolidata tra il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e le autorità di polizia e giudiziarie estere. In questo caso specifico, le indagini sono state condotte congiuntamente con l’Ufficio del Procuratore Distrettuale di New York e con la Homeland Security Investigations degli Stati Uniti. Sono state proprio le autorità americane a informare i Carabinieri TPC dell’avvenuto rinvenimento del bronzetto, che era stato acquistato dal Virginia Museum of Fine Arts di Richmond, consentendo così di avviare le procedure necessarie per il rimpatrio e la restituzione all’Italia, da parte del museo americano, di un bene archeologico sottratto illegalmente al patrimonio dello Stato.

La restituzione del bronzetto etrusco al Museo Civico Archeologico di Bologna
La restituzione del bronzetto etrusco al Museo Civico Archeologico di Bologna
La restituzione del bronzetto etrusco al Museo Civico Archeologico di Bologna
La restituzione del bronzetto etrusco al Museo Civico Archeologico di Bologna

L’attività investigativa si inserisce nel più ampio contrasto ai traffici illeciti di beni culturali, che negli anni hanno visto il coinvolgimento di sodalizi criminali strutturati. Le indagini hanno ricostruito un sistema avviato da diversi soggetti italiani già noti alle forze dell’ordine, che si avvalevano di bande di tombaroli per saccheggiare siti archeologici accuratamente selezionati e scarsamente sorvegliati sul territorio nazionale. I reperti, una volta estratti illegalmente, venivano sottoposti a operazioni di pulitura e restauro e corredati da false attestazioni di provenienza, prima di essere immessi sul mercato internazionale attraverso case d’asta, gallerie e istituzioni museali.

Al termine delle complesse attività di riscontro svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, è stato possibile accertare con certezza la corrispondenza tra la statuetta rinvenuta negli Stati Uniti e quella sottratta nel 1963 al Museo Civico Archeologico di Bologna. Questo passaggio ha consentito di procedere al recupero formale del manufatto e alla sua restituzione al Museo, dove tornerà ad essere fruibile dal pubblico come parte integrante del patrimonio storico e archeologico cittadino.

Il bronzetto, databile al V secolo a.C., raffigura un guerriero nell’atto di scagliare una lancia ed è identificabile con una figura marziale che potrebbe rappresentare il dio Marte, noto nel mondo etrusco con il nome di Laran, una divinità particolarmente venerata in area umbra. La statuetta, alta 22 centimetri, larga 8,9 e profonda 7 centimetri, è realizzata in bronzo e mostra un linguaggio formale essenziale e schematico. Il guerriero indossa una corta corazza che lascia scoperta la parte inferiore del corpo e porta sul capo un imponente elmo crestato, elementi che ne sottolineano la funzione simbolica e votiva.

La restituzione del bronzetto etrusco al Museo Civico Archeologico di Bologna
La restituzione del bronzetto etrusco al Museo Civico Archeologico di Bologna
La restituzione del bronzetto etrusco al Museo Civico Archeologico di Bologna
La restituzione del bronzetto etrusco al Museo Civico Archeologico di Bologna

Si tratta infatti di un dono votivo, destinato a essere deposto in un contesto sacro, come un santuario o una stipe, con l’obiettivo di sollecitare il favore della divinità o come ringraziamento per una grazia ricevuta. Il manufatto rientra nel gruppo dei bronzetti prodotti in ambiente etrusco-italico, o più precisamente umbro settentrionale, secondo la classificazione elaborata dall’etruscologo Giovanni Colonna tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento. La tipologia del guerriero in assalto è ampiamente attestata in ambito etrusco, umbro e centro-italico e comprende sia produzioni di alta qualità formale sia esemplari più schematici e popolari, come nel caso di questo bronzetto.

L’opera apparteneva originariamente alla Collezione Universitaria ed è confluita successivamente nelle raccolte del Museo Civico Archeologico di Bologna. Nei luoghi di culto dell’Italia preromana era diffusa la pratica di offrire oggetti simbolici alle divinità, un gesto devozionale che nel tempo si è strutturato in una produzione artigianale specificamente destinata al culto. Accanto alle rappresentazioni di animali sacrificati e ai vasi utilizzati per le offerte, erano frequenti le immagini dell’offerente o della divinità venerata, così come gli ex voto anatomici legati alla richiesta o al ringraziamento per una guarigione.

La restituzione del bronzetto segue quella avvenuta nel 2023 da parte del Virginia Museum of Fine Arts di Richmond, anch’essa resa possibile grazie alla collaborazione tra l’Ufficio del Procuratore Distrettuale di New York, la Homeland Security Investigations e il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Il rientro di questo manufatto non rappresenta solo un successo investigativo, ma anche un momento significativo di ricomposizione della memoria storica del Museo e delle sue collezioni, duramente colpite dal furto del 1963.

Con la consegna ufficiale avvenuta il 19 dicembre 2025, il Museo Civico Archeologico di Bologna riacquisisce un’opera di grande valore storico e simbolico, che torna a raccontare al pubblico una pagina fondamentale della cultura etrusca e della storia del collezionismo archeologico cittadino. Il recupero del bronzetto si inserisce così in un più ampio impegno a tutela del patrimonio culturale, riaffermando il principio della restituzione come strumento essenziale di giustizia culturale e di salvaguardia dell’identità storica collettiva.

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