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5 lire 1901


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Ciao a tutti volevo una vostra opinione sulle 5 lire del 1901, la considerate " moneta " oppure visto il numero di pezzi coniato fa supporre un ( contentino ) per il Re numismatico | la coniazione delle 5 lire fu sospesa nel 1878. perciò non vedo una logica a coniare questo tipo di moneta.

chiedo scusa se l`argomento è già stato trattato sono sul forum da poco è non so come cercare gli argomenti già trattati senza dover sfogliare un mucchio di pagine , grazie a tutti <_<

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Ciao a tutti volevo una vostra opinione sulle 5 lire del 1901, la considerate " moneta " oppure visto il numero di pezzi coniato fa supporre un ( contentino ) per il Re numismatico | la coniazione delle 5 lire fu sospesa nel 1878. perciò non vedo una logica a coniare questo tipo di moneta.

chiedo scusa se l`argomento è già stato trattato sono sul forum da poco è non so come cercare gli argomenti già trattati senza dover sfogliare un mucchio di pagine , grazie a tutti <_<

Se non ricordo male la coniazione dei 5 lire 1901 fu sospesa perchè non rispettava i parametri della commissione monetaria latina.

qui puoi trovare qualche info in più

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/29

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Ciao a tutti volevo una vostra opinione sulle 5 lire del 1901, la considerate " moneta " oppure visto il numero di pezzi coniato fa supporre un ( contentino ) per il Re numismatico | la coniazione delle 5 lire fu sospesa nel 1878. perciò non vedo una logica a coniare questo tipo di moneta.

chiedo scusa se l`argomento è già stato trattato sono sul forum da poco è non so come cercare gli argomenti già trattati senza dover sfogliare un mucchio di pagine , grazie a tutti <_<

Hai centrato il punto,per questo non colleziono V.E.III perche si è fatto per lui e per pochi suoi amici queste monete,già sapendo che avrebbero avuto un valore enorme sul mercato. Quasi tutte le monete di quel Re con la definizione per "numismatici" dovevano essere " per amici numismatici"!

per Numismatici non conii solo 20/50/100 esemplari per tutti Italia!!!!!!

Modificato da favaldar
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Mah....la nota che riporta il catalogo Gigante 2011 sulla lettera pubblicata nel libro 100 anni del CNI ha influenzato il mio pensiero...Prova per altri coni? Moneta per "sfizio" numismatico? Boh! :)

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é la sua moneta ... era la prima moneta con la sua Effige, doveva essere un esemplare prstigioso e di grande modulo.

Non è mai stata pensata per circolare ma solo per essere presentata a collezionisti e amici, infatti non esiste il decreto di emissione.

Saluti

Marco

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A mio avviso Vittorio Emanuele III - che la storia spesso giudica insignificante - ha avuto il grande merito di creare la Collezione Reale, di cui tutti dovremmo andare fieri.

Sul presunto interesse privato per le coniazioni per numismatici (da lui introdotte e sconosciute fino a Umberto I) posso essere d'accordo. Se non altro lo ammetteva e proprio sullo Scudo 1901 esiste una gustosa lettera che accompagna l'omaggio di uno dei 114 esemplari (la cifra non è controllabile ma è l'unica di cui si abbia traccia) al suo precettore il colonnello di Stato Maggiore Egidio Osio in cui, tra l'altro, si dice...."Vi mando un nuovo Scudo colla mia immagine. Questa moneta sarà ben presto rara perchè non se ne conieranno che pochi esemplari...." - Difficile non dedurne un certo intento speculativo su questa 5 Lire che infatti ha da subito scalato le classifiche anche dei cataloghi dell'epoca (Dotti, Cagiati). Tuttavia personalmente lo considero un peccato veniale e la bellezza del conio unita alla rarità ne fa un sogno proibito per la maggior parte dei collezionisti ma anche un piccolo pezzo della nostra storia che tanti, troppi, stanno ormai dimenticando per sempre. ;)

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Prova per altri coni?

Penso che si è molto vicini alla realtà, e lo diceva lo stesso VEIII...

In teoria si, era stato provato il D, ma in pratica è l'unica moneta con questo ritratto.

