L. Licinio Lucullo Posted September 28, 2010 Supporter Share #1 Posted September 28, 2010 Sui alcuni lingotti dell'aes signatum compare la scritta "ROMANOM", che diventa nella monetazione romano-campana (a prescindere, adesso, dall'indicazione in lettere greche presente sulla moneta Cr. 1/1) "ROMANO". Ma vi chiedo: che lingua è? Non è certo una trasposizione dal Greco. Forse Latino arcaico? Eppure quelle monete non dovrebbero risalire oltre al 3° sec. a.C. ... non mi consta che in epoca tutto sommato così recente il Latino fosse tanto diverso. Forse allora è una contrazione di ROMANO[RU]M? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
maumo Posted September 29, 2010 Share #2 Posted September 29, 2010 In effeti credo sia proprio cosi': Romano=Romanom =Romanorum le prime due sono desinenze arcaiche del genitivo plurale che veniva usato nelle monete greche per affermare il regime democratico della citta' che coniava (moneta del popolo romano) ricordiamo che la moneta da te citata con la scritta Romanion in alfabeto greco molto probabilmente fu coniata in una zecca campana (Capua o Neapolis). Tuttavia pochi anni dopo verra' abbandonato l'uso del genitivo plurale sostituito dal nominativo ROMA con carattere sicuramete più categorico ed imperativo a testimonianza anche della politica espansionistica della citta'. Ciao Maumo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
cometronio Posted September 30, 2010 Share #3 Posted September 30, 2010 (edited) Salve... concordo sul fatto del latino arcaico. Se vi interessa la seconda declinazione arcaica è: singolare plurale lupos lupoi lupi lupom lupoi lupois lupom lupons lupe lupoi lupod lupois E' chiaramente molto più simile alla declinazione greca che a quella latina classica. Un saluto :) Edited September 30, 2010 by cometronio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Vincenzo Posted September 30, 2010 Share #4 Posted September 30, 2010 Si, è proprio così. Trattasi di latino arcaico. Ma non di contrazione della forma ROMANORUM. Vincenzo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
L. Licinio Lucullo Posted October 2, 2010 Supporter Author Share #5 Posted October 2, 2010 Salve... concordo sul fatto del latino arcaico. Se vi interessa la seconda declinazione arcaica è: singolare plurale lupos lupoi lupi lupom lupoi lupois lupom lupons lupe lupoi lupod lupois Interessante. Ti chiedo allora: in quale epoca si usavano queste desinenze? Immagino che l'epigrafia e/o la tradizione di autori più risalenti ci dovrebbe permettere di individuare una data Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
orlando10 Posted October 2, 2010 Share #6 Posted October 2, 2010 Ciao, qui trovi qualche considerazione generale ed esempi: Testi latini arcaici In realtà bisognerebbe approfondire desinenza per desinenza. Direi che la desinenza "-OM" del genitivo plurale sia tra quelle il cui uso si è fatto rado già in tempi anteriori. Tuttavia bisogna ricordare che essa si è conservata pur mutando la "o" in "u" in alcuni sostantivi (tra cui anche "nummus"!) e, specialmente in ambito formulare, è d'uso piuttosto comnune. La si ritrova, per esempio, negli scritti di Ennio della seconda metà del III secolo a.C., ma anche nel "classico" Cicerone. Di sicuro è una ricerca di grande interesse, del resto se parliamo di una moneta del terzo secolo a.C., e quindi siamo in un ambito che più ufficiale non si può, la presenza dell'uscita in -OM, fatte le debite considerazioni, dovrebbe ben inserirsi nel quadro generale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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