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IGNORED

A TUTTI I COLLEZIONISTI DI MONETE E MEDAGLIE NAPOLEONICHE


Risposte migliori

Il 30 Luglio 2009 nel castello di Pizzo "Calabro" (Vibo Valentia) ci sarà un raduno culturale con tutti gli appassionati e storiografi della vita di Gioacchino Murat. Il programma degli argomenti è ancora in fase di studio e sarà pronto tra un paio di settimane. Il responsabile dell'associazione Gioacchino Murat Onlus di Pizzo (dr.Giuseppe Pagnotta) ha contattato il sottoscritto e Salvatore D'Auria per parlare ed illustrare brevemente la monetazione e la medaglistica di Gioacchino Murat nel sopra-citato raduno. Sono stato autorizzato dal responsabile dell'associazione ad invitare tutti coloro (soprattutto numismatici) a fare parte al raduno (dove tra l'altro ha un mare eccezionale). Chi volesse partecipare è il benvenuto (mi riferisco in particolare ai numismatici calabresi e dintorni o coloro che andranno in vacanza da quelle parti) può contattare senza alcun problema il dr.Giuseppe Pagnotta all'indirizzo e-mail [email protected] oppure 0963-532218 e www.murat.it . Riceverete via e-mail il programma ed informazioni varie. Nella parentesi numismatica verranno illustrate dal vivo e a video monete e medaglie napoletane di questo periodo. Chiunque avesse delle idee o consigli da dare può contattare il sottoscritto all'indirizzo e-mail [email protected] Ogni informazione valida per arricchire l'argomento è bene accetta. E' chiaro che non basterebbero 10 giorni di discorsi per parlare della monetazione napoletana del decennio napoleonico ma il mio obbiettivo è quello di portare un po' di numismatica in un raduno culturale tra i più importanti della Calabria. Sperando che nel futuro in questi raduni culturali si possa dare sempre più spazio alla numismatica. A presto. Francesco

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Tutto magnifico, non basterebbero 10 giorni e 10 notti. Salvatore D'Auria l emedaglie le conosce davvero bene, forse su qualche rarità si potrebbe riflettere, ma la Sua opera è già testo di riferimento.

Peccato solo che la città di Pizzo non abbia reso un grande omaggio al Murat ... e per questo è anche stata dispensata per anni e anni da tributi ....

Com'era ... quella cosa li ... che la storia che la scrivono i vincitori .... Ah Murat era un usurpatore ... quindi fermarlo con due palle al cuore è stata opera di giustizia, già era un altro che voleva unificare l'Italia, solo che ha messo piede nel posto sbagliato e soprattutto troppo presto.

C'è un bel libro se le capita di G. GALLOIS, Gioacchino Murat, dal seminario di Tolosa al Trono di Napoli, edizioni Orizia, Firenze dicembre 1934-XIII.

Le trascrivo le ultime righe, quelle di Pizzo :

... Quando vennero a chiederlo per condurlo in un altra stanza, andò con passo sicuro davanti al drappello che si trovava, e vide freddamente caricare le armi.

Rifiutato la sedia e la benda, "Resto in piedi" disse. Poi, come narra il Condoleo, egli stesso comanda il plotone d'esecuzione: "Avanti ! .... Alt!".

Il plotone è a pochi passi.

"Amici miei, puntate al petto e risparmiate il viso". Apre con brusca mossa la camicia sul petto e grida ancora: "Attenzione ! Son io che comando! Caricate! ... Puntate! ... Fuoco!..."

I soldati sono commossi, due colpi partono senza sfiorarlo.

"Nessuna grazia ! .... Ricominciamo ! ... Fuoco! ..."

Questa volta dieci colpi detonarono insieme; 6 palle lo hanno colpito.

Si mantiene ritto un istante, poi piomba al suolo fulminato. Il suo corpo adagiato in una cassa fatta con tavole sconnesse; due giorni dopo è sotterrato nella cattedrale di Pizzo.

Così terminò i suoi giorni Gioacchino Murat, anima ambiziosa fino all'inverosimile, ma anche buona generosa e cavalleresca. La morte lo aveva rispettato in più di 200 battaglie; tutto aveva osato conducendo i francesi alla Vittoria. Se i suoi torti furono grandi, grandi pure i suoi meriti e la sorte avrebbe potuto risparmiargli una fine tanto tragica.