Saluti

Marco

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Ciao a tutti volevo una vostra opinione sulle 5 lire del 1901, la considerate " moneta " oppure visto il numero di pezzi coniato fa supporre un ( contentino ) per il Re numismatico | la coniazione delle 5 lire fu sospesa nel 1878. perciò non vedo una logica a coniare questo tipo di moneta.

chiedo scusa se l`argomento è già stato trattato sono sul forum da poco è non so come cercare gli argomenti già trattati senza dover sfogliare un mucchio di pagine , grazie a tutti <_<

Mi risultava che esistesse anche uno scudo del 1879 ;)

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Si ai ragione ghera: c`e lo scudo di umberto datato 1879 ma alcuni libri citano " nonostante le proibizioni della convenzione latina,l`italia ottenne il permesso di coniare le monete datate 1879. per questa emissione fu utilizzato l`argento ricavato dalle piastre borboniche precedentemente ritirate. <_<

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Ciao a tutti volevo una vostra opinione sulle 5 lire del 1901, la considerate " moneta " oppure visto il numero di pezzi coniato fa supporre un ( contentino ) per il Re numismatico | la coniazione delle 5 lire fu sospesa nel 1878. perciò non vedo una logica a coniare questo tipo di moneta.

chiedo scusa se l`argomento è già stato trattato sono sul forum da poco è non so come cercare gli argomenti già trattati senza dover sfogliare un mucchio di pagine , grazie a tutti <_<

Hai centrato il punto,per questo non colleziono V.E.III perche si è fatto per lui e per pochi suoi amici queste monete,già sapendo che avrebbero avuto un valore enorme sul mercato. Quasi tutte le monete di quel Re con la definizione per "numismatici" dovevano essere " per amici numismatici"!

per Numismatici non conii solo 20/50/100 esemplari per tutti Italia!!!!!!

Ciao favaldar si in effetti hai ragione: anche io non condivido le emissioni per numismatici, a me piacciono le monete che sono passate di mano in mano, però bisogna riconoscere che ha fatto delle belle monete per stile è per varietà: vedi cinquantenario, quadriga , italia su prora, è altre.

comunque sono molto orgoglioso di collezionare il regno.

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é la sua moneta ... era la prima moneta con la sua Effige, doveva essere un esemplare prstigioso e di grande modulo.

Non è mai stata pensata per circolare ma solo per essere presentata a collezionisti e amici, infatti non esiste il decreto di emissione.

Saluti

Marco

ciao marco sono d'accordo con te

Luca

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é la sua moneta ... era la prima moneta con la sua Effige, doveva essere un esemplare prstigioso e di grande modulo.

Non è mai stata pensata per circolare ma solo per essere presentata a collezionisti e amici, infatti non esiste il decreto di emissione.

Saluti

Marco

ciao marco sono d'accordo con te

Luca

Credo che tutti lo siano... parlano i fatti alla fine =)

Buona notte

Marco

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Ciao marco , hai perfettamente ragione: ma non ti sembra un pò mania di grandezza? coniare una moneta di grosso modulo "tra l`altro illegale" ha comunque coniato anche 2lire 1901 fatte per circolare con la stessa effige.

cordiali saluti e buonagiornata...... :)

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Ciao.

"Ciao a tutti volevo una vostra opinione sulle 5 lire del 1901, la considerate " moneta " oppure visto il numero di pezzi coniato fa supporre un ( contentino ) per il Re numismatico | la coniazione delle 5 lire fu sospesa nel 1878. perciò non vedo una logica a coniare questo tipo di moneta."

Dopo averci riflettuto parecchio, sono arrivato alla conclusione che si tratti di una moneta a tutti gli effetti.

I motivi di questa valutazione sono i seguenti:

1. La moneta era contemplata dal Regio Decreto nr. 92 del 7.3.1901 con il quale si approvavano "i tipi delle monete dello Stato";

2. La circostanza che non potesse circolare in quel contesto temporale era determinata da un trattato internazionale con l'Unione Monetaria Latina; si trattava quindi di un accordo "temporaneo" (che poi venne successivamente rimosso, anche se nel frattempo erano state approvate monete da lire 5 con impronte diverse dallo scudo di cui parliamo).

