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Simboli massonici su monete di Napoleone I


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Salve a tutti!

Ho visto nel catalogo di n.27 di INASTA il lotto n.1878 - 5Lire 1807,

Con un punto dietro la nuca descritto come simbolo massonico.

Volevo chiedere per quale motivo venivano fatti questi simboli

sulle monete di Napoleone I Re D'Italia.

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Più che i simboli massonici, le logge massoniche ebbero grande sviluppo, principalmente in Francia e poi anche in Italia, con l'avvento della rivoluzione francese e poi sotto i Buonaparte. Quasi tutti i componenti della famiglia erano massoni loro stessi. Le logge massoniche sia quelle meridionali, con riferimento al Grande Oriente di Napoli, sia quelle settentrionali, con riferimento al Grande Oriente d’Italia di Milano, erano strettamente collegate e sottostanti al Grande Oriente di Francia. Molte logge operanti in Italia erano nate da circoli militari di ufficiali francesi, qui di stanza. Altre unicamente per piaggeria nei confronti dell'Imperatore e dei suoi accoliti, troviamo nomi inequivocabili quale :

le Logge “Reale Napoleone”, la “Reale Gioseffina” “Reale Eugenio” (Eugenio Beaurnhais vice rè, figlio di Josephina, prima moglie) la “Reale Amalia Augusta”, la “Imperiale Carolina”, queste a Milano.

L'apoteosi artistica l'abbiamo con Andrea Appiani (della Loggia “Amalia Augusta”) che nel dipinto posto nella sala del trono del Palazzo reale di Milano; raffigura Napoleone come Giove, con svariati simboli massonici: la stella fiammeggiante, l’uroboros cioè il serpente che morde la coda - (simbolo della Loggia di appartenenza dell'Appiani - rappresenta l'alchimia e la natura ciclica delle cose), compasso, sfingi, pietra cubica e via discorrendo.

La Massoneria era un’associazione riconosciuta dal governo e la “via obbligata” per entrare nell'apparato statale. Oltre ad un efficace mezzo di controllo sulla popolazione ed di mutuo soccorso di confraternita. Alcune di queste avevano un magnifico scopo: erano dichiaratamente festaiole, praticamente non avevano altra funzione che l'organizzazione di suntuose feste !.

Numismaticamente molte hanno fatto coniare gettoni di appartenenza, mentre quelli francesi sono relativamente comuni, quelli italiani sono molto più rari. Se Lei fosse interessato, Le consiglio di reperire una ottima pubblicazionedi edita pochi anni fa dalla Maison Platt di Parigi: di Marc Labouret

"Les Métaux et la Mémoire" sotto titolo "La Franc-Maçonnerie racontée par ses Jeton et Médailles". Sono illustrati la quasi totalità dei gettoni massonici dalla fine del '700 ai tempi nostri, con ampio spazio a quelli napoleonici. E' il testo di riferimento.

In questo gettone massonico del 1802 dell'Oriente di Parigi trova una bella rappresentazione di simboli della massoneria napoleonica.

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Salve a tutti!

Vi ringrazio per la risposte (son un novello nel settore e, da poco mi interesso di monete di Napoleone I Re D'Italia).

Volevo ancora insistere sulle contromarche di tipo massonico, non mi è chiara ancora una cosa (scusate se insisto),

ma le monete contromarcate dopo il conio, durante la loro circolazione (come il 5 Lire presente nel catalogo INASTA - Asta n.27 lotto n.1878),

perchè venivano contromarcate a posteriori?

E la contromarca diminuisce il valore della moneta?

Grazie ancora!

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L'unica ragione di una contromarca a posteriori è per evidenziare un segno di appartenenza ad una Loggia Massonica, diciamo tra due sconosciuti che si devono incontrare e mediante il segno di appartenenza si riconoscono facenti parte della stessa confraternita.

Personalmente sono scettico sulle contromarche ed altri segni di riconoscimento apposti sulla monetazione napoleonica, per esperienza la quasi totalità è posteriore al 1815, principalmente con Carlo X in Francia, sebbene non vi sia prova contraria.

Se ben mi ricordo era un 5 lire con una punzonatura circolare dietro alla nuca al diritto, lo vidi poi da un commerciante in un convegno, sia sia autentica o meno e se fosse realmente un segno massonico di appartenenza, questo lo ignoro assolutamente.

Si incidono sulla valutazione commerciale se la moenta è di grande conservazione, in maniera negativa, altrimenti sono ininfluenti.

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Personalmente sono scettico sulle contromarche ed altri segni di riconoscimento apposti sulla monetazione napoleonica, per esperienza la quasi totalità è posteriore al 1815, principalmente con Carlo X in Francia, sebbene non vi sia prova contraria.

Questo vale anche per le contromarche a forma di gufo (o civetta, simbolo degli Illuminati) ?

http://simone-numismatica-e-storia.lamonet...ne.moneta/c2211

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Quella da Lei illustrata è per definizione la più famosa delle monete contromarcate del periodo napoleonico, a lungo creduto un gufo , in articoli più recenti è invece identificata con una tigre. Se solo mi ricordassi dove ho letto ... .