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Carissimo Picchio, mi consenti di darti del tu, siamo tra ragazzi e penso che sia giusto così. Hai fatto bene ad evidenziare la figura di Murat, un vero meridionale non può ignorare o parlar male di Gioacchino Murat nella maniera più assoluta (20 giorni non basterebbero per parlare di lui). Diciamoci la verità, i Borbone hanno fatto tantissimo per le Due Sicilie e Murat se avesse avuto qualche anno di regno in più avrebbe fatto altrettanto, il fatto che fu cognato a Napoleone non vuol dire che trattò Napoli come una colonia, tutt'altro. Non dimentichiamo la tante riforme ed il benessere che ci fu durante il suo regno, non dimentichiamo che amò Napoli più della sua vita stessa tanto da condurlo alla morte. Io personalmente ho sempre visto Gioacchino Murat come un re eroico che ha sempre fatto gli interessi dei napoletani (più dei francesi), dissociandosi più delle volte dalle idee folli ed ambiziose dell'Augusto cognato, da sempre studio volentieri la sua monetazione e medaglistica, molte medaglie infatti sono delle vere opere d'arte. Oggettivamente penso che se l'Italia fosse stata unita da lui anzichè dai Savoia le cose sarebbe andate per la giusta via (e forse la vera capitale iniziale sarebbe stata la città che meritava più di tutti, Napoli). Per quanto concerne la numismatica di Murat penso che sia, oltre che un ottimo terreno di studio (dove c'è ancora tanto da scoprire), un buon investimento........ Murat come Napoleone è apprezzato e collezionato a livello internazionale ed avere oggi una sua pregevole moneta o medaglia significa avere un pezzo di interesse globale..... a buon intenditor...... :D A presto, Francesco.

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Commercialmente Murat è assai meglio di Napoleone, semplicemente perchè le medaglie sono di gran lunga più belle, e questo vale anche per le monete. Non è una dotta analisi ma è quanto accetta il mercato. E' più limitato, Murat conia solo in due/tre stati: Ducato di Berg, Gran Ducato di Berg et Cleve, e Regno delle Due Sicilie. Le prime due coniazioni di area tedesca artisticamente modeste, stilisticamente goffe, evidenziano più i difetti morfologici di Murat che la sua celebrazione a Duca o Gran Duca. Si sa che i tedeschi esprimono un differente gusto artistico rispetto al nostro, quindi non vanno criticati; ma se fosse l'unica documentazione numismatica disponibile di Murat ... non ne avremmo più sentito parlare (sempre numismaticamente parlando). Nessuna moneta in oro, un tallero con un paio di varianti, una rarissima emissione di ostentazione in oro (non emissione per la circolazione), per quanto riguarda Berg. Per Berg et Cleve due tipi di tallero differenti di cui uno con una variante di conio, e un poco di ciapini con numerose varianti di conio (ciapino non numismaticamente corretto .... minutaglie in mistura per intenderci). Non ho mai torvato medaglie di questo periodo, ad essere corretti fuori da Napoli e con Murat vivente vi sono solo due medaglie che lo ritraggono, come comparsa (Deputazione dei Sindaci a Schoenbrunn - Pannonia Subacta).

A Napoli, invece, tutto cambia coniazioni in oro in franchi e lire, coniazioni con il piede borbonico in piastre e grana e poi l'introduzione del sistema decimale con l'argento ed il rarissimo rame. Uno studio veramente approfondito manca per quanto coniato a Napoli, ad oggi i compilatori si sono sempre e solo limitati ad una descrizione della leggenda, anche i famosi rami da lunghi e corti è cosa relativamente recente, come la precisazione dei medi; nessuno al momento ha studiato le diverse impronte di conio per l'effige di Murat, della capigliatura, nelle dimensioni della testa, dei riccioli, della forma del collo, o degli assi di rotazione dei conii.

? Perchè in una coniazione ufficiale così limitata ci sia una tale esplosione di varianti. Perchè i 20 lire hanno più varianti a Napoli di qualsiasi altra emissione ben più corposa a Milano o Parigi. Perchè le varianti di conio delle Piastre del 1809 e 1810 sono così assolutamente diverse tra loro. ?

Per la monetazione del Regno d'Italia (Napoleone I), noi poveri collezionisti dobbiamo cavarci gli occhi nelle cifre ribattute, la micro spaziatura, la lampada spostata... e Murat ci offre di tutto e di più, probabilmente questa è una delle chiavi del successo commerciale... e poi Murat era un bel vedere (numismaticamente, ben s'intende) Napy senza capelli e con il faccione non riscontra lo stesso successo, Murat muore nell'atto eroico di riprendersi ciò che considerava suo eciò lo celebra come eroe romantico, Napy muore ammazzato in solitudine su uno scoglio perso nell'oceno, liberando il mondo della sua ingombrante presenza. A nulla vale che Murat è esistito solo per luce riflessa del Bonaparte.

