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IGNORED

Denari d'argento fusi


avgvstvs

Risposte migliori

A volte capita di imbattersi in denari dall'aspetto "poco rassicurante": un esempio e' riportato da gpittini in questa discussione:

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic...t=0&start=0

ma si trovano esempi del genere anche su aste, qui un esemplare passato da Rauch:

post-3051-1228484901_thumb.jpg

(da http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...242&Lot=622 )

L'aspetto potrebbe far pensare alla fusione ma...

... se cosi' fosse, vi risulta che esistano falsi d'epoca fusi in argento, magari a basso titolo?

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denari fusi d'epoca

Nel link allegato c'è una discussione che ho aperto qualche settimana fa proprio a riguardo dei denari fusi d'epoca che ho visto e fotografato in un museo archeologico a Londra.

A quanto pare in certe situazioni era consuetudine realizzare questo tipo di monete... certo che su un listino d'asta andrebbe indicato se non altro come informazione storica.

Modificato da ariminvm
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Hai ragione, ariminvm, ricordo la discussione... il riferimento di Centurione ai rilievi e alle sbavature fa pensare effettivamente all'uso di argento, ma il titolo era effettivamente piu' basso? Inoltre, erano prodotti per avere del denaro corrente (come viene riportato, vedi anche monete del limes) o a fini di frode?

Gli esempi riportati in precedenza sono relativi al II secolo (ho anche una foto di un denaro di Lucio Vero piuttosto simile, se la ritrovo la posto), sono quindi falsi "numismatici" o contemporanei alle monete che imitavano?

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beh sicuramente erano contemporanei alle monete di cui erano copia, per quanto riguarda il titolo d'argento non saprei, può darsi comunque che dal momento che producevano monete irregolari magari ci facevano anche un po' di cresta; comunque in base a quello che era scritto nelle relative didascalie al museo di Londra le monete venivano prodotte probabilmente per sopperire ad una carenza d circolante.

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DE GREGE EPICURI

Augustus, l'argomento è davvero interessante, ma ancora più difficile degli altri (tipo i denari di bronzo o i bronzi fusi del Limes o le imitazioni barbariche). Anzitutto, come distinguere i fusi antichi dai moderni? Semplicemente dalla consunzione della moneta? Ma credo che usando per lo stampo un originale un po' consunto, si ottengano dei fusi consunti, non è così? Aggiungo che non ho ancora ben capito che cosa sia la presso-fusione, ma penso che la regola valga anche per lei.

Insomma, come si possono identificare con sicurezza i fusi "antichi"? Solo se rinvenuti in tesoretti? E quanti ne sono stati pubblicati?

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L'argomento è in effetti piuttosto complesso.

Non è sempre facile riconoscere un fuso d'epoca da uno moderno, motivo per cui gli stessi romani ad un certo punto abbandonarono tale tecnica in favore della coniazione.

Per avere una certezza quasi assoluta si dovrebbe procedere con l'analisi del metallo impiegato, cosa che, per ovvi motivi, risulterebbe troppo costoso. Senza contare che, in alcuni casi, anche i falsari moderni utilizzano il metallo antico (rifondendo monete d'epoca ormai troppo consunte o molto comuni) proprio per eludere eventuali controlli sul metallo.

Però spesso possiamo individuare i famosi denari "del limes" che in realtà sono in bronzo invece che di argento, e talvolta prodotti con la tecnica della fusione.

Personalmente ritengo più probabile che queste monete fossero prodotte per limitare il problema della carenza di monetato che spesso colpiva le città ai confini dell'impero e, per questo, più difficili da rifornire con monete nuove.

Più raramente queste monete dovevano essere prodotte appositamente per frodare il prossimo, o almeno non tutte erano facilmente accettate dal mercato. In effetti ho potuto costatare che talvolta i denari imperiali fusi, quando non sono in bronzo, sono più che altro in mistura e hanno i bordi "limati" molto grossolanamente per eliminare la bava di fusione. Essi sono molto meno comuni dei denari del "limes" che, completamente in bronzo, sono per lo più coniati. Forse questi esemplari in mistura potevano essere stati effettivamente concepiti per frodare il prossimo. E' dunque possibile che le monete coniate, anche se barbariche, siano da considerare "monete di emergenza" mentre, quelle fuse, sono da considerare (valutando ogni singolo caso e luogo di ritrovamento) monete prodotte da falsari?

Il denario in questione comunque non mi pare possa essere considerato assolutamente fuso (comunque non un fuso antico). Mi pare più probabile che si tratti solo di una monet amolto usurata e magari proveniente già da conio stanco, cosa alquanto comune per tutta la monetazione di Commodo.

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La portosita' del metallo, le condizioni precarie e forse anche il soggetto del rovescio mi ricordano molto questo denaro di Alessandro Severo, in condizioni decisamente peggiori:

post-3051-1229008305_thumb.jpg post-3051-1229008323_thumb.jpg

Avevo attribuito i rilievi molto sfumati alla permanenza in ambiente "abrasivo" (vedi corsi d'acqua sabbiosi)...

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Ritengo che le monete antiche ottenute per fusione, in periodi in cui la coniazione era consueta, siano da ritenersi opera di falsari antichi. La coniazione, infatti, venne concepita per garantire l'autenticità del pezzo e rappresentava l'impronta dello stato. Le stesse "zecche di campo", nonostante fossero improvvisate e non eccellessero per qualità dei conii, usavano coniare le loro monete; come impiego di risorse tecniche non penso che la fusione prevedesse alla fine un dispendio poi così eccessivo di risorse rispetto alla coniazione. Enrico :)

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l'argomento di questa discussione mi ha fatto tornare alla mente una monetina che avevo acquistato anni fa, senza troppa convinzione, per pochi euro in un mercatino, non ho mai capito di cosa si trattasse e ho anche pensato che fosse una riproduzione... alla luce di queste informazioni però mi viene il dubbio che possa trattarsi di uno di questi denari in bronzo; come potete vedere dalle immagini la colorazione della moneta è verde scuro lucido e compatto da una parte c'è una mancanza come una specie di morso e la patina nela sezione lungo il "morso" è uguale al resto della superficie.

il peso della moneta è 2,7g e le dimensioni sono le stesse di un denario.

Cosa ne pensate?

post-3853-1229025291_thumb.jpg

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Si in effetti intendevo proprio questo, che si potesse trattare di un denario in bronzo.

In effetti avrei dovuto postralo nell'altra discussione... ma se ne parlava anche qui...

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