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IGNORED

metal detector


marley69

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L'occasione fa l'uomo ladro e gli inglesi non si possono certo sottrarre a questo detto...anzi, per aspetti archeologici diciamo che non sono secondi a nessuno (vedi spoliazione dell'Egitto e non solo).

Prutroppo è proprio così e nessuno si sottrae a questo detto. Le metodologie di furto (non saprei come altro definirlo) hanno seguito due strade principali

1. imporre o fare imporre norme favorevoli alla spoliazione stessa. In Egitto i reperti appartenevano a chiunque li trovasse (con alcune eccezioni, se ricordo bene). Chiaro che gli inglesi che erano presenti nel paese e dotati di ampie risorse finanziari ne abbiano approfittato parecchio, anche se pure altri non si sono fatti mancare nulla e l'Italia vanta il principale museo egizio d'Europa...

2. ladrocinio diretto, palese o meno. Nella prima categoria farei rientrare i vertici delle piramidi, che si trovano al Louvre (!), nella seconda i reperti di un celebre museo americanistico (peraltro bellissimo) nel quale i reperti precolombiani arrivarono grazie ad un alto prelato, con passaporto diplomatico, che "letteralmenbte" nascondeva nelle valigie, il possibile e l'impossibile...

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Temo di dover concordare con il lungo intervento di numizio. Ma vorrei centrare questo mio su un punto:

E' vero, e infatti la cura migliore è di nuovo quella inglese

In realtà anche la cura inglese ha qualche falla. del resto io posso scrivere un perfetto codice penale, ma questo non avrà il potere di abolire i reati. Torno al Braithwell. se si legge tra le pieghe della perizia di Abdy e Hill si nota una cosa.Ricordiamoci innanzitutto che l'hoard è stato trovato con il MD. Dunque, nella perizia si legge che le monete erano contenute in un vaso di terracotta (lo dimostrano le rispettive patine, quella delle monete a contatto e quella interna del vaso), si danno le misure del vaso, si analizzano i punti di frattura. E qui viene il bello. dalle linee di frattura si evince che il vaso è stato rotto di recente (bella scoperta, direte, lo ha rotto lo scopritore. Certo!). Ma si nota anche che ne manca una porzione: una delle parti convesse. I periti si fermano qui: non sono investigatori e non possono accusare nessuno.E non possiamo farlo nemmeno noi.

Quindi, lasciamo la storia e entriamo nella fantastoria. Per carità, nessun riferimento al Braithwell rolleyes.gif. E nella fantastoria si potrebbe presumere che gli antoniniani denunciati non fossero proprio tutti quelli trovati e che la parte convessa (concava dall'interno) sia servita per "mettere in salvo" qualche monetina. Se così fosse (ma lo scopritore non potrà querelare perchè non siamo nella realtà, manella fantasia) i danni interpretativi sul Braithwell sarebbero incalcolabili per lo studio della circolazione monetaria in Britannia alla fine del III secolo. Per esempio: è vero che nell'hoard c'era una sola moneta di Aureliano? E' vero dunque che l'unificatore dell'impero non penetrò economicamente in Britannia? E Probo? Solo sei monete., quante Quintillo. Davvero in Britannia giravano all'epoca di Probo quasi esclusivamente i secessionisti delle Gallie (Tetrici, ma anche Vittorino) e vecchie monete di Claudio II e Gallieno?

Una sola domanda : cui prodest?

A chi avrebbe giovato tenersi un pezzo di vaso o una manciata di antoniniani quando portarne 1300 o 13,000 non avrebbe cambiato il risultato, ovvero : pulitura gratuita, schedatura, acquisto della parte storicamente rilevante da parte dello stato inglese e a normali prezzi di mercato e successiva liberatoria per il rimanente?

A nessuno, credo. NOn sarebbe neanche un caso di valore dell'oggetto, perché anche se fossero stati aurei, a parte quelli interessanti per il BM gli altri sarebbero andati lo stesso alloscopritore.

Però la tua obiezione, cancun, ci riporta ad una forma mentale che non riesce a svincolare le persone da certi comportamenti, anche quando inutili o controproducenti per chi li adotta.

