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Prezzi delle monete


Reboldi

Risposte migliori

ciao, sapete se c'è qualcosa online per i prezzi delle monete romane?
altrimenti come faccio a sapere il prezzo, sò che sarà ardua, ma io per prezzo lo intendo in euro, non in franchi o dollari :(
e comunque, se si tratta di un libro, ditemelo, che così appena ho tempo, faccio scorpacciata di libri :D
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Per avere una idea sui prezzi recenti delle monete romane l' unica e' richiedere i listini dei negpzianti ,visitare i loro siti e quelli delle case d' aste
I cataloghi d' asta a tal riguardo sono molto utili
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anche io penso che i cataloghi di asta siano un eccellente punto di riferimento...

però bisognerebbe seguire dopo le aggiudicazioni altrimenti può diventare fuorviante.

a volte (quasi sempre) le monete più rare e più belle vengono aggiudicate ad un prezzo MOOOOLTO superiore a quello indicato come base d'asta... possono arrivare, nei cai estremi, anche al 300% in più
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[quote name='Blade__' date='02 novembre 2005, 14:42']anche io penso che i cataloghi di asta siano un eccellente punto di riferimento...

però bisognerebbe seguire dopo le aggiudicazioni altrimenti può diventare fuorviante.

a volte (quasi sempre) le monete più rare e più belle vengono aggiudicate ad un prezzo MOOOOLTO superiore a quello indicato come base d'asta... possono arrivare, nei cai estremi, anche al 300% in più
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Quoto in pieno Blade, per le aste ciò che conta sono le aggiudicazioni più che i prezzi di base, spesso volutamente (e sfacciatamente :rolleyes: ) bassi allo scopo di invogliare le offerte...

Diverso il discorso per i listini di vendita a prezzo fisso, quelli "seri" possono fare testo... ;). Pure questi vengono mandati gratis a richiesta, e molto spesso si trovano presso i vari stand dei commercianti ai convegni :)

Ciao, RCAMIL.
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eh ragazzi facile parlare di aste e cataloghi,
alcuni vogliono un abbonamento annuo 100 euro più o meno altri fabbo pagare il catalogo altri lo spediscono gratis la prima volta ma poi te lo fanno pagare infine alcuni lo spediscono gratis.
poi però succede che alcuni cataloghi partono da stime così basse per attirare offerte da non fare testo, poi alcuni cataloghi se non si partecipa all'asta con offerte non mandano la lista delle aggiudicazioni quindi non si ha conseguentemente un'idea dei prezzi raggiunti.
certo con i cataloghi si ha la possibiltà di fare acquisti certificati(quasi sempre) ma il portafoglio deve essere abbastanza fornito.
in sostanza si può fare come ho fatto io per molti anni cioè farmeli mandare gratis per avere un'idea di quello che è il mercato numismatico ai massimi livelli qualitativi, ma poi bisogna adattarsi ognuno alle proprie disponibiltà. :rolleyes: :rolleyes:
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[quote name='turifra' date='02 novembre 2005, 18:13']quindi non si ha conseguentemente un'idea dei prezzi raggiunti.
certo con i cataloghi si ha la possibiltà di fare acquisti certificati(quasi sempre) ma il portafoglio deve essere abbastanza fornito.
in sostanza si può fare come ho fatto io per molti anni cioè farmeli mandare gratis per avere un'idea di quello che è il mercato numismatico ai massimi livelli qualitativi, ma poi bisogna adattarsi ognuno alle proprie disponibiltà. :rolleyes:  :rolleyes:
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quoto in pieno!!!
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Normalmente i prezzi base sono un 20-30% in meno della stima
Conviene sempre procurarsi i prezzi di aggiudicazione spesso di trovano su internet dopo pochi giorni e allegarli al catalogo <_<
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Non sono pienamente d'accordo, dipende molto dalle Case d'Asta e dalla politica che perpretano. In alcuni casi vediamo un prezzo di partenza che da pochissimo margine, in altre parole monete già arrivate, e quindi nella maggior parte dei casi aggiudicate dopo una battuta o alla base. In altre dove il prezzo di partenza è all' 80% della stima e dove può acadere che la moneta venga aggiudicata anche sotto alla stima del battitore oppure anche al doppiodella stima stessa.
Esiste poi un discorso più complesso e comunque lecito che è il prezzo di riserva del conferente e che alcune case d'asta accettano pur di avere il materiale per l'asta. Quindi, a mio giudizio, i prezzi di realizzo delle monete in asta sono soggetti a numerose varianti che possono inquinare il reale valore di mercato della moneta.
Faccio un esempio che mi auguro possa chiarire meglio quanto espresso: sono stato di recente ad una asta di monete classiche (non facciamo nomi) dove erano offerte delle importanti monete consolari e dove il prezzo di partenza era, sebbene di grande rarità, già sostenuto. Sono bastati due collezionisti ed un commerciante ed il prezzo delle monete consolari è partito per la tangente. Ora con ogni probabilità le stesse monete poste in un contesto differente non avrebbero mai ragguinto quei prezzi. Temo che l'unico sistema per rendersi conto di certe cose sia proprio quello di partecipare all'asta, guardarsi intorno e cercare di capire cosa sta succedendo.
Se ci si limta al solo prezzo di aggiudicazione si può essere tratti in inganno. Monete di identica conservazione dell'ottocento a seconda di quale casa d'asta le offre hanno prezzi e realizzi molto diversi.
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E' assai difficile a mio parere esprimersi sulla reale differenza tra il prezzo base e la stima della casa d' aste , in quanto non e' scritto da nessuna parte che il secondo sia effettivamente un valore giusto di mercato
E' solo un valore presunto , lo stesso termine stima e' chiarificatore
In questo caso il battitore al contrario della monetazione dal 700 ad oggi dove sussistono una serie di cataloghi annuali di riferimento gode di maggior liberta' nel fissare una quotazione
Questo ovviamente non vuol dire che puo' porre un prezzo assurdo pena la mancanza di offerte da parte dei partecipanti <_<
Pertanto per farsi una idea di un possibile prezzo di mercato , non bisogna limitarsi al prezzo raggiunto in una singola asta ma valutare una media delle quotazioni raggiunte nell' arco di un anno della moneta presa in considerazione in piu' aste
Questo e' il lavoro in parte compiuto dai catologhi per la monetazione moderna o almeno dovrebbe essere , visto che un compito immane e e' piu' facile pensare che avvenga solo parzialmente
Sul fatto che una moneta possa spuntare prezzi diversi a seconda in quale asta venga battuta mi pare logico, direi di piu' spesso monete simili presentate da una stessa casa d' asta hanno presentato diversi risultati nel giro di pochi mesi
Lo stesso prodotto presentato in diversi settori (leggi aste, negozi , aste su internet , negozi , bancarelle) spunta prezzi diversi, proprio perche' le aspettative degli acquirenti sono diverse , e' una banale legge di marketing
Inoltre nelle aste ci sono altre varianti che si possono percepire solo partecipando o supporre ;) e possono ampiamente influenzare il risultato finale Modificato da piergi00
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per quanto riguarda le aste, poi, c'è anche una ltro fattore...

