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IGNORED

-----------TITO------seterzio------


Risposte migliori

NON vorrei essere invadente , potresti mandare un paio di foto del bordo? ;)

321152[/snapback]

Del bordo non ho foto. Pero' la moneta ha mm33 di diametro , e un peso di 24 gr circa

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

321236[/snapback]

Ciao luca

Che nelle lettere ci siano delle differenze, secondo me ci puo' pure stare...

guarda questo sesterzio , e poi dimmi

di certo i coni non potevano essere perfetti, ricodiamo che due mila anni fa non c'era una tecnologia avanzata

post-7366-1204469251_thumb.jpg

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

321236[/snapback]

Ciao luca

Che nelle lettere ci siano delle differenze, secondo me ci puo' pure stare...

guarda questo sesterzio , e poi dimmi

di certo i coni non potevano essere perfetti, ricodiamo che due mila anni fa non c'era una tecnologia avanzata

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Certamente che non possono essere identiche sono daccordo.. ma io vedo un netto stile diverso soprattutto nelle tre che ti dicevo... molto squadrate e piatte lontane dallo stile Romano. L'altra cosa che mi fa dubitare è l'occhio , mi pare molto indefinito ( però non si vede benissimo ) se fai un paragone con la foto che hai mandato. Comunque siamo qui appositamente per confrontarci e il mio parere a sensazione non è buono.

Ciao e aspettiamo pareri,

Luca

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C'è qualcosa dello stile che non mi convince per niente; il ritratto, le lettere, la figura al rovescio non mi paiono convincenti. Anche la rugosità al dritto è strana.

La patina non mi piace, non posso dire che è falsa, ma tanto ne fanno anche di meglio. Potrebbe essere un falso coniato.

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Ciao,sai cos'è che mi lascia perplesso,oltre alle considerazioni precedenti?

E' che non ha tracce di uso,sembra "nuova".

post-3514-1204472452_thumb.jpg

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

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Ciao luca

Che nelle lettere ci siano delle differenze, secondo me ci puo' pure stare...

guarda questo sesterzio , e poi dimmi

di certo i coni non potevano essere perfetti, ricodiamo che due mila anni fa non c'era una tecnologia avanzata

321254[/snapback]

no,le lettere DEVONO essere uguali perché erano fatte con i punzoni,non venivano incise una per una a mano. <_<

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

321236[/snapback]

Ciao luca

Che nelle lettere ci siano delle differenze, secondo me ci puo' pure stare...

guarda questo sesterzio , e poi dimmi

di certo i coni non potevano essere perfetti, ricodiamo che due mila anni fa non c'era una tecnologia avanzata

321254[/snapback]

no,le lettere DEVONO essere uguali perché erano fatte con i punzoni,non venivano incise una per una a mano. <_<

321300[/snapback]

Sono uguali nello stile , veniva certamente usato un punzone per battere la moneta ma lo stesso veniva fatto a mano dall'incisore... altrimenti che incisore è??

Ciao,

LUCA

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

321236[/snapback]

Ciao luca

Che nelle lettere ci siano delle differenze, secondo me ci puo' pure stare...

guarda questo sesterzio , e poi dimmi

di certo i coni non potevano essere perfetti, ricodiamo che due mila anni fa non c'era una tecnologia avanzata

321254[/snapback]

no,le lettere DEVONO essere uguali perché erano fatte con i punzoni,non venivano incise una per una a mano. <_<

321300[/snapback]

Sono uguali nello stile , veniva certamente usato un punzone per battere la moneta ma lo stesso veniva fatto a mano dall'incisore... altrimenti che incisore è??

Ciao,

LUCA

321306[/snapback]

Sono uguali e basta,perché veniva usato sempre lo stesso punzone per fare le lettere uguali nella o nelle monete eseguite in quell'officina o da quell'incisore.

