odjob Posted July 11, 2008 Share #1 Posted July 11, 2008 Nel catalogo numismatico di A.Pagani "Prove e Progetti di monete italiane 1796-1965"sono poche le monete di prova classificate solo come RARE,mentre la quasi totalità dei pessi classificati,porta la dicitura Rarissimo o Estremamente Raro. Le esigenze della guerra del 1915-18 avevano fatto sospendere sia la coniazione in rame che in nichelio delle monete divisionali di basso valore,incettate per usi industriali le une e per usi industriali ed agricoli le altre .In una ricerca nell'Archivio Centrale di Stato di Roma relativa al trasferimento della ex Zecca Pontificia,divenuta Zecca di Stato Italiana,dopo il 1870,sono stati trovati documenti che giustificano la relativa Rarità delle prove in ferro-nichel del 5 Centesimi spiga del 1918 e del 1919.Vi sono documentate alcune monete del 5 Centesimi prive di scritte Prova ed è spiegato che ciò è dovuto al fatto che si tratta di monete facenti parte di una coniazione ufficiale,ma mai entrata in circolazione. Quindi,la necessità di coniare monete di basso contenuto in metalli pregiati,portò ,negli ultimi anni della grande guerra,ad una ricerca tecnologica per ottenere monete di qualsiasi lega purchè atte a sostenere l'usura della circolazione.Fra le varie ditte interpellate dal Commissario Generale per le Armi e le Munizioni ,la maggiore fornitrice di barre di ferro e nichel risultò l'Ansaldo di Cornigliano.Nel 1918 il Ministro del Tesoro sollecitò la Zeccaa provvedere alla sostituzione della moneta di bronzo e dei buoni di cassa cartacei. La Zecca fece subito un progetto in ferro nichel per le monete da 10 e 5 Centesimi e nichelio per quelle da 20 e 50 Centesimi.Coniate le tanto necessarie e sollecitate monete nacquero le perplessità sulla loro idoneità a sopportare l'usura della circolazione e seguirono esami approfonditi che diedero esito negativo per la circolazione del5 cEntesimi in ferro,e pertantonon fu emesso. --Salutoni -odjob Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 12, 2008 Share #2 Posted July 12, 2008 (edited) questa la prova S.J. da 5 centesimi progetto in FE: della stessa serie anche il 10 cent. di cui purtroppo non posso fornire fotografie. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- la vecchia zecca pontificia fu in uso sino al 1908, aiutata dallo Stabilimento Johnson di Milano, soprattutto per quanto riguardava la coniazione di prove e progetti. il 28 giugno 1908 fu inaugurata la nuova Zecca, con la posa della prima pietra e fu coniata la serie del 1908 (comprendente anche i famosi 10 centesimi prora) che fu posta sulla prima pietra della Zecca. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- in particolare nel primo dopoguerra vennero coniati principalmente esemplari in Ferro, ma che per difficoltà tecniche durante la coniazione, non vennero mai posti in circolazione. anche il Nichelio fu usato ampiamente; come asserisce il Lanfranco in Rassegna Numismatica 1933, pag. 134, relativamente al pezzo da 50 centesimi 1918 "leoni": "... sono stati coniati pochissimi esemplari, poichè i coni ottenuti grezzi dal pantografo in un primo esperimento presentavano rilievi eccessivi cosicchè si sono subito spezzati, dopo i primi colpi" alcuni mancanti della dicitura prova, come i leoni(in Nichelio puro) del 1918 (di cui sopra), e come i 5 cent. spiga (già citati da Odjob) del 1918 e 1919 (Fe 750 - Ni 250; approvati con Decreto Luogotenenziale del XII/1918, modelli e incisione: Attilio Motti); solo per citare i più famosi, ma ve ne sono anche altri. relativamente alla rarità di questi ultimi, non è difficile trovarli, e vengono riportato anche sui cataloghi commerciali (io ho il vecchio Gigante 2005 dove vengono riportati senza valutazioni): da Gigante: " purtroppo queste monete risultarono non idonee a sopportare l'usura della circolazione e, per questo motivo, non furono messe in circolazione e si