fino a qualche annetto fà le aste erano frequentate quasi esclusivamente da commercianti e da "intimi collezionisti" di altissimo livello...

oggi la partecipazione alle aste vede MOLTI più privati, con la conseguenza che le monete vengono battute ad un prezzo più elevato perchè, si sà, i collezionisti spesso preferiscono pagare anche di più pur di aggiudicarsi la moneta che cercano...

inoltre, ed è purtroppo un dato di fatto, le aste internazionali serie (e senza arroganza NON includo fra queste INASTA) hanno visto una presenza sempre maggiore di giapponesi :angry: i quali sono impazziti per le monete romane e le pagano a peso d'oro per i gusto di averle e spesso senza capirne un gran chè...

questi sono tutti fattori che influiscono notevolmente sul mercato e, non a caso, l'impero romano sta toccando gli apici della onerosità
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[quote]inoltre, ed è purtroppo un dato di fatto, le aste internazionali serie (e senza arroganza NON includo fra queste INASTA) hanno visto una presenza sempre maggiore di giapponesi  i quali sono impazziti per le monete romane e le pagano a peso d'oro per i gusto di averle e spesso senza capirne un gran chè...[/quote]

????, le monete classiche non finiscono in Giappone ma negli Stati Uniti almeno con un rapporto di 50 a 1, comunque i più importanti collezionisti di monete romane non sono troppo lontani da qui.

INASTA non può essere considerata una casa d'aste internazionale al pari di tante altre.
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Quoto in pieno quanto scritto da piergi00 e picchio.

Per non ripetere quello che è stato già commentato in questa discussione, vorrei solo aggiungere che la partecipazione alle varie aste ha un altro grande vantaggio soprattutto per il collezionista relativamente nuovo. Sono molto utili per fare esperienza. Infatti sono delle occasioni molto importanti per vedere, toccare, ammirare e confrontare un grande numero di monete magari rare e in diverse conservazioni. Spesso nelle vendite di case d’aste importanti sono proposte monete di grande prestigio che difficilmente si possano vedere in un singolo commerciante.
Tutto questo per quel che riguarda la visione.
Per quanto riguarda l’acquisto il discorso diventa ben più complicato. Qui l’esperienza che serve per agire al meglio deve essere ancora più grande. Più si partecipa più si capiscono i "trucchi" del mestiere. Servono occhi sempre aperti e molta cautela ;)
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[quote name='Blade__' date='02 novembre 2005, 22:10']hai ragione sugli amerivani, ma ti assicuro che i giapponesi ultimamente stanno un pò sbancando...
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Premesso che giro tanto (forse troppo :rolleyes: ) fra le varie aste, posso dire che ho incontrato solo un giapponese negli ultimi 3 anni.
Naturalmente non so se comprano dando delle commissioni ai loro commercianti di fiducia
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[quote name='Reboldi' date='02 novembre 2005, 11:18']gratis?  :blink:
una parola che non si sente spesso, grazie allora mi farò spedire cataloghi d'aste  :)
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Ciao Reboldi,

su questo sito,www.italphil.org, a richiesta,inviano il catalogo gratis a casa.

Saluti da Max65 ;)
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Premesso che giro tanto (forse troppo :rolleyes: ) fra le varie aste, posso dire che ho incontrato solo un giapponese negli ultimi 3 anni.
Naturalmente non so se comprano dando delle commissioni ai loro commercianti di fiducia
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si, ovviamente non vengono loro... ora mi sfugge il nome del loro "contatto" in italia, ma è uno molto famoso... ti farò sapere
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