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IGNORED

Follis Teodato


aemilianus253

Risposte migliori

Grazie Aemilianus,

A parte ovvie differenze di stile (dovute forse all'impiego di un diverso artista/incisore?) e differenze nei dettagli del conio, non vedo però drammatiche differenziazioni di stile. Teniamo presente che tale emissione appare molto raffinata nella resa dei ritratti soprattutto in considerazione del periodo storico di cui stiamo parlando (quindi con tutto l'impoverimento culturale e artistico che caratterizza gli ultimi anni dell'Impero).

Tale emissione si staglia molto bene nel panorama monetario del VI secolo sia per modulo, sia per raffinatezza di esecuzione sia, soprattutto perché il ritratto parrebbe pienamente fisionomico e non di convenzione , o indifferenziato come per diverse altre emissioni coeve (maxime per l'oro..).

Ho trovato un'altra immagine del follis che parrebbe appartenere alla tipologia "testa grossa" evidenziata da Aemilianus. Che ne pensate ?

Caro Numa,

Facciamo quasi meglio ad inviarci degli mp in privato, visto che questa discussione è diventata una partita di ping pong fra noi due... :P

Ad ogni modo, l'esemplare da te postato "apparterrebbe" al tipo con testa piccola ed idealizzata, sempre a stare con quanto affermano alcuni collezionisti del settore con i quali ho occasione di tanto in tanto di confrontarmi.

Un altro esemplare con testa grande era invece quello dell'ultima asta Thesaurus. Come vedi, l'altra differenza immediatamente avvertibile, a parte lo stile del ritratto, è la resa del nome del re: THEODAHADVS per gli esemplari "testa grande" e THEODAHATVS per quelli "testa piccola". Non nascondo il fatto di avere alla fine anch'io dei dubbi sul fatto che quelli con testa grande rappresentino effettivamente i tratti somatici del re, ma non posso che rifarmi al parere di chi ne sa di più. Di certo, gli esemplari con testa grande sono molto più rari degli altri. Si potrebbe ad esempio supporre che il conio con testa grande sia una prima versione, battuta per un breve periodo (esistono pochi coni, rifacendosi al Metlich), e magari giudicata troppo "brutale" e sostituita dall'altra, decisamente più riuscita. Le mie sono solo congetture, magari un po' troppo fantasiose, me ne rendo conto. E' peraltro giusta la tua obiezione sull'esistenza di due incisori.

Parere del tutto personale: se è vero che lo stile "testa piccola" è più gradevole dal punto di vista artistico, dobbiamo però al tempo stesso rimarcare la fissità del volto e l'occhio innaturalmente grande. L'insieme (almeno a me) trasmette una sensazione di ieraticità, che si rifà un po' alle coeve emissioni bizantine. E' vero che queste ultime sono estremamemente più povere e generiche dal punto di vista artistico...

Gli esemplari con testa grande, se da un lato possono essere valutati apparentemente di stile più brutale, dall'altro riportano (secondo me) le fattezze di un uomo, magari brutto, ma con sguardo fiero, che l'incisore rappresenta senza fare sconti. Quest'ultima raffigurazione, prima dell'altra, mi richiama immediatamente alla mente alcune emissioni del periodo altoimperiale romano.

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Grazie per le considerazioni Aemilianus.

E' vero questa discussione assomiglia ad una partita di ping pong :D , eppure credo che considerazioni su questa particolare emissione interessino anche diversi altri.

Tornando all'esame della moneta peraltro noto anche una differenza nella "coiffure", il penultimo esemplare da me postato presentava un ritratto capellone, mentre i due successivi (quello a testa grande di Aemilianus e l'ultimo da me postato presentano capelli più corti. Per questo continuo a non essere del tutto convinto del dualismo ritratto naturale/ritratto idealizzato visto che le differenze di conio/legenda/stile sono notevoli.

Quello che è certo è che fu un emissione che ebbe un discreto successo visto il numero di esemplari e di coni (v. Metlich) giunti sino a noi, considreato, ripeto, che il periodo storico non era certo ottimale per la circolazione monetaria. Tra l'altro nessuno degli altri sovrani Goti coniò un nominale in bronzo di tale peso, importanza e fattura.

Se pensiamo che i primi ritratti "realistici" o fisionomici che definir si voglia, compariranno solo in pieno XV secolo (pare assurdo ma a parte qualche rarissima eccezione su cui comunque il giudizio deve restare purtroppo in gran parte soggettivo) non abbiamo esempi di ritratti dal "naturale" . E anche i famosi augustali di Federico e i reali degli Angiò ci mostrano tutti ritratti altamente formali ed idealizzati.

