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La Grecia esce veramente dall'euro?


Se la Grecia esce dall'area euro le monete coniate fino ad oggi subiranno un incremento?  

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Aggiungo notizia interessante del 15 Febbraio 2010 di un economista INGLESE Boris Johnson

Boris Johnson (se è lo stesso) in realtà non è un economista, ma un politico, conservatore ed attuale sindaco di Londra.

2)Egli parla anche della situazione economica di altri tre paesi Spagna, Portogallo, Italia: the group now known as "Pigs"...che significa MAIALI!!!

PIGS per la cronaca è un acronimo creato dalla stampa britannica e statunitense per indicare spregiativamente i 4 paesi (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) dell'Eurozona dall'economia più debole. A volte a questi è aggiunta l'Irlanda, che in alcuni casi è diventata la I di PIGS al posto dell'Italia.

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Si è lo stesso, ma oltre ad essere politico è un economista.

In realtà la scritta P.I.G.S. è effettivamente come la dici tu...ma "casulamente" le lettere sono state posizionate in tale maniera. Ma casualmente, mica crediamo che gli inglesi ci ritengono inferiori? Non sarà vero?

G.I.P.S. sarebbe l'acronimo in ordine alfabetico. Greece, Italy, Portugal e Spain.

E poi l'inglese è male informato perchè l'Italia a fine 2009 era economicamente meno fragile di altri paesi, come l'Irlanda, appunto.

Loro dicono grazie a dio che siamo fuori dall'euro, io dico grazie a dio che lo sono, perchè l'Unione Monetaria con loro dentro durerebbe veramente poco.

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In realtà è una mania tutta anglofona quella di creare acronimi per tutto. E' evidente l'intento spregiativo dell'acronimo PIGS, ma va detto che è in uso anche dalla stampa statunitense. Peraltro a quanto ho letto questo acronimo è nato nel 2008, quindi si riferisce ad una situazione superata dai fatti. Non perchè la nostra economia sia migliorata rispetto a due anni fa, anzi ma perchè ci sono economie che nel frattempo sono retrocesse su posizioni peggiori delle nostre. Non per niente l'Irlanda sta sempre più di frequente sostituendo (o a volte affiancando, PIIGS) l'Italia come titolare della lettera I.

Per il resto ho messo l'accento sul fatto che il tizio in questione sia un politico, prima ancora di un economista, perchè qualsiasi idea espressa da un politico non è mai un'idea libera ma sempre condizionata dalle posizioni del partito di appartenenza.

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Aggiungo notizia interessante del 15 Febbraio 2010 di un economista INGLESE Boris Johnson tratto dal telegraph.co.uk

Per chi non avesse voglia di leggersi tutto il testo in inglese, faccio un breve sunto:

1)L'autore analizza la situazione finanziaria della Grecia parlandone del disastro finanziario.

2)Egli parla anche della situazione economica di altri tre paesi Spagna, Portogallo, Italia: the group now known as "Pigs"...che significa MAIALI!!!

3)Le soluzioni al problema sono l'uscita della DRACMA dall'euro che grazie all'inflazione potrebbe far riavviare i commerci e l'economia interna o il prestito di un altro paese europeo. Questa strada però è pericolosa perchè creerebbe un grave precedente in cui futuri paesi in crisi si sentirebbero alleggeriti e leggittimati a condurre una politica scellerata in quanto sicuri di salvagenti economici.

L'articolo termina, con un osservazione dell'economista sulla Gran Bretagna e l'euro: Thank heavens we stayed out of the euro...che evito di tradurvi perchè chiarissimo!!!

Grazie per la traduzione. Mi auguro che abbia ragione Paolino che si tratti di un politico e non di un economista, perchè ha detto una "inesattezza". La Grecia oltre ad avere un grande debito pubblico, ha anche un grande debito estero e questo complica la cosa. Se svaluta può trasformare il debito interno in drecme , ma quello estero no, perchè non è assolutamente vero che il debito estero lo contrae lo stato , ma è il sistema bancario che se ne accolla l'onere e quindi il debito non si può trasformare in dracme. Più svaluta più crescie il debito.

