Jump to content
IGNORED

120 grana 1841 .................................


Recommended Posts

9hi71y.jpg9hi71y.jpg2rhb9rd.jpgvorrei sottoporvi questa piasra,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, Edited by eracle62
Link to comment
Share on other sites


Complimenti .................., conservazione q/SPL..............sono senza fiato...................perchè secondo me è una piastra "testa grande", la più rara !

Link to comment
Share on other sites


Complimenti .................., conservazione q/SPL..............sono senza fiato...................perchè secondo me è una piastra "testa grande", la più rara !

Salve,ho tardato a rispondere per lo stesso motivo. :D

Concordo.

Nello scudetto non ci sono palline/qudratini?

Ciao.

Link to comment
Share on other sites


Si intravedono circa tre piccolissime palline, sul bordo la leggenda è rovesciata!!!!!!!!! :) :) :)

Link to comment
Share on other sites


Per il tipo di moneta è in alta conservazione, complimenti davvero, si tratta della Piastra del 1841 Testa Grande, ci vorrebbe una bella immagine nitida per giudicare la conservazione e valutare varianti nello stemma. Il nostro Euclide62 ci stupisce sempre. Si tratta di una new entry o un esemplare di vecchia collezione?

Link to comment
Share on other sites


Queste dovrebbero essere migliori, cliccando sopra si ingrandiscono leggermente. :)

New entry, da una vecchia e importante............................. B)

Link to comment
Share on other sites


Ottimo esemplare! Secondo me un q.spl è doveroso. Considera che nonostante qualche pezzo di barba usurato, ha nello stemma al rovescio i tre Gigli intatti nelle armi dei Medici. Non mi dire che te l'hanno venduta per testa normale a 100 euro, altrimenti mi trasferisco dalle parti tue tongue.gif .

P.s. Ma non abiti più a Milano? Vedo che ti sei trasferito sul Nilo.

Link to comment
Share on other sites


Ottimo esemplare! Secondo me un q.spl è doveroso. Considera che nonostante qualche pezzo di barba usurato, ha nello stemma al rovescio i tre Gigli intatti nelle armi dei Medici. Non mi dire che te l'hanno venduta per testa normale a 100 euro, altrimenti mi trasferisco dalle parti tue tongue.gif .

P.s. Ma non abiti più a Milano? Vedo che ti sei trasferito sul Nilo.

Si effetivamente la conservazione è molto inteessante per il tondello in questione, tra le mie molteplici attività ed hobby, la pesca entra tra quegli interessi.

Ogno tanto mi reco altrove per attingere qua e là, rimane indispensabile l'esca.............. ;)

Link to comment
Share on other sites


Salute

io gli dò uno Splendido pieno pieno e stò crepando d'invidia :angry: :wacko: :pissed: :cry: :nea:

--Salutoni

-odjob

  • Like 1
Link to comment
Share on other sites


Ogno tanto mi reco altrove per attingere qua e là, rimane indispensabile l'esca..............

esca rossa naturalmente visti i rimarchevoli risultati ..! :lol:

Link to comment
Share on other sites


Qui da noi non si pesca .............neanche i pesci piccoli..................figuriamoci sto piscispada di 120 chili !!!!!

Eracle, ma che mare avete li a Milano ....................., mare tropicale ?

Questa estate invitami a pescare, l'esca la porto io.

Ciao e ancora tanti complimenti per l'ennesimo eccezionale pezzo !!!!!

Link to comment
Share on other sites


Un mio amico sostiene una tesi - tramanadata da suo nonno collezionista - inerente anche la moneta di Eracle; l' argomento a quanto pare fu anche oggetto di qualche articolo di stampa specialistica degli anni 50 (lui non ricorda esattamente). In poche parole:

Negli anni dal 1841 al 1848 nella zecca di Napoli apparvero delle monete con "stranezze", mi ha fatto proprio l'esempio della tua piastra (battuta con il dritto del 10 tornesi testa grande) ed un'altro consistente in una "R" postata su un'altra piastra del periodo.

