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tempio di iside


massi75rn

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Raffigurazione del tempio di Iside nel Campo Marzio. Mostra un tempio con 4 colonne: nella cella è una statua della dea Iside, sopra l'ingresso è un frontone semilunare con un rilievo di Iside seduta su un cane. Questo tempio di Iside è stato significativo a Vespasiano, perché riparato lui e suo figlio Tito, che aspettava per il loro trionfo congiunto nel 71 dC.lasciatemelo dire,che gran bella moneta

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Ciao,

posto qualcosa sul Tempio di Iside.

Il tempio di Iside al Campo Marzio (o Iseo Campense) era un iseo dedicato alla dea Iside e al suo consorte Serapide, costruito a Roma nel Campo Marzio, tra il Saepta Iulia e il tempio di Minerva.

L'ingresso alla parte interna era decorato con degli obelischi in granito rosso o rosa di Siene, importati nel I secolo ed eretti a coppie: un gran numero di essi è stato ritrovato, a pezzi e incompleto, nei pressi della basilica di Santa Maria sopra Minerva.

Il culto di Iside fu introdotto a Roma nel I secolo a.C., non senza resistenze da parte dell'aristocrazia tradizionalista: nel 53 a.C. il Senato aveva decretato la demolizione dei sacelli privati costruiti dentro le mura, e lo stesso Iseo nel Campo Marzio fu costruito nel 43 a.C., ma il culto ne fu sospeso prima da Agrippa (nel 23 a.C.) e poi da Tiberio. Il culto fu poi reintrodotto da Caligola, e durò fino alla fine dell'impero.

L'edificio fu distrutto da un incendio nell'80 e ricostruito da Domiziano; modifiche successive furono attuate da Adriano, mentre ad età severiana risale il restauro di gran parte delle strutture. La sopravvivenza del santuario è attestata fino al V secolo.

Il santuario, lungo 240 m e largo 60, era articolato in tre parti: al centro vi era un'area rettangolare, alla quale si accedeva tramite archi monumentali; seguiva una piazza scoperta ornata da coppie di obelischi in granito rosso di Siene e sfingi, nel centro della quale sorgeva il tempio isiaco; un'esedra semicircolare con abside ospitava presumibilmente il serapeo, sul quale sorge oggi la chiesa di Santo Stefano del Cacco.

Tra gli obelischi che ornavano il complesso sono ancora visibili quello del Pantheon, quello della Minerva e quello di Dogali; un quarto, più piccolo, si trova forse oggi a Urbino.

Sarebbe da porre in connessione con il santuario la statua di Iside Sothis, collocata davanti alla basilica di San Marco e nota come "Madama Lucrezia". Dall'Iseo proverrebbero inoltre la statua del Nilo oggi ai Musei Vaticani, e quella del Tevere oggi al Louvre.

(da Wikipedia)

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Più in generale, sul Culto di Iside:

I nomi della Grande Madre sono tanti: Inanna per i Sumeri, Ishtar per gli Accadi, Anat ad Ugarit, Atargatis in Siria, Artemide-Diana ad Efeso, Baubo a Priene, Aphrodite-Venere a Cipro, Rea o Dictinna a Creta, Demetra ad Eleusi, Orthia a Sparta, Bendis in Tracia, Cibele a Pessinunte, Ma in Cappadocia, Bellona a Roma.

In Egitto il suo nome è Iside. Figlia di Nut, dea del Cielo, e di Geb, dio della Terra. Sposa di Osiride, ucciso da Seth, dio del deserto, e risorto per opera della stessa Iside.

Iside è la madre di Horus, il dio fanciullo che appare in numerose rappresentazioni in braccio ad Iside che lo allatta. Osiride si reincarna in Horus, nato dall'unione con Iside dopo la resurrezione.

La triade Iside, Osiride ed Horus rappresenta la continuità della vita, la vittoria sulla morte, la vita oltre la morte.

Con l'avvento della dinastia tolemaica (323 a.C.) il culto di Iside si diffuse in tutto il Mediterraneo. Iside divenne il prototipo della Madre e del Figlio.