Se in una moneta ci sono quattro "A" nella legenda,devono essere uguali,e così via. Cosa c'entra il fatto che il punzone venisse o no fatto a mano?Una volta fatto,tutte le lettere realizzate con quel punzone sono uguali.

Usavano sempre quello per finire la scritta,non è che prendevano tre punzoni diversi per la "A" e altri due per le "E" e così via.

In monete diverse è logico che le lettere possano essre diverse,ma ogni lettera della legenda è uguale alle sue omonime nella stessa moneta.

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

321236[/snapback]

Ciao luca

Che nelle lettere ci siano delle differenze, secondo me ci puo' pure stare...

guarda questo sesterzio , e poi dimmi

di certo i coni non potevano essere perfetti, ricodiamo che due mila anni fa non c'era una tecnologia avanzata

321254[/snapback]

no,le lettere DEVONO essere uguali perché erano fatte con i punzoni,non venivano incise una per una a mano. <_<

321300[/snapback]

Sono uguali nello stile , veniva certamente usato un punzone per battere la moneta ma lo stesso veniva fatto a mano dall'incisore... altrimenti che incisore è??

Ciao,

LUCA

321306[/snapback]

Sono uguali e basta,perché veniva usato sempre lo stesso punzone per fare le lettere uguali nella o nelle monete eseguite in quell'officina o da quell'incisore.

Se in una moneta ci sono quattro "A" nella legenda,devono essere uguali,e così via. Cosa c'entra il fatto che il punzone venisse o no fatto a mano?Una volta fatto,tutte le lettere realizzate con quel punzone sono uguali.

Usavano sempre quello per finire la scritta,non è che prendevano tre punzoni diversi per la "A" e altri due per le "E" e così via.

In monete diverse è logico che le lettere possano essre diverse,ma ogni lettera della legenda è uguale alle sue omonime nella stessa moneta.

321440[/snapback]

Scusa la mia ignoranza in materia di preparazione dei conii... ma vuoi dire che per fare un punzone usavano altri punzoni uno per ogni lettera? Sinceramente non ero a conoscenza di questa procedura , sapevo di un incisore che preparava un conio per il dritto ed uno per il rovescio ed a volte venivano anche usati per tipi diversi di dritto e viceversa. Io ho visto molte monete con lettere seppur sullo stesso stile ma non identiche. Ti posrto l'esempio di Traiano , sui seterzi al dritto ha una legenda con lettere molto piccole ed al rovescio a volte sono grandi anche il doppio. Ad esempio questo sesterzio di Tito che ti allego e sicuramente genuino non mi pare che tutte le lettere siamo assolutamente identiche , simili si perche fatte dalla stessa mano , ma non fotocopie. Premetto che siamo tutti qui per imparare e questo argomento mi icuriosisce , ed invito qualche amico del forum a portare la sua opinione.

Grazie per il momento,

LUCA

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

321236[/snapback]

Ciao luca

Che nelle lettere ci siano delle differenze, secondo me ci puo' pure stare...

guarda questo sesterzio , e poi dimmi

di certo i coni non potevano essere perfetti, ricodiamo che due mila anni fa non c'era una tecnologia avanzata

321254[/snapback]

no,le lettere DEVONO essere uguali perché erano fatte con i punzoni,non venivano incise una per una a mano. <_<

321300[/snapback]

Sono uguali nello stile , veniva certamente usato un punzone per battere la moneta ma lo stesso veniva fatto a mano dall'incisore... altrimenti che incisore è??

Ciao,

LUCA

321306[/snapback]

Sono uguali e basta,perché veniva usato sempre lo stesso punzone per fare le lettere uguali nella o nelle monete eseguite in quell'officina o da quell'incisore.

Se in una moneta ci sono quattro "A" nella legenda,devono essere uguali,e così via. Cosa c'entra il fatto che il punzone venisse o no fatto a mano?Una volta fatto,tutte le lettere realizzate con quel punzone sono uguali.