Probabilmente un ritrovatore nostrano avrebbe agito in quel modo e " pelato" il ritrovamento per amore di un plus di guadagno nei confronti dello stato, magari il nostro inglese no,perché non è in contrapposizione borbonica con le istituzioni, come lo siamo in Italia, ma considera la corona come un supporter a cui appoggiarsi.

La furberia di approfittare sempre della situazione per procurarsi un qualche vantaggio nei confronti della controparte, non è una buona politica neanche nel mondo del lavoro, ed è una delle cattive abitudini che più spesso vengono rivolte all'imprenditoria italiana quando si confronta con altre realtà imprenditoriali estere.

E anche questa è derivata dai rapporti distorti e degradati che l'italiano medio ha con chi lo governa. Cambiare sarà difficile, perché imporrebbe l'uso di un fiducia che alla luce dei fatti odierni nessuno si merita.

Modificato da numizmo
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Infatti, manca qualsiasi prova di un atteggiamento men che corretto delle scopritore. Ma tu parli da numismatico. In linea teorica è anche possibile che siano state asportate illegalmente le monete più luccicanti, quelle che apparivano più belle (che, trattandosi di antoniniani, non vuol dire più interessanti) e che la parte concava mancante sia servita come "vassoio". La gran parte delle monete del Braithwell, infatti, erano più grumi separati dai periti e con patine diverse tra quelle collocate al centro dei grumi e quelle a contatto con le pareti dell'anforetta. Ma, è vero, sono solo le ipotesi di un malpensante come me cool.gif. C'è però un fatto incontestabile: l'anforetta era intera ed è stata rotta in epoca recente e manca un grosso frammento della stessa. Se, come spero, scriverò un libro sul Braithwell sarà importante parlare con lo scopritore. Non certo per chiedergli se ha trattenuto qualche moneta, perché anche un sincerissimo diniego sarebbe accolto con sospetto da un investigatore borbonico come il sottoscritto biggrin.gif. Ma semplicemente per chiedergli se ha rotto lui il vaso, come appare plausibile. Il vaso, infatti, era normale, liscio e di nessun pregio e niente poteva tradire tanta vetustà, ma il MD denunciava la presenza all'interno di metalli. Una risposta sinceramente affermativa, però, porterebbe come corollario la domanda: che fine ha fatto la parte mancante?

Modificato da cancun175
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guardate , secondo me se ci fosse la legge inglese anche in italia sarebbe meglio

in Italia se trovi qualcosa devi fare una trafila burocratica che ti fa perdere delle ore , in piu hai il rischio che ti arrivino i carabinieri o la finanza a casa che trattandoti come un criminale ti sequestra tutto.

chiaro che se trovo una moneta sto zitto. se no avrei un sacco di casini.

se per disgrazia trovi reperti romani durante lavori di scavo o ristrutturazione ti bloccano il cantiere per anni con costi esagerati.

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Guest utente3487

Invece se uno se li tiene, oltre a non avere i lavori bloccati, ci posso guadagnare anche qualcosa oppure possono servirmi per ingraziarmi il politico di turno... :ph34r:

E' come l'evasione fiscale...evado perchè tutti fanno così.

Certo, è ora di cambiare le regole, ma non si può spalancare le porte del nostro "deposito" di beni artistico culturali. Troppi avvoltoi non aspettano altro...

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Invece se uno se li tiene, oltre a non avere i lavori bloccati, ci posso guadagnare anche qualcosa oppure possono servirmi per ingraziarmi il politico di turno... :ph34r:

E' come l'evasione fiscale...evado perchè tutti fanno così.

Certo, è ora di cambiare le regole, ma non si può spalancare le porte del nostro "deposito" di beni artistico culturali. Troppi avvoltoi non aspettano altro...

