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Elagabalo - Denario, Sol Invictus


Mirko8710

Risposte migliori

Stasera voglio postarvi questo recente acquisto.

Elagabalo - Denario

al D/ IMP ANTONINVS PIVS AVG, Imperatore laureato e drappeggiato verso destra.

al R/ P M TR P II COS III P P, il Sol Invictus, radiato, in piedi verso sinistra, con in mano una frusta; l'altra alzata. Nel campo a destra una stella.

RIC IVb 28, Comune

Anno 220 d.C.

Elagabalo, uno dei più eccentrici personaggi dell'Impero Romano, salì al potere nel 218 d.C., in seguito all'aiuto della madre e della nonna, rispettivamente Giulia Soemia e Giulia Mesa succedendo a Macrino.

Verrà ricordato ai posteri come colui che cercò di portare una nuova religione, un nuovo culto, a Roma, quello del Sol Invictus.

Nacque con il nome di Sesto Vario Avito Bassiano, a Roma, ma di origini siriane e da quanto sappiamo, il nome Elagabalo comparve per la prima volta solo in uno scritto del IV sec. dunque, né lui né i suoi contemporanei probabilmente lo chiamarono mai così.

Elagabalo deriva dalla congiunzione di due parole, El, ossia Dio e Gabal che significa montagna, Dio che proviene dalla montagna; questo perché il culto di questo Dio era rappresentato da un betilo, una pietra sacra.

Il betilo, parola che deriva dall'ebraico Beith-El che significa "Casa di Dio", è una pietra a cui si attribuisce un Dio, come se fosse la sua dimora, oppure la rappresentazione dei Dio stesso. Famosi betili sono quelli dell'isola di Pasqua, ma hanno una più chiara origine nelle popolazioni orientali, fra Sumeri e Mesopotami.

In Italia abbiamo esempi di betili in Sardegna:

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Elagabalo portò da Emesa la pietra sacra al suo Dio esattamente nel 220, anno della moneta in questione e anno della consacrazione definitiva del culto del Dio a Roma.

La pietra era nera e di forma conica, purtroppo non abbiamo immagini di essa, ma la possiamo ritrovare chiaramente su monete dell'epoca, visto che Elagabalo la sponsorizzò e non poco.

Di seguito una provinciale di Emesa, con il Tempio del Dio e la pietra al suo interno.

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La pietra è fortunatamente rappresentata anche su di un Aureo, bellissimo, ove è rappresentato un carro con su la pietra che sta arrivando a Roma.

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Questo carro può, però, anche rappresentare la festa che Avito Bassiano dedicava al Dio ogni solstizio d'estate, con ricche elargizioni di cibarie; un carro adorno di oro e gioielli girava in parata per tutta Roma e ci racconta Erodiano nella "Storia Romana"

Un tiro a sei cavalli trasportava la divinità, I cavalli enormi e di un bianco immacolato, con dispendiosi finimenti in oro e ricchi ornamenti. Nessuno teneva le redini, e nessuno era a bordo della biga; il veicolo era scortato come se il dio stesso fosse l'auriga. Eliogabalo camminava all'indietro davanti alla biga, rivolto verso il dio e reggendo le redini dei cavalli. Compiva tutto il viaggio in questo modo inverso, guardando in faccia il suo dio.

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diciamo dunque che il nostro Imperatore era "leggermente" fanatico e a completamento di ciò, si dice che per diventare sacerdote del Dio si fece anche circoncidere costringendo pure i suoi collaboratori a fare lo stesso.

Cassio Dione ci racconta che penso anch'esso di farlo, ma desistette e ancora Erodiano ci dice che costrinse i senatori a guardarlo mentre danzava intorno all'altare del Dio.

A completare l'opera il nostro Imperatore, fece costruire un imponente Tempio dove portò e raccolse tutte le ricchezze e i simboli romani e dove, appunto, portò, al suo compimento, la pietra di Emesa.

L'Elagabalium, così chiamato in seguito, venne costruito sul Palatino, completamente circondato di colonne e di un porticato, si affacciava sul Colosseo e sostituì il Tempio, dedicato da Domiziano a Giove a sottolineare, la volontà di sostituire il Dio Principale.

Probabilmente più che una costruzione dal principio fu una ristrutturazione del Tempio di Giove rappresentato sulle monete di Traiano con il porticato intorno.

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Di seguito la pianta di Roma dove ubicato il Tempio

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Di seguito la pianta del tempio

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e ancora, una ricostruzione in 3D

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Ovviamente, come tutti sapete, questi rapporti poco idilliaci con il Senato lo portarono alla morte, assalito in maniera brutale dai pretoriani.

Una descrizione più accurata la trovate qua, in una recente discussione di Gianfranco: http://www.lamoneta....1504-elagabalo/

Modificato da Mirko8710
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Giocando poi con le ipotesi, guardando più nello specifico il mio rovescio, direi che la frusta rimanda a una conduzione del carro verso il sole? O verso il cielo? Ricordiamo che la pietra sacra si credeva provenisse dal cielo e molto probabilmente era sul serio un meteorite e dunque ecco la congiunzione con il cielo, e le numerose stelle presenti nei rovesci di Elagabalo.

