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IGNORED

Tessera per la teriaca


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Supporter
Inviato
Il 04/12/2012 alle 14:10, apollonia dice:

Foglio a stampa (24x35 cm) in lingua greca dove si descrive le virtù della teriaca preparata nella spezieria all'insegna della "Testa d'oro" a Rialto in Venezia

http://i47.tinypic.com/34ef82b.jpg

Questi foglietti pubblicitari delle spezierie veneziane erano stampati in varie lingue a testimonianza del fatto che il farmaco era esportato in molti paesi.

apollonia

 

FogliettoTestaorogreco.jpg.3874a489e195adddb6ac60d477809299.jpg

apollonia


Supporter
Inviato
Il 04/12/2012 alle 14:18, apollonia dice:

Foglio a stampa (22x31 cm) in lingua araba dove si descrive le virtù della teriaca preparata nella spezieria all'insegna dello "Struzzo d'oro" a Venezia

http://i48.tinypic.com/nygx1t.jpg

apollonia

 

2.foglifrancesearabomesso.JPG.0c53ea08baf2c7fbfbfd2c540d8eb992.JPG

Con la francese.

Saluti,

apollonia

  • Mi piace 1

Inviato

Grazie mille Apollonia. Mi sono molto utili. 

Un cordiale saluto.

Stefano 


Supporter
Inviato
3 ore fa, Stefano Mazzalovo dice:

Grazie mille Apollonia. Mi sono molto utili. 

Un cordiale saluto.

Stefano 

 

Anche a te e buon lavoro.

apollonia


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Buonasera,

Ulteriore esemplare della serie:

ITALY. Venezia (Venice). The Alla testa d'oro pharmacy, 1/th century. Theriac Box Lid (Lead, 43 mm, 19.69 g). TERIACA-F-ALLA-TESTA-D'ORO IN-VENET

Laureate and draped bust to right; to right, small winged lion; all within blossom-wreath and border-ornament. Rev. Blank. Voltolino p. 271-2 and no. 1295.

Hairline surface cracks and some scuffs, otherwise, about extremely fine.
 

Lotto 3585 Web Auction: 33 Leu Numismatik AG15-17/3/2025

 

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  • 4 mesi dopo...
Inviato

Buongiorno teriacanti.

Mi è capitato sott'occhio uno strano contenitore di Theriaca.

Più che il contenitore ad essere strano, è un comune vasetto di ceramica di una fabbrica tedesca della zona di Hannover,  attiva dal 1792 al 1914,  presumibilmente della fine dell'800, è strana la Teriaca che doveva contenere, in quanto Electuarium Theriaca sine Opio.

Non mi risulterebbero varianti "classiche" della teriaca senza l'oppio (componente evidentemente fondamentale),

al contrario di quanto avveniva con la Triphera Magna di Nicolò Preposito (Scuola medica salernitana) che esisteva da sempre nelle varianti  "cum Opio" e "sine Opio", anche nelle tarde versioni "semplificate" in Italia l'oppio nella teriaca era sempre presente. Potrebbe essere una variante preparata solo in Germania, ma, considerando che la ditta Branca pare averla utilizzata a metà Ottocento per il suo Fernet, e non so se mettesse anche l'oppio nel suo amaro, potrebbe essere una versione per usi diversi da quelli classici.

Tra l'altro, curiosando in rete per vedere se trovavo notizie in merito, ho scoperto che ancora oggi un produttore tedesco di sostanze chimiche farmaceutiche ha in listino un "Electuarium Theriaca sine opio", che in realtà si riduce a una miscela di 6 specie vegetali in miele e vino liquoroso, e quindi il nome del preparato è essenzialmente a carattere pubblicitario direi. Comunque  'sta Theriaca anche dopo 2000 anni non muore mai.