3. Il fatto che quelle monete non abbiano mai circolato e che, anzi, siano state quasi tutte rifuse, non le priva affatto del loro status; contrariamente a quello che sostengo molti, non mi convince affatto la tesi secondo la quale una moneta dello Stato, per essere tale, deve aver circolato e se non ha circolato non è una moneta.

Secondo questa teoria dovremmo quindi negare lo status di monete a praticamente tutte le monete auree di V.E. III.

Sono arrivato quindi alla conclusione che la moneta è ciò che l'Autorità emittente definisce tale, con i conseguenti corollari del corso legale e del potere liberatorio.

4. Il "corso legale" degli "scudi" (unitamente a quello delle monete d'oro) era loro attribuito dall'art. 6 della Legge nr. 788 del 24.8.1862 (Legge Monetaria Fondamentale). Non si puà quindi dire che lo scudo dell'1 era si stato istituito ma non gli era stato mai conferito il corso legale; quest'ultimo risultava già attribuito dalla Legge del 1862.

5. Il "potere liberatorio" è quello che la Legge riconosce alle monete che hanno corso legale nello Stato e che permette legalmente al debitore di estinguere il proprio debito utilizzando quella data moneta; il rovescio della medaglia è che il creditore non puà legalmente rifiutarsi di accettare dal debitore una moneta dello Stato che ha corso legale. Può invece rifiutarsi di accettare qualunque altra forma di pagamento che non sia quella rappresentata dalla moneta avente corso legale nello Stato.

6. Già che ci sono, ne approfitto per dire ancora una cosa sulla questione delle "monete/non monete" che spesso affiora in molte discussioni e che forse contribuirà a spiegare meglio il mio pensiero in merito.

Negli anni '70 del secolo scorso, a causa della penuria della moneta spicciola, circolavano in Italia i cd. "miniassegni", i gettoni telefonici dell'allora "SIP". Nei bar ricordo che quando andavo a comprare le patatine dopo la scuola poteva capitarmi di ricevere di resto una caramella o un cioccolatino. Alla Posta, il resto era spesso consegnato sotto forma di francobolli.

Chi era adolescente negli anni '70 penso avrà i miei stessi ricordi.

Ebbene, tutti quei "mezzi di pagamento" , che possiamo definire succedanei della moneta, venivano accettati (fra l'altro, per piccole transazioni) solo per "stato di necessità" e perchè convenzionalmente i cittadini si sono adeguati a tale prassi.

Ma in nessun caso tali sostituti della moneta hanno mai avuto "corso legale" ed il loro "potere liberatorio" era solo "di fatto" , non certamente di diritto.

Se infatti qualcuno di noi all'epoca avesse rifiutato i gettoni della SIP o i miniassegni di resto, questo rifiuto sarebbe stato pienamente legittimo (solo che poi....addio resto.......... ;) .

Spero che questo esempio possa essere utile a capire quella che per me è la differenza fra le monete dello Stato, a corso legale e quindi, con potere liberatorio (compresa anche quella commemorativa, seppure non spendibile di fatto a causa della differenza fra il valore intrinseco e quello facciale)i e tutto il resto.

Da questa impostazione discende che il requisito della circolazione, seppure lo si constati normalmente in una moneta dello Stato, non è affatto un requisito indispensabile della stessa (le monete d'oro di V,E, III docent....).

Saluti.

Michele.

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Ciao.

"Ciao a tutti volevo una vostra opinione sulle 5 lire del 1901, la considerate " moneta " oppure visto il numero di pezzi coniato fa supporre un ( contentino ) per il Re numismatico | la coniazione delle 5 lire fu sospesa nel 1878. perciò non vedo una logica a coniare questo tipo di moneta."

Dopo averci riflettuto parecchio, sono arrivato alla conclusione che si tratti di una moneta a tutti gli effetti.

I motivi di questa valutazione sono i seguenti:

1. La moneta era contemplata dal Regio Decreto nr. 92 del 7.3.1901 con il quale si approvavano "i tipi delle monete dello Stato";

2. La circostanza che non potesse circolare in quel contesto temporale era determinata da un trattato internazionale con l'Unione Monetaria Latina; si trattava quindi di un accordo "temporaneo" (che poi venne successivamente rimosso, anche se nel frattempo erano state approvate monete da lire 5 con impronte diverse dallo scudo di cui parliamo).