Da tenere presente anche l'aquila che compare praticamente sempre impressa nella pietra, che sia stata realmente scolpita?

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Infine, vorrei porvi una domanda più a carattere "tipologico".

Ho cercato male io, oppure la stella rappresentata nel mio Denario è praticamente sempre a sinistra? Ho trovato solo un passaggio d'asta con la stella sulla Destra.

Sperando in molti vostri contributi.

Mirko :D

p.s.

la mia moneta...:D Quasi la dimenticavo...

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Il culto del Sol Invictus, una volta morto Elagabalo, fu riportato a Emesa, ma non tardò a ripresentarsi.

Nel 274, infatti, quando Aureliano sconfisse la regina di Palmiria, Zenobia, grazie alla città di Emesa e sopratutto dopo aver dichiarato di aver avuto una visione del Sol, decise di riportare tutti i suoi sacerdoti a Roma.

Il culto del Sole era già affermato in tutto l'Impero Orientale e dunque Aureliano ritenne anche importante a livello propagandistico questo "nuovo" culto.

In questo periodo il Sol, può essere assimilato a Mitra, come sua divinità spalla, come vediamo in alcuni rilievi

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Aureliano consacrò il Tempio dedicato alla Divinità, sul Quirinale, il 25 Dicembre del 274 d.C. con una festa chiamata Dies Natalis Sol Invictus; il Sol diventò così la divinità principale dell'Impero e lo stesso Aureliano iniziò a portare la corona a raggi.

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Ovviamente da questa festa potete immaginare quale altra festa prese piede...rolleyes.gif

Mirko

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Ciao Mirko, molto bella la tua ricerca.

Quanto alla tipologia mi sono ricordato di avere avuto anch'io in passato un denario (il primo denario che io abbia acquistato) di questa tipologia, con la stella a sinistra.

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Ciao Mirko!

Bella discussione (come di solito le tue, ben strutturate e complete) che si riallaccia con quelle recenti su Aurelianus (per quanto cocerne il tema Sol Invictus: ) ed in parte, con quella di Iulia Cornelia Paula, la prima moglie ().

In effetti ritengo alquanto curioso il tuo denario, di suo reputato Comune sul RIC, per la presenza della stella in campo dx.

Solitamente questa è presente in campo sinistro e presenta un segno grafico tra l'altro diverso rispetto a quella della tua moneta.

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Ho trovato due esemplari con stella in campo destro, una su www.time-lines.co.uk dove viene riferito:

It is unusual to see the star in the right field instead of its more usual position in the left field. ma non viene specificato alcunchè di più preciso.

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Un altro esemplare analogo ha la stessa come quella sopra, comunque dissimile rispetto alla tua:

http://sites.google.com/site/romanimperialcoins/elagabalus

Non saprei, pure il RIC non ne parla.

La butto la, senza conferme in merito: denario RIC 28 proveniente un'altra officina dalla zecca di Roma che ne emise un piccolo numero, contraddistinguendo l'emissione con la stella a dx. Ci può stare? Sempre restando che permane la differenza tra la stella del tuo esemplare e le stelle normalmente presenti sui denarii di Elagabalo!

Ciao

Illyricum

:blink:

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Non saprei, pure il RIC non ne parla.

La butto la, senza conferme in merito: denario RIC 28 proveniente un'altra officina dalla zecca di Roma che ne emise un piccolo numero, contraddistinguendo l'emissione con la stella a dx. Ci può stare? Sempre restando che permane la differenza tra la stella del tuo esemplare e le stelle normalmente presenti sui denarii di Elagabalo!

Ciao

Illyricum

:blink:

Ecco, allora non ne avevo trovate nessuna solo io huh.gif...secondo me ci può stare, avevo notato anche io la totale differenza tra le due stelle, di fatto, al momento dell'acquisto, pensavo fosse tutt'altra cosa.

Mi verrebbe da dire addirittura, sempre rimanendo nel campo delle ipotesi senza conferme, che questa eventuale piccola officina avesse il solo rovescio "diverso", visto che il ritratto mi sembra molto ben fatto e in norma con lo stile di Elagabalo.

In ogni caso, a questo punto, non essendoci nessun riferimento, rimango anche nel dubbio che la mia possa essere una stella. Perché farla totalmente differente se nel resto della monetazione la stella è ben definita?

E se non fosse una stella, cosa è?

Queste sono stelle sia a sinistra che a destra (quella patinata verde smeraldo), di diverse monete di Elagabalo.

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Questa è la mia "stella"

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Sta a vedere che per una volta l'ho trovata io una moneta "rara" :D

e ancora, addirittura anche con i 2 esempi con stella a destra in rete non ci assomiglia affatto...huh.gif

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Ho trovato un link sulla stella delle monete di Elagabalo:

http://www.ancients.info/forums/showthread.php?t=815

con un'ipotesi (ho tradotto il senso...)