Gli europei devono rinunciare per forza ad una parte del credito nei confronti della Grecia, il malato è troppo grave.

Modificato da plata69
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3)Le soluzioni al problema sono l'uscita della DRACMA dall'euro che grazie all'inflazione potrebbe far riavviare i commerci e l'economia interna o il prestito di un altro paese europeo. Questa strada però è pericolosa perchè creerebbe un grave precedente in cui futuri paesi in crisi si sentirebbero alleggeriti e leggittimati a condurre una politica scellerata in quanto sicuri di salvagenti economici.

Molti non capiscono o fingono di non capire (perchè vogliono mascherare la loro eurofobia o perchè legati in qualche modo alla speculazione finanziaria) che l'uscita dall'euro non creerebbe nessun riavvio dei commerci e l'economia ma un bel tracollo completo per l'economia.

Il perchè è semplicissimo: la valuta di un paese in default vale più o meno come la carta igienica, e questo NON ha notoriamente l'effetto di riavviare i commerci e l'economia. Degli effetti di questo abbiamo due esempi eclatanti nell'Islanda subito dopo il default, con la corona talmente svalutata che non riuscivano più neanche a coprire le importazioni di cibo, e lo Zimbabwe.

Inoltre consideriamo che dal punto di vista della tenuta l'euro non ha risentito che in modo marginale di tutta questa faccenda: si è limitato a scendere da quei 1,50-1,45 in cui gravitava prima a 1,33-1,35 , cioè è rimasto in un range di valori che fino a pochi anni fa veniva ritenuto così forte da essere quasi fantascientifico... quindi l'egr. Mr. Johnson ha ben poco da ringraziare il cielo che la Gran Bretagna non ha aderito all'UME. Anzi, a voler essere pignoli potremmo fargli notare come la blasonata sterlina ha perso ben il 30% in un botto a causa della crisi, mentre l'euro rimaneva del tutto indifferente alla gran crisi mondiale ed è calato solo in seguito al disastro creato della Grecia.

Del resto quando qualcuno salta fuori con genialate del genere bisogna pensare a una cosa: perchè se la soluzione al problema fosse l'uscita dall'euro Papandreou semplicemente non lo fa?

Papandreou è un minorato mentale? Ha venduto l'anima al diavolo? Vuole divertirsi sadicamente a vedere i 10 milioni di suoi concittadini affogare nella merda?

Non lo fa perchè questa è un'assoluta e lampante IDIOZIA, e quindi chi l'ha proposta è un idiota o un finto tonto.

L'articolo termina, con un osservazione dell'economista sulla Gran Bretagna e l'euro: Thank heavens we stayed out of the euro...che evito di tradurvi perchè chiarissimo!!!

E' appunto chiarissimo come Johnson sia fortemente di parte. Come non capisca o faccia finta di non capire niente della situazione.

Modificato da ART
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La sostanza dell'accordo raggiunto: se (non è certo) la Grecia chiederà aiuto si attiveranno il FMI per 10 miliardi e gli stati UE per 12 miliardi con prestiti volontari coordinati, a tassi ordinari, per non violare la norma che vieta aiuti europei agli stati.

Le entità sono decise in base alla quota di ognuno nella BCE e potranno riguardare anche gli stati che non fanno parte dell'UME, ad esempio la Svezia si è già detta disponibile a contribuire:

(quote in BCE sul totale UE e quota prestito in milioni di euro)

Germania 18,93 % - 3.350

Francia 14,22 % - 2.516

Italia 12,49 % - 2.211

Spagna 8,30 % - 1.469

Paesi Bassi 3,98 % - 706

Belgio 2,42 % - 429

Austria 1,94 % - 344

Portogallo 1,75 % - 310

Finlandia 1,25 % - 222

Irlanda 1,11 % - 197

Slovacchia 0,69 % - 123

Slovenia 0,32 % - 58

Lussemburgo 0,17 % - 31

Cipro 0,13 % - 24

Malta 0,06 % - 11

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Desidero ringraziare ART per le spiegazioni su questo interessantissimo argomento (come sulle altre questioni strettamente legate all'economia).

