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sistema monetario


Risposte migliori

premettendo che sono completamente nuovo di greche e non ne capisco "un H" vorrei sapere il sistema monetario a metaponto, cioè: che monete si usavano, multipli e sottomultipli.

grazie ;)

P.S. se potete, inserite anche immagini ! :lol:

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La colonia greca di Metaponto, adottò il sistema ponderale acheo-corinzio, con uno statere (unità maggiore) coniato del peso di 7,80-8,00 grammi (quindi di poco ridotto rispetto al vero corinzio di 8,70 grammi) e di dracme ovvero terzi di statere di circa 2,60 grammi.

Nella prima produzione di Metaponto del VI secolo abbiamo:

-statere;

-dracme;

-trioboli (mezze dracme);

-dioboli (terzo di dracma);

-oboli (sesto di dracma).

Nel V secolo il tipo di produzione rimane pressoche invariatà (a parte stili e iconografia e alcuni cali di produzione).

Nel IV secolo viene introdotta una serie aurea, forse 1/3 di statere con peso medio di 2,86 grammi poi via via di pesi ridotti.

Verso la seconda metà di questo secolo (330 a.C.?) si colloca l'inizio della produzione di monete bronzee per questa zecca.

Nel III secolo la zecca Metapontina interrompe la sua attività, quando Roma e Cartagine cominciarono ad avere mire espansionistiche sulla zona lucana.

E' in questo periodo, (se sbaglio qualcuno mi corregga) che comincia la produzione di didramme e monete Romano-Campane (alcune coniate forse proprio a Metaponto), ma come direbbe Lucarelli, "questa è un'altra storia"... :lol:

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ancora io a stressarvi, altro quesito, "lungo" questa ricerca ho incontrato anche il termine nomos, mi sono fatto l'idea che è un altro nome per indicare lo statere.

è giusto? se no, a cosa corrisponderebbe? grazie ;)

poi:

nel VI secolo a.C. vennero emesse anche dracme e trioboli? o vennero "coniati" poi in un periodo successivo? avete immagini?.. non ne ho trovate... :(

Modificato da niko
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Ciao niko, non ti preoccupare, domande del genere sono sempre ben accette.

Etimologicamente, la parola "nòmos", in greco antico, aveva i seguenti significati: usanza, consuetudine, legge, moneta.

In poche parole, definisce una moneta sottolineando l'aspetto "convenzionale" e "legale".

Anche "nòmisma" (uso, moneta) o "nummus" (in latino), derivano tutti da un'unica radice indoeuropea nem- che significa "prendere, mettere in ordine, contare, etc..."

Questo per quanto riguarda il significato etimologico, ma se vogliamo considerare nello specifico il significato di nomos, possiamo associarlo all'unità base del sistema monetario locale, nelle colonie Magno Greche.

La definizione di statere nel mondo greco invece, ha origine dall'operazione di pesatura.

Ovvero originariamente era il termine che indicava il peso completo che doveva essere messo sui due piatti della bilancia, perchè fossero in equilibrio, ovvero il didramma=statere.

Ora correggetemi se sbaglio, ma questo termine finì per essere utilizzato per il nominale più importante (parliamo di valore), coniato da una qualsiasi zecca (oro, argento, o elettro)

Devi tener conto poi di una serie di sistemi ponderali, che non sto qui ad elencare, per cui l'originario significato di didramma poteva coincidere con il significato di nominale più importante coniato (o sbaglio?).

Ovvero, lo statere d'oro coniato ad esempio sotto il regno di Alessandro il Grande, con sistema euboico-attico, basato sulla dracma da 4,36 grammi, aveva il peso di due dracme.

A Corinto invece il sistema omonimo, prevedeva sempre un nominale chiamato statere (questa volta in argento) e sempre del peso di circa 8,7 grammi, che pero era l'equivalente di tre dracme corinzie da 2,90 grammi.

Quello che voglio farti capire in questi due esempi, è che due monete apparentemente diverse, erano comunque chiamate in egual modo in due sistemi ponderali differenti, perchè consistevano nel maggior nominale coniato da quella zecca.

Le colonie Magno Greche di origine achea, scelsero infine il sistema ponderale Corinzio, con il peso dello stetere leggermente ridotto (da 8,70 a 7,80-8,00 circa) e con gli stessi sottomultipli.

Il nomos Magno Greco quindi, è chiamato anche statere, essendosi ispirato al sistema ponderale corinzio.

Non a caso nelle zecche achee, la suddivisione è la stessa e 1/3 di nomos, corrisponde a una dracma.

Venendo alla tua ultima domanda, come ti ho indicato prima nel VI secolo Metaponto coniava già sia dracme (1/3 di nomos) che trioboli (1/6 di nomos) incusi, modificando nei secoli successivi, gli stili e l'iconografia (solo parzialmente, perchè al rovescio, la spiga continuerà ad essere il simbolo prediletto fino alla fine).

Inserirà poi una serie aurea nel periodo d'oro del IV secolo, come ti ho accennato prima e verso la fine cominciò l'emissione di monete in bronzo. ;)

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Ciao niko, non ti preoccupare, domande del genere sono sempre ben accette.

Etimologicamente, la parola "nòmos", in greco antico, aveva i seguenti significati: usanza, consuetudine, legge, moneta.

In poche parole, definisce una moneta sottolineando l'aspetto "convenzionale" e "legale".