Guarda ,elledi, che gli avvoltoi volano parecchio bene anche adesso,,anzi : volano meglio,perché ora, se qualcosa trovi, lo porti a loro e il prezzo lo fanno loro, con quel che ne consegue. Nell'altro modo, quello che trovi lo stato almeno lo vede e ,pagandolo, può mettere a carniere quello che gli pare, e il resto và sul mercato , regolarmente e legalmente, a prezzo già stimato dallo stesso museo, tagliando fuori, di fatto, tutta una pletora di trafficanti e traffichini e facendo ,finalmente, pagare le giuste tasse anche a chi commercia di monete, perché tutto il materiale in ingresso gli viene consegnato alla luce del sole e in maniera tracciabile.Ora come ora, chi trova qualcosa deve giocoforza,escludendo tranquillamente la consegna alle autorità le cui motivazioni abbiamo già citato, rivolgersi a traffichini vari, col risultato di prendere una miseria, di non far passare i materiali dalla filiera culturale, e di far vivere e prosperare un sistema che movimenta notevoli quantità di denaro CONTANTE, con guadagni praticamente mai rilevati e tassati e , di fatto, una buona occasione, per chi ne ha a disposizione,di riciclaggio di denaro sporco.Oltretutto, rifacendosi all'esempio più sopra di rick2 , eventuali ritrovamenti in cantiere o in altra situazione,sarebbero tranquillamente dichiarati perché questo clima di terorismo sparirebbe.

Visto che questa è la situazione corrente con le attuali leggi, credi davvero che una legge all'inglese che tolga di mezzo tutta la fascia dei traffichini illegali sarebbe peggio di come funziona ora?

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Invece se uno se li tiene, oltre a non avere i lavori bloccati, ci posso guadagnare anche qualcosa oppure possono servirmi per ingraziarmi il politico di turno... :ph34r:

E' come l'evasione fiscale...evado perchè tutti fanno così.

Certo, è ora di cambiare le regole, ma non si può spalancare le porte del nostro "deposito" di beni artistico culturali. Troppi avvoltoi non aspettano altro...

Guarda ,elledi, che gli avvoltoi volano parecchio bene anche adesso,,anzi : volano meglio,perché ora, se qualcosa trovi, lo porti a loro e il prezzo lo fanno loro, con quel che ne consegue. Nell'altro modo, quello che trovi lo stato almeno lo vede e ,pagandolo, può mettere a carniere quello che gli pare, e il resto và sul mercato , regolarmente e legalmente, a prezzo già stimato dallo stesso museo, tagliando fuori, di fatto, tutta una pletora di trafficanti e traffichini e facendo ,finalmente, pagare le giuste tasse anche a chi commercia di monete, perché tutto il materiale in ingresso gli viene consegnato alla luce del sole e in maniera tracciabile.Ora come ora, chi trova qualcosa deve giocoforza,escludendo tranquillamente la consegna alle autorità le cui motivazioni abbiamo già citato, rivolgersi a traffichini vari, col risultato di prendere una miseria, di non far passare i materiali dalla filiera culturale, e di far vivere e prosperare un sistema che movimenta notevoli quantità di denaro CONTANTE, con guadagni praticamente mai rilevati e tassati e , di fatto, una buona occasione, per chi ne ha a disposizione,di riciclaggio di denaro sporco.Oltretutto, rifacendosi all'esempio più sopra di rick2 , eventuali ritrovamenti in cantiere o in altra situazione,sarebbero tranquillamente dichiarati perché questo clima di terorismo sparirebbe.

Visto che questa è la situazione corrente con le attuali leggi, credi davvero che una legge all'inglese che tolga di mezzo tutta la fascia dei traffichini illegali sarebbe peggio di come funziona ora?

Ancora una volta concordo con numizio. Questo dibattito mi ha indotto a dare un'occhiata ai post sulla legge dei beni culturali. Mi sono perso. Ma in buona sostanza si può evincere questo: collezionare monete è legale. ma può stare completamente tranquillo solo chi ha monete antecedenti al 1939, cioè conosciute come appartenenti a collezioni private prima di tale data. Per gli altri si prospettano inchieste difficili: le monete in commercio, infatti, potrebbero provenire da vecchie collezioni ed essere passate di mano in mano fino ad oggi. Ma più probabilmente no. Allora, o provengono dall'estero o sono frutto di scavi o ritrovamenti non denunciati in Italia. Nel secondo caso sono illegali tout court. Nel primo potrebbero essere legali, se trovate ed esportate conformemente alle leggi del Paese d'origine, ma la loro importazione (anche da Paesi Ue) prevede tutta una serie di impicci burocratici che normalmente vengono bypassati. Quindi sono sostanzialmente illegali anch'esse.

Allora, il collezionismo è legale, ma anche illegale. Poi, accortosi dell'incongruenza, il legislatore ha sottolineato la legalità del collezionismo numismatico con una norma aggiunta che esclude solo la particolare rarità (ma qual è? Le 5 R?). Ma non ritocca le norme burocratiche precedenti. Una bella giungla.