Recentemente anche questa contromarca è considerata posteriore al periodo napoleonico, e vi è un lungo saggio, mi pare su CGB dovrei controllare, ho preso appunti.

Stasera se ho tempo Le posto alcune contromarche "napoleoniche".

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Quella da Lei illustrata è per definizione la più famosa delle monete contromarcate del periodo napoleonico, a lungo creduto un gufo , in articoli più recenti è invece identificata con una tigre. Se solo mi ricordassi dove ho letto ... .

Recentemente anche questa contromarca è considerata posteriore al periodo napoleonico, e vi è un lungo saggio, mi pare su CGB dovrei controllare, ho preso appunti.

Stasera se ho tempo Le posto alcune contromarche "napoleoniche".

Grazie.

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Non ho avuto tempo di riprendere gli appunti, in compenso le posto alcune monete con le contromarche.

La più usuale è un punzone con testa di Napoleone, testa nuda, la si trova su molte monete del periodo. Qui è apposta su uno scudo romano. Brillanti numismatici e storici vi hanno voluto trovare una ragione, cioè che lo spirito che ha alimentato le Repubbliche rivoluzionarie in Italia è stato poi fagocitato da Napoleone.

Questa punzonatura potrebbe anche essere "originale", sia il puncone sia la moneta recano notevoli tracce di consunzione.

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In questa monete, al contrario, abbiamo la testa di Napoleone, rigorosamente non laureata a destra. E' un punzone assai simile ai precedenti, che io penso essere di scuola italiana.

Non sono monete comuni, se ne conoscono alcune decine di pezzi per tipo, ed in alcuni casi meno di cinque.

Mentre del tipo francese con la testa di tigre e gli occhi cassati almeno un centinaio di pezzi da 5 Franchi o 5 lire, mentre assai più raro è il 2 franchi con la stessa contromarca.

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Ecco qua invece una produzione transalpina di contromarche su due franchi testa laureata.

Ad oggi ho visto la contromarca con la testa di tigre solo su monete posteriori al 1808 (sia del Regno d'Italia sia dell'Impero Francese e principalmente della zecca di Parigi e qualcosa per Milano).

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.... questa è l'ultima, così mi metto a fare dell'altro ....

E' una contromarca che auspica il ritorno della famiglia di Borbone al trono di Francia, mah.... francamente che qualcuno si prendesse l avoglia ed il rischio di produrre queste monete durante il periodo imperiale mi sembra difficile, questa potrebbe essere stata apposta nel 1814 o 1815 durante una delle due restaurazioni, o come più facilmente potrebbe essere con il ritorno di Luigi XVIII. La contromarca è molto nitida e l'ho acquistata a Parigi da un privato, che "giurava" di averla sempre avuta in casa e che l atramandavano di generazione in generazione .... poteva fare il venditore di tappeti dalla storia infinita che mi ha raccontato, poi l'ho vista identica anche alla Maison Platt ... .

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Complimenti per questa interessantissima discussione, assai godibile e ricca di spunti di ricerca anche per chi, come me, non conosce questa monetazione… Ergo, signori, Vi ringrazio !

L'unica ragione di una contromarca a posteriori è per evidenziare un segno di appartenenza ad una Loggia Massonica, diciamo tra due sconosciuti che si devono incontrare e mediante il segno di appartenenza si riconoscono facenti parte della stessa confraternita. …

… mi richiama l’usanza greca del symbolon … :)

……..

Questo vale anche per le contromarche a forma di gufo (o civetta, simbolo degli Illuminati) ?http://simone-numismatica-e-storia.lamonet...ne.moneta/c2211

Quella da Lei illustrata è per definizione la più famosa delle monete contromarcate del periodo napoleonico, a lungo creduto un gufo , in articoli più recenti è invece identificata con una tigre. Se solo mi ricordassi dove ho letto ... .

Davvero curiosa questa contromarca …

Gentile Signor Picchio, nel caso Le ritornasse in mente il riferimento bibliografico …

... leggeremmo credo tutti con grande interesse il significato sotteso a questo segno … :rolleyes:

Grazie in anticipo

Valeria medusa

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Salve a tutti!

Volevo chiedere se secondo voi questo 5L 1811 Mi - II tipo ( di cui allego l'immagine) che mi è capitato fra la mani da poco tempo,

ha una contromarca circolare dietro la nuca, è identificabile come contromarca massonica???

post-8145-1249298475_thumb.jpg

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Picchio è in vacanza, almeno ci prova, lontano dai libri, e si deve fidare sollo della sua memoria, ma qualcosina mi viene accora alla mente. Era una lunga nota in un catalogo d'asta di Jean Elsen. non mi chieda quale, ma scriverò a loro per farmi dare l'estratto della nota che è parte di un saggio sulle monete contromarcate francesi.