Usavano sempre quello per finire la scritta,non è che prendevano tre punzoni diversi per la "A" e altri due per le "E" e così via.

In monete diverse è logico che le lettere possano essre diverse,ma ogni lettera della legenda è uguale alle sue omonime nella stessa moneta.

321440[/snapback]

Scusa la mia ignoranza in materia di preparazione dei conii... ma vuoi dire che per fare un punzone usavano altri punzoni uno per ogni lettera? Sinceramente non ero a conoscenza di questa procedura , sapevo di un incisore che preparava un conio per il dritto ed uno per il rovescio ed a volte venivano anche usati per tipi diversi di dritto e viceversa. Io ho visto molte monete con lettere seppur sullo stesso stile ma non identiche. Ti posrto l'esempio di Traiano , sui seterzi al dritto ha una legenda con lettere molto piccole ed al rovescio a volte sono grandi anche il doppio. Ad esempio questo sesterzio di Tito che ti allego e sicuramente genuino non mi pare che tutte le lettere siamo assolutamente identiche , simili si perche fatte dalla stessa mano , ma non fotocopie. Premetto che siamo tutti qui per imparare e questo argomento mi icuriosisce , ed invito qualche amico del forum a portare la sua opinione.

Grazie per il momento,

LUCA

321445[/snapback]

Scusate ecco la foto

post-7532-1204497058_thumb.jpg

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Sono uguali e basta,perché veniva usato sempre lo stesso punzone per fare le lettere uguali nella o nelle monete eseguite in quell'officina o da quell'incisore.

Se in una moneta ci sono quattro "A" nella legenda,devono essere uguali,e così via. Cosa c'entra  il fatto che il punzone venisse o no fatto a mano?Una volta fatto,tutte le lettere realizzate con quel punzone sono uguali.

Usavano sempre quello per finire la scritta,non è che prendevano tre punzoni diversi per la "A" e altri due per le "E" e così via.

In monete diverse è logico che le lettere possano essre diverse,ma ogni lettera della legenda è uguale alle sue omonime nella stessa moneta.

321440[/snapback]

Quello che dici e' interessantissimo, e mi interessa molto perche' e' la prima volta che ne sento parlare, conoscevo una cosa del genere per i conii medievali ma non per le romane.

Anche io, come pat, voglio capirne di piu' e porto degli esempi che ci possono aiutare: tanto per rimanere nella monetazione di Tito, ecco un paio di sesterzi che sono passati in aste diverse ma che direi che hanno lo stesso conio di dritto:

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ucID=38&Lot=508

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ucID=84&Lot=359

questa e' la stessa moneta ma le fotografie sono differenti, si nota una ribattitura che potrebbe influire sulla forma delle lettere, e

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...cID=20&Lot=1594

stesso dritto con rovescio diverso.

Ora, illuminazione e ribattiture a parte, mi pare che le lettere non siano identiche (si confrontino le N, R, P o A ad esempio). In questo caso non sono stati usati i punzoni o dobbiamo pensare al peggio?

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

321236[/snapback]

Ciao luca

Che nelle lettere ci siano delle differenze, secondo me ci puo' pure stare...

guarda questo sesterzio , e poi dimmi

di certo i coni non potevano essere perfetti, ricodiamo che due mila anni fa non c'era una tecnologia avanzata

321254[/snapback]

no,le lettere DEVONO essere uguali perché erano fatte con i punzoni,non venivano incise una per una a mano. <_<

321300[/snapback]

Sono uguali nello stile , veniva certamente usato un punzone per battere la moneta ma lo stesso veniva fatto a mano dall'incisore... altrimenti che incisore è??

Ciao,

LUCA

321306[/snapback]

Sono uguali e basta,perché veniva usato sempre lo stesso punzone per fare le lettere uguali nella o nelle monete eseguite in quell'officina o da quell'incisore.

