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IGNORED

20 Lire 1874 Vittorio Emanuele II Milano


Risposte migliori

Salve a tutti

Risultato di uno scambio, volevo chiedervi gentilmente un parere sulla conservazione della moneta,

20 lire 1874 Mi

Dritto

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Concordo con Maregno e Joao89: BB+.

Il fatto che il R sia senz'altro meglio del D potrebbe, una volta di più, avvalorare la tesi di coloro che sostengono che buona parte dei marenghi coniati all'epoca a Milano (specie il 1860, il 1872 e, per l'appunto, il 1874) non eccellessero, differentemente da quelli di Roma, per la nitidezza del conio, soprattutto al D.

Aggiungo che il 1874 MI, da molti ritenuto una moneta comune, è, molto più verosimilmente, un NC, come sostenuto dal Gigante.

Un caro saluto.

Giulio

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Salve Giulio

Sono curioso di sapere perchè il 1874 con tiratura 255.115 pezzi è classificato NC,

mentre anni come il 1869 To con tiratura 185.355 è classificato C,

o ancora C il1876 Roma con tiratura 107.728?

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Ciao Oento.

Per quanto sia una moneta non certo impossibile da trovare, compare nelle aste o nei listini meno delle altre da te indicate.

Tieni peraltro presente che il Montenegro non è già di questo parere. Secondo il suo catalogo, la moneta è comune.

Io però credo che il Gigante abbia ragione.

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Grazie per la risposta.

Ancora una domanda: il bordo più largo dalla parte della data o la leggera decentratura del conio influisce sulla quotazione della moneta, pensavo che in quel periodo

difficilmente la zecca producesse monete con qualche piccolo diffetto, avevano macchine moderne per quei tempi.

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Sono andato a controllare i miei appunti sui passaggi del 1874 MI e del 1874 R presso la nota casa d'aste "Inasta". Tieni presente che il 1874 R è classificato come Raro (anche se qualcuno lo ritiene NC). Ti sorprenderà sapere che per il 1874 MI i passaggi sono stati 18 in tre anni, mentre per il 1874 R sono stati 20!

Non dispongo invece dei passaggi per il 1869 e per il 1876. Tieni però presente che, trattandosi di monete ritenute comuni, molti le rivendono direttamente alle agenzie di cambio o ai negozi di numismatica e non tramite le case d'asta. Per questo i dati eventualmente ricavati dai cataloghi delle case d'asta non avrebbero molto peso.

Un caro saluto.

Giulio

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A parer mio, il bordo lievemente più largo dalla parte della data o la leggera decentratura del conio non influiscono sulla quotazione della moneta.

Nei marenghi di VE II Re d'Italia io guardo prima di tutto i baffi ed i capelli, oltre all'eventuale lustro del campo. Di solito, se i rilievi di quei particolari sono nitidi, anche il resto della moneta è in ottime condizioni (salvo graffi, colpi, o sorprese sul rovescio).

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pensavo che in quel periodo

difficilmente la zecca producesse monete con qualche piccolo diffetto, avevano macchine moderne per quei tempi.

Ma purtroppo non è così, fino alla monetazione di Umberto I e forse anche alle prime del Re numismatico, difetti come sbavature decentratura numeri sovrapposti o rovesciati, risultano assai comuni, riguardo ai due difetti che hai elencato ed alla loro influenza in termini di "bellezza/qualità" considera che molti collezionisti preferiscono una moneta classica un pelo più consumata ad una moneta in conservazione anche leggermente migliore ma molto decentrata, per il resto direi che è soggettivo!

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