Il modo di spiegare le questioni è molto comprensibile anche per chi non è laureato in economia e gli esempi aiutano molto a comprendere le spiegazioni. Continua così ;)

P.S. Se posso permettermi di farti un piccolo appunto, cerca di limitare l'uso di alcune parole volgari nei tuoi interventi. A molti potrebbero dare fastidio. Grazie mille :)

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Per il resto ho messo l'accento sul fatto che il tizio in questione sia un politico, prima ancora di un economista, perchè qualsiasi idea espressa da un politico non è mai un'idea libera ma sempre condizionata dalle posizioni del partito di appartenenza.

Oh yes

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Inoltre consideriamo che dal punto di vista della tenuta l'euro non ha risentito che in modo marginale di tutta questa faccenda: si è limitato a scendere da quei 1,50-1,45 in cui gravitava prima a 1,33-1,35 , cioè è rimasto in un range di valori che fino a pochi anni fa veniva ritenuto così forte da essere quasi fantascientifico...

Era, soprattutto, totalmente avulso dalla realtà. Una moneta forte è un vantaggio, una moneta sopravvalutata, tutt'altro.... (stavolta non vi tedio con troppe specifiche economiche :D).

Del resto quando qualcuno salta fuori con genialate del genere bisogna pensare a una cosa: perchè se la soluzione al problema fosse l'uscita dall'euro Papandreou semplicemente non lo fa?

Papandreu potrà piacere o meno ma, appunto, non è un demente.

E' appunto chiarissimo come Johnson sia fortemente di parte. Come non capisca o faccia finta di non capire niente della situazione.

E' un politico. Inutile aggiungere altro <_<

Modificato da luke_idk
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Per quanto riguarda il termine PIGS, vorrei precisare come siano spesso utilizzate "figure" particolari, secondo una prassi presa a prestito dal marketing (dogs, cows, star, etc)

Ad esempio, cows sono le "vacche da mungere", settori, che possono portare liquidità a breve, ma che non possono essere considerati base per investimenti strutturali.

I PIGS sarebbero quelli che sguazzano....?

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Luke, credo e insisto nel fatto che l'acronimo P.I.G.S. sia tutt'altro che casuale. Come predetto esso non segue nessun criterio economico, nè alfabetico bensì solo una precisa volontà di offesa.

Premettendo inoltre che di professione faccio l'archeologo e non l'economista, vorrei cercare di capire perchè, aldilà del politico inglese, la "mossa" svalutativa, inattuabile nell'euro è stata pienamente utilizzata nel passato fra cui abbonadantemente in Italia.

Cioè se ci fosse stata la dracma, con una svalutazione forzata, non sarebbe stato per i mercanti esteri fare affari in Grecia. Se c'è una dracma che vale poco, a un turista italiano non sarebbe convenuto andare in Grecia? E questo non avrebbe contribuito a riavviare(non credo risollevare)l'economia di un paese?

Non è che mi stiano particolarmente simpatici gli inglesi, ma per capire meglio la questione...

Infine noto che l'Italia si colloca al terzo posto dei contribuenti all'economia greca, distanziando abbondantemente il quarto posto della Spagna...evidentemente non stiamo messi così male..

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Mi sento di poter semplicemente ignorare i giornali inglesi quando parlano di Europa/Euro in quanto è ormai noto a tutti che riportano solo i fatti negativi a volta amplificandoli o distorcendoli.

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Per quanto riguarda le mosse svalutative è vero che siano state perseguite anche dall'Italia, ma con quali risultati? Con una lampante arretratezza del sistema-paese (come si dice oggi, con un termine poco piacevole).

La svalutazione porta evidenti benefici a breve termine, per i motivi che hai citato anche tu, ma basare la propria competitività sui prezzi, anzichè sulle strutture (più ancora che sulla qualità, altro mito parzialmente sopravvalutato) porta ad un depauperamento delle capacità produttive.

Non è un caso che il Giappone abbia adottato ampiamente il dumping (approssimativamente si intende la vendita sottocosto, per dirla in parole semplici) per conquistare nuovi mercati, ma non si è certo fermato lì.

