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IGNORED

aumentare i consumi


okt

Risposte migliori

Ma perchè dovrei comperare una macchina nuova se la vecchia funziona ancora?

Perchè dovrei acquistare 120 grammi di prosciutto se me ne bastano 100?

Per arricchire ulteriormente i produttori che poi si portano i soldi all'estero?

Per finanziare uno stato che - secondo me - non li spende poi sempre con oculatezza?

"Perchè altrimenti favorisci la crisi e ne sarai coinvolto anche tu!" mi dice qualcuno.

Ma questa affermazione mi suona male in ogni caso: se è falsa è un imbroglio, se è vera è un ricatto!

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buongiorno, in generale secondo gli economisti l'aumento dei consumi fa da volano alla filiera dell'economia. I magazzini pieni costringono le aziende a mandare a casa i lavoratori o chiedere ammortizzatori sociali e in uno scenario da effetto domino, si rischia di torniare alla crisi del '29.

Nel caso dell'auto, se ha pochi anni ok, ma se ha più di dieci anni conviene cambiarla. In dieci anni la tecnologia migliora parecchio. Poi c'è la questione inquinamento. Se si decidono a fare un'auto ecologica che ci libera dal ricatto del petrolio, ben venga. Certo, per cambiarla ci vogliono i capitali ma le banche sono lì pronte per "aiutarci" :ph34r:

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buongiorno, in generale secondo gli economisti l'aumento dei consumi fa da volano alla filiera dell'economia. I magazzini pieni costringono le aziende a mandare a casa i lavoratori o chiedere ammortizzatori sociali e in uno scenario da effetto domino, si rischia di torniare alla crisi del '29.

Nel caso dell'auto, se ha pochi anni ok, ma se ha più di dieci anni conviene cambiarla. In dieci anni la tecnologia migliora parecchio. Poi c'è la questione inquinamento. Se si decidono a fare un'auto ecologica che ci libera dal ricatto del petrolio, ben venga. Certo, per cambiarla ci vogliono i capitali ma le banche sono lì pronte per "aiutarci" :ph34r:

io sono daccordo sul fatto dell' inquinamento da te citato, ma ancora non ci siamo ....

a mio avviso e solo marketing...penso che con tutta la tecnologia che esista abbiano gia inventato una macchina che funzioni ad aria /acqua o chissa che.... ma non messa sul mercato ....questo perche non potrebbe arricchire piu tanta gente .... :ph34r:

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Ecco uno degli esempi di auto ad aria compressa: http://www.citycataircar.com/

...vorrei proporre un modello di sviluppo economico diverso... (in maniera un po' provocatoria)

ABBASSARE gli stipendi a tutti!

Questo dovrebbe provocare:

- meno costi per le aziende;

- meno tasse da pagare per le persone.

Se le aziende avessero meno costi potrebbero abbassare i prezzi della merce.

Perciò il potere d'acquisto delle persone rimarrebbe invariato o potrebbe migliorare.

Perchè se le persone vedessero prodotti con costi più bassi, sarebbero invogliati a comprare di più... e comprando di più, le aziende potrebbero abbassare ancora i costi.

Impossibile?!?

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Salve, ma nessuno pensa che questa crisi.....

sia la fine del capitalismo....inteso come tale...

consumare di+ per produrre di +

ma che siamo polli in batteria.....

tubi digerenti.......

su si è perso il senso della misura ed ora....

bisogna pagere il conto....

un conto salato....

la medicina è peggiore del male.....

o tempora o mores.......

bisogna spaludare marrani.... :P

un saluto

legio

Modificato da legiovirest
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penso che con tutta la tecnologia che esista abbiano gia inventato una macchina che funzioni ad aria /acqua o chissa che.... ma non messa sul mercato ....questo perche non potrebbe arricchire piu tanta gente .... :ph34r:

Posso dirti che l'hanno fatto, eccome

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carina l'auto ad aria compressa, però serve solo in ambito cittadino e risolve il problema inquinamento solo in città. Sarebbe già un passetto avanti, ma poi cosa facciamo fare ai 70.000 benzinai?