Si trovano testimonianze del culto di Iside ad Atene, a Titorea presso Delfo (dove si trovava il più sacro dei santuari greci di Iside), in molti centri della Grecia, nelle isole dell'Egeo (in particolare a Delo), in Asia Minore, in Africa settentrionale, in Sicilia, in Sardegna, in Spagna, in Italia (soprattutto in Campania a Pompei, Pozzuoli, Ercolano), in Gallia e in Germania.

A Roma il culto ebbe un grande successo. Verso l'88 a.C. era in funzione a Roma un collegio di pastophori: una confraternita di sacerdoti che portavano nelle processioni piccole edicole con le immagini divine.

Nel 65 a.C. un altare dedicato ad Iside sul Campidoglio venne distrutto per ordine del Senato.

I seguaci di Iside, appartenenti a tutte le classi sociali, furono coinvolti nelle lotte politiche e sociali degli ultimi tempi della Repubblica. Il Senato ordinò la distruzione di templi, altari e statue della dea nel 58, nel 54, nel 50 e nel 48 a.C.

Nel 50 a.C. il console Emilio Paolo non trovò nessun operaio disposto ad abbattere il santuario di Iside.

Nel 43 a.C. i triumviri (Antonio, Ottaviano e Lepido) promisero di consacrare un tempio isiaco a spese della Repubblica. Ma la promessa non venne mantenuta.

Dopo la battaglia di Azio (31 a.C.) e la morte di Cleopatra (69 a.C.-30 a.C.) e di Antonio (81 a.C.-30 a.C.) le persecuzioni contro i culti greco-egiziani ripresero.

Nel 28 a.C. Augusto (63 a.C.-14 d.C.) proibì il culto di Iside entro il recinto sacro della città (pomoerium).

Nel 21 a.C. Agrippa, in assenza di Augusto, proibì i culti alessandrini entro un chilometro e mezzo dalla città.

Nel 19 d.C. Tiberio (42 a.C.-37 d.C.) fece demolire il tempio di Iside e gettare nel Tevere la statua della dea.

La situazione cambiò con Caligola (12-41), pronipote di Augusto e di Antonio, che costruì un grande tempio dedicato ad Iside in Campo Marzio: l'Iseo Campense.

Claudio (10 a.C.-54 d.C.), Nerone (37-68) e Vespasiano (9-79) diedero il loro appoggio al culto della dea. Vespasiano, prima di festeggiare insieme al figlio Tito la vittoria sugli ebrei ribelli, trascorse una notte di preghiera nell'Iseo per ringraziare la grande dea. Nel 71 venne coniata una medaglia con l'Iseo Campense.

Domiziano (51-96) si salvò dai partigiani di Vitellio nascondendosi in una processione isiaca. Quando l'Iseo Campense venne distrutto da un incendio nell'80 d.C. Domiziano lo ricostruì.

Nel secondo secolo d.C. Roma divenne il centro della religione di Iside: divenne la sacrosancta civitas secondo la denominazione di Apuleio nelle Metamorfosi.

Adriano (76-138) volle costruire nella sua villa imperiale di Tivoli un Canopo in miniatura culminante in un Serapeo. Nel 126 inaugurò un santuario dedicato ad Iside a Luxor. Nel 127 fece costruire ad Ostia un Iseo.

Marco Aurelio (121-180) invocò l'ausilio degli dei egiziani per salvarsi durante una crisi militare in Bosnia.

Commodo (161-192) si fece rasare come un pastoforo. Le monete del suo tempo lo mostrano in compagnia di Iside e di Serapide.

Settimio Severo (146-211) favorì il culto isiaco. Sulle monete di Julia Domna, seconda moglie dell'imperatore, si vede Iside che allatta Horus.

Caracalla (188-217) riammise il culto isiaco entro i confini sacri della città di Roma. La religione della grande dea raggiunse il suo apogeo.

Alessandro Severo (208-235) restaurò l'Iseo Campense e gli altri templi della dea.

Diocleziano (245-316), che regnò fino al 305 d.C. quando decise di abdicare, costruì probabilmente l'Iseo della III Regio (quartiere) di Roma. Fece coniare molte monete con la dea Iside.

In tutto l'Impero Romano si ritrovano simboli della dea su gioielli, spille, fermagli, anelli. Vennero costruiti santuari, statue e monumenti in molte località.