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E' una contromarca che potrebbe essere attinente alla simbologia massonica, come potrebbe non esserlo. Non è una gran risposta me ne rendo perfettamente conto, ma come potrebbe essere definibile un cerchio inciso nel campo di una moneta, io non ho testi di riferimento che lo possano con certezza classificare come tale; il Redattore del catalogo d'asta di InAsta si, sarebbe più opportuno interepellarLi e sentrire da quali fonti hanno tratto tale certezza.

Non me ne voglia, ma sono con il dovuto rispetto un "San Tomaso", se mi dite che la contromarca è massonica, per favore citare il "source".

Di chiacchiere in numismatica se ne fanno già tanto senza doverci aggiungere le invenzioni.

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Salve Picchio!

Concordo completamente con il suo ragionamento.

Questa moneta (5L1808 Mi) l'avevo recuperata curiosando in un mercatino di cianfrusaglie varie.

Aveva attirato la mia attenzione appunto perchè ha questo cerchio dietro la nuca di Napoleone I, poi succesivamente avendo visto il lotto N.1878 dell' asta n.27 di INASTA (lotto con un punto dietro la nuca e non un cerchio come la mia)

incuriosito ho contattato il curatore del catalogo il quale mi ha risposto dicendomi "il cerchio o il punto o entrambe i simboli combinati, cioe, il punto dentro al cerchio, sono considerati simboli massonici.

Mi ha comunicato il seguente link : www.soham135.it/download-foglio.asp?id=61 dove avrei potuto trovare maggiori informazioni, risultate poi interessanti per la descrizione di questi simboli, ma senza nessun riferimento a oggetti o monete.

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Con il dovuto rispetto, non trovo il nesso tra quanto letto sul foglio massonico e la contromarca sulla moneta. Specifico è il cerchio ed il punto, le due monete non presentano queste caratteriscitche. A cosa doveva servire la moneta ? A riconoscersi tra confratelli ? Quindi avrebbero utilizzato un simbolo inequivocabile, che comunque varia da loggia a loggia. Per me rimane un punzone, anomalo, nel campo della moneta che ne deprezza il valore in quanto elemento estraneo alla coniazione. Come segno massonico riacquista una parte del valore perso, anzi, addirittura lo accresce.... se è un segno massonico .... bhe in questa maniera se ne possono fare tanti. Abbastanza semplice come punzone, fin troppo, basta un punteruolo.

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  • 1 anno dopo...

Ecco qua invece una produzione transalpina di contromarche su due franchi testa laureata.

Ad oggi ho visto la contromarca con la testa di tigre solo su monete posteriori al 1808 (sia del Regno d'Italia sia dell'Impero Francese e principalmente della zecca di Parigi e qualcosa per Milano).

L'aquila ed i gufi

L'aquila è Napoleone e i gufi sono i suoi avversari che, nell'ombra, tramavano contro lui.

La definizione fu sovente usata dai biografi contemporanei e postumi del grande corso.

Nel nostro caso l'attribuzione è molto significativa in quanto il livore degli avversari arrivò a

punzonare le monete dell' imperatore con la testa di una civetta.

Tale punzunatura, opera di una innocente congiura di cittadini di Lione, si limitò a

storpiare il viso dell'imperatore con la testa del rapace uccello notturno.

le monete sono generalmente degli anni 1812-13, epoca in cui la ridicola congiura

fù attiva.

La beffa monetaria fù incoraggiata dalla disastrosa campagna di Russia e ispirata

alla fallita congiura del generale Malet, che, nell'ottobre del 1812 a Parigi, dopo aver

sparso la voce della morte di Napoleone durante la campagna di Mosca, tentò

invano di impadronirsi del potere, fù fucilato al muro di Grenelle il 29 ottobre 1812.

Per i raccoglitori di curiosità ricordiamo che i 5 franchi contromarcati sono

discretamente rari ed hanno sempre raggiunto, anche in passato, buone quotazioni.

A. Bianchetti

Italia Numismatica

Anno XVI n.5 maggio 1965

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C'è chi dice siano assolutamente apocrifi, e battuti a metà dell'800.

Buonasera Signor Picchio

Prendo atto di quello che scrive, in definitiva le uniche notizie sulle contromarche delle monete napoleoniche,

che conosco, sono presenti in questa discussione.

Se potesse dare qualche informazione in più, risulterebbe interessante.

Saluti

Oento

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  • 5 mesi dopo...

Salve a tutti

Ho ripreso questa interessante discussione, nel caso che qualche utente abbia da aggiungere novità, pareri o foto

di contromarche presenti sulla monetazione napoleonica.

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La nota in merito alla tigre era in un catalogo di CBG di Parigi, e mi pare il compilatore sia Stephane Desrosseaux novello dottore in numismatica con una tesi proprio sulla monetazione napoleonica. Della nota di Bianchetti non la conoscevo, ma temo sia poco più di un'opinione personale, certo nulla di confermato e certo si conosce su queste contromarche. Nel mentre ho acquistato il 5 lire 1807 Milano ex asta Inasta, vedrò di fotografarlo quanto prima per commentarlo assieme, non mi pare possa essere con certezza attribuito ad segno massonico ... però tutto può essere.

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