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Solidi del IV sec.


okt

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Ho letto solo recentemente "Giuliano" di Gore Vidal, pubblicato nel 1964.

Nella nota introduttiva l'autore afferma: "Nessuno sa di preciso quale fosse l'esatto potere d'acquisto del denaro nel IV secolo, ma probabilmente un solidus d'oro valeva all'incirca cinque dollari"(1).

Credo che nel 1964 un dollaro valesse 625 lire

Uno stipendio medio da impiegato in Italia era allora di 75.000 lire, se non sbaglio, cioè 120 dollari, quindi, secondo Vidal, 24 solidi... è possibile?

In questo caso un solido potrebbe essere oggi rapportato a poco più di 50 euro.

Non ne sono del tutto convinto...

(1) Vidal, G. Giuliano, Roma, Fazi, 2009. p. 10

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secondo me aveva un valore molto superiore, ma non saprei quantificare.

Però se fosse così, sembrerebbe quasi che un solido corrispondesse ad una paga media giornaliera, non credo proprio che fosse così, l'oro aveva un valore molto superiore a quello che noi diamo oggi.

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Vorrei ricordare che anticamente era molto più segnato il confine tra ricco e povero, il divario era enorme..inoltre il lavoro era molto sottopagato, non esistevano associazioni a tutela delle classi operaie, ne orari di lavoro ecc..insomma, potrebbe anche essere vero che un solido corrispondeva ai 50 euro attuali ( non credo cmq, personalmente penso il doppio) ma rapportati ad un livello di società che non è il nostro! Immagina ad esempio cosa puoi fare in alcuni paesi dell'est con 50 euro, forse ci campi dignitosamente per un mese...

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Dire nel IV secolo vuol dire aver attraversato una serie di crisi finanziarie e riforme monetarie per cui il valore era assai variabile nel tempo.

All'inizio del IV secolo e fine del terzo con la riforma monetaria di Diocleziano un Aureo valeva 1250 denari di conto, un Argenteo 50 denari di conto, il Follis Argentato 12, 5 denari di conto, l'antoniniano radiato 4 denari di conto. Quando venne introdotto il Solidus valeva 1000 denari.

Cosa si poteva comprare con queste monete? ci aiuta l'Edictum de pretiis emesso da Diocleziano per controllare i prezzi delle merci che stavano aumentando a vista d'occhio.

Un moggio di grano cento denari di conto

Un moggio di erba medica centocinquanta denari

Un modio di semi di lino centocinquanta denari

Un modio di fagioli secchi cento denari

Un modio di avena 30denari Etcc.

Mezzo litro di vino da trenta denari per i più prelibati fino a due denari per quelli più scadenti

l'olio da 8 a 40 denari

L'aceto sei denari

un modio di sale cento denari

Una libra di carne di porco o di bue 12 denari

Una libra di ottimo lardo sedici denari

Un fagiano 125 denari

un paio di polli 60 denari

una tortora 16 denari etcc.

Cento ostriche cento denari, cento ricci cinquanta denari, un oncia di sarde o sardine sedici denari

un oncia di pesce da 24 a sei denari a seconda dei tipi.

10 rape 4 denari, un oncia di formaggio 8 denari, mezzo litro di latte di pecora 8 denari, mezzo kilo di uva passa 4 denari etcc..

Un operaio 25 denari al giorno, un fabbro cinquanta denari al giorno, un marmorino 60 denari, un imbianchino 75 denari, un pittore di immagini 150 denari, un pastore 25 denari, un pedagogo od un maestro 50 denari, un notaio 75 denari, un avvocato 250 denari ( anche allora erano cari!) un maestro architetto cento denari per ogni operaio. etcc..

Una pelle conciata da 100 a 500 denari a seconda dell'animale e della qualità

Una pelle di Lupo 25 denari , una di castoro 20 denari. etcc

Le scarpe da 30 a 100 denari

Un otre 100 denari,.

Uno schiavo maschio 30.000 denari, un leone da circo da 100.000 a 150.000 denari . una libbra d'oro 50.000 denari.

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Quando venne introdotto il Solidus valeva 1000 denari.

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una libbra d'oro 50.000 denari.

quindi si compravano 327 grammi d'oro con 50 solidi (225 grammi d'oro); non capisco!

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Al giorno d'oggi la maggior parte delle monete d'oro si possono comprare al peso dell'oro e tu stai facendo il paragone con quanto accade oggi.

Non c'era una grande abbondanza d'oro come c ' é oggi dopo la scoperta dell'America, dell'Australia e del sud Africa. E' molto probabile che l'estrazione delle pagliuzze d'oro avvenisse con il controllo dello stato. (come era avvenuto nel passato per il Sale ed in epoca fascista per l'oro)

A parte che comunque un solido rispetto al corrispondente peso in polvere d'oro ha in più la fusione ed il conio che allora non venendo fatte con la tecnica di oggi avevano comunque un costo aggiuntivo, devi considerare che l'interesse di Diocleziano con il suo editto era di valorizzare la moneta rispetto alle merci che con l'inflazione salivano di prezzo . Sul Solido c'era l'effige dell'Imperatore che comunque aveva un proprio valore imposto.

L'editto come si sa malgrado fosse prevista la pena di morte per chiunque trasgredisse fallì in poco tempo il proprio obiettivo e l'inflazione riprese a galoppare.

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L'evoluzione del valore della moneta dal puro valore del metallo al valore 'fiduciario' che ha oggi è iniziata in tempi remotissimi, a maggior ragione al tempo di Diocleziano, come dice giustamente teodato, l'imperatore 'ci metteva la faccia' e quindi il valore della moneta DOVEVA essere superiore a quello del metallo. Quanto fosse ben riposta questa fiducia, lo dirà la storia, ma qualche decennio più tardi...

Modificato da vince960
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Vorrei ricordare che anticamente era molto più segnato il confine tra ricco e povero, il divario era enorme..inoltre il lavoro era molto sottopagato, non esistevano associazioni a tutela delle classi operaie, ne orari di lavoro ecc..insomma, potrebbe anche essere vero che un solido corrispondeva ai 50 euro attuali ( non credo cmq, personalmente penso il doppio) ma rapportati ad un livello di società che non è il nostro! Immagina ad esempio cosa puoi fare in alcuni paesi dell'est con 50 euro, forse ci campi dignitosamente per un mese...

Bellissima discussione. Investe il valore delle monete, l'inflazione, il costo della vita, le riforme a partire da quella di Diocleziano. Certo è che nel IV (seconda parte) e V secolo venivano battute più monete d'oro di quante se ne producevano nei tempi <aurei> di Roma. E ciò perché l'oro era l'unico metallo che conservava un valore non fiduciario dopo lo svilimento dell'argento sempre meno presente nelle leghe. Per le transazioni di un certo livello, quindi, si pretendeva l'oro. Il risultato, per il collezionismo attuale è il prezzo più abbordabile dei vari tagli d'oro del IV e V secolo rispetto a quelli del I, II e anche del III (ma qui la scarsità di aurei rispondeva a logiche diverse). Salvo eccezioni. Ma questo è ovvio.

Modificato da cancun175
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