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Germania una nuova moneta parallela all'Euro


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RAgazzi leggete qui voi ne sapevate qualcosa?!

In Germania una nuova moneta parallela all'Euro

Il vecchio continente non si è ancora abituato all'euro, quand'ecco che, per conforto e convenienza, la Germania si affida anche a una "moneta parallela", chiamata "Regiogeld".

Vale a dire ad una sorta di moneta regionale di necessità, che si mette in parallelo nel rapporto di uno a uno con quel mezzo di pagamento ufficiale che resta pur sempre l'euro.

Una "moneta parallela" che diventa in pratica un bene economico intermediario - accettato pro tempore in un determinato territorio - per l'acquisto di beni e servizi.

Senza che possa sostituirsi all'euro ma solo integrarlo - là dove occorra - nelle sue funzioni istituzionali.

Il "Regiogeld" persegue infatti il fine di riattivare, intensificare e proteggere le relazioni economiche nell'ambito regionale.

Sempreché esso riesca a stimolare il consumo locale con una piena trasparenza dei prezzi, privilegiando i piccoli e medi produttori e i commercianti della regione.

Il che ci rimanda alla lontana origine della moneta, che fu incontestabile creazione dell'economia mercantile e non già degli stati o dei comuni.

Dal febbraio scorso circola anche nella capitale federale della Germania e come suo primo passo solo nel quartiere centrale Prenzlauer Berg - il più politicizzato della metropoli sulla Sprea - la "moneta parallela" regionale chiamata per unità Berliner.

Una misura di valore e un mezzo di pagamento, con tagli cartacei per ora solo da 10 Berliner colore verde, da 5 colore azzurro e da uno colore arancione.

Su queste singolari "banconote" campeggia il contrassegno di "August 2005".

Per avvertire che esse manterranno il loro valore di 1 a 1 rispetto all'euro sino a quella data.

Dopo di che le stesse potranno venire ricambiate in euro o in una loro serie successiva, subendo una svalutazione del 5 per cento.

Una scrematura percentuale che va però a finire nelle casse degli enti locali di pubblica utilità o di interesse collettivo.

Si tratta insomma di un accorgimento monetario che si prefigge di trattenere la ricchezza prodotta nella stessa regione, promuovendo fermamente il consumo interno per sostenere gli operatori locali.

"Sta di fatto - spiega al riguardo il settimanale Das Parlament, organo ufficiale del Bundestag - che i circuiti economici regionali tedeschi devono subire forti cedimenti a causa della globalizzazione e del multilateralismo imprenditoriale.

Ragion per cui è bene che sia il comportamento dei consumatori a stabilire quale genere di economia vada sostenuto, secondo il principio che la domanda determina l'offerta".

E' stato il Presidente del Bundestag, Wolfgang Thierse (Spd), a compiere il primo passo per sottolineare il significato intimo dell'istituzione del Berliner, come fattore di promozione dell'economia berlinese.

Egli si è recato, accompagnato dai fotoreporter, a fare acquisti alimentari nel quartiere Prenzlauer Berg - dove abita da decenni - e ha pagato il conto con la "moneta parallela" da poco circolante nella capitale.

A rompere il ghiaccio in Germania fu però la città anseatica di Brema - uno dei 16 Länder federali - che istituì due anni e mezzo fa la prima "moneta parallela" tedesca, che assunse il nome di Roland, per rievocare l'illustre figura del nipote di Carlo magno, divenuto il simbolo della stessa città.

Cinquanta città tedesche, grandi e piccole, sono ora in procinto di far proprio il modello del "Regiogeld".

Dieci città lo hanno già adottato.

Cinque di esse meritano una particolare menzione per il successo già conseguito con il loro modello monetario regionale di necessità.

Sono Prien in Baviera con il Chiemgauer, Dresda con l'Elbtaler, Berchtesgaden, con lo Sterntaler, Güsen (Sachsen-Anhalt), con Urstromtaler e Gies-sen (Assia) con lo Justus.

Düsseldorf, la capitale del più popoloso Land tedesco NRW, metterà in circolazione il suo "Rheingold" con tagli da 1, 5, 10, 20 e 50 unità-moneta, a partire dal luglio prossimo.