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La prima moneta il tallero è per il ducato di Berg e non granducato di Berg et Cleve,

poi vi è un refuso per la datazione di una lira, mi pare 1815, in realtà 1813.

Interessante il Suo sito, ne ero già a conoscenza e nei "preferiti" !.

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Ciao Roth, bello il tuo sito e bella soprattutto la tua iniziativa, anche io devo segnalarti dei refusi scaturiti da errori di catalogazione che vanno avanti da anni e che non dipendono da te. La medaglia del 1811 per l'insurrezione siciliana non esiste, in realtà la data è 1815 e quindi non rientra nel periodo di regno di Murat. Quella del liceo del principato di Benevento con lo stemma di Telleyrand Perigord per premiazione scolastica non rientra nel Regno delle Due Sicilie di Murat ed anche quelle uniface o in ricordo e omaggio vanno considerate a parte in quanto coniazioni postume prodotte in un periodo non rientrante nei fatti del Regno di Murat. A presto, Francesco.

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  • 3 settimane dopo...

Ho delle buone notizie per noi numismatici!!!!!!!! Invito tutti coloro che saranno di passaggio in Calabria ad andare a visitare il castello medievale di Pizzo (arrivarci è semplice, uscita autostrada Pizzo), è un luogo magico per chi conosce la storia di Gioacchino Murat, completamente ristrutturato e ben organizzato, per non parlare poi del mare cristallino. Sulla città di Pizzo c'è tanto da dire dal punto di vista numismatico, come ben tutti sapranno in quel luogo venne catturato e fucilato il Re Gioacchino Murat, i pizzitani di oggi hanno tanto a cuore quel fatidico momento e quando si parla a loro di ciò che avvenne circa 200 anni fa pare che si commuovano. La città poi venne ricompensata da Ferdinando IV di Borbone con sgravi fiscali ed intitolata (caso unico nella storia delle Due Sicilie) CITTA' FEDELISSIMA. Nell'occasione vennero coniate (caso unico per la medaglistica delle Due Sicilie) decine di medaglie d'oro di incomparabile pregevolezza, attenzione però......... di queste medaglie in oro se ne salvarono circa 3 esemplari (uno nel museo archeologico di Napoli) in quanto con un decreto dittatoriale Garibaldi le fece "estorcere" ai pizzitani e mandate alla fusione. Pensate il tesoro numismatico che avrebbe avuto oggi questa piccola ma gloriosa cittadina calabrese se il vandalismo dei savoia non si fosse accanito e se non fosse stato emesso quel decreto......... Pizzo sarebbe stata sicuramente meta di pellegrinaggio numismatico. I pizzitani questo lo hanno capito ed infatti stanno cercando di dedicare gli spazi espositivi del loro castello alla numismatica, infatti, ho notato che hanno acquisito una collezione di monete napoletane esponendole in una vetrina verticale composta da due vetri (affinchè si veda dritto e rovescio di ognuna d'esse) ed una donazione di una collezione privata che verrà presentata stasera. Su www.ilportaledelsud.org verrà allestita a breve una pagina dedicata all'evento di ieri dove sono state loro presentate le medaglie napoletane del decennio francese. L'interesse è stato notevole a giudicare dall'affluenza, invito per tanto tutti coloro che vogliano partecipare in futuro a manifestazioni numismatiche di qualsiasi carattere (convegni commerciali e culturali o mostre a tema) a farlo senza esitazione.......... vi dirò perchè........ il presidente dell'associazione Murat Onlus di Pizzo, dr.Giuseppe Pagnotta ( www.murat.it ) ha manifestato una grande volontà di accogliere la numismatica nella sua cittadina ed ha alle spalle una grande organizzazione, gli spazi ci sono ed inoltre ci sono strutture alberghiere a prezzi abbordabili, la viabilità in quella zona è buona ed il panorama è mozzafiato, tasso di criminalità quasi zero. Questa è l'occasione buona per organizzare in Calabria eventi numismatici di qualità e dare ai calabresi l'opportunità di avvicinarsi a questa nobile materia!! A presto.

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Ecco il frontespizio dell'opuscolo contenente la catalogazione delle monete napoletane acquisite dal museo di Pizzo, per la collezione che verrà donata stasera verrà fatto sicuramente un altro opuscolo.

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