...La stella è il sole e rappresenta dio Eliogabalo ... Nel corso del 221, quattro tipi di monete con imperatore sacrificante: INVICTVS SACERDOS AVG, SACERD DEI SOLIS ELAGAB, SVMMVS SACERDOS AVG, e un tipo del PM TR P IIII COS III P P. Come specificare le leggende, l'IMP. è indicato a sacrificare al suo dio sole.

Su un buon numero di monete di tutti e quattro i tipi, si trova una stella eradicata dietro l'imperatore, e una stella normale di fronte a lui, sopra l'altare in cui egli sacrifici.

Una sola spiegazione sembra possibile: gli incisori aveva dimenticato che la stella rappresenta il Dio, e erroneamente avevano inciso dietro l'imperatore, dove c'era più spazio.. Ma qualcuno lo notò, e li fece correggere il loro errore: la stella doveva andare prima che l'imperatore, perché rappresentava il dio del sole a cui sacrificare!

E' un'ipotesi e come tale ci potrebbe stare...

Ciao

Illyricum

:)

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Ok, questa mi piace.

Dunque la mia stella "sradicata" apparterrebbe ai primi denari con questa tipologia?

Scommetto che se cerchiamo denari con l'altare al quale Elagabalo sacrifica al Dio, sono tutte emissioni post 220 d.C.

E infatti, essendo tutte non databili, ci può stare.

Comunque capisco il senso di poter aver sbagliato/dimenticato l'associazione con il Dio, ma perché rappresentarla come un insetto stecco? Cioè, mi viene da pensare questa cosa abbastanza simpatica:

"L'Imperatore": << Adesso che il culto del Dio El Gabal è a Roma voglio che venga coniata una moneta nella quale sono rappresentato io e il Sol >>, magari lasciando un bozzetto abbastanza discutibile nel quale non si comprende nulla.

"L'incisore": << Caspita, quest'Imperatore non è proprio capace a disegnare, cosa ci sarà rappresentato qua? Boh, cerchiamo di farlo il più somigliante al suo >> Ovviamente l'incisore era analfabeta e non seppe leggere la direttiva Imperiale...

Fu così che la moneta nacque con questo strano simbolo per poi essere sostituita da quella corretta.

Ok, ora che ho finito di sognare :P ritorno con i piedi per terra e continuo col dire che la mia moneta, però, non rappresenta Elagabalo, ma il Sol stesso, nudo e con una frusta, dunque di per se questo errore non esiste, perché non esiste un Imperatore che non sacrifica niente a nessuno (non essendoci l'altare con Elagabalo e la patera), a meno che, ad essere rappresentato non è che lo stesso Imperatore, rappresentatosi come un ragazzo coronato e nudo (e ci può stare vista l'eccentricità) con una frusta intento ad arrivare al sole con la quadriga; ed ecco spiegato il perché dopo compaiono stelle definite davanti alla figura della mia moneta...

Ma rimaniamo sempre nel campo delle ipotesi...

Mirko :)

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  • 1 anno dopo...

Scusate se ripesto questa discussione dall'oltretomba ma volevo farvi una domanda. Secondo voi, il busto della mia moneta, nel primo post, è solamente drappeggiato o anche corazzato? In entrambe i casi, mi postate per favore la moneta che non è la mia per un raffronto?

Grazie! :)

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Ciao,

per me, anche se la foto non è chiarissima, è solo "draped", drappeggiato:

Silver Denarius. Obverse: IMP ANTONINVS PIVS AVG Laureate bust right, draped. Reverse: P M TR P IIII COS III P P, Sol standing left, holding right hand up in salute and in other hand, a whip; 'star' in right field. Diameter is 19mm and is 2.71g, die axis 0 deg. Minted 221AD in Rome. Reference: RIC-IVb 40b, Cohen-184, Sear [2002] 7533v, v = TR P IIII in lieu of TR P III

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Considera che il TR P III ha la stella a sn.

Ciao

Illyricum

:)

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Grazie Illy, anche io l'avevo considerata solo drappeggiato. :) Però, mi trovate un corazzato? Vorrei avere un confronto.

Sul discorso stella ne avevamo parlato pochi messaggi più su... :D

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Ciao Mirko,

cercavo un confronto e non l'ho trovato. Su Wildwinds ho trovato pero' un esemplare che mi pare molto simile al tuo' anche con stella a sinistra - ma dove caspita sono i simboli grafici sui tablet? - come RIC 40. Non so se l'avevi gia' trovato, te lo segnalo comunque...

Ciao

Illyricum

:-)

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Ciao Mirko,

Però, mi trovate un corazzato? Vorrei avere un confronto.

nella discussione di Maurizio7751 ci son due denari di Elagabalus con busto drappeggiato e corazzato, ovvero con i pterugi evidenti sulla spalla.

Spero di aver appagato la tua curiosità.

Ciao

Illyricum

:)

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