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IGNORED

A tutti gli appassionati di archeologia


francesco77

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Volevo segnalare a tutti gli amici lamonetiani appassionati di archeologia questo articolo di Salvatore Serio riguardante le leggi promulgate già 240 anni fa nell'Italia meridionale dai Borbone a salvaguardia e sostegno del patrimonio archeologico della nazione.

Dedico la lettura di questo articolo a tutti coloro, in particolar modo ai giovani meridionali, che ancora oggi parlano dei Borbone come sovrani ignoranti, lazzaroni e analfabeti, ignorando così facendo gli innumerevoli lati positivi di questi incredibili sovrani e le tante riforme attuate per il bene della comunità.

Volevo soltanto ricordare un episodio della vita di Carlo di Borbone. Quando nel 1759 Carlo si apprestò a salpare sulla nave che lo portò definitivamente in Spagna, lasciando i Regni al figlio Ferdinando, sfilò dal dito un anello preziosissimo ritrovato anni prima negli scavi archeologici di Pompei e che gelosamente conservava, egli disse questa frase: questo anello appartiene a voi!

Questo episodio fa capire il rispetto che i Borbone avevano per il nostro territorio, gli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano vennero finanziati e seguiti senza sosta dai sovrani borbonici in persona, tanti oggetti d'arte di gusto neoclassico come ad esempio: mobili, bronzi, porcellane e maioliche prodotte in Europa alla fine del '700 presentano elementi decorativi ripresi da oggetti ritrovati nelle città vesuviane riesumate, chiaramente gli articoli di numismatica che oggi leggiamo ignorano questi episodi e illustrano biografie completamente distorte di questi sovrani.

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Grazie di tutto, anch'io vorrei che questi Sovrani fossero rivalutati alla luce di ciò che hanno fatto, per la nostra terra vedi Bonifiche, Caserme vanvitelliane, reggie ed edifici di Napoli.

Non capisco una cosa, perchè la storia dei Borboni non viene più studiata a scuola. I ragazzi di oggi non ne conoscono proprio l'esistenza.

Io dall'alto dei miei primi 60 anni non li ho mai studiati a scuola. Ho l'impressione che nei libri di testo attuali siano scomparsi del tutto. O sono in errore?

A scuola io studiavo Garibaldi come eroe dei due mondi ma da adulto ho capito che la storia di Napoli, di Caserta, del regno delle due Sicilie, è stata riscritta dai vincitori, dai Piemontesi, in una visione tutta loro.....

Chiedo scusa se ho sbagliato il sito, ma non so con chi sfogarmi.

il nocerino

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Grazie di tutto, anch'io vorrei che questi Sovrani fossero rivalutati alla luce di ciò che hanno fatto, per la nostra terra vedi Bonifiche, Caserme vanvitelliane, reggie ed edifici di Napoli.

Non capisco una cosa, perchè la storia dei Borboni non viene più studiata a scuola. I ragazzi di oggi non ne conoscono proprio l'esistenza.

Io dall'alto dei miei primi 60 anni non li ho mai studiati a scuola. Ho l'impressione che nei libri di testo attuali siano scomparsi del tutto. O sono in errore?

A scuola io studiavo Garibaldi come eroe dei due mondi ma da adulto ho capito che la storia di Napoli, di Caserta, del regno delle due Sicilie, è stata riscritta dai vincitori, dai Piemontesi, in una visione tutta loro.....

Chiedo scusa se ho sbagliato il sito, ma non so con chi sfogarmi.

il nocerino

Nei libri di scuola, per forza di cose sono sempre stati presenti,la storia è stata scritta anche da Loro!!!!!!!!!!!

Principalmente non è un problema riferibile, ai vari testi, anche se sula loro adozione, potrei scrivere, pagine di aneddoti,

capitati nelle varie sale Professori dove si cercava di imporre testi al di là, delle segnalazioni dei docenti, ma questa è un'altra storia!!!

L'educazione è sempre stata impartita dalla Famiglia, e parallelamente dalla Scuola, ma ciò non togli il fatto, che le due cose, non siano prevalentemente, se non in rari casi, mai andate in simbiosi.

Esistono flotte di Insegnanti che con il loro impegno giornalmente, sopperiscono ad alcune carenze formative, ma ciò non basta assolutamente a completare le grosse lacune, che il cambio generazionale dei vari Docenti continua ad avere.