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Supporter
Inviato (modificato)

La teriaca nella sua versione originale elaborata da Galeno includeva tra i vari ingredienti l'oppio, una sostanza ottenuta dalla linfa del Papaver somniferum nota per le sue proprietà narcotiche, analgesiche e sedative. Tuttavia, la necessità di una sostanza così potente non era sempre desiderata e nel tempo sono state sviluppate versioni della teriaca senza oppio. Queste preparazioni, spesso chiamate teriaca sine opio, miravano a preservare i benefici del polifarmaco come le proprietà antisettiche, diuretiche e ricostituenti senza l'effetto dell'oppio. In sintesi, mentre la teriaca con oppio era una potente miscela con effetti sedativi, la teriaca sine opio offriva un'alternativa per coloro che cercavano i suoi benefici senza gli effetti collaterali che portavano il paziente alla dipendenza dall’oppio.

Nell’articolo di Patrizia Catellani e Renzo Console dal titolo L’oppio: dalla Teriaca al Harrison Narcotics Act gli autori riportano che con l’uso della teriaca, come pure con l’uso degli analgesici narcotici, si configuravano certamente i fenomeni farmacologici della tolleranza e della dipendenza… ovvero, per ottenere lo stesso effetto ce ne voleva sempre di più e ad un certo punto… non se ne poteva più fare a meno… fenomeni per altro già riconosciuti da Galeno, il più grande medico dell'antichità romana. Galeno curò l'imperatore Marco Aurelio con una pozione di teriaca diluita in alcol e stemperata in abbondanti dosi di miele, sino a farlo divenire dipendente dall'oppio. La dipendenza è testimoniata dai resoconti clinici compilati da Galeno stesso che ci ha tramandato i particolari della vicenda compreso un tentativo non riuscito di disintossicazione.

A proposito delle terapie per la disintossicazione, si legge nell’articolo citato che una rivista medica americana del 1873 aveva pubblicizzato il Theriaki come cura per la dipendenza dall’oppio.

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L’edificio raffigurato è il laboratorio dove si produceva il Theriaki, come si legge nel cartello in alto sul muro laterale: opium antidote laboratory.

Molte medicine a base di oppio o derivati non dichiarati sull’etichetta erano vendute come “cura” per la dipendenza dagli stessi oppiacei. Chi li assumeva guariva subito perché continuava ad assumerli credendo di avere smesso. Ovviamente, non appena sospendeva la cura per un solo giorno, stava di nuovo male. Inutile dire il successo di queste “medicine”.

L’articolo citato di Catellani & Console è pubblicato inScreenshot2025ok.png.48785c13108899fcb380fb922530c193.png

 

apollonia

Modificato da apollonia
  • Mi piace 1

Inviato

Buongiorno Apollonia, hai trovato ancora citata da qualche parte una Theriaca sine Opio?

Io ho cercato in svariate farmacopee dal '500 alla fine dell''800 senza riscontri, apparentemente.

Citata trovo solo la Theriaca classica e la Diatessaron che era sì senza oppio ma era un surrogato per povera gente che non poteva permettersi quella "vera".

Se hai riferimenti di testi che riportano la versione "sine Opio" sarebbe interessante sapere quali siano.


Supporter
Inviato
6 ore fa, Spicier dice:

Buongiorno Apollonia, hai trovato ancora citata da qualche parte una Theriaca sine Opio?

Io ho cercato in svariate farmacopee dal '500 alla fine dell''800 senza riscontri, apparentemente.

Citata trovo solo la Theriaca classica e la Diatessaron che era sì senza oppio ma era un surrogato per povera gente che non poteva permettersi quella "vera".

Se hai riferimenti di testi che riportano la versione "sine Opio" sarebbe interessante sapere quali siano.

 

Buongiorno Spicier, se ben ricordo, la Farmacopea di Edimburgo del 1722 dovrebbe riportare una “Theriac Edinensis” composta da solo 11 ingredienti.

apollonia


Inviato
24 minuti fa, apollonia dice:

Buongiorno Spicier, se ben ricordo, la Farmacopea di Edimburgo del 1722 dovrebbe riportare una “Theriac Edinensis” composta da solo 11 ingredienti.

apollonia

 

Ricordi bene, ma contiene oppio. Così come le varie triache citate dal De Sgobbis (fatta salva la Diatessaron)

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