Due solenni festività legate a Iside venivano celebrate nell'Impero Romano: il Navigium, o vascello di Iside, il 5 marzo e l'Inventio di Osiride, dal 29 ottobre al 1° novembre.

Questa felice era ebbe termine nel 312 con l'avvento al trono di Costantino (280-336).

Dopo l'editto di Costantino (313 d.C.) i cristiani iniziarono a perseguitare le altre religioni.

Nel 380, con l'editto di Tessalonica, Teodosio (347-395) dichiarò il cristianesimo religione di stato. Tutti gli altri culti furono proibiti, i templi distrutti, le statue abbattute, i sacerdoti e i fedeli processati dalle autorità o linciati dalle folle guidate da vescovi e monaci fanatici.

Nel 391 Teofilo, il patriarca cristiano di Alessandria, chiamò i monaci a "purificare" la città del Serapeum.

Nel 394 vennero celebrati gli ultimi riti ufficiali in onore di Iside a Roma.

Nel 396 il barbaro Alarico, re dei Goti, al cui seguito erano gli "uomini vestiti di nero" (i monaci cristiani), incendiò il santuario di Eleusi.

Nel 415 un gruppo di monaci cristiani, seguaci del patriarca di Alessandria, Cirillo, linciò Ipazia (370-415), donna che aveva raggiunto una grande fama nella filosofia e nella matematica, figura rilevante della scuola neoplatonica, esponente del mondo intellettuale pagano. Con la sua morte iniziò il declino di Alessandria come centro culturale.

Nel 536 l'imperatore Giustiniano (483-565) ordinò la chiusura dell'ultimo tempio di Iside, situato nell'isola di File sul Nilo ai confini con la Nubia, e lo fece trasformare in una chiesa cristiana.

Era finito per sempre il culto della "Dea dai molti nomi"?

Nel 431 i vescovi cristiani si erano riuniti ad Efeso, la città sacra alla dea Artemide, una delle manifestazioni della Grande Madre. Il Concilio decretò che Maria, madre di Gesù, doveva essere chiamata Theotokos, Mater Dei, Madre di Dio. L'antico titolo della grande dea Iside.

(da http://www.maat.it/livello2/iside-01.htm)

Ciao

Illyricum

:)

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Che strano! Anche altre due chiese dedicate a S. Stefano sorgono su antichi templi isiaci: a Bologna e a Verona.

Bellissimo quello di Bologna, che ho visitato recentemente. Si vede ancora una lapide.

DOMINAE ISIDI VICTRICI

Testo. Dominae Isidi Victrici/nomine M.Calpurni Tiron[is et] suo, ex parte patrimoni sui/ Sextilia M(arci) lib(erta) Homulla per Anic[etu]m lib(ertum) suum ut fieret test(amento) cavit.

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Che strano! Anche altre due chiese dedicate a S. Stefano sorgono su antichi templi isiaci: a Bologna e a Verona.

Bellissimo quello di Bologna, che ho visitato recentemente. Si vede ancora una lapide.

DOMINAE ISIDI VICTRICI

Testo. Dominae Isidi Victrici/nomine M.Calpurni Tiron[is et] suo, ex parte patrimoni sui/ Sextilia M(arci) lib(erta) Homulla per Anic[etu]m lib(ertum) suum ut fieret test(amento) cavit.

Non così strano... I luoghi di culto cristiani erano costruti spesso sopra altri templi per due ragioni:

A) Estirpare radicalmente il culto pagano, "controllado da vicino" il lugo sacro.

B) Kult-Kontinuität, ovvero continuità di culto, apprpriarsi di luoghi già considerati sacri dalla notte dei tempi.

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Che strano! Anche altre due chiese dedicate a S. Stefano sorgono su antichi templi isiaci: a Bologna e a Verona.

Bellissimo quello di Bologna, che ho visitato recentemente. Si vede ancora una lapide.

DOMINAE ISIDI VICTRICI

Testo. Dominae Isidi Victrici/nomine M.Calpurni Tiron[is et] suo, ex parte patrimoni sui/ Sextilia M(arci) lib(erta) Homulla per Anic[etu]m lib(ertum) suum ut fieret test(amento) cavit.