Se in una moneta ci sono quattro "A" nella legenda,devono essere uguali,e così via. Cosa c'entra il fatto che il punzone venisse o no fatto a mano?Una volta fatto,tutte le lettere realizzate con quel punzone sono uguali.

Usavano sempre quello per finire la scritta,non è che prendevano tre punzoni diversi per la "A" e altri due per le "E" e così via.

In monete diverse è logico che le lettere possano essre diverse,ma ogni lettera della legenda è uguale alle sue omonime nella stessa moneta.

321440[/snapback]

Scusa la mia ignoranza in materia di preparazione dei conii... ma vuoi dire che per fare un punzone usavano altri punzoni uno per ogni lettera? Sinceramente non ero a conoscenza di questa procedura , sapevo di un incisore che preparava un conio per il dritto ed uno per il rovescio ed a volte venivano anche usati per tipi diversi di dritto e viceversa. Io ho visto molte monete con lettere seppur sullo stesso stile ma non identiche. Ti posrto l'esempio di Traiano , sui seterzi al dritto ha una legenda con lettere molto piccole ed al rovescio a volte sono grandi anche il doppio. Ad esempio questo sesterzio di Tito che ti allego e sicuramente genuino non mi pare che tutte le lettere siamo assolutamente identiche , simili si perche fatte dalla stessa mano , ma non fotocopie. Premetto che siamo tutti qui per imparare e questo argomento mi icuriosisce , ed invito qualche amico del forum a portare la sua opinione.

Grazie per il momento,

LUCA

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Scusate ecco la foto

321446[/snapback]

Quì urge una precisazione:

i conii non vanno confusi con i punzoni,perché i primi recano l'immagine al negativo e i secondi in positivo. Quindi : si usa un "punzone" per esempio per la lettera "A" e questo punzone ha la lettera in rilievo. Lo si appoggia sul costruendo conio( di dritto o di rovescio non cambia) e si dà una martellata. Si ottiene la stessa "A" in negativo sul conio. Ora se hai da scrivere una legenda con quattro "A" non è che ad ogni "A" fai un punzone nuovo,ma usi sempre il solito. Per cui lettere uguali per tipo devono essere uguali nella forma e dimensione ( a parte le differenze dovute alla forza di impressione).

Se non sono uguali la faccenda puzza. Poi per esigenze di esecuzione dei conii poteva anche capitare che le i punzoni del dritto non venissero usati per il rovescio,vuoi perché troppo piccoli e la legenda non avrebbe avuto le dovute dimensioni,vuoi per il contrario( troppo grandi ,non c'entra la scritta),ma le lettere di ogni faccia devono essere uguali lettera per lettera alla stessa lettera sulla stessa faccia.

Detto per inciso,facevano anche i ritratti con i punzoni e anche le figurine del rovescio,quindi per preparare una moneta ,non è che partivano ogni volta da una superficie liscia e la incidevano,ma usavano i conii disponibili(se ce li avevano) e li componevano alla bisogna,un pò come per la stampa a caratteri mobili.Tipo "collage" per intendersi.

Quello di cui non avevano i punzoni,lo incidevano lì per lì,ma non sul conio,bensì sul punzone se era un elemento che poteva essere riutilizzato,altrimenti,se era ad uso singolo, direttamente nel conio incidevano il particolare.

Per capirsi : del ritratto dell'imperatore su un sesterzio preparavano il punzone,anche perché vista la durata media di un conio,non avrebbero potuto fare l'emissione nelle quantità richieste.

Per un Medaglione,da battere in 100 pezzi,usavano lo stesso i punzoni per le lettere,ma le figure erano incise nel conio stesso,tanto non era da rifare per usura.

Se ti metti a controllare,vedrai che troverai lo stesso ritratto o la stessa figura di rovescio accoppiata a diversi stili di legende. Secondo te come è possibile,a meno che il ritratto non sia fatto usando un punzone ( a mano non avrebbero potuto replicare perfettamente la figura) e le lettere usandone altri in combinazione variabili?