Problema complesso. Non dimentichiamo poi che la benzina è caricata di tasse (oltre il 50 %), il sistema politico dovrebbe inventare nuove tasse per ragioni di bilancio.

Per la diminuzione di stipendio sono daccordo in parte. Cioè dovrebbe riguardare solo chi guadagna in un mese, quello che un lavoratore guadagna in un anno.

Ai lavoratori anzicchè diminuire lo stipendio andrebbe diminuito l'orario di lavoro.

B)

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buongiorno, in generale secondo gli economisti l'aumento dei consumi fa da volano alla filiera dell'economia. I magazzini pieni costringono le aziende a mandare a casa i lavoratori o chiedere ammortizzatori sociali e in uno scenario da effetto domino, si rischia di torniare alla crisi del '29.

Nel caso dell'auto, se ha pochi anni ok, ma se ha più di dieci anni conviene cambiarla. In dieci anni la tecnologia migliora parecchio. Poi c'è la questione inquinamento. Se si decidono a fare un'auto ecologica che ci libera dal ricatto del petrolio, ben venga. Certo, per cambiarla ci vogliono i capitali ma le banche sono lì pronte per "aiutarci" :ph34r:

Bisognerebbe intenderci sul termine "economisti". Non è detto che chi controlla l'economia lo sia (e di solito non lo è). Fra chi loè, poi, bisgona vedere chi ha l'interesse a dire la verità e chi la tace. Credete davvero che la magioranza degli economisti non avesse previsto questa crisi. L'economia (contrariamente a quanto dice qualcuno per snobismo intellettuale) è una scienza, in quanto studio matematico dei fenomeni economici. Certo non si può pretendere le previsioni globali del futuro (che avrebbero la stessa affidabilità dell'oroscopo) ma la tendenza di massima sì.

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Una cosa è sicura: non si può pretendere di cambiare il nostro sistema economico improntato alla sovrapproduzione senza fare uno sgarbo a qualcuno, sia costui un lavoratore, un imprenditore oppure un consumatore. Il mercato dell'automobile ne è un esempio: se oggi decidiamo che le auto a petrolio non possono più circolare, ma tutti dobbiamo munirci di auto elettrica, su 10 benzinai 3 creeranno una stazione di servizio ad energia elettrica e riusciranno a sopravvivere, 7 perderanno il lavoro, considerando che la macchina uno la può anche ricaricare a casa propria. Per quanto riguarda la grande industria, la lobby del petrolio non accetterà mai una legge del genere (si rischierebbe di non riuscire a pagare lo stipendio a Mourinho, Del Piero e Totti tra l'altro); ammesso che si riesca a coartare i petrolieri, questi chiederebbero comunque qualcosa in cambio, cioé di vendere petrolio e gas a chi produce energia da vendere ai consumatori; come risultati avremmo:

1. Inquinamento equivalente nel lungo periodo a quello prodotto dalle automobili;

2. Depressione della ricerca nel campo delle energie rinnovabili;

3. Aumento del prezzo dell'energia al consumatore dovuto alla necessità dei petrolieri di mantenere alti i loro profitti;

4. Nuove tasse e accise sul costo dell'energia al consumatore;

5. Effetto depressivo sui salari e/o licenziamenti causati dall'aumento dei costi di produzione;

6. Crisi economica e possibile guerra civile.

Progresso tecnologico a parte, oggi cambiare una macchina ogni due/tre anni è una necessità comune più che personale, perché il mercato dell'automobile è uno dei pilastri su cui si regge l'economia moderna.

