Aes rude

[Gianluca]

Come fare ad identificare se è vero o meno?
In effetti è solo un pezzo di metallo.
Ad esempio, questi due pezzi qui?

[Gianluca]

Secondo

[galba]

Li avevo notati anche io, ma non ho fatto offerte per i tuoi stessi dubbi. Spero che qualcuno ci possa aiutare...

[Dan]

ciao,
forse dico una corbelleria ma mi sembra che un valore fisso per identificarle fosse il peso, ovvero doveva avere un certo rapporto con le unità di peso convenzionali usate all'epoca.... purtroppo non ricordo questi pesi....

ciao

[centurioneamico]

L'unico modo per avere la certezza che si tratti di aes rude e non di sfridi di fusione è conoscere esattamente il contesto di ritrovamento.
E' verosimile credere infatti che queste pre-monete venissero usate per il commercio e riutilizzate talvolta per fabbricare un attrezzo o un'arma ecc.
Dunque è corretto pensare anche che tutti questi frammenti informi di bronzo (ne esistono anche di ferro) potessero essere ritenuti dei potenziali aes rude anche se in realtà non sono mai stati usati per il commercio.
Riguardo al peso, gli aes rude si basavano su una unità piuttosto grossa, ma probabilmente se ne facevano degli spiccioli rompendone il nucleo grande. E' dunque impossibile abbinare un aes rude ad un peso preciso.

[Gianluca]

[quote name='galba' date='08 luglio 2005, 13:44']Li avevo notati anche io, ma non ho fatto offerte per i tuoi stessi dubbi. Spero che qualcuno ci possa aiutare...
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Ci scanneremo!

[Dan]

..infatti avevo scritto una corbelleria……

…mi sono andato a riguardare i libri di “scuola” e ho visto che le aes rude informi come quelle delle foto venivano scambiate a peso perché appunto ognuna di peso differente,
le stesse tipologie informi vennero in seguito dette “metallum infectum” per distinguerle da quelle regolari (con le quali mi sono confuso), di uguale peso, debitamente accertato, che venivano chiamate semplicemente aes oppure metallum numeratum o formatum…..

…ciao

[agrippa]

Ne esistono di tutti i pesi e misure.
A mio parere la autenticità è verificabile solo dalla patina.
Per esempio i due pezzi esposti mi sembrano autentici.
E' possibile sapere il prezzo richiesto ?
agrì

[Gianluca]

Sono stati aggiudicati a 31 euro l'uno.

[agrippa]

Grazie Giankuca.
Supposto un peso di circa 50 grammi possiamo dire che il bronzo romano del IV secolo AC và a circa 600 euro il kg.... non è poi tanto caro...
Ora mi pongo una domanda. Potrebbe essere utilizzato per fondere statue ? ....all'esame il materiale risulterebbe originale ?
agrì

[LUCIO]

[quote name='agrippa' date='18 luglio 2005, 16:54']. . .
Ora mi pongo una domanda. Potrebbe essere utilizzato per fondere statue ? ....all'esame il materiale risulterebbe originale ?
agrì
[right][post="47796"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Temo che sia un ragionamento un po' senza speranze, perdonami .

NON c'è una composizione tipica per il bronzo originale romano.
Il bronzo romano non è praticamente mai uguale (tranne casi del tutto eccezionali, per esempio in particolarissimi ambiti militari).
Mediante analisi si possono semmai individuare inclusioni o anomalie che nel bronzo antico possono essere presenti e che di solito ci insegnano qualcosa.

In linea di massima con una analisi si può giusto escludere che un rame troppo puro sia antico, ma se un oggetto è realizzato oggi in maniera del tutto artigianale e difficile smascherarlo (tranne trovare inclusioni o presenze in traccia di qualcosa che non dovrebbe esserci oppure inclusioni di dimensioni significative di qualcosa di organico o di argilloso, che permettono sistemi di datazione in laboratorio).

[agrippa]

Ciao Lucio
....ti perdono...
Sono tanto ignorante in materia che avevo supposto la possibilità che questo bronzo potesse essere utilizzato dai falsari impunemente...
Ti tingrazio per le nozioni... notizie per me.
agrì

[Giovenaledavetralla]

Non penso ci sia peso specifico per l'aes rude, perchè andava pesato ogni volta e a seconda del peso veniva dato il corrispondene in merce.
Poteva quindi, se serviva, essere sezionato se in eccesso (il classico resto).