Vai al contenuto
IGNORED

QUANDO INIZIA IL LOOK NEI RITRATTI DELLA MONETE ?


Risposte migliori

Nel partecipare alla discussione sui testoni di Galeazzo Maria Sforza mi sono venute in mente alcune riflessioni sull'iconografia monetale sforzesca : con Francesco Sforza l'immagine del ritratto coniata sulla moneta passa da una dimensione simbolica e idealizzata del potere a una dimensione veristica : il ritratto appare ripreso dalla realtà con immagini simili a quelle riportate nei quadri e nelle rappresentazioni dell'epoca ,con la rappresentazione di sembianze fisiche precise , ma forse anche caratteriali .

Nel ducato d'oro e nel testone Francesco appare ,intanto di profilo ,anche con i suoi difetti evidenti , un' ampia fronte stempiata ,un naso aquilino ,un aspetto non giovanile , i riferimenti alla scuola pittorica lombarda dell'epoca sono evidenti con anche l'uso delle ombre nel testone .

Con Galeazzo Maria Sforza abbiamo invece addirittura tre tipi differenti di ritratti nei ducati ,uno molto giovanile ,la fronte fortemente scoperta ,lo sguardo un po' corrucciato ,nel secondo tipo la capigliatura diventa più fuente fino ad arrivare al terzo con uno sguardo che accenna quasi un sorriso ,la capigliatura folta e curata , la frangia copre totalmente e interamente la fronte .

Tutto questo lo vedremo successivamente anche nei successori dello stesso fino a Ludovico il Moro sempre più curato sia nell'immagine di profilo che nella veste.

Dagli aspetti ideali e simbolici del passato si passa a una dimensione espressiva semplice e curata del profilo dove tutto si avvicina al vero e alla realtà : ma l'aspetto della cura dell'immagine che si nota in Galeazzo Maria in particolare della fronte coperta da una evidente frangia e dalla fluente capigliatura curatissima ,le vesti impeccabili ,mi porta a pensare che questo sia il momento specifico in cui parte nella monetazione il concetto che oggi chiameremmo il look ,la cura dell'immagine .

Gli Sforza precursori dei tempi moderni e innovatori dell'iconografia monetale,sono loro che hanno lanciato la moda del moderno look ? Sembrerebbe di si ,che ne pensate ?

Modificato da dabbene
Link al commento
Condividi su altri siti


Questa come look è la fine del mondo.....

post-8209-0-97228400-1307100646_thumb.jp

Davvero fantastica!!!

Discussione interessante. Uno dei look recenti piu' interessanti mi sembra sia stato quello della regina Isabella nelle 500 Lire Caravella...:)

img805.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


  • ADMIN
Staff

Ma non è la Regina Isabella, è la moglie dell'incisore ;)

Ritratta anche in altre opere:

DSCN0131-1.jpg

http://www.icfranchi.brescia.it/ctp/euro/euro%20storia/lire%20repubblicane%202%20serie_file/Giampaoli%27s%2520medal.jpe

Link al commento
Condividi su altri siti


Per riprendere e continuare la discussione ricordo l'impegno di Galeazzo Maria Sforza in campo numismatico :introdusse intanto la lira d'argento e si circondò di esperti in questo campo che lo consigliarono e incoraggiarono in queste iniziative ,da banchieri ,mercanti ,uomini d'affari ; è ovvio che ritenendo che proprio con Galeazzo Maria si possa incominciare a parlare di look ,questi " esperti "

probabilmente affrontarono col Duca questo aspetto di una " buona immagine personale " sulle monete .

In epoche successive con Ludovico il Moro questo culto della cura dell'immagine aumenta con una ricercatezza sempre maggiore : per la monetazione di Ludovico e per la costruzione dell'impianto costruttivo della sua monetazione è ricorrente il nome di Leonardo da Vinci che che con Ludovico ebbe ,come sappiamo ,ottimi e importanti rapporti di collaborazione.

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Buona giornata

penso che uno degli esempi più emblematici riguardi il look celeberrimo di Federico da Montefeltro, sempre rivolto a sinistra, così da celare la menomazione che il viso subì in battaglia (mancanza dell'occhio destro e scarnificazione del setto nasale)

23a4pg.jpg

Ancora più evidente nel celebre quadro di Piero della Francesca

243khfk.jpg

In ogni caso, l'immagine più o meno veritiera del potente effigiato, doveva essere legata alla sensibilità dello stesso....Federico da Montefeltro scelse il suo lato "migliore"; i vari Borbone: Carlo, Ferdinando...non credo si crearono mai problemi nel far vedere i loro grandi nasoni ed il labbro pendulo.