Non così strano... I luoghi di culto cristiani erano costruti spesso sopra altri templi per due ragioni:

A) Estirpare radicalmente il culto pagano, "controllado da vicino" il lugo sacro.

B) Kult-Kontinuität, ovvero continuità di culto, apprpriarsi di luoghi già considerati sacri dalla notte dei tempi.

Sì, questo lo sapevo, ma è strano che ci siano tre templi di Iside trasformati tutti e tre in Santi Stefani.

Modificato da okt
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Raffigurazione del tempio di Iside nel Campo Marzio. Mostra un tempio con 4 colonne: nella cella è una statua della dea Iside, sopra l'ingresso è un frontone semilunare con un rilievo di Iside seduta su un cane. Questo tempio di Iside è stato significativo a Vespasiano, perché riparato lui e suo figlio Tito, che aspettava per il loro trionfo congiunto nel 71 dC.lasciatemelo dire,che gran bella moneta

Se queste sono foto di una tua moneta complimenti.... :o

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Ma la prima foto, quella con il dettaglio, da dove proviene? è una moneta di una collezione publica o è una foto tratta da un catalogo d'asta???

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Trovata....

Muenzkabinett Berlin.... non potremo mai averla in collezione.... :rolleyes: oo) :(

MuenzkabinettBerlin

Ecco il dritto di tale meraviglia:

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Non conoscevo questo sito, davvero ben allestito. Grazie Cliff! :)

Figurati! :D

E' in effetti un sito davvero ben fatto: fronte retro di ogni moneta in collezione, in scala centimetrata e c'e' anche l'opzione "magnification" per andare a studiarsi i particolari, le patine e i dettagli piu' minuti. Quando avremo siti cosi' anche per i nostri musei con collezioni numismatiche? Nel 2050?

E' chiaro che con un sito del genere e' piu' difficile mettersi a trafugare monete dai cassetti o fare sostituzioni come le tristi vicende del monetiere del Museo Nazionale Romano.

Ad esempio voi l'avevate notata la piccola testina sotto il ritratto di Vespasiano? Davvero inusuale...Cosa rappresenterebbe? Ci sono altre monete con questo particolare?

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quella "testina" è la aegis, ovvero una Gorgone. Capita spesso che adorni il collo degli imperatori sui sesterzi, solo che è difficile vederla in modo tanto dettagliato. ne ho vista una simile su un sesterzio di Traiano nella prossima asta Kunker.

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quella "testina" è la aegis, ovvero una Gorgone. Capita spesso che adorni il collo degli imperatori sui sesterzi, solo che è difficile vederla in modo tanto dettagliato. ne ho vista una simile su un sesterzio di Traiano nella prossima asta Kunker.

Infatti, tra tante egide che Domiziano indossa sulle mie monete, questa è forse l'unica con dettaglio apprezzabile.

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quella "testina" è la aegis, ovvero una Gorgone. Capita spesso che adorni il collo degli imperatori sui sesterzi, solo che è difficile vederla in modo tanto dettagliato. ne ho vista una simile su un sesterzio di Traiano nella prossima asta Kunker.

E io che pensavo che l'egida fosse una sorta di decorazione del mantello...non l'avevo mai vista con questo livello di dettaglio, e' impressionante!! :o :o :o

ps. Non male neanche la tua comunque Flavius!

Modificato da cliff
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L'esemplare che compare sul RIC al n. 117, appartenente al British, non è assolutamente di questo livello.

E' singolare anche la presenza del globo alla base del collo dell'imperatore, normalmente associato alle emissioni di Lugdunum, mentre questa è della zecca di Roma.

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Questo è l'asse che avevo postato nella tua discussione di ieri su Aequitas e Moneta.

Si vedono bene i tentacoli (rectius serpenti), non però il profilo di Medusa come sul sesterzio.

Ciao

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Modificato da FlaviusDomitianus
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ciao a tutti,per informazione la moneta lo visualizzata su questo link: .vroma.org/images/mcmanus_images/indexcoins2.html

e' interessante per chi volesse,buona visione.

n.b:come sempre aggiungete il www al link

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