Ecco perche distinguere tra una tipologia "realistica" ed una "idealizzata" in un'emissione cronologicamente cosi alta quando poi non avremo , più per quasi mille anni un ritratto "dal vero", mi pare un'ipotesi 'forte', ma sicuramente affascinante e da approfondire..

e adesso potremmo cercare altri due almeno per fare una partita di doppio.. :P

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Grazie per le considerazioni Aemilianus.

E' vero questa discussione assomiglia ad una partita di ping pong :D , eppure credo che considerazioni su questa particolare emissione interessino anche diversi altri.

Tornando all'esame della moneta peraltro noto anche una differenza nella "coiffure", il penultimo esemplare da me postato presentava un ritratto capellone, mentre i due successivi (quello a testa grande di Aemilianus e l'ultimo da me postato presentano capelli più corti. Per questo continuo a non essere del tutto convinto del dualismo ritratto naturale/ritratto idealizzato visto che le differenze di conio/legenda/stile sono notevoli.

Quello che è certo è che fu un emissione che ebbe un discreto successo visto il numero di esemplari e di coni (v. Metlich) giunti sino a noi, considreato, ripeto, che il periodo storico non era certo ottimale per la circolazione monetaria. Tra l'altro nessuno degli altri sovrani Goti coniò un nominale in bronzo di tale peso, importanza e fattura.

Se pensiamo che i primi ritratti "realistici" o fisionomici che definir si voglia, compariranno solo in pieno XV secolo (pare assurdo ma a parte qualche rarissima eccezione su cui comunque il giudizio deve restare purtroppo in gran parte soggettivo) non abbiamo esempi di ritratti dal "naturale" . E anche i famosi augustali di Federico e i reali degli Angiò ci mostrano tutti ritratti altamente formali ed idealizzati.

Ecco perche distinguere tra una tipologia "realistica" ed una "idealizzata" in un'emissione cronologicamente cosi alta quando poi non avremo , più per quasi mille anni un ritratto "dal vero", mi pare un'ipotesi 'forte', ma sicuramente affascinante e da approfondire..

e adesso potremmo cercare altri due almeno per fare una partita di doppio.. :P

Volentieri, ma ti avverto, sono un pessimo giocatore di ping pong!!! :P :P :P

Rimanendo alla discussione, in effetti la "capigliatura" nel tipo "testa piccola" può essere più o meno lunga, come hai giustamente fatto notare. Giusta anche la tua osservazione sul notevole successo che questo nominale deve ever avuto all'epoca, visti i coni riportati nel Metlich e in generale il numero di pezzi che si è in grado di osservare anche solo nei cataloghi d'asta degli ultimi 10/20 anni. Ma, lo ripeto, questa relativa facilità di reperimento non vale per il tipo "testa grande".

Rimanendo alla monetazione di quest'epoca, ci stai per un altro "singolo", sperando che diventi almeno un doppio oppure addirittura un torneo??? Mi piacerebbe parlare anche dei nominali che considero sub judice... Parlo delle mezze silique, dei quarti, dei nummi e così via... Non sono così certo che le definizioni attribuite a questi nominali siano sempre corrette. :unsure: :unsure: :unsure:

Modificato da aemilianus253
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Grazie per le considerazioni Aemilianus.

E' vero questa discussione assomiglia ad una partita di ping pong :D , eppure credo che considerazioni su questa particolare emissione interessino anche diversi altri.

Tornando all'esame della moneta peraltro noto anche una differenza nella "coiffure", il penultimo esemplare da me postato presentava un ritratto capellone, mentre i due successivi (quello a testa grande di Aemilianus e l'ultimo da me postato presentano capelli più corti. Per questo continuo a non essere del tutto convinto del dualismo ritratto naturale/ritratto idealizzato visto che le differenze di conio/legenda/stile sono notevoli.

Quello che è certo è che fu un emissione che ebbe un discreto successo visto il numero di esemplari e di coni (v. Metlich) giunti sino a noi, considreato, ripeto, che il periodo storico non era certo ottimale per la circolazione monetaria. Tra l'altro nessuno degli altri sovrani Goti coniò un nominale in bronzo di tale peso, importanza e fattura.

Se pensiamo che i primi ritratti "realistici" o fisionomici che definir si voglia, compariranno solo in pieno XV secolo (pare assurdo ma a parte qualche rarissima eccezione su cui comunque il giudizio deve restare purtroppo in gran parte soggettivo) non abbiamo esempi di ritratti dal "naturale" . E anche i famosi augustali di Federico e i reali degli Angiò ci mostrano tutti ritratti altamente formali ed idealizzati.