Saluti

Luciano

Link al commento
Condividi su altri siti


Se intendiamo come look l'accuratezza del ritratto realistico in senso rinascimentale, la prima moneta con tale tipologia di ritratto è quella di Ferdinando I d'Aragona a Napoli tra il 1458-59 seguito da Francesco Sforza nel 1462 e via di seguito dagli altri principi italiani* e regnati d'oltralpe. Iteressante il caso della "scandalosa" Lira Tron, che è la prima in argento con ritratto (1471) e che trasgredendo alla visione non personalistica del potere della tradizione repubblicana restò un unicum nella produzione veneziana. **

* magnifici i ritratti di Lodovico II di Saluzzo, Ercole I d'Este, Giovanni Maria da Varano e i "volti sovrani" dei Savoia ...

** Travaini, Prokisch, Ritratto monetale del Rinascimento a Genova?

anche questo valido contributo è disponibile in rete:

La naissance du portrait monetaire dans l'Europe de la Renaissance

Modificato da numes
Link al commento
Condividi su altri siti


Borso d'Este fu elevato alla dignità ducale dall' imperatore Federico III per Modena e Reggio, mentre per Ferrara lo fu dal papa Paolo II nel 1471, l'anno della sua morte.

Nell'articolo francese si collega la coniazione del ducato all'evento del 1452 ( con conseguente promozione a primo ritratto rinascimentale su una moneta )

In realtà la dicitura della moneta è inequivocabile: DUX FERRARIE

Quindi il ducato venne emesso per l'evento del 1471 (anche nel Biaggi non si fa distinzione tra le due diverse investiture)

la classifica vede ancora al comando Ferdinando I d'Aragona, seguto da Francesco Sforza di poche misure

239689.th.jpg

]

Modificato da numes
Link al commento
Condividi su altri siti


in questi ritratti di Carlo V però io colgo un interesse per l'antico e il celebrativo che nei ritratti del primo Rinascimento non compare ancora. Sembra che alla Natura si sia sostituita la Storia. L'immagine è senza dubbio quella reale di Carlo, riconoscibile, ma trasfigurata in una che lo riconduce idealmente agli antichi imperatori di Roma quasi a sottolineare il suo programma politico di restaurazione dell'autorità imperiale.

Link al commento
Condividi su altri siti


Inviato (modificato)

Molto bella e rappresentativa la piantina di Numes ,grazie a poi alle immagini postate da Rorey 36 si può vedere bene quello che descrivevo nel primo post sulla ritrattistica monetale degli Sforza ,si passa dal fin troppo realista Francesco raffigurato anche coi suoi difetti ,stempiatura ,naso aquilino ,immagine da uomo molto maturo ,a Galeazzo Maria che incomincia a curare la sua immagine rapppresentato con la folta capigliatura ,ampia frangia ,colletto curato fino ad arrivare alla massima cura di Ludovico col viso fiero e volitivo ,capigliatura perfetta ,curata ,a gradini ,che arriva fino al colletto , i tratti del viso sono molto precisi ed attentamente studiati.

Modificato da dabbene
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 1 mese dopo...

Buon pomeriggio,

da appassionato di cose malatestiane mi rendo conto che la monetazione di questa celebre prosapia è molto carente dal punto di vista della ritrattistica. Infatti, se escludiamo il soldino bresciano di Pandolfo III, in cui il Signore appare ritratto con collo taurino, folta barba e capo cinto da una corona floreale, nessun altro Malatesta che battè moneta si fece ritrarre, preferendo invece inserire imprese e scudi araldici. Diverso è il campo della sfragistica, molti infatti sono i sigilli a cui questi signori affidarono la propria immagine, ma forse vado fuori tema.

un saluto ;)

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 3 settimane dopo...

Buon pomeriggio,

da appassionato di cose malatestiane mi rendo conto che la monetazione di questa celebre prosapia è molto carente dal punto di vista della ritrattistica. Infatti, se escludiamo il soldino bresciano di Pandolfo III, in cui il Signore appare ritratto con collo taurino, folta barba e capo cinto da una corona floreale, nessun altro Malatesta che battè moneta si fece ritrarre, preferendo invece inserire imprese e scudi araldici. Diverso è il campo della sfragistica, molti infatti sono i sigilli a cui questi signori affidarono la propria immagine, ma forse vado fuori tema.

un saluto ;)

Esistono invece molte medaglie dei Malatesta, di grande modulo, fuse, che testimoniano la loro splendida presenza rinascimentale

Il soldino di Sigismondo Pandolfo Malatesta 1404 - 1421, è in realtà un ritratto ripreso probabilmente da un denario romano che rappresentava Ercole (da qui il collo taurino e la testa laureata).

Il soldino è uno dei precursori, ma non l'unico , della comparsa del ritratto fisionomico nelle monete tardo-medioevali/pre-rinascimentali

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.