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IGNORED

S. Giorgio sulle monete


heldrungen

Risposte migliori

Vista la straordinaria importanza che l'effigie di S. Giorgio che trafigge il drago ha avuto nella numismatica di diversi Paesi, proporrei di mostrarne le varie tipologie. Inizierei dalla più famosa, quella ideata dal nostro Benedetto Pistrucci per la zecca inglese, che ha avuto un successo talmente grande e prolungato che forse nessun altro soggetto utilizzato in numismatica può essere paragonato al S. Giorgio del Pistrucci. L'immagine è tratta da un pezzo da 2 sterline del 1893.

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Modificato da heldrungen
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Continuerei con questo S. Giorgio realizzato per la sterlina 2005 da un disegnatore che credo sia inglese, ma che ha avuto un esito molto più dubbio. Mi scuso per la cattiva scansione.

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Proseguirei con questa medaglietta coniata in Italia che ci presenta un S. Giorgio ispirato, mi sembra, a quello pistrucciano.

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Alcune note del Janin in merito (http://www.mariojan.com/monete/indicehome.html)

Non posso rispondere con assoluta sicurezza a chi o a che opera si ispirò Pistrucci per il suo "S. Giorgio". Vi posso dire solo questo: durante l'effimera Repubblica genovese del 1814, che governò la nostra città dal 20 aprile al 31 dicembre di quell'anno, sotto la guida di Gerolamo Serra (nella vana speranza che Genova e la Liguria non fossero assegnate ai Savoia dalle decisioni del Congresso di Vienna) la Zecca di Genova battè regolarmente moneta. Si tratta di una serie (con la quale si concludono le emissioni di monete genovesi) di quattro valori: da mezza lira (o 10 soldi), da 4 soldi, da 2 soldi e da 4 denari. Sul rovescio del pezzo da 4 soldi è riprodotto S. Giorgio che trafigge il drago. Anche in questo caso non è noto l'incisore, ma è certo che il conio è simile a quello della sterlina inglese, anche se nella moneta genovese S.Giorgio brandisce la lancia anziché il gladio, e la posizione del braccio è conseguentemente diversa (Foto 3).

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Foto 3

Un'altra rappresentazione abbastanza vicina a questa è -- per dovere di informazione -- anche quella che appare nella famosa e rarissima emissione dei pezzi da 1 - 2 - 4 e 8 Reali, commissionata alla Zecca di Genova dal Banco di S. Giorgio e realizzata nel 1666 (Foto 4).

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Foto 4

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Awards

A questo punto potrebbero divertirsi gli esperti di araldica (questa discussione poteva forse essere iniziata anche in quella sezione), per evidenziare quanto e come S. Giorgio compare negli stemmi di tante Nazioni e di tante città di cui è patrono. Farei vedere questi 15 rubli russi del 1897, dove il Santo compare, mi sembra, nello stemma al centro dell'aquila bicipite.

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ti dirò...senza nulla togliere al Pistrucci....quella del 2005 a me piace e pure parecchio

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"de gustibus..." l'immagine della sterlina 2005 è senza dubbio più moderna e stilizzata, ma quanto a resa ed efficacia rappresentativa, avrei i miei dubbi.

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Come patrono di Ferrara S.Giorgio compare su una infinità di monete emesse nei secoli XVII-XVIII in questa città, sotto il dominio pontificio.

Ad esempio in questa piastra molto rara dell 1708, coniata durante il pontificato di papa Clemente XI, e opera dell'incisore Bartolomeo Cotel:

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Foto dell'esemplare presente in Asta NAC n°35

Ciao, RCAMIL.