Ciao.

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Sono uguali e basta,perché veniva usato sempre lo stesso punzone per fare le lettere uguali nella o nelle monete eseguite in quell'officina o da quell'incisore.

Se in una moneta ci sono quattro "A" nella legenda,devono essere uguali,e così via. Cosa c'entra  il fatto che il punzone venisse o no fatto a mano?Una volta fatto,tutte le lettere realizzate con quel punzone sono uguali.

Usavano sempre quello per finire la scritta,non è che prendevano tre punzoni diversi per la "A" e altri due per le "E" e così via.

In monete diverse è logico che le lettere possano essre diverse,ma ogni lettera della legenda è uguale alle sue omonime nella stessa moneta.

321440[/snapback]

Quello che dici e' interessantissimo, e mi interessa molto perche' e' la prima volta che ne sento parlare, conoscevo una cosa del genere per i conii medievali ma non per le romane.

Anche io, come pat, voglio capirne di piu' e porto degli esempi che ci possono aiutare: tanto per rimanere nella monetazione di Tito, ecco un paio di sesterzi che sono passati in aste diverse ma che direi che hanno lo stesso conio di dritto:

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ucID=38&Lot=508

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ucID=84&Lot=359

questa e' la stessa moneta ma le fotografie sono differenti, si nota una ribattitura che potrebbe influire sulla forma delle lettere, e

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...cID=20&Lot=1594

stesso dritto con rovescio diverso.

Ora, illuminazione e ribattiture a parte, mi pare che le lettere non siano identiche (si confrontino le N, R, P o A ad esempio). In questo caso non sono stati usati i punzoni o dobbiamo pensare al peggio?

321451[/snapback]

Ma sei sicuro che sia un rovescio diverso?

A me sembra il solito,solo che uno presenta una forte doppia battitura che sposta le componenti della figura e la fà sembrare diversa,ma la posizione relativa dei particolari è la stessa.

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Ciao , con queste nuove foto qualcosa si nota maggiormente. Anche se non riesco bene a vedere la definizione dell'occhio di Tito che reputo molto importmnte. Una cosa che noto e che mi fa pensare è la differenza fra alcune lettere del dritto fra loro. Ad esempio la ANI di vespasiani sembra far parte di un altra moneta, anche se le confronti con le ltra stesse ( vedi la N successiva). Nel complesso non mi convince del tutto , anche quella sua sorta di porosità che non mi sembra frutto di una spatinatura.... Comunque la legenda è tutta strana con lettere veramente diverse fra loro . Io a prima vista la scarterei ... ma è sempre una foto... Quindi ;)

321236[/snapback]

Ciao luca

Che nelle lettere ci siano delle differenze, secondo me ci puo' pure stare...

guarda questo sesterzio , e poi dimmi

di certo i coni non potevano essere perfetti, ricodiamo che due mila anni fa non c'era una tecnologia avanzata

321254[/snapback]

no,le lettere DEVONO essere uguali perché erano fatte con i punzoni,non venivano incise una per una a mano. <_<

321300[/snapback]

Sono uguali nello stile , veniva certamente usato un punzone per battere la moneta ma lo stesso veniva fatto a mano dall'incisore... altrimenti che incisore è??

Ciao,

LUCA

321306[/snapback]

Sono uguali e basta,perché veniva usato sempre lo stesso punzone per fare le lettere uguali nella o nelle monete eseguite in quell'officina o da quell'incisore.

Se in una moneta ci sono quattro "A" nella legenda,devono essere uguali,e così via. Cosa c'entra il fatto che il punzone venisse o no fatto a mano?Una volta fatto,tutte le lettere realizzate con quel punzone sono uguali.

Usavano sempre quello per finire la scritta,non è che prendevano tre punzoni diversi per la "A" e altri due per le "E" e così via.