Non sarebbe meglio una legge semplice, specifica per la numismatica (infatti si tratta di oggetti ripetitivi) fatta di uno o due articoli precisissimi e inderogabili sulla ricerca, la denuncia, i tempi di perizia e del diritto di prelazione pubblica e il commercio?

Modificato da cancun175
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Guest utente3487

può stare completamente tranquillo solo chi ha monete antecedenti al 1939, cioè conosciute come appartenenti a collezioni private prima di tale data.

No, non è proprio così. Può stare assolutamente tranquillo al 100%, chiunque colleziona monete che sono state emesse in forza di una legge o decreto, anche se antecedente al 1939. Questo peraltro è ovvio: se l'autorità emittente ha battuto moneta conferendole anche il corso legale e stabilendo un contingente, giuridicamente non può poi invocare alcun possesso, specie se le monete stesse sono poi cadute in prescrizione. A meno che....a meno che una legge non obbligava la consegna di dette monete, per svariate cause. Perchè dico questo? Perchè il buon Bizerba sta tirando fuori dal cilindro delle sorprese...normative.

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Credo di essermi espresso male. Ripeto: chi può dimostrare che la moneta antica in suo possesso era parte di una collezione privata conosciuta prima del 1939.

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Io non sono d'accordo con le persone che invocano una legge all'inglese in italia, si verrebbe a creare una situazione di confusione totale, non credo alla bontà e alla correttezza delle persone che se ne andrebbero in giro con il BOB CAT a fare scempio del territorio dove un metal detector segnala qualcosa.

Io credo che prima si dovrebbe mettere ordine in casa propria, nelle soprintendenze, ordine nel senso proprio della parola, ordinare e catalogare tutto quello che c'è all'interno dei magazzini.

Per la numismatica sarebbe un toccasana rivedere esposte le collezioni, se ancora esistono, che sono conservate, è quello dovrebbe essere un punto di partenza per capire cosa veramente è importante per lo stato, quello che non ho nei miei musei, e quello che non mi serve e che quindi posso immettere nel mercato, in maniera tale da crearne uno onesto che si può in un certo senso controllare.

La figura dello stato con i canini appuntiti c'è sempre stata e ci sarà sempre.....ma non è questo che porta alla situazione attuale che si è venuta a creare all'interno della numismatica che tratta le monete antiche. Sono per lo più certe figure all'interno di questo enorme ingranaggio che si muovono con un libero arbitrio molto spiccato, sul filo del rasoio, che a volte commettono degli errori di valutazione che a loro non costano nulla ma al collezionista costano denaro e pene.

Questo a mio avviso è il secondo punto su cui si dovrebbe intervenire, anche perchè le regole non sono poi tutto sommato così contorte, è la loro applicazione che risulta spesso fantasiosa e si allontana dai canoni basilari del nostro sistema giuridico.

Io penso certe volte che questa confusione di vedute, questa nebbia, non ci sia per caso.

Questa situazione di, come dire, anarchia interpretativa della legge fa si che il sistema rimanga fermo su posizioni che hanno fatto la fortuna economica di tanti, e questi tanti, fanno in modo che la confusione rimanga fomentando guerre sante contro il collezionista e il venditore di monete antiche e nello stesso tempo, si ergono a paladini della storia e della cultura della nostra amata penisola. Tanti tesori sono nascosti e mai vedranno la luce.

Io sono dell'idea che si dovrebbe fare come si fece per le armi dopo la seconda guerra mondiale. io Stato direi " ditemi tutto quello che possedete, datemi quello che mi serve, pago a prezzo di mercato, fatemi catalogare tutto quello che vi lascio, fatene quello che volete ma ditemi dove lo posso trovare se mi serve".

I buchi li debbono fare le persone che hanno studiato questo mestiere, non debbono stare seduti dietro una scrivania, i burocrati debbono essere persone che hanno studiato da burocrati. Provo pena per il mio territorio, la sicilia, con una classe dirigente più lungimirante ed onesta non avremmo avuto bisogno della fiat o delle raffinerie che avvelenano la nostra terra e i nostri figli, potevamo vivere di storia, possiamo vivere con quello che che i nostri avi ci hanno lasciato, ma bisogna fermare il sistematico saccheggio che avvine in tutta l'isola.