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traendo spunto dal Rizzo segnalo che il modello utilizzato dal Pistrucci per la Sterlina non era sicuramente originale in quanto lo schema di rappresentare il cavaliere in lotta con il nemico prostato sotto di lui e/o sotto le zampe del cavallo era già stato illustrato nelle monetazioni gelesi,nella pittura polignotea, nelle steli ateniesi raffiguranti il cavaliere in lotta con l'oplita già caduto, nei sarcofagi di Sidone nei tantissimi bassorilievi rappresentanti scene di caccia,nella monetazione romana, negli innumerevoli bassorilievi dei sarcofagi romani dell'età imperiale,nelle rappresentazioni rinascimentali etc etc

Lo stile caratteristico del modello del Pistrucci si riscontra nel suo modello definitivo di chiara impronta neoclassica dopo innumerevoli prove e progetti rappresentati con cura nella relazione per l'elaborazione del suo S.Giorgio.Ci vollero ben 7 modelli per finire i propri studi e per scegliere la soluzione definitiva. Pistrucci cambiò il volto di S.Giorgio raffigurandolo nei suoi progetti prima rivolto a sinistra e poi a destra, il cavaliere era inizialmente armato e vestito,il drago nei suoi progetti era precedentemente colpito con violenza con un asta impugnata da ambedue le mani successivamente con un asta più leggera e con una sola mano,lo stesso drago fu raffigurato in maniera molto differente e con maggiore o minore dinamismo.

Alla fine Pistrucci preferì raffigurare un S.Giorgio traendo spunto dall'arte greca con cavaliere e cavallo nudi e raffigurando il santo come un Efebo ispirato ai fregi del Partenone che in quel periodo venivano profanati e portati a londra da lord Elgin

Modificato da Fid
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Ringrazio tutti gli amici per le ottime immagini e per gli interessantissimi contributi. Avrei una banale curiosità da soddisfare, su certe monete moderne della Bulgaria (ad es. questi 5 stotinki del 2000) compare un cavaliere che sembra trafiggere un animale che però non direi un drago, ma piuttosto un felino o un canide. Qualcuno sa a quale fatto o leggenda ci si riferisce?

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Dimenticavo questo 1/3 di tallero del 1669, al quale sono particolarmente affezionato e dal quale ho tratto il mio nick-name.

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Ringrazio tutti gli amici per le ottime immagini e per gli interessantissimi contributi. Avrei una banale curiosità da soddisfare, su certe monete moderne della Bulgaria (ad es. questi 5 stotinki del 2000) compare un cavaliere che sembra trafiggere un animale che però non direi un drago, ma piuttosto un felino o un canide. Qualcuno sa a quale fatto o leggenda ci si riferisce?

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è il cavaliere di Madare, grande scultura su roccia dell'inizio 8° secolo

cfr. http://www.bulgaria-italia.com/bg/info/arte/arte_04.asp

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Rimanendo in ambito di papali ferraresi, sul 4 bolognini in mistura del 1716-1717, sempre Clemente XI quindi, compare una atipica immagine di S.Giorgio, che trafigge il drago (in testa, da parte a parte :o ) e lasciato il cavallo ci passeggia sopra...:

4bologniniclementexiaxvcd5.th.jpg

Stavolta la moneta è dell'autore... B)

Ciao, RCAMIL.

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Ringrazio tutti gli amici per le ottime immagini e per gli interessantissimi contributi. Avrei una banale curiosità da soddisfare, su certe monete moderne della Bulgaria (ad es. questi 5 stotinki del 2000) compare un cavaliere che sembra trafiggere un animale che però non direi un drago, ma piuttosto un felino o un canide. Qualcuno sa a quale fatto o leggenda ci si riferisce?

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è il cavaliere di Madare, grande scultura su roccia dell'inizio 8° secolo

cfr. http://www.bulgaria-italia.com/bg/info/arte/arte_04.asp

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Grazie Maffeo, quella che poteva sembrare una lancia evidentemente era un guinzaglio.

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Anche qui vale la tua considerazione sull'iguana, Traiano sta combattendo dei nani... ;)

Ciao, RCAMIL.