La Storia una volta, alla base dell'essere e del sapere, viene oggi soppiantata, dalle nuove dottrine, atte a formare le nuove generazioni, costrette in un modo e nell'altro a seguire formazioni, dettate dal mercato Globale.

Esistono poi Insegnanti, che nel loro piccolo, svolgono un lavoro di integrazione, attraverso supporti sussidiari, e nozioni tramandate dai vari racconti e testimonianze del popolo!!!!!!!!!!

Purtroppo nonostante ciò, le conseguenze sono quelle che osserviamo, grosse lacune storico-politiche, per non parlare dal punto di vista storico-artistico.

Infine quei pochi circoli Numismatici presenti, sulla Penisola non riescono con il loro impegno incessante, ad avvicinare nuovi adepti!!!!

Scusatemi per il mio anche se parziale catastrofismo, ma esitono giovani, che costantemente dedicano sudore e sacrificio,

per divulgare tutto ciò, un grande esempio sono i vari curatori che nelle diverse sezioni di questo straordinario Forum contribuiscono, nel loro piccolo, ad alietarci le giornate, ormai sempre più incolore!!!!!!!! biggrin.gifbiggrin.gifbiggrin.gif

Caro Francesco, quindi ben vengano iniziative come queste, atte a conoscere tutto ciò che quella grande Casata dei Borboni, ha contribuito nei secoli, attraverso il suo vasto Regno, infinite migliorie a noi ben note, è purtroppo ad altri meno!!!!sad.gif

Continuate cosi!!!!!!laugh.giflaugh.giflaugh.gif

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pericle62 ha scritto

La Storia una volta, alla base dell'essere e del sapere, viene oggi soppiantata, dalle nuove dottrine, atte a formare le nuove generazioni, costrette in un modo e nell'altro a seguire formazioni, dettate dal mercato Globale.

Sottolineo l'intervento di pericle62, ottima osservazione, oggi la storia nelle scuole sta per essere soppiantata da altre materie di indubbia utilità. E' chiaro che la scuola si evolve. La storia però è importante perchè aiuta a far conoscere ai giovani di oggi cosa c'era alle basi delle loro origini geografiche e culturali. Per quanto riguarda i nomi di coloro che conquistarono le Due Sicilie per conto del Piemonte trovo giusto che vengano citati nei vari libri di scuola perchè nel bene o nel male hanno fatto la storia, trovo però ingiusto quando i nomi di questi ultimi eclissano totalmente i nomi dei veri padri della patria napoletano-siciliana. Penso che su questo non ci sono dubbi, semplice punto di vista.

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Ti riassumo alcune delle lezioni di storia che, annualmente, io impartivo - ma anche gli altri colleghi lo facevano - ai miei alunni delle Superiori:

L'Illuminismo napoletano: Antonio Genovesi; Ferdinando Galiani; G.B. Vico; Pietro Giannone.

Il Dispotismo Illuminato in Italia: Carlo III di Borbone.

Il palazzo reale di Caserta, nessun complesso di inferiorità nei confronti di Versailles.

La Napoli-Portici, prima linea ferroviaria italiana.

Edited by Liutprand
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Ciao Liutprand, dal tuo intervento non si può non notare il sangue meridionale che scorre nelle vene. Magari noi ragazzi del sud avessimo avuto insegnanti come te .......... sarebbe tutta un'altra storia, io sono uno che ha scoperto la vera storia delle meridione all'età di 24 anni, troppo tardi. Tuttavia volevo permettermi di fare osservare che Eracle62 è un "milanese doc" ma conosce molto bene il nostro passato più di tanti meridionali e il fatto che abbia a cuore la nostra storia ci fa onore.

Da un punto di vista numismatico debbo poi dire che, in base alle mie conoscenze, al nord ci sono più collezionisti di monete meridionali che al sud stesso. Si tratta di un dato che fa sicuramente riflettere, se sbaglio mi correggerete. Francesco

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E' normale che la storia venga scritta da chi vince la guerra, ed è ovvio che essa venga scritta ad uso e consumo della nuova classe dominante.

Nel caso della fine dei Borboni, paradossalmente, furono i benestanti, gli intellettuali, e fra loro gli stessi nobili, a volere fortemente la "svolta" democratica promessa da Garibaldi e dai Savoia.