Non è il piccolo desiderio di possedere una moneta antica che fomenta gli scavi clandestini, cifre irrisorie girano attorno a questo mondo, sono il desiderio e la forza economica di cifre a 5 zeri che spingono nottetempo persone senza scrupoli a distruggere intere zone per cercare vasi statue e altri oggetti che valgono veramente.

Forse hanno preso di mira le persone sbagliate......o forse mirano per volontà al bersaglio più semplice e che non dà noie.

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Non è il piccolo desiderio di possedere una moneta antica che fomenta gli scavi clandestini, cifre irrisorie girano attorno a questo mondo, sono il desiderio e la forza economica di cifre a 5 zeri che spingono nottetempo persone senza scrupoli a distruggere intere zone per cercare vasi statue e altri oggetti che valgono veramente.

E allora? Perché vessare chi trova monete con leggi e burocrazia penalizzanti?

non credo alla bontà e alla correttezza delle persone che se ne andrebbero in giro con il BOB CAT a fare scempio del territorio dove un metal detector segnala qualcosa.

Forse dimentichi che cercare con il MD fuori dalle aree archeologiche è legale. Se ti beccano con il MD ti chiedono: cosa cerchi? E tu rispondi: rottami di ferro. E' illegale cercare reperti archeologici. Ma devono trovarti col sorcio in bocca.

buchi li debbono fare le persone che hanno studiato questo mestiere

D'accordo. Ma i buchi per mestiere li fanno anche edili, movimentatori di terra, contadini etc etc

Io sono dell'idea che si dovrebbe fare come si fece per le armi dopo la seconda guerra mondiale

Negli anni Settanta ci fu bisogno di una sanatoria. E sbucarono pistole, fucili, bombe a mano trovati tutti in soffitta della casa del nonno deceduto...ohmy.gif

Io credo che prima si dovrebbe mettere ordine in casa propria, nelle soprintendenze, ordine nel senso proprio della parola, ordinare e catalogare tutto quello che c'è all'interno dei magazzini.

Hai idea di quello che dici?blink.gif

Modificato da cancun175
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Guest utente3487

Provo pena per il mio territorio, la sicilia, con una classe dirigente più lungimirante ed onesta non avremmo avuto bisogno della fiat o delle raffinerie che avvelenano la nostra terra e i nostri figli, potevamo vivere di storia, possiamo vivere con quello che che i nostri avi ci hanno lasciato, ma bisogna fermare il sistematico saccheggio che avvine in tutta l'isola.

Vero. Sono stato 4 anni in Sicilia e ho visto molti scempi (es. scavi a cielo aperto abbandonati a Sabucina, vicino Caltanissetta, per mancanza di fondi per pagare un custode, senza recinzione o altro sistema. A terra c'erano piccoli reperti con tanto di cartellino!)

Purtroppo la forte autonomia in materia di cui gode la Sicilia secondo me danneggia ancora di più la conservazione e custodia di un immenso patrimonio che si trova ancora nel sottosuolo.

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un altro esempio

sul terreno di sua proprieta ha trovato un quattrino del 1750 , valore 5 euro.

se per disgrazia trovava una tardo imperiale che ne vale 1 secondo la normativa vigente avrebbe dovuto perdere quante ore per dichiarare il ritrovamento?

e le rotture di scatole , i carabinieri che gli arrivavano a casa , magari perquisizioni , se gli va male magari trova pure un magistrato che vuol farsi pubblicita`

chiaro che se ne sta` zitto , non perche sia disonesto , ma perche` la rottura di scatole di dover svolgere tutte le pratiche burocratiche e` enorme .

il risultato che nessuno sapra niente.

non e` un ritrovamento importante ma se fosse avvenuto in Lombardia sarebbe stata una testimonianza storica dei traffici economici che c erano al tempo.

cosi con questa normativa si perde il nesso.

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io ho idea di quello che dico, bisogna catalogare tutto quello che si possiede, è stato fatto per cose della stesa entità e grandezza, vedasi l'informatizzazione dei vari uffici, anagrafe e così via, non vedo perchè non possa essere fatto anche per questo.

rimango dell'opinione che, come ogni cosa, anche un semplice "buco" (lo metto tra virgolette affinchè il buco venga attribuito agli archeologi) debba essere fatto da chi lo fa con cognizione di causa.

