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LA MONETAZIONE DI SUESSA


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Luigi è un mio carissimo amico, ci conosciamo da molti anni e ci vediamo spesso, o almeno quando si può, poiché risiediamo a breve distanza. E' anche registrato su questo forum, tra l'altro. Sono bene a conoscenza del fatto che il lavoro negli ultimi tempi lo ha impegnato molto, ma posso asserire di disporre da diversi anni della versione definitiva del corpus Campaniae Nummis (la versione definitiva è del 2007). Questo corpus, realizzato per tutte le zecche campane, è stato distribuito dallo stesso autore, ovviamente, non solo allo scrivente ma anche a tanti altri numismatici o collezionisti interessati alla materia. Le anticipazioni che ho digitato nel precedente messaggio le ho estratte dallo stesso volume. Il lavoro di Luigi è, per coloro che lo possiedono, e sarà, per chi a breve ne disporrà attraverso il web, fondamentale. Ogni discussione, curiosità o eventuale confronto credo siano appropriati solo dopo la distribuzione nel web in apposito spazio, dato che non sono autorizzato a divulgare informazioni essendo stata la distribuzione del corpus, fino ad ora, solo in via amichevole e riservata.

Basta solo pazientare il tempo tecnico logicamente necessario.

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Grazie mille e salutami Luigi se lo vedi.

Sarebbe molto bello se alcuni amici, te compreso, possano aiutarlo a impilare il suo materiale in una adeguata e funzionale forma elettronica. So per esperienza che una cosa è scrivere a scopo cartaceo (ad esempio in Word) e un'altra in prospettiva di consultazione online.

In bocca al lupo!!

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Con viva sorpresa e vero piacere leggo questa serie di interventi sulla monetazione di Suessa, di cui sono un piccolo (non di età) estimatore e collezionista. Ho avuto molte difficoltà a reperire un’informazione organica su questa zecca minore e, pertanto, complimenti ad Acraf per il lavoro che ha presentato.

In questa sede, senza nulla togliere a quanto profuso da Acraf, voglio anche io evidenziare l’opera del già citato amico Luigi Graziano, che ho avuto l’onore di conoscere grazie proprio a questo forum e che mi ha fornito preziose informazioni sulle monete in oggetto.

Come già detto anche da altri utenti in questa sede, ho avuto la fortuna di poter avere e leggere, in anteprima, parte del suo poderoso lavoro sulla antica monetazione della Campania e aspetto da tempo la pubblicazione dell’intera opera. Sono certo che raccoglierà ampi consensi e contribuirà a far meglio conoscere ed apprezzare le tante zecche minori di questo bellissimo territorio, ricco di storia ed opere d’arte.

Da parte mia, un sincero grazie ad Acraf e al caro amico Luigi Graziano.

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Intervengo perchè chiamato in causa, e per cercare di risolvere la "diatriba"

Intanto ringrazio tutti, questa è una monetazione che mi sta a cuore.

L'esemplare della collezione Gale 142, id 36, reca al dritto il simbolo scudo ovale ed etnico solo al reverso

http://sylvester.acl.arts.usyd.edu.au/cocoon/acans/edit?id=36

L'esemplare SNG UK 0501_0006, reca al dritto il simbolo scudo ovale ed etnico in entrambi i lati, tra l'altro reca un errata attribuzione.

http://www.sylloge-nummorum-graecorum.org/

E vero che l'etnico risulta di ostica lettura, ma alcuni indizi iconografici mi inducono a pensare che sia da attribuire a Suessa.

Non sono noti esemplari di altre zecche campane che riflettono stesse caratteristiche per posizioni di lettere d'etnico, ( lettera A al centro della linea d'esergo ), simbolo ecc.

L'unica alternativa possibile la si rileva nell'esemplare Budapest 367 emesso a nome di Cales, unico del gruppo con la Nike con simbolo scudo ovale ed etnico in entrambi i lati.

Per quanto siano simili, l' UK ed il