In monete diverse è logico che le lettere possano essre diverse,ma ogni lettera della legenda è uguale alle sue omonime nella stessa moneta.

321440[/snapback]

Scusa la mia ignoranza in materia di preparazione dei conii... ma vuoi dire che per fare un punzone usavano altri punzoni uno per ogni lettera? Sinceramente non ero a conoscenza di questa procedura , sapevo di un incisore che preparava un conio per il dritto ed uno per il rovescio ed a volte venivano anche usati per tipi diversi di dritto e viceversa. Io ho visto molte monete con lettere seppur sullo stesso stile ma non identiche. Ti posrto l'esempio di Traiano , sui seterzi al dritto ha una legenda con lettere molto piccole ed al rovescio a volte sono grandi anche il doppio. Ad esempio questo sesterzio di Tito che ti allego e sicuramente genuino non mi pare che tutte le lettere siamo assolutamente identiche , simili si perche fatte dalla stessa mano , ma non fotocopie. Premetto che siamo tutti qui per imparare e questo argomento mi icuriosisce , ed invito qualche amico del forum a portare la sua opinione.

Grazie per il momento,

LUCA

321445[/snapback]

Scusate ecco la foto

321446[/snapback]

Quì urge una precisazione:

i conii non vanno confusi con i punzoni,perché i primi recano l'immagine al negativo e i secondi in positivo. Quindi : si usa un "punzone" per esempio per la lettera "A" e questo punzone ha la lettera in rilievo. Lo si appoggia sul costruendo conio( di dritto o di rovescio non cambia) e si dà una martellata. Si ottiene la stessa "A" in negativo sul conio. Ora se hai da scrivere una legenda con quattro "A" non è che ad ogni "A" fai un punzone nuovo,ma usi sempre il solito. Per cui lettere uguali per tipo devono essere uguali nella forma e dimensione ( a parte le differenze dovute alla forza di impressione).

Se non sono uguali la faccenda puzza. Poi per esigenze di esecuzione dei conii poteva anche capitare che le i punzoni del dritto non venissero usati per il rovescio,vuoi perché troppo piccoli e la legenda non avrebbe avuto le dovute dimensioni,vuoi per il contrario( troppo grandi ,non c'entra la scritta),ma le lettere di ogni faccia devono essere uguali lettera per lettera alla stessa lettera sulla stessa faccia.

Detto per inciso,facevano anche i ritratti con i punzoni e anche le figurine del rovescio,quindi per preparare una moneta ,non è che partivano ogni volta da una superficie liscia e la incidevano,ma usavano i conii disponibili(se ce li avevano) e li componevano alla bisogna,un pò come per la stampa a caratteri mobili.Tipo "collage" per intendersi.

Quello di cui non avevano i punzoni,lo incidevano lì per lì,ma non sul conio,bensì sul punzone se era un elemento che poteva essere riutilizzato,altrimenti,se era ad uso singolo, direttamente nel conio incidevano il particolare.

Per capirsi : del ritratto dell'imperatore su un sesterzio preparavano il punzone,anche perché vista la durata media di un conio,non avrebbero potuto fare l'emissione nelle quantità richieste.

Per un Medaglione,da battere in 100 pezzi,usavano lo stesso i punzoni per le lettere,ma le figure erano incise nel conio stesso,tanto non era da rifare per usura.

Se ti metti a controllare,vedrai che troverai lo stesso ritratto o la stessa figura di rovescio accoppiata a diversi stili di legende. Secondo te come è possibile,a meno che il ritratto non sia fatto usando un punzone ( a mano non avrebbero potuto replicare perfettamente la figura) e le lettere usandone altri in combinazione variabili?

Ciao.