Concordo con il fatto che le leggi italiane vengono interpretate male e con voglia di protagonismo, ma questo punto penso di averlo affrontato nel mio intervento precedente facendo trasparire il mio pensiero a riguardo.

Il problema per il ritrovamento casuale quando si è alla ricerca di materiale ferroso, è il fatto che mai nessuno lo segnala, non tanto perchè si ha "paura" di quello che possa accadere, ma perchè non si ha la cultura e la correttezza di farlo.

Non credo proprio che ci sia questo forte senso civico, almeno nelle mie zone, qui ancora c'è gente che abbandona le lavatrici e i frigoriferi per strada.

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Io credo che prima si dovrebbe mettere ordine in casa propria, nelle soprintendenze, ordine nel senso proprio della parola, ordinare e catalogare tutto quello che c'è all'interno dei magazzini.

Hai idea di quello che dici?blink.gif

Dice una cosa estremamente sensata...

Incidentalmente, dalla liberale Inghilterra è di questi giorni la notizia della prima condanna per mancata comunicazione di un ritrovamento ai sensi del Treasure Trove Act. C'è una discussione in argomento su FORUM ANCIENT COINS:

UK's first Treasure Trove prosecution (for not declaring)

25 sterline di multa non sono esattamente una condanna alla fucilazione nella schiena, però la legge è legge... eppure anche lì c'è chi accusa lo stato rapace e liberticida ;)

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Una cosa è informatizzare l'anagrafe, un'altra catalogare tutti i beni culturali presenti in Italia. Non è un problema di volontà e non è neanche il ministro della Cultura il referente. E' prima di tutto il ministro delle Finanze. O l'intero governo, o i governi di più legislature. O quelli di più generazioni da Giolitti a oggi. Non si tratta solo di mettere computer e ficcare dati dentro. Occorrono studiosi che procedano alle varie catalogazioni, ma prima ancora alle perizie, ai restauri conservativi. Solo le cantine degli Uffizi hanno tante opere accatastate da foraggiare una Nazione. Gli sarebbe un miracolo se "da ora in poi" si procedesse all'informatizzazione e alla catalogazione dei reperti new entry. Se elledi ha visto in Sicilia cantieri dei Beni culturali dismessi è proprio perchè si stanziano soldi per l'avvio e poi i soldi finiscono. Non si riesce a finanziare neanche una leva di servizio civile per tenere aperti i musei a 450 euro al mese per addetto, figurarsi se si riescono ad assumere migliaia di superesperti per svuotare i magazzini di centinaia di musei, per riavviare i cantieri, per costruire strutture per collocare i reperti inventariati, per proteggere i siti archeologici. Non ci sono i soldi per dare lavoro stabile a qualche centinaio di archeologi precari a vita e certo non per assenza di lavoro...

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Io credo che prima si dovrebbe mettere ordine in casa propria, nelle soprintendenze, ordine nel senso proprio della parola, ordinare e catalogare tutto quello che c'è all'interno dei magazzini.

Hai idea di quello che dici?blink.gif

Dice una cosa estremamente sensata...

Incidentalmente, dalla liberale Inghilterra è di questi giorni la notizia della prima condanna per mancata comunicazione di un ritrovamento ai sensi del Treasure Trove Act. C'è una discussione in argomento su FORUM ANCIENT COINS:

UK's first Treasure Trove prosecution (for not declaring)

25 sterline di multa non sono esattamente una condanna alla fucilazione nella schiena, però la legge è legge...

no, ma si rifà a quello che dicevo : io,stato, non ti predo e non ti perseguito vacuamente per quello che incidentalmente o intenzionalmente trovi, però tu non fare il furbo neanche per una nocciolina, sennò ti punisco : tre mesi con la condizionale ( che ti sei dimenticato di citare, Paleologo) e 25 Pound di multa, non mi sembrano una fucilazione alle spalle ma neanche un buffetto su una guancia. Nei tre mesi, anche se prendi una multa per eccesso di velocità,te ne vai dentro, e ci stai per tutto il tempo, non come da noi.!