procedette alla deformazione dei pezzi coniati. il Direttore di Zecca (Mario Lanfranco, Direttore dal 1910 al 1929) chiese di poter stornare, dal quantitativo coniato, 2.000 pezzi di queste monete per ogni anno (quindi 4.000, considerando 1918 e 1919) per poterle vendere ai privati alla cifra di 50 centesimi. nei documenti non risulta essere stata effettuata tale vendita." furono sperimentate anche leghe in Fe-Ni nel 1918: D/ valore, data e leggenda semicircolare R/ FERRO - NICHEL e leggenda semicircolare (Mont. R.I. 391, Mont. R.I. 500, Mont. R.I. 562 stessa serie) e si ricorse anche alla mistura, caso dei 25 cent 1918 in Mi, appunto. (Mont. R.I. 444-448) con questo chiudo il messaggio, se no diventa troppo noioso da leggere. ( non ho riportato tutte le emissioni, queste sono solo alcune ) saluti, N. Edited July 20, 2008 by niko Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 12, 2008 Share #3 Posted July 12, 2008 (edited) Quindi,la necessità di coniare monete di basso contenuto in metalli pregiati,portò ,negli ultimi anni della grande guerra,ad una ricerca tecnologica per ottenere monete di qualsiasi lega purchè atte a sostenere l'usura della circolazione. 364177[/snapback] ecco una panoramica delle emissioni del primo dopoguerra: si abbandonarono i pezzi da 2 e 1 centesimo in rame, si mantennero il 5 e il 10 centesimi. - 5 centesimi: nuova emissione denominata "spiga" a partire dal 1919 in rame. - 10 centesimi: "ape", dal 1919, anch'essa in rame. alla fine si preferì il nichelio per i pezzi da 20, 50 centesimi; 1, 2 lire: - vennero coniate nuovamente monete da 20 cent. "libertà librata" a partire dal 1919 sempre in nichelio. - 20 centesimi "esagono" riconiati su nichelini di Umberto I (Ni 250 - Cu 750) - 50 centesimi "leoni", nuova emissione in nichelio a partire dal 1919 (Ni 975). - 1 lira "buono" a partire dal 1922 (Ni 975). - 2 lire "buono" a partire dal 1923 (Ni 990) l'argento venne ripreso a partire dal 1926: - 5 lire "aquilino" o "aquilotto" (Ag 835) - 10 lire "biga" (Ag 835) l'oro venne ripreso dal 1923 con l'emissione di due valori: - 100 lire detto "fascione" (Au 900) - 20 lire detto "fascetto" (Au 900) l'argento e l'oro vennero ripresi nel periodo fascista. saluti, N. Edited July 17, 2008 by niko Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
10tony89 Posted July 12, 2008 Share #4 Posted July 12, 2008 Aggiungo che la convertibilità aurea/argentea sospesa alla fine della prima guerra mondiale venne riaperta nel 1926 in seguito alle riforme fasciste e in particolare al cambio quota 90 con la sterlina.Questa manovra doveva avere un duplice scopo,da una parte aiutare le dinamiche monetarie dall'altra una chiara propaganda a fvore della valuta nazionale. Di fatto queste misure risultarono inutili a fronte della grande crisi che colpì america ed europa alla fine del 1929 inizio 1930.Di fatto da quest'anno la coniazione di monete d'argento per la circolazione cessò quasi completamente ad eccezione del 1936 come dimostra la serie impero che ancora una volta doveva rappresentare una chiara propaganda politica per Mussolini ch era riuscito nella missione che prima Depretis con la sconfitta di Dokav e poi Crispi con la sconfitta di Addis Abeba avevano fallito ovvero la conquista dell'Etiopia e l'unificazione territoriale del corno d'Africa con l'Eritrea e la Somalia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 17, 2008 Share #5 Posted July 17, 2008 purtroppo l'argomento (benchè interessante) non ha destato molto successo, peccato, mi sarebbe piaciuto dibattere su questo tema cosi poco affrontato. ringrazione cmq Odjob per lo splendido spunto numismatico e storico. ;) saluti, N. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gufetto Posted July 17, 2008 Share #6 Posted July 17, 2008 Se non erro, il porre fine alla coniazione di monete con valore da 1 et 2 centesimi è dovuto all'aumento del costo della vita. Spero di essere smentito, così da avere una notizia diversa. Chissà forse non conveniva economicamente, stante il rapporto valore nominale / costi di produzione ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 17, 2008 Share #7 Posted July 17, 2008 (edited) le monete da 1 e 2 centesimi furono poste fuori corso dal 30 giugno 1924. da questa data le suddette monete furono abolite. Gigante 2005 Se non erro, il porre fine alla coniazione di monete con valore da 1 et 2 centesimi è dovuto all'aumento del costo della vita. Spero di essere smentito, così da avere una notizia diversa. Chissà forse non conveniva economicamente, stante il rapporto valore nominale / costi di produzione ? penso sia proprio come dici tu, perchè il costo della vita era aumentato, e non conveniva mantenere in circolazione pezzi minuti. ricordiamo che la Grande Guerra ebbe esito disastroso per l'economia del Paese. ;) saluti, N. Edited July 19, 2008 by niko Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
10tony89 Posted July 17, 2008 Share #8 Posted July 17, 2008 le monete da 1 e 2 centesimi furono poste fuori corso dal 30 giugno 1924. da questa data le suddette monete furono abolite.Gigante 2005 Se non erro, il porre fine alla coniazione di monete con valore da 1 et 2 centesimi è dovuto all'aumento del costo della vita. Spero di essere smentito, così da avere una notizia diversa. Chissà forse non conveniva economicamente, stante il rapporto valore nominale / costi di produzione ? sinceramente non sono a conoscenza di questo particolare, non avendolo letto da nessuno parte, ma penso sia proprio come dici tu, perchè il costo della vita era aumentato, e non conveniva mantenere in circolazione pezzi minuti. ricordiamo che la Grande Guerra ebbe esito disastroso per l'economia del Paese. ;) saluti, N. 365723[/snapback] Concordo,è evidente che nel primo dopoguerra a causa dell'inflazione le monete da 1 e 2 centesimi si trovavano ormai ad aver perso paraticamente qualsiasi valore d'acquisto e pertanto si decise di eliminarle mantenendo in vita come taglio più piccolo quello da 5 centesimi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gufetto Posted July 17, 2008 Share #9 Posted July 17, 2008 Giusto Niko e Tony, con la Grande Guerra la parità di bilancio raggiunta solo qualche anno addietro si volatilizzò. Però vi è anche da chiedersi: se è vero che l'inflazione aumentava, evidentemente non come ai livelli della Germania, può anche essere che si verificò una situazione simile alla nostra, ove se è vero che continuano ad essere coniate monete con valore nominale da 1 et 2 centesimi di euro, nessuno le utilizza (anche perchè diviene sempre più difficile trovarle) ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
uzifox Posted July 17, 2008 Share #10 Posted July 17, 2008 (edited) [editato] Edited July 23, 2008 by uzifox Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 22, 2008 Share #11 Posted July 22, 2008 stamattina guardavo dei vecchi cataloghi del 1980 della "Asta Internazionale del Titano - Aes Rude" in particolare i numeri 6, 7, 13. Riguardo alle monete Spiga del 1918, 1919 in Fe-Ni. interessanti conoscere come era descritta e quotata questa moneta nel passato, almeno a mio parere. Asta 8-9/ X /1980 n°6 (dove è stata dispersa una piccola collezione di prove e progetti di VEIII, con alcune rarità), descrizione: lotto 1130. 5 centesimi 1918. Pag.pr.372. Lega di Ferro raro qSpl stima: 45.000 £ realizzo: 35.000 £ - 10.000 £ lotto 1131. 5 centesimi 1919. Pag.pr.373. Lega di Ferro raro qSpl stima: 45.000 £ realizzo: 35.000 £ - 10.000 £ anche in questo caso la stima è stata ritenuta generosa, tanto che sono state aggiudicate ad un prezzo inferiore, tutte due a 35.000 rispetto ad una stima (per entrambe) di 45.000 £ Asta 24-25/ I /1981 n°7, descrizione: lotto 1171. 5 centesimi 1918 PROVA. Pag.pr.372. FC (? Ferro-Cromo?) raro FdC stima: 50.000 £ realizzo: / lotto 1172. 