A quanto pare non era una casualità, dal momento che negli anni in questione la zecca era modernissima e non potevano esserci errori di sorta, se non voluti (peraltro non si spiega perchè gli "errori" si siano concentrati eclusivamente in quegli anni).

La tesi è che gli incisori di quel periodo, d'accordo con lo zecchiere, ho anche solamente lo zecchiere (che era un privato appaltatore), provvedesse a creare delle monete "particolari", in un numero limitato di esemplari, da vendere sottobanco ai collezionisti dell'epoca.

Sarà vero ?

Link to comment
Share on other sites


Un mio amico sostiene una tesi - tramanadata da suo nonno collezionista - inerente anche la moneta di Eracle; l' argomento a quanto pare fu anche oggetto di qualche articolo di stampa specialistica degli anni 50 (lui non ricorda esattamente). In poche parole:

Negli anni dal 1841 al 1848 nella zecca di Napoli apparvero delle monete con "stranezze", mi ha fatto proprio l'esempio della tua piastra (battuta con il dritto del 10 tornesi testa grande) ed un'altro consistente in una "R" postata su un'altra piastra del periodo.

A quanto pare non era una casualità, dal momento che negli anni in questione la zecca era modernissima e non potevano esserci errori di sorta, se non voluti (peraltro non si spiega perchè gli "errori" si siano concentrati eclusivamente in quegli anni).

La tesi è che gli incisori di quel periodo, d'accordo con lo zecchiere, ho anche solamente lo zecchiere (che era un privato appaltatore), provvedesse a creare delle monete "particolari", in un numero limitato di esemplari, da vendere sottobanco ai collezionisti dell'epoca.

Sarà vero ?

Tutto è possibile naturalmente, ma mi riesce un po' difficile pensare ad una manipolazione creata a tavolino per questa piastra del '41.

Un conto è un errore nella composizione della legenda (possibile e giustificabile viste le diverse fasi in cui venivano approntati i conii con la preparazione dell'effigie prima e della legenda poi), altro è inventare per fini personali una nuova tipologia per i 120grana utilizzando il conio dei 10 tornesi testa grossa. Secondo me una simile iniziativa avrebbe provocato nell'ambiente dei "rumors" ai quali sarebbe risultato difficile sottrarsi per trovare giustificazioni plausibili.

Consideriamo poi che era prassi l'utilizzo di conii con identica effigie del sovrano per battere monete con nominali diversi: penso ai 3 ducati con alcuni tipi di Carlino; ai 6 ducati con i Tarì; ai 30 ducati che utilizzavano gli stessi conii delle piastre ma anche dei 10 tornesi.

Ci sta pure allora, che un conio con testa grossa venisse impiegato per realizzare una piastra da 120 grana. Del resto, rari (anzi rarissimi) sono i 10 tornesi di questo tipo e rarissime sono pure le corrispondenti piastre.

Probabilmente si trattò di un conio in dotazione alla Zecca, coevo al ben più comune "testa barbuta normale" utilizzato per battere monete in rame, argento e oro; il "testa grossa" invece, fu impiegato in maniera saltuaria e promiscua al tipo "ufficiale" forse perchè quest'ultimo era semplicemente meglio riuscito con l'effigie di un re Ferdinando nel pieno splendore della sua maturità.

Link to comment
Share on other sites


  • 3 years later...
  • 3 months later...

Ecco un articolo pubblicato nel giugno 1993 in CN, inerente la piastra del 1838 e quella del 1841 "testa grande".

post-8333-0-87220500-1394490488_thumb.jp

post-8333-0-58421700-1394490492_thumb.jp

post-8333-0-25479600-1394490497_thumb.jp

  • Like 2
Link to comment
Share on other sites


Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
×
  • Create New...

Important Information

We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue., dei Terms of Use e della Privacy Policy.