321452[/snapback]

Ti ringrazio per l'ampia spiegazione , ma sincero... rimango a bocca aperta! Non conoscevo questa tecnica e faccio ancora fatica ad accettarla in toto , ma forse qualche volta le monete hanno lettere di aspetto diverso perche magari riuscite una meglio dell'altra o una usurata più dell'altra sembrando diverse... Non so , mi riserbo di controllare alcuni pezzi miei per farmene una ragione , ma per il momento ti ringrazio di qiesta nuova. Sei assolutamente sicuro di questa procedura? Non vi è nulla on-line sull'argomento , magari con figure o altro che tu sappia? Mi hai veramente incuriosito... vedi a volte uno si ferma sulle proprie conoscenze anche se merginali dandole per oro , per poi trovarsi a rimanere a bocca aperta... E va beh!!

Ciao e grazie ancora.

LUCA

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Ma sei sicuro che sia un rovescio diverso?

A me sembra il solito,solo che uno presenta una forte doppia battitura che sposta le componenti della figura e la fà sembrare diversa,ma la posizione relativa dei particolari è la stessa.

321453[/snapback]

Non la posizione della C, per esempio, ma effettivamente potrebbe essere li' per la doppia battitura.

In questo momento, pero', quello su cui volevo soffermarmi erano le lettere del dritto...

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Riusciamo ad evitare il ricorso smodato al "quote" dei messaggi precedenti?? altrimenti la discussione risulta illeggibile. il discorso fila lostesso anche senza quotare.

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Ma sei sicuro che sia un rovescio diverso?

A me sembra il solito,solo che uno presenta una forte doppia battitura che sposta le componenti della figura e la fà sembrare diversa,ma la posizione relativa dei particolari è la stessa.

321453[/snapback]

Non la posizione della C, per esempio, ma effettivamente potrebbe essere li' per la doppia battitura.

In questo momento, pero', quello su cui volevo soffermarmi erano le lettere del dritto...

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Ho guardato le lettere del dritto e le ho confrontate con Corel.

Ho segnato coi vari colori(finiti i colori disponibili ,ho diversificato col corsivo) gli accoppiamenti delle varie lettere della legenda.

Dove la lettera è singola resta in nero

T CAESAR VESPASIAN IMP IIII PON TR POT III COS II

Più i numerali II-III-IIII che sono fatti tutti con lo stesso punzone un pò curvo( nel IIIII si vede male per la doppia battitura

Effettivamente sono stati usati due conii diversi per fare le "A" due per fare le "T" e due conii per fare le "N" di dimensioni diverse( forse per motivi di composizione o di spaziatura.)

Sotto il collo ,l'incisore ha lasciato meno spazio tra figura e perlinatura,che fà da guida,per cui è stato obbligato ad usare lettere più corte.

Per cui, come si vede,effettivamente le lettere sono state realizzate,non incidendole a mano,ma usando i punzoni disponibili,anche di diversa dimensione per questioni di composizione.

Le poche lettere non accoppiabili,perché singole,non vedo per quale ragione non siano state fatte allo stesso modo.

A proposito : le "O" non venivano fatte con un punzone a forma di "O" ma di "C" contrapponendolo.

e le "R" ,spesso, con il punzone della "P" più un'altro per la barretta trasversale. Spesso,infatti,si nota una strabiliante uniformità tra le due serie di lettere "P" ed "R",spiegabile solo con l'ipotesi dell'uso dello stesso punzone di base " P" e l'aggiunta della barra trasversale,che non sempre ha la stessa inclinazione.

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ringrazio tutti coloro che stanno partecipando alla discussione

NON SAPEVO DI AVER SCOPERCHIATO UNA "PENTOLA "

CIOE' AVER TROVATO UN ARGOMENTO INTERESSANTE E FORSE POCO DISCUSSO

COME VENIVANO PREPERATI E USATI I PUNZONI PER LE LEGENDE ?

devo dire che le vostre risposte sono esaudienti e a volte anche contraddittorie, .

ora pero' volevo tornare sulla domanda originale

La moneta in questione (TITO)

è originale ?

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