3. Il fatto che quelle monete non abbiano mai circolato e che, anzi, siano state quasi tutte rifuse, non le priva affatto del loro status; contrariamente a quello che sostengo molti, non mi convince affatto la tesi secondo la quale una moneta dello Stato, per essere tale, deve aver circolato e se non ha circolato non è una moneta.

Secondo questa teoria dovremmo quindi negare lo status di monete a praticamente tutte le monete auree di V.E. III.

Sono arrivato quindi alla conclusione che la moneta è ciò che l'Autorità emittente definisce tale, con i conseguenti corollari del corso legale e del potere liberatorio.

4. Il "corso legale" degli "scudi" (unitamente a quello delle monete d'oro) era loro attribuito dall'art. 6 della Legge nr. 788 del 24.8.1862 (Legge Monetaria Fondamentale). Non si puà quindi dire che lo scudo dell'1 era si stato istituito ma non gli era stato mai conferito il corso legale; quest'ultimo risultava già attribuito dalla Legge del 1862.

5. Il "potere liberatorio" è quello che la Legge riconosce alle monete che hanno corso legale nello Stato e che permette legalmente al debitore di estinguere il proprio debito utilizzando quella data moneta; il rovescio della medaglia è che il creditore non puà legalmente rifiutarsi di accettare dal debitore una moneta dello Stato che ha corso legale. Può invece rifiutarsi di accettare qualunque altra forma di pagamento che non sia quella rappresentata dalla moneta avente corso legale nello Stato.

6. Già che ci sono, ne approfitto per dire ancora una cosa sulla questione delle "monete/non monete" che spesso affiora in molte discussioni e che forse contribuirà a spiegare meglio il mio pensiero in merito.

Negli anni '70 del secolo scorso, a causa della penuria della moneta spicciola, circolavano in Italia i cd. "miniassegni", i gettoni telefonici dell'allora "SIP". Nei bar ricordo che quando andavo a comprare le patatine dopo la scuola poteva capitarmi di ricevere di resto una caramella o un cioccolatino. Alla Posta, il resto era spesso consegnato sotto forma di francobolli.

Chi era adolescente negli anni '70 penso avrà i miei stessi ricordi.

Ebbene, tutti quei "mezzi di pagamento" , che possiamo definire succedanei della moneta, venivano accettati (fra l'altro, per piccole transazioni) solo per "stato di necessità" e perchè convenzionalmente i cittadini si sono adeguati a tale prassi.

Ma in nessun caso tali sostituti della moneta hanno mai avuto "corso legale" ed il loro "potere liberatorio" era solo "di fatto" , non certamente di diritto.

Se infatti qualcuno di noi all'epoca avesse rifiutato i gettoni della SIP o i miniassegni di resto, questo rifiuto sarebbe stato pienamente legittimo (solo che poi....addio resto.......... ;) .

Spero che questo esempio possa essere utile a capire quella che per me è la differenza fra le monete dello Stato, a corso legale e quindi, con potere liberatorio (compresa anche quella commemorativa, seppure non spendibile di fatto a causa della differenza fra il valore intrinseco e quello facciale)i e tutto il resto.

Da questa impostazione discende che il requisito della circolazione, seppure lo si constati normalmente in una moneta dello Stato, non è affatto un requisito indispensabile della stessa (le monete d'oro di V,E, III docent....).

Saluti.

Michele.

Concordo in toto con te Michele anche se ci sono molti collezionisti che la pensano diversamente.

Forse solo perchè irraggiungibile per quasi tutti e viene considerata " non una moneta".

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L'ho sempre considerata una non-moneta, ma ho cambiato idea da quando mi hanno mostrato un esemplare circolato..... sembra impossibile a dirsi, ma effettivamente almeno un esemplare in circolazione ci è andato. Mi pare che su questo stesso esemplare, che presenta evidenti segni di circolazione (ben diversi dai difetti dovuti da una manutenzione non curata), sia anche stato scritto un articolo negli anni '60.

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