Quindi non solo la povera gente, ma anche i nobili, parteciparono fattivamente (i primi arruolandosi a migliaia al seguito di Garibaldi - gli altri raccogliendo ingenti somme di denaro per finanziare la rivoluzione).

In questo senso io ritengo che una parte della nobiltà fosse convinta (come dice il principe di Salina ne "Il Gattopardo") che tutto dovesse cambiare .............. ma per rimanere tale e quale.

Ed infatti al potere rimasero gli stessi uomini di prima, molti nobili divennero deputati e uomini di governo, per i benestanti non era cambiato quasi nulla, forse neanche per la povera gente..............poveri prima e poveri dopo: cosa potevano farsene costoro della democrazia e della libertà, senza un soldo in tasca ?

Alla fine, caro FRANCESCO, considerato che non cambiò nulla, ed alla luce delle molte magre figure compiute dai Savoia fino ai giorni nostri, il cambiamento dinastico non ci è stato affatto favorevole e, forse, avremmo avuto una sorte migliore con i Borboni, i quali però avrebbero dovuto cogliere per tempo le istanze democratiche del popolo (piuttosto che reprimere nel sangue tutte le rivolte, non per niente Ferdinando fù Re Bomba), e rivedere lo status dei nobili, detentori di privilegi feudali spesso mortificanti per i soggetti a loro sottoposti, ultimo refuso del medio-evo (è noto che in Europa i privilegi feudali erano già abrogati da cento anni, mentre sopravvivevano soltanto nel sud Italia, con il consenso dei Borboni).

In sostanza: fecero bene a tutelare i beni archeologici, ma avrebbero dovuto tutelare anche il popolo, invece di praticare la politica delle tre F.

E COMUNQUE GRAZIE PER AVERE SUSCITATO L'INTERESSE DI TUTTI NOI, ALLIETANDO, COME DICE GIUSTAMENTE ERACLE, I NS. GRIGI POMERIGGI, DANDOCI LO SPUNTO PER ESPRIMERE IL NS. SOPITO PENSIERO.

Edited by 2006augustod
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  • 2 months later...

A tutti gli appassionati di archeologia romana, segnalo questo articolo di un mio concittadino sulla Conocchia, un monumento funebre attualmente ubicato sulla via Appia, nel comune di Curti (CE), un tempo l'Antica Capua. Un monumento unico nel suo genere a 800 mt da casa mia e arrivato pressochè intatto ai giorni d'oggi grazie alla cura e ai restauri di Ferdinando IV di Borbone. Buona lettura.

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Molti di voi l'avranno visto, ma il recente libro di Pino Aprile intitolato "Terroni" sta portando alla luce pezzi di storia meridionale tali da far riscrivere la storia che da decenni "i piemontesi" inculcano nella scuola italiana.

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Molti di voi l'avranno visto, ma il recente libro di Pino Aprile intitolato "Terroni" sta portando alla luce pezzi di storia meridionale tali da far riscrivere la storia che da decenni "i piemontesi" inculcano nella scuola italiana.

Sarebbe più opportuni dire hanno tentato di inculcare..........

Non tutti gli insegnanti usarono unicamente (fortunatamente ), i libri di testo, la conoscenza storica, al di là dell'area di provenienza, ha fatto si che il reale andamento dei fatti e degli avvenimenti, fosse messo in luce.........

Pensa che in una grande città del nord come Milano e non solo, la cultura degli anni cinquanta sarebbe stata costruita maggior mente da grandi uomini di origine.................

E ancora oggi i vertici della cultura è della politica sono rappresentati dai loro figli.................

La coscienza negli esseri umani alla fine a la meglio.......... ;)

In quanto alla splendida opera "classica" postata da Francesco, e solo un esempio come dice l'articolo, dell'immenso patrimonio artistico presente sulla nostra penisola.

Vi è troppa "esterofilia" non conosciamo minimamente il nostro territorio, colmo di ricchezze inimmaginabili........

L'unica osservazione doverosa, sono i vari restauri che hanno contribuito a far diventare questo monumento una costruzione che richiama maggiormente l'architettura Razionale del "Ventennio" più che un'opera di origine Classica......

Ma questo succede spesso. La maggior parte dei restauri non sono mai solo conservativi o di consolidamento, ma questa come il solito è un'altra storia!!!!

Caro Francesco niente di nuovo sui Borboni.........

Forse un po’ più di controinformazione non guasterebbe.........

Edited by eracle62
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