Il nostro sistema attuale sarebbe un sistema perfetto se non esistessero i piccoli risparmiatori: se il consumatore x, che è lavoratore subordinato, guadagna 10 e spende 10 in beni di consumo la sovrapproduzione scompare, perché ciò che si produce è parametrato in qualche modo al potere d'acquisto dei consumatori oltre che alla domanda e così facendo la moneta resta in circolo nel sistema, assorbendo l'intera produzione; se lo stesso consumatore guadagna 10, ma spende solo 5 per consumare e risparmia altri 5, egli non è un operatore economico virtuoso, perché per i 5 che lui ha risparmiato, cioé ha bloccato tirandoli fuori dal sistema, c'é un imprenditore y che ha 5 beni invenduti in magazzino; alla fine di ogni esercizio quei 5 beni invenduti finiscono nelle perdite, l'imprenditore y non ha guadagnato quanto si aspettava e potrebbe non essere in grado di soddisfare i suoi creditori, con un effetto deprimente sull'intero sistema. Il capitalismo perfetto è un sistema in cui gli unici a risparmiare sono le banche che fanno credito agli stati.

Per avere un'idea di un sistema completamente diverso, anzi direi esotico, provate a dare un'occhiata a questo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Credito_sociale

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e cosa ne dite voi di tutta questa tecnologia? e un bene o un male ....

autostrada: casellante automatico con voce su nastro (repellente)..l.negozzi con casse automatiche...voce su nastro (repellente)....ecc...stanno solo sparendo posti di lavoro, sostituiti da macchine e computer,quindi meno stipendi e meno consumi,ma sempre +tasse e rincari...

i negozzi alimentari sono sempre + tanti,ed anchessi anno sprechi (carne frutta formaggi ecc...)con scadenza o che vanno a male,quindi penso che per via di questi prodotti invenduti aumentino i prezzi...penso si potrebbe sfamare un quarto di africa con tutto questo spreco...a mio parere rimarra tutto un mistero :ph34r:

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ciao luke, son daccordo che l'economia è una scienza , però non può prevedere le reazioni emotive. Nel '29 c'è stata la corsa dei risparmiatori, a ritirare i risparmi in banca. Proprio per evitare il ripetersi di questa catastrofe, abbiamo assistito in questi mesi a continue assicurazioni sul pericolo ormai passato.

La mia impressione è che mentono sapendo di mentire e il mercato fa finta di crederci.

La barca continua ad avere le falle, che per ora sono tappate alla meglio dai nostri risparmi. Se però becchiamo una secca... si salvi chi può :ph34r:

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La mia impressione è che mentono sapendo di mentire e il mercato fa finta di crederci.

E' esattamente quanto intendevo io. La crisi erqa ampiamente prevedibile (se lo immaginavo io figurarsi loro...).

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L'Economia è una scienza, verissimo . . . si studia anche a scuola come tante altre materie.

E' anche vero che l'economia di un paese è ciclica, un periodo va su fino alla cresta dell'onda quando arriva all'apice comincia la discesa e si spera sempre che il fondo non sia troppo . . . fondo.

Questa crisi mi sembra (mio modesto e personale parere) con un fondo tanto . . . . . .in fondo. :(

Vi è capitato per caso di leggere i numeri di gennaio e febbraio 2009 della rivista Cronaca Numismatica?

C'è un articolo "La prima grande depressione" di Giulio Gianelli che partendo dalla grande crisi economica mondiale del 1873 arriva fino ai giorni nostri.

E' un articolo fatto benissimo, molto interessante e in linguaggio chiaro e semplice non come tanti pieni di paroloni.

Comunque a me hanno insegnato che se si guadagna 10 non puoi spendere 10 ma qualcosa bisogna risparmiare perchè come l'economia di un paese anche quella della famiglia è ciclica e quando ci sono i periodi neri se non hai risparmiato prima che fai? :rolleyes:

Iome :D

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Comunque a me hanno insegnato che se si guadagna 10 non puoi spendere 10 ma qualcosa bisogna risparmiare perchè come l'economia di un paese anche quella della famiglia è ciclica e quando ci sono i periodi neri se non hai risparmiato prima che fai?