La stessa Cina è alla spasmodica ricerca delle tecnologie più avanzate (contrariamente a quanto avveniva una volta) in vista di un futuro, in cui non potrà più basare la propria competitività, soltanto sull'aggressione dei mercati.

Ho cercato di non dilungarmi troppo, quindi il mio discorso è largamente incompleto, ma spero di essere stato sufficientemente chiaro.

Modificato da luke_idk
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Che pigs sia spregiativo, mi sembra evidente; intendevo solo chiedermi se ci si riferisse anche ad altro.

Poi, sul fatto che gli inglesi amino ben poco l'Italia ed il sudeuropa, mi sembra evidente, ma è altrettanto vero il contrario... Una certa cultura (Dio stramaledica gli inglesi, diceva qualcuno...) è dura a morire ed ha attraversato ampiamente i confini politici (non mi riferisco a te, sia chiaro).

Questo non vale solo nei confronti degli inglesi, comunque, ma per tutto il nordeuropa (Irlanda esclusa, chissà come mai.... :rolleyes:).

Sapeste tutto quello che mi sono sentito dire, quando ho detto che tornerò in vacanza a Berlino, a trovare una mia amica.... :rolleyes:. Ho osato disertare il Mediterraneo, vergogna! :D. Vado in mezzo a gente fredda (assurdamente civile ed educata, che fa le code, si ferma ai semafori, cose pazze!) :lol:. O, forse, sarà solo perchè la mia amica è germanica e non latina... :rolleyes:.

Tutto il mondo è paese....

Modificato da luke_idk
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Desidero ringraziare ART per le spiegazioni su questo interessantissimo argomento (come sulle altre questioni strettamente legate all'economia).

Il modo di spiegare le questioni è molto comprensibile anche per chi non è laureato in economia e gli esempi aiutano molto a comprendere le spiegazioni. Continua così ;)

Grazie, mi fa piacere essere utile :)

P.S. Se posso permettermi di farti un piccolo appunto, cerca di limitare l'uso di alcune parole volgari nei tuoi interventi. A molti potrebbero dare fastidio. Grazie mille :)

Lo so, mi capita spesso di "straboradare"... fa parte del mio stile :D

Modificato da ART
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Premettendo inoltre che di professione faccio l'archeologo e non l'economista, vorrei cercare di capire perchè, aldilà del politico inglese, la "mossa" svalutativa, inattuabile nell'euro è stata pienamente utilizzata nel passato fra cui abbonadantemente in Italia.

Cioè se ci fosse stata la dracma, con una svalutazione forzata, non sarebbe stato per i mercanti esteri fare affari in Grecia. Se c'è una dracma che vale poco, a un turista italiano non sarebbe convenuto andare in Grecia? E questo non avrebbe contribuito a riavviare(non credo risollevare)l'economia di un paese?

Non è che mi stiano particolarmente simpatici gli inglesi, ma per capire meglio la questione...

Luke ha già ri-specificato bene come stanno le cose, ma quando abbiamo dubbi su questo bisogna pensare che se molti non lo fanno o cercano di farlo il meno possibile deve pur esserci un motivo logico. Non esiste una soluzione facile e a portata di mano al problema, anche se molti fingono il contrario: se la svalutazione fosse veramente un rimedio... a tutti quanti non rimarrebbe che svalutare in continuazione, e staremmo tutti bene (si fa per dire, perchè poi alla fine diventerebbe una gara al massacro a chi indebolisce di più la sua valuta).

Si tratta di un escamotage che porta benefici a breve termine ma si paga con alti interessi a medio e lungo: l'occasione giusta per chi vuole far finta a scopo elettorale di risolevere il problema.

Modificato da ART
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Mi sento di poter semplicemente ignorare i giornali inglesi quando parlano di Europa/Euro in quanto è ormai noto a tutti che riportano solo i fatti negativi a volta amplificandoli o distorcendoli.

Si, a parte pochissime eccezioni sono del tutto inutili per comprendere le cose, anzi, fanno danni spargendo disinformazione.

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Mi sento di poter semplicemente ignorare i giornali inglesi quando parlano di Europa/Euro in quanto è ormai noto a tutti che riportano solo i fatti negativi a volta amplificandoli o distorcendoli.

se sono nell'unione europea ci sarà pure qualche inglese euroconvinto... o no?