Anche "nòmisma" (uso, moneta) o "nummus" (in latino), derivano tutti da un'unica radice indoeuropea nem- che significa "prendere, mettere in ordine, contare, etc..."

Questo per quanto riguarda il significato etimologico, ma se vogliamo considerare nello specifico il significato di nomos, possiamo associarlo all'unità base del sistema monetario locale, nelle colonie Magno Greche.

La definizione di statere nel mondo greco invece, ha origine dall'operazione di pesatura.

Ovvero originariamente era il termine che indicava il peso completo che doveva essere messo sui due piatti della bilancia, perchè fossero in equilibrio, ovvero il

didramma=statere.

Ora correggetemi se sbaglio, ma questo termine finì per essere utilizzato per il nominale più importante (parliamo di valore), coniato da una qualsiasi zecca (oro, argento, o elettro)

Devi tener conto poi di una serie di sistemi ponderali, che non sto qui ad elencare, per cui l'originario significato di didramma poteva coincidere con il significato di nominale più importante coniato (o sbaglio?).

Ovvero, lo statere d'oro coniato ad esempio sotto il regno di Alessandro il Grande, con sistema euboico-attico, basato sulla dracma da 4,36 grammi, aveva il peso di due dracme.

A Corinto invece il sistema omonimo, prevedeva sempre un nominale chiamato statere (questa volta in argento) e sempre del peso di circa 8,7 grammi, che pero era l'equivalente di tre dracme corinzie da 2,90 grammi.

Quello che voglio farti capire in questi due esempi, è che due monete apparentemente diverse, erano comunque chiamate in egual modo in due sistemi ponderali differenti, perchè consistevano nel maggior nominale coniato da quella zecca.

Le colonie Magno Greche di origine achea, scelsero infine il sistema ponderale Corinzio, con il peso dello stetere leggermente ridotto (da 8,70 a 7,80-8,00 circa) e con gli stessi sottomultipli.

Il nomos Magno Greco quindi, è chiamato anche statere, essendosi ispirato al sistema ponderale corinzio.

Non a caso nelle zecche achee, la suddivisione è la stessa e 1/3 di nomos, corrisponde a una dracma.

Venendo alla tua ultima domanda, come ti ho indicato prima nel VI secolo Metaponto coniava già sia dracme (1/3 di nomos) che trioboli (1/9 di nomos) incusi, modificando nei secoli successivi, gli stili e l'iconografia (solo parzialmente, perchè al rovescio, la spiga continuerà ad essere il simbolo prediletto fino alla fine).

Inserirà poi una serie aurea nel periodo d'oro del IV secolo, come ti ho accennato prima e verso la fine cominciò l'emissione di monete in bronzo. ;)

277580[/snapback]

grazie miglio,

perciò se non ho capito male lo "statere metapontino" corrisponderebbe a tre dracme...giusto? si può definire "tridramma" (esiste come "definizione"?)... e conseguentemente il diobolo è 1/27 di nomos e l'obolo 1/81... giusto?

adesso come "ciliegina sulla torta" mi servirebbero le immagini della dracma e del triobolo... :P ne avete? io non sono riuscito a trovarne... (mi interessano quelle coniate nel VI secolo a.C. non le emissioni "più recenti" del 300-200 a.C....)

grazie a tutti, e chiedo scusa di nuovo

Modificato da niko
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grazie miglio,

perciò se non ho capito male lo "statere metapontino" corrisponderebbe a tre dracme...giusto? si può definire "tridramma" (esiste come "definizione"?)... e conseguentemente il diobolo è 1/27 di nomos e l'obolo 1/81... giusto?

adesso come "ciliegina sulla torta" mi servirebbero le immagini della dracma e del triobolo... :P ne avete? io non sono riuscito a trovarne... (mi interessano quelle coniate nel VI secolo a.C. non le emissioni "più recenti" del 300-200 a.C....)

grazie a tutti, e chiedo scusa di nuovo

277860[/snapback]

Si ma in reatà è più corretto dire che lo statere-nomos metapontino (come quello delle altre città achee della Magna Grecia, Sybari, Crotone, Caulonia, Taranto...) era diviso in terzi di nomos o dracme e che lo statere Corinzio corrispondeva a quello Attico (8,70 grammi), solo avevano sottomultipli differenti.

In questo modo potevano commerciare con un'unità di misura corrispondente.

Non ho mai sentito parlare di nomos come tridramma, anche se in realtà è così.

Per quanto riguarda i sottomultipli, non capisco che conti tu abbia fatto, ma un diobolo, nel sistema acheo-corinzio era 1/3 di dracma, ovvero 1/9 di nomos e l'obolo era 1/6 di dracma ovvero 1/18 di nomos.

Per quanto riguarda le immagini, in effetti non sono così semplici da reperire, il mercato è pieno di queste frazioni di secoli successivi,

ma non così frequenti sono le frazioni del VI secolo.

Anche perche credo che gli stessi tipi continuarono a essere coniati fino alla prima metà del V secolo.

Ti allego i link di alcuni dei tipi richiesti:

Dracma o 1/3 di nomos

http://www.s110120695.websitehome.co.uk/SN...SNGuk_0300_0375

Triobolo o 1/6 di nomos

http://www.s110120695.websitehome.co.uk/SN...SNGuk_0300_0376

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trioboli (1/9 di nomos)

277860[/snapback]

un diobolo, nel sistema acheo-corinzio era 1/3 di dracma, ovvero 1/9 di nomos

ho seguito il tuo "vecchio" ragionamento :D ...

cmq grazie ;)

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