E' verissimo, ma pecca di individualismo... :P :P

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(DragoDormiente 23 agosto 2009 20,46)

l'imprenditore y non ha guadagnato quanto si aspettava e potrebbe non essere in grado di soddisfare i suoi creditori, con un effetto deprimente sull'intero sistema

Il mio sarà anche un pensiero individualista ma perchè l'imprenditore Y deve per forza guadagnare (sempre) quanto si aspetta e se un anno guadagna un po' meno vuole dire che ha perso?

Se l'economia familiare avesse un periodo nero chi aiuta la famiglia?

L'imprenditore? La banca con un prestito?

Non è forse meglio che se la famiglia è stata oculata prima riesce a cavarsela da sola?

Iome :unsure:

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(DragoDormiente 23 agosto 2009 20,46)

l'imprenditore y non ha guadagnato quanto si aspettava e potrebbe non essere in grado di soddisfare i suoi creditori, con un effetto deprimente sull'intero sistema

Il mio sarà anche un pensiero individualista ma perchè l'imprenditore Y deve per forza guadagnare (sempre) quanto si aspetta e se un anno guadagna un po' meno vuole dire che ha perso?

Se l'economia familiare avesse un periodo nero chi aiuta la famiglia?

L'imprenditore? La banca con un prestito?

Non è forse meglio che se la famiglia è stata oculata prima riesce a cavarsela da sola?

Iome :unsure:

La mia era una battuta; è ovvio che la famiglia deve basarsi sul risparmio, dico solo che il piccolo risparmio è una piaga per un sistema come il nostro da un punto di vista macroeconomico.

Per quanto riguarda l'imprenditore, il suo fine unico è chiudere l'esercizio con un guadagno, ma se non vende ciò che produce ha le uscite (costi di produzione) senza le entrate (profitti della vendita). Il mio discorso poi era estremamente semplificato... :)

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L'Economia è una scienza, verissimo . . . si studia anche a scuola come tante altre materie.

E' anche vero che l'economia di un paese è ciclica, un periodo va su fino alla cresta dell'onda quando arriva all'apice comincia la discesa e si spera sempre che il fondo non sia troppo . . . fondo.

Questa crisi mi sembra (mio modesto e personale parere) con un fondo tanto . . . . . .in fondo. :(

Vi è capitato per caso di leggere i numeri di gennaio e febbraio 2009 della rivista Cronaca Numismatica?

C'è un articolo "La prima grande depressione" di Giulio Gianelli che partendo dalla grande crisi economica mondiale del 1873 arriva fino ai giorni nostri.

E' un articolo fatto benissimo, molto interessante e in linguaggio chiaro e semplice non come tanti pieni di paroloni.

Comunque a me hanno insegnato che se si guadagna 10 non puoi spendere 10 ma qualcosa bisogna risparmiare perchè come l'economia di un paese anche quella della famiglia è ciclica e quando ci sono i periodi neri se non hai risparmiato prima che fai? :rolleyes:

Iome :D

Ho letto soltanto la seconda parte di quell'articolo. Non lo ricordo benissimo, ma mi è rimasta impressa una brutta opinione. Mi sembrava peccasse ampiamente di "partigianeria" e che offrisse una verità parziale, sottacendo alcune cose fondamentali. Lo rileggerò appena possibile, ma per un giudizio completo dovrei almeno leggere la prima parte, che non ho, purtroppo.

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il piccolo risparmio è una piaga per un sistema come il nostro da un punto di vista macroeconomico.

Non è proprio così, veramente. Ho già sostenuto che l'immediato lievitare dei prezzi post-Euro è stao dettato dalle speculazioni di chi poteve rivisitare i prezzi rapidamente, ma il perdurare del fenomeno inflattivo è certo legato ad eccesso di offerta di moneta e soprattutto a chi di tale offerta ha approfittato, indebitandosi oltre misura.

Il risparmio può funzionare da calmiere ed evitare rapidi tracolli, in fase di saturazione del mercato.

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