A Friburgo, la moneta si chiamerà "Breisgauer Regio".

Sembra di poter dire a questo punto che a fianco dell'Europa delle regioni si stia profilando anche un'Europa delle "valute parallele".

Infatti si può ritenere che il sistema monetario europeo possa stabilizzarsi nel prossimo futuro su due livelli: quello superiore e forte dell'euro e quello inferiore e più flessibile delle citate "valute parallele".

Fonte: Carta.org - 15.09.2005

di Claudio Bonvecchio
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tipo sta roba?? mah. a me pare pubblicita'... :o
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Il trucco sta qui.
[quote]Dopo di che le stesse potranno venire ricambiate in euro o in una loro serie successiva, subendo una svalutazione del 5 per cento.[/quote]

Servono per aumentare la quantità degli scambi: se io mi ritrovo una "banconota" del genere, tento di spenderla al più presto possibile, in ogni caso prima della "data di scadenza".
Non è un'idea nuova: fu già sperimentata nei primi anni del secolo scorso, con modalità simili.
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Credo che il meccanismo, se ho ben capito, sia un po' meno questo: un produttore locale produce e vende in Regiogeld, l'acquirente tende a spendere i regiogeld e a tenere da parte gli euro, secondo il principio che sul mercato la moneta cattiva scaccia quella buona (ricordiamo la svalutazione di Nerone del denario, per far circolare più moneta che invece veniva tesaurizzata).

Questo potrebbe portare a una situazione di piccolo (ma si spera florido) commercio locale basato sul regiogeld che se piacesse, ridurrebbe il commercio globale basato sull'euro; una misura protezxionistica insomma.

Un po' come nell'antica Grecia dove l'obolo serviva al mercato mentr ei tetradrammi e gli stateri erano usati per gli scambi internazionali.
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A me ricorda quando da bambino sono andato con i miei genitori in un villaggio vacanze al cui interno la lira non aveca più corso legale, ma si dovevano usare della banconote a forma di animale: la coccinella valeva 50 lire, la farfallina 100 lire, l'ape 200 e così via...
Tanto che, siccome il villaggio si trovava in un piccolo paese, anche i commercianti del paese si erano adattati e accettavano come valuta anche gli animaletti e li davano perfino come resto...

Si potrebbe proporre una cosa del genere anche al governo italiano...
...sicuramente gli animaletti sarebbere più carini delle banconote in euro :P
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[quote name='annovi.frizio' date='10 novembre 2005, 09:19'][url="http://www.rp-online.de/public/bildershow/dtoday/news/aktuell/5163"]http://www.rp-online.de/public/bildershow/...ws/aktuell/5163[/url]

tipo sta roba?? mah. a me pare pubblicita'...  :o
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[/quote]

Che bruuuuuuuuuuuuuuuuttaaaaaaaa!!!!
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[quote name='Mirko' date='10 novembre 2005, 09:28']Non è un'idea nuova: fu già sperimentata nei primi anni del secolo scorso, con modalità simili.
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Mirko sei sicuro di quello che hai detto? quanti hanni hai 138? :D
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[quote name='Mirko' date='10 novembre 2005, 09:28']Non è un'idea nuova: fu già sperimentata nei primi anni del secolo scorso, con modalità simili.
[right][snapback]68048[/snapback][/right]
[/quote]
Se non sbaglio anche le Notmünze (o monetazione d'emergenza) del periodo della prima guerra mondiale possono rientrare in una casistica simile...
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No: io mi riferivo allo Schwundgeld del 1933. Inventata dalla teoria economica di Silvio Gesell, una banconota partiva col valore di 100 marchi o simile e poi perdeva 10 pfennig alla settimana dopo 52 settimane. Purtroppo la teoria si rivelò falsa ;)
(fonte: Grosse Muenzlexicon bla bla bla)
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Più che una misura anti-euro mi sembra un tentativo di misura protezionistica anti-globalizzazione... C'è una fonte di questa mail? Dato che cita come scadenza agosto 2005 potrebbe essere una cosa già vecchiotta...
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