5 centesimi 1919 PROVA. Pag.pr.373. FN (ferro-nichel) raro qFdC stima: 50.000 £ realizzo: / non ho i realizzi. conservazione superiore alle precedenti ed una stima più alta rispetto alle precedenti, dovuto a questo fattore. notare come cambia negli anni la dicitura per il materiale e la dicitura PROVA. Asta 18-19/ VI /1983 n°13, descrizione: lotto 1161. 5 centesimi 1918 PROVA (spiga). Pag.pr.371. FE e NI. raro Bb/Spl stima 50.000 £ realizzo: / purtroppo non posso fornire il dato del realizzo, nemmeno per questa. interessante notare come 3 anni prima veniva descritta: senza la dizione PROVA sul catalogo, quel Lega di Ferro è stato poi sostituito da FE e NI. e la stima: nonostante la conservazione inferiore dopo 3 anni, un incremento pari a 5.000 £ per una conservazione inferiore di 1/4 di punto. saluti, N. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
legionario Posted July 23, 2008 Share #12 Posted July 23, 2008 Se qualcuno lo possiede, c'è un articolo sul n. 19 del gennaio 1987 di Panorama Numismatico di Neri Scerni intitolato "Sulla limitata rarità di alcune "prove" dei 5 centesimi in ferro-nichel degli anni 1918-1919" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 23, 2008 Share #13 Posted July 23, 2008 Se qualcuno lo possiede, c'è un articolo sul n. 19 del gennaio 1987 di Panorama Numismatico di Neri Scerni intitolato "Sulla limitata rarità di alcune "prove" dei 5 centesimi in ferro-nichel degli anni 1918-1919" 367851[/snapback] interessante... non lo conosco. è ancora reperibile? provo a chiedere a Nomisma. saluti, N. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 23, 2008 Share #14 Posted July 23, 2008 Se qualcuno lo possiede, c'è un articolo sul n. 19 del gennaio 1987 di Panorama Numismatico di Neri Scerni intitolato "Sulla limitata rarità di alcune "prove" dei 5 centesimi in ferro-nichel degli anni 1918-1919" 367851[/snapback] Legionario... perchè non torni alle moderne :D ? sei una miniera di informazioni... saluti, N. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ADMIN incuso Posted July 23, 2008 Staff ADMIN Share #15 Posted July 23, 2008 della stessa serie anche il 10 cent. di cui purtroppo non posso fornire fotografie. Un anonimo ha provveduto anche se purtroppo non è ad alta risoluzione: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 23, 2008 Share #16 Posted July 23, 2008 della stessa serie anche il 10 cent. di cui purtroppo non posso fornire fotografie. Un anonimo ha provveduto anche se purtroppo non è ad alta risoluzione: 367879[/snapback] mi sembra di riconoscerlo... però è inattivo sul forum da diversi mesi... :unsure: meglio di niente comunque. grazie Incuso. saluti, N. ;) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
legionario Posted July 24, 2008 Share #17 Posted July 24, 2008 stamattina guardavo dei vecchi cataloghi del 1980 della "Asta Internazionale del Titano - Aes Rude" in particolare i numeri 6, 7, 13.Asta 24-25/ I /1981 n°7, descrizione: lotto 1171. 5 centesimi 1918 PROVA. Pag.pr.372. FC (? Ferro-Cromo?) raro FdC stima: 50.000 £ realizzo: / lotto 1172. 5 centesimi 1919 PROVA. Pag.pr.373. FN (ferro-nichel) raro qFdC stima: 50.000 £ realizzo: / non ho i realizzi. conservazione superiore alle precedenti ed una stima più alta rispetto alle precedenti, dovuto a questo fattore. notare come cambia negli anni la dicitura per il materiale e la dicitura PROVA. Asta 18-19/ VI /1983 n°13, descrizione: lotto 1161. 5 centesimi 1918 PROVA (spiga). Pag.pr.371. FE e NI. raro Bb/Spl stima 50.000 £ realizzo: / purtroppo non posso fornire il dato del realizzo, nemmeno per questa. 367376[/snapback] Asta n. 7: lotto 1171 aggiudicato a 75.000 lire + d.a. lotto 1172 aggiudicato a 60.000 lire + d.a. Asta n.13 lotto 1161 aggiudicato a 60.000 lire + d.a. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 24, 2008 Share #18 Posted July 24, 2008 stamattina guardavo dei vecchi cataloghi del 1980 della "Asta Internazionale del Titano - Aes Rude" in particolare i numeri 6, 7, 13.Asta 24-25/ I /1981 n°7, descrizione: lotto 1171. 5 centesimi 1918 PROVA. Pag.pr.372. FC (? Ferro-Cromo?) raro FdC stima: 50.000 £ realizzo: / lotto 1172. 5 centesimi 1919 PROVA. Pag.pr.373. FN (ferro-nichel) raro qFdC stima: 50.000 £ realizzo: / non ho i realizzi. conservazione superiore alle precedenti ed una stima più alta rispetto alle precedenti, dovuto a questo fattore. notare come cambia negli anni la dicitura per il materiale e la dicitura PROVA. Asta 18-19/ VI /1983 n°13, descrizione: lotto 1161. 5 centesimi 1918 PROVA (spiga). Pag.pr.371. FE e NI. raro Bb/Spl stima 50.000 £ realizzo: / purtroppo non posso fornire il dato del realizzo, nemmeno per questa. 367376[/snapback] Asta n. 7: lotto 1171 aggiudicato a 75.000 lire + d.a. lotto 1172 aggiudicato a 60.000 lire + d.a. Asta n.13 lotto 1161 aggiudicato a 60.000 lire + d.a. 368030[/snapback] grazie... saluti, N. ;) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted July 24, 2008 Share #19 Posted July 24, 2008 Se qualcuno lo possiede, c'è un articolo sul n. 19 del gennaio 1987 di Panorama Numismatico di Neri Scerni intitolato "Sulla limitata rarità di alcune "prove" dei 5 centesimi in ferro-nichel degli anni 1918-1919" 367851[/snapback] chiesto direttamente a Nomisma, ecco la risposta: Siamo spiacenti ma il n. 19 di Panorama Numismatico è esaurito da tempo. [...] saluti, N. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
legionario Posted October 14, 2008 Share #20 Posted October 14, 2008 Questo è l'articolo sul n. 19 del gennaio 1987 di Panorama Numismatico di Neri Scerni intitolato "Sulla limitata rarità di alcune "prove" dei 5 centesimi in ferro-nichel degli anni 1918-1919" http://i37.tinypic.com/ay0ebq.jpg http://i37.tinypic.com/25664iq.jpg http://i35.tinypic.com/2wn0ffk.jpg http://i38.tinypic.com/2d0kyz4.jpg Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
legionario Posted October 14, 2008 Share #21 Posted October 14, 2008 Per Odjob Leggendo l'articolo di Panorama Numismatico e confrontandolo con il tuo (unico) intervento in questa discussione si comprende che tu avevi sottomano il fascicolo in questione......... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
piergi00 Posted October 15, 2008 Share #22 Posted October 15, 2008 Per OdjobLeggendo l'articolo di Panorama Numismatico e confrontandolo con il tuo (unico) intervento in questa discussione si comprende che tu avevi sottomano il fascicolo in questione......... Decisamente un sunto Grazie Legionario per le scansioni dell' articolo e per aver precisato la fonte originale Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted October 23, 2008 Share #23 Posted October 23, 2008 ti ringrazio... bè, ora ti invito a partecipare caro Legio! :D ovviamente se vorrai... penso faresti cosa gradita ;) (anche a me) Niko Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest utente3487 Posted February 9, 2009 Share #24 Posted February 9, 2009 Ritornando agli esemplari progetto da centesimi 10 con al rovescio la spiga di grano millesimati 1915, sul Carboneri, a pagina 550, vi è la foto di un esemplare che presenta il valore C.DIECI scritto verticalmente nel campo, a destra della spiga. Vi risulta che sia stato menzionato da qualche altra parte? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
niko Posted February 9, 2009 Share #25 Posted February 9, 2009 Ritornando agli esemplari progetto da centesimi 10 con al rovescio la spiga di grano millesimati 1915, sul Carboneri, a pagina 550, vi è la foto di un esemplare che presenta il valore C.DIECI scritto verticalmente nel campo, a destra della spiga. Vi risulta che sia stato menzionato da qualche altra parte? buongiorno Elledi, cosa vi è al D/? saluti, N. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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