teodato Posted January 6, 2008 Share #1 Posted January 6, 2008 Qualcuno sa indicarmi l'esatto significato di questa simbologia che in alcune monete di piccola dimensione compare nel rovescio. A differenza del Chi-Ro si tratta di una croce sormontata da una P o l'asta principale della croce è costituita dalla P. Ritengo che sia una simbologia cristiana ma cosa significa esattamente? Grazie a chi vorrà darmi una risposta. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
apostata72 Posted January 6, 2008 Share #2 Posted January 6, 2008 Ciao teodato forse ti riferisci allo staurogramma, Lattanzio afferma che la visione ordinò a Costantino di apporre un segno sugli scudi dei propri soldati, un segno "riferito a Cristo". Lattanzio descrive il segno come uno "staurogramma", una croce latina con la parte superiore cerchiata come una P. Non esiste nessuna evidenza certa che Costantino abbia mai usato questo segno al posto del più conosciuto 'Chi-Rho' descritto da Eusebio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
chersoblepte Posted January 6, 2008 Share #3 Posted January 6, 2008 Credo tu intenda il primo di questi tre segni cristologici: In pratica, si tratta d'una croce cui è stata "arriciata" la parte alta del braccio verticale per includervi una rho, a richiamare il nome di Cristo: in questo modo, nello stesso simbolo, s'univano nome del Salvatore ed immagine della croce. Mi pare di ricordare che venga definita croce monogrammata: non so se ad essa sia da attribuire un significato distintivo o se, invece, sia del tutto assimilabile al più comune chrismon. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
chersoblepte Posted January 6, 2008 Share #4 Posted January 6, 2008 Il termine staurogramma credo sia assimilabile, se non preferibile, a quello di croce monogrammata ;). Il passo citato da apo è, guarda caso, la firma del mio profilo (Lattanzio, De mortibus persecutorum; XLIV, 5) :D: «Costantino fu esortato in sogno a far contrassegnare gli scudi dei suoi soldati con i segni celesti di Dio e ad iniziare quindi il combattimento. Egli fece così e girando e piegando su se stessa la punta superiore della lettera [greca] X scrisse in forma abbreviata Cristo sugli scudi. Armato di questo segno, l'esercito cominciò la battaglia.» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Flavio Posted January 6, 2008 Share #5 Posted January 6, 2008 Ciao :) Cito, da " il simbolo della Croce tra Giudeo-Cristianesimo e tarda antichità: un elemento della translatio hieroslymae" di M. Loconsole : "lo staurogramma descritto da Lattanzio era conosciuto dalla comunità cristiana di Roma almeno dal 270: in una necropoli ubicata fra la via Appia e la Latina è stata rinvenuta unʼepigrafe del II secolo che contiene due simboli dello staurogramma posti in calce al nome del defunto. La lapide non puònon essere cristiana perché adornata dalle raffigurazioni di Giona, del Buon Pastore e dellʼàncora. Lo staurogramma, quindi, è conosciuto dalla comunità cristiana romana almeno centocinquantʼanni prima della descrizione di Lattanzio. Il codice papiraceo di Giovanni (P 66) conservato nella biblioteca Bodmeriana di Coligny presso Ginevra, datato tra il 150 e il 200, contiene i termini greci stauro/ß (croce) e stauro/w (crocifiggere) in forma abbreviata: la prima o le prime due lettere iniziali, e lʼultima, sono riportate integralmente; quelle centrali, invece, sono sostituite dallo staurogramma27. Da queste prime considerazioni si deduce che lʼorigine e lo sviluppo del primo monogramma cristiano non sia da ascrivere a Lattanzio, tantomeno a Costantino, ma sia anteriore. Una piccola curiosità : uno staurogramma che comprende aggrappate alla croce le due lettere greche alfa e omega è divenuto anche un simbolo della città di Aquileia, tanto è vero che è spesso noto come "Croce di Aquileia". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maffeo Posted January 6, 2008 Share #6 Posted January 6, 2008 E questa rappresentazione che troviamo su alcuni folles di Costantino I e Costantino II? Spesso è descritta come Sol sopra un "camp plan", ma mi sembra improbabile. Potrebbe rappresentare l'originale versione della visione di Costantino, poi interpretata come un Chi-Ro? Qualche idea in merito? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
chersoblepte Posted January 6, 2008 Share #7 Posted January 6, 2008 Difficile poter affermare con sufficiente certezza cosa realmente tale rappresentazione voglia intendere: su questa problematica, poi, devo ammettere d'essere davvero poco informato anche sulle eventuali ipotesi alternative che sicuramente saranno state proposte, e posso solo limitarmi a sottolineare come l'interpretazione più comune, che vede nella serie di linee che compongono la X la pianta d'un accampamento romano, abbia una buona tradizione, visto che già il Maurice riportava questa descrizione per la moneta in questione: «Plan d'un camp; au-dessus le Soleil radié, à demi nu, debout à gauche, levant la droite et tenant un globe.» Nel testo del Failmezger ho poi trovato in nota un'altra ipotesi interpretativa, che non mi pare, però, si discosti molto da quella tradizionale: «Wayne Sayles (in Ancient Coin Collecting III, the Roman World-Politics and Propaganda) suggests that the so-called plan of the camp is likely a type of defensive barrier.» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
teodato Posted January 7, 2008 Author Share #8 Posted January 7, 2008 Ringrazio gli utenti che sono intervenuti per le preziose indicazioni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
apostata72 Posted January 7, 2008 Share #9 Posted January 7, 2008 Sempre citando il saggio di Loconsole già riportato da Flavio, c'è un altra considerazione interessante sulla scelta/evoluzione dei due monogrammi (entrambi più antichi di Costantino): Il cristogramma (citato da Eusebio) si presentava più adatto a mitigare la rappresentanza pagana, ancora forte nel Senato di Roma: lʼeliminazione della forma di croce (staurogramma citato da Lattanzio) rappresentò un abile compromesso tra lʼantico e il nuovo, equilibrio religioso-politico che Costantino cercò di mantenere il più a lungo possibile. Questo duplice significato, inoltre, garantiva ai primi cristiani di cominciare ad esprimere pubblicamente la fede, senza troppi rischi: le persecuzioni non erano un ricordo del passato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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