Ecco perche distinguere tra una tipologia "realistica" ed una "idealizzata" in un'emissione cronologicamente cosi alta quando poi non avremo , più per quasi mille anni un ritratto "dal vero", mi pare un'ipotesi 'forte', ma sicuramente affascinante e da approfondire..

e adesso potremmo cercare altri due almeno per fare una partita di doppio.. :P

Volentieri, ma ti avverto, sono un pessimo giocatore di ping pong!!! :P :P :P

Rimanendo alla discussione, in effetti la "capigliatura" nel tipo "testa piccola" può essere più o meno lunga, come hai giustamente fatto notare. Giusta anche la tua osservazione sul notevole successo che questo nominale deve ever avuto all'epoca, visti i coni riportati nel Metlich e in generale il numero di pezzi che si è in grado di osservare anche solo nei cataloghi d'asta degli ultimi 10/20 anni. Ma, lo ripeto, questa relativa facilità di reperimento non vale per il tipo "testa grande".

Rimanendo alla monetazione di quest'epoca, ci stai per un altro "singolo", sperando che diventi almeno un doppio oppure addirittura un torneo??? Mi piacerebbe parlare anche dei nominali che considero sub judice... Parlo delle mezze silique, dei quarti, dei nummi e così via... Non sono così certo che le definizioni attribuite a questi nominali siano sempre corrette. :unsure: :unsure: :unsure:

Càspita , volentieri

e anzi alzo la posta proponendo di considerare oltre le emissioni Gote, piuttosto note e descritte sul Kraus, Metlich, MIB, etc. anche quelle dei sovrani Vandali (di cui non esiste quasi letteratura specifica, a parte i descrittivi dei cataloghi - Wroth per il British, Arslan per mIlano, MEC per Cambridge - se non una bella opera di LUlliri e qualche altro raro articolo). Inoltre pochi lo sanno ma anche i Longobardi batterono delle rarissime siliquae (e non parlo di quelle cosiddette di Perctarito, abbastanmza frequenti) ma di un tipo non ancora catalogato con dei ritratti che somigliano molto a quelli vandali..

Infine nella penultima asta NAC c'era un ottima selezione di questi nominali.

Vada per il singolo, mi sa che sarà dura trovare giocatori per una partita cosi specialistica.. qui siamo lontani dalle monetazioni di grande richiamo, siamo nei secoli bui, nell'altissimo Medio-Evo, monetine piccole, poco appariscenti, difficili da interpretare (anche metrologicamente ) eppure con molti aspetti di grande fascino per il loro carattere primitivo, scevro da estetismi inutili, rude nella loro pragmaticità.. una bellezza primitiva!

Pallina bianca o gialla :P

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Càspita , volentieri

e anzi alzo la posta proponendo di considerare oltre le emissioni Gote, piuttosto note e descritte sul Kraus, Metlich, MIB, etc. anche quelle dei sovrani Vandali (di cui non esiste quasi letteratura specifica, a parte i descrittivi dei cataloghi - Wroth per il British, Arslan per mIlano, MEC per Cambridge - se non una bella opera di LUlliri e qualche altro raro articolo). Inoltre pochi lo sanno ma anche i Longobardi batterono delle rarissime siliquae (e non parlo di quelle cosiddette di Perctarito, abbastanmza frequenti) ma di un tipo non ancora catalogato con dei ritratti che somigliano molto a quelli vandali..

Infine nella penultima asta NAC c'era un ottima selezione di questi nominali.

Vada per il singolo, mi sa che sarà dura trovare giocatori per una partita cosi specialistica.. qui siamo lontani dalle monetazioni di grande richiamo, siamo nei secoli bui, nell'altissimo Medio-Evo, monetine piccole, poco appariscenti, difficili da interpretare (anche metrologicamente ) eppure con molti aspetti di grande fascino per il loro carattere primitivo, scevro da estetismi inutili, rude nella loro pragmaticità.. una bellezza primitiva!

Pallina bianca o gialla :P

Pallina bianca... Tornando a bomba, non conosco quasi per niente le coniazioni vandaliche, ma se non sbaglio il Sig. Lulliri dovrebbe far parte del forum, perciò chi meglio di lui potrebbe illuminarci sulle monete dei Vandali? Riguardo le prima emissioni longobarde, conosco solo alcune monetine d'argento che imitano quelle degli imperatori bizantini, Giustino II° in particolare, monete attribuite genericamente al periodo di Alboino... Ti riferisci a quelle? :unsure: :unsure: :unsure:

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  • 1 anno dopo...

Bella discussione.

Sopra tutto...interessante, per gli ottimi spunti di Raffaele (in arte Aemilianus).

Gracias!

Volendo giungere qualcosina...più che definire il secondo ritratto come idealizzato, espressione che potrebbe appartenere ad altre iconografie, direi: ritratto standard.

Moneta molto ambita per i palati fini, oltre che per gli specialisti.

Chiave da volta tra la fine di un'era...e l'inizio di un'altra, almeno in numismatica.

Raffaele...se ne vedi qualcuna decente, datti da fare con i segnali di fumo.

P.S.

Scusate il ritardo.

Modificato da piakos
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