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Rispondo a cancun: Infatti tra "sensato" e "fattibile" c'è di mezzo la triste realtà... ma allora lo stesso identico discorso si applica alla risorse che sarebbero necessarie per inventariare il (probabilmente enorme) flusso di reperti provenienti dalla "liberalizzazione"... te li immagini i titoli dei giornali? "Gli archeologi impegnati a catalogare rottami mentre il nostro patrimonio culturale va in malora"

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tre mesi con la condizionale ( che ti sei dimenticato di citare, Paleologo)

Non intenzionalmente, mi era proprio sfuggito :)

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in altri paesi con un pezzo di pietra mezza colonna e due cocci di vaso riescono ad attrarre persone sul posto......noi di cose ne avremmo da esporre, si dovrebbe creare un circolo virtuoso di catalogazione restaurazione e fruizione.

non sono cose che si fanno dall'oggi al domani, ma se non si inzia mai..... e poi i privati potrebbero avere una parte in tutto questo.

io personalmente la villa del casale a piazza armerina, il teatro greco di palazzolo acreide e tanti altri castelli svevi normanni disseminati all'interno della sicilia li darei in gestione ai privati, con regole ferree e controlli severi. penso che il risultato sarebbe che dei privati riuscirebbero a portare tanta gente in questi posti, riinvestirebbero loro stessi i denari guadagnati per migliorare allargare e meglio proteggere ciò che gli dà da vivere.

fu fatta una proposta di queste ma ci furono delle opposizioni molto forti....baronati.....piccole isole di potere......insomma cose italiane.

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la legge è legge... eppure anche lì c'è chi accusa lo stato rapace e liberticida ;)

Alla fine degli anno '80, in UK, per sostenere che lo stato era diventato troppo opprimente ed oppressivo, si diceva: "finirà che metteranno la carta d'identità obbligatoria!" :D

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Una cosa è informatizzare l'anagrafe, un'altra catalogare tutti i beni culturali presenti in Italia. Non è un problema di volontà e non è neanche il ministro della Cultura il referente. E' prima di tutto il ministro delle Finanze. O l'intero governo, o i governi di più legislature. O quelli di più generazioni da Giolitti a oggi. Non si tratta solo di mettere computer e ficcare dati dentro. Occorrono studiosi che procedano alle varie catalogazioni, ma prima ancora alle perizie, ai restauri conservativi. Solo le cantine degli Uffizi hanno tante opere accatastate da foraggiare una Nazione. Gli sarebbe un miracolo se "da ora in poi" si procedesse all'informatizzazione e alla catalogazione dei reperti new entry. Se elledi ha visto in Sicilia cantieri dei Beni culturali dismessi è proprio perchè si stanziano soldi per l'avvio e poi i soldi finiscono. Non si riesce a finanziare neanche una leva di servizio civile per tenere aperti i musei a 450 euro al mese per addetto, figurarsi se si riescono ad assumere migliaia di superesperti per svuotare i magazzini di centinaia di musei, per riavviare i cantieri, per costruire strutture per collocare i reperti inventariati, per proteggere i siti archeologici. Non ci sono i soldi per dare lavoro stabile a qualche centinaio di archeologi precari a vita e certo non per assenza di lavoro...

E pensare che tanti appassionati gli scavi li farebbero gratis...

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Alla fine degli anno '80, in UK, per sostenere che lo stato era diventato troppo opprimente ed oppressivo, si diceva: "finirà che metteranno la carta d'identità obbligatoria!" :D

si pero dall altra parte ti serve il passaporto per andare in francia o nel resto d europa, se devi aprire un conto o una qualsiasi menata di servono 3 documenti con l indirizzo di meno di 3 mesi tipo bank statement.

e in piu arriva gente da tutte le parti che si fa` curare dall NHS aggratis , e noi paghiamo.

francamente non sarei contrario all introduzione delle carte d identita` solo che questi deficienti di labouristi non han venduto bene l idea ! speriamo che caccino sto Gordon Brown del cavolo !

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francamente non sarei contrario all introduzione delle carte d identita` solo che questi deficienti di labouristi non han venduto bene l idea ! speriamo che caccino sto Gordon Brown del cavolo !

mentre io farei francamente a meno di leggere questo genere di tirate politiche

Modificato da meja
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