gpittini Posted June 24, 2010 Share #1 Posted June 24, 2010 (edited) DE GREGE EPICURI Per favore, mi aiutate a classificare con precisione questa moneta? pesa 1,0 g. e misura 17 mm, dovrebbe essere un grossetto, le scritte sono: S.BLASIUS-RAGUSII da un lato; sull'altro c'è Cristo di fronte e coppie di lettere ai lati, ma non riesco a decifrarle. La posto in Italia perchè su alcuni cataloghi Ragusa è così collocata, un po' incongruamente a mio parere. Mi sapete dire se Ragusa c'è anche nel CNI? Edited June 24, 2010 by gpittini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gpittini Posted June 24, 2010 Author Share #2 Posted June 24, 2010 Altro lato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
teofrasto Posted June 25, 2010 Share #3 Posted June 25, 2010 Buongiorno gpittini, credo che la sua moneta non sia un grossetto, ma un grosso della zecca di Ragusa (od. Dubrovnik). La differenza era solo formale, perché il valore del grosso e del grossetto era lo stesso (30 follari). Tuttavia vi era una sostanziale differenza di valore intrinseco, dal momento che all'inizio del '300 il grosso pesava circa 1,9 gr e conteneva circa 11 once di argento, mentre il grossetto (emesso a partire dal 1626) pesava circa 0,66 gr e aveva un fino di circa 9 once. Anche le rappresentazioni rimasero le stesse (san Biagio/Cristo), ma con alcune differenze nello stile delle incisioni. Inoltre, sul rovescio dei grossetti l'immagine di Cristo è circondata da una serie di stelline, mentre sui grossi è sempre entro una mandorla di punti. Venendo al suo pezzo, sia per la mancanza di sigle nel campo del dritto ai lati di san Biagio, sia per lo stile delle raffigurazioni, credo che esso si possa avvicinare al tipo 'Mimica' XVI, attribuito al periodo 1422-1438: - D/ .S.BLASIV-SRAGVSII (in caratteri gotici), san Biagio di fronte, benedicente e con pastorale. -R/ figura di Cristo in mandorla di punti. Ai lati della mandorla: IE-XE (entrambi con sopra segno di abbreviazione paleografica e in caratteri gotici). Nella prima metà del Quattrocento il peso del grosso era di circa 1,2 grammi, con un diametro di circa 19-20 mm. La moneta in suo possesso denota una leggera tosatura, responsabile del diametro e del peso più bassi. Ragusa è presente nel CNI VI, Veneto, zecche minori, pp. 453-540, ma per la catalogazione delle monete ragusine le consiglio, perché più aggiornato, Boze Mimica, Numismaticka Povijest Dubrovnika (Historia Ragusina in Nummis), Dobrovnik 1994. Cordialità, Teofrasto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gpittini Posted June 25, 2010 Author Share #4 Posted June 25, 2010 DE GREGE EPICURI Molte grazie per le abbondanti e competenti notizie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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