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si ma sono nani malefici ed inoltre sono due :rolleyes:

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Povero Drago ..... ;)

Rilancio, in sua difesa, con una diversa modalità, tutta FEMMINILE di entrare in relazione con il drago che non si deve uccidere come fa l’eroe maschile (San Giorgio, ecc...), ma bensì domare, ordinare, razionalizzare… :P

Il Serpente-drago, creatura ctonia, viene infatti spesso raffigurato accanto alle Grandi Madri (Demetra, Cerere, Cibele, Iside,…) di cui è compagno dalla duplice valenza maschile/femminile...

In questo stupendo medaglione di Valeriano I (253-260 aC, Lydia, Sardi, 46mm) è effigiata Demetra su un carro trainato da due serpenti-dragoni alati e con una fiaccola in ciascuna mano (appena accese ai fuochi dell’Etna… :P )

Valeria medusa

Secondo K.G.Jung, ciascuno di noi ha il suo drago da abbattere: per questo il Drachenkampf, la “lotta contro il drago” intesa come vittoria su se stessi e sulle pulsioni più abiette dell'io, diviene un momento centrale del "processo d'individuazione". Tale battaglia, volta alla conquista del tesoro che sta nel fondo di noi stessi, è però, appunto perché tale, una iniziazione....

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Povero Drago .....  ;)

Rilancio, in sua difesa, con una diversa modalità, tutta FEMMINILE di entrare in relazione con il drago che non si deve uccidere come fa l’eroe maschile (San Giorgio, ecc...), ma bensì domare, ordinare, razionalizzare…   :P

Il Serpente-drago, creatura ctonia, viene infatti spesso raffigurato accanto alle Grandi Madri (Demetra, Cerere, Cibele, Iside,…) di cui è compagno dalla duplice valenza maschile/femminile...

In questo stupendo medaglione di Valeriano I (253-260 aC, Lydia, Sardi, 46mm) è effigiata Demetra su un carro trainato da due serpenti-dragoni alati e con una fiaccola in ciascuna mano (appena accese ai fuochi dell’Etna…  :P )

Valeria medusa

Secondo K.G.Jung, ciascuno di noi ha il suo drago da abbattere: per questo il Drachenkampf, la “lotta contro il drago” intesa come vittoria su se stessi e sulle pulsioni più abiette dell'io, diviene un momento centrale del "processo d'individuazione". Tale battaglia, volta alla conquista del tesoro che sta nel fondo di noi stessi, è però, appunto perché tale, una iniziazione....

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Jung...per me ha scritto una cacchiata (non è nuovo a queste spiegazioni arcanologiche insomma tutta la storia degli archetipi a me sembrano forzature) comunque per ritornare al tema il drago è comunque un animale che ha tante funzioni, non sempre negative...

Ad es. i dragoni che tirano il carro di demetra l'accompagnano alla ricerca della figlia persefone fra le divinità ctonie, è per questo che ha le fiaccole accese sottoterra era un po' buio :P .

Per chi ama l'antropologia c'è un bellissimo libro di Vladimir Ja. Propp intitolato "Le radici storiche dei racconti di fate" che dedica molte pagine ai draghi, dividendoli fra i quattro elementi:

Draghi d'aria, di fuoco, di terra e d'acqua...

edizioni Boringhieri se non vado errato

Modificato da Frenkminem
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Salve,

a tal proposito invito a leggere per alcuni esempi:

Il mistero di una medaglia normanna, "Cronaca Numismatica", 208 (2008), pp. 59-61

Comunque l'iconografia di San Giorgio è in assoluto la più diffusa, dopo Cristo e la Vergine Maria, su tutte le monete di area cristiana dal medioevo all'evo contemporaneo.

E' presente ovviamente anche su numerosissime medaglie, tessere e gettoni.

Diffusissima è quest'iconografia nell'area del Mar Nero e nelle zone ad influenza bizantina, inoltre a ridosso dell'Armenia. Costruire un elenco meticoloso è quasi impossibile, soprattutto se si vogliono annoverare le già citate medaglie e tessere varie.

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