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Mi sento di poter semplicemente ignorare i giornali inglesi quando parlano di Europa/Euro in quanto è ormai noto a tutti che riportano solo i fatti negativi a volta amplificandoli o distorcendoli.

se sono nell'unione europea ci sarà pure qualche inglese euroconvinto... o no?

Ci sono, ci sono... magari solo per convenienza (e non sarebbero certo gli unici...) ma ci sono. Se il bilancio comunitario non avesse pesato così tanto seulle finanze britanniche, per circa un decennio) ce ne sarebbero anche di più O, forse, basterebbe ricordare loro i rimborsi ottenuti (se non ricordo bene, peraltro, abbastanza limitati).

L'intersecarsi di bilancio comunitario e PAC (politica agricola comunitaria) imponeva un'aliquota aggiuntiva sulle importazioni agricole, da versare alle comunità europee; in tal modo, buona parte del bilancio pesare su UK e Germania ma, negli anni '80 il governo britannico riuscì a fare modificare questo stato di cose (una sperequazione non irrilevante) e ad ottenere un rimborso.

Questo era ancor più necessario, in quanto il paese si trovava ancora a pagare le date di rimborso dei debiti di guerre, contratti con gli USA durante la seconda guerra mondiale.... (quelli che sarebbe stato abbastanza logico addossare a noi, tanto per capirci....). L'ultima rata è stata pagata nel 1996!!!

Modificato da luke_idk
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se sono nell'unione europea ci sarà pure qualche inglese euroconvinto... o no?

Questo sondaggio http://www.guardian.co.uk/world/2009/jan/02/euro-public-support-poll-sterling è vecchio di più d'un anno ma ugualmente significativo (eravamo nel pieno della grande crisi e la sterlina si deprezzava ogni giorno nei confronti dell'euro) ma il 71% dei britannici si dichiarava contrario all'adozione dell'euro. Percentuale dei favorevoli 23%.

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  • 2 settimane dopo...

Segnalo che Domenica prossima la trasmissione di inchiesta giornalistica Report in onda su RaiTre alle 21.30 avrà come argomento principale la Grecia e la crisi che sta subendo, una trasmissione che ritengo utile per chi voglia farsi un'idea generale della questione e non ne abbia già una.

Segnalo altresì che è stato varato dall'UE il piano di salvataggio dell'economia greca (richiesto dal governo ellenico), con un prestito totale di circa 30 mld di euro (approvato dall'FMI, che contribuirà inoltre anche con propri finanziamenti), suddiviso pro quota tra gli stati appartenenti all'UME sulla base delle quote azionare in BCE, remunerato intorno al 5%.

Modificato da DragoDormiente
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Segnalo che Domenica prossima la trasmissione di inchiesta giornalistica Report in onda su RaiTre alle 21.30 avrà come argomento principale la Grecia e la crisi che sta subendo, una trasmissione che ritengo utile per chi non voglia farsi un'idea generale della questione e non ne abbia già una.

Interessante, grazie per la segnalazione.

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se sono nell'unione europea ci sarà pure qualche inglese euroconvinto... o no?

Si, ma si trovano in un ambiente ostilissimo: fra le tradizionali (e dannose, come si comincia a vedere chiaramente in certi settori) manie "autarchiche" inglesi e una stampa eurofobo-disinformativa potentissima sostenere la causa dell'integrazione europea da quelle parti è impresa eroica. Eppure ci sono stati molti inglesi fra i primi federalisti europei della storia, come William Penn, Lord Lothian e John Robert Seely, che hanno lasciato contributi considerati ancora oggi.

I rapporti sono da sempre quelli citati nel sondaggio: 70% contro ultriori progressi, 30% pro.

E, penso non a caso, in UK le targhe delle macchine con eurobanda (che lì è facoltativa) sono proprio il 30% all'incirca...

Modificato da ART
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  • 5 mesi dopo...

penso che anche gli ultranostalgici greci inizieranno a non vedere, così, di buon occhio il ritorno della dracma... Poi, naturalmente, bisogna vedere come sarà presentata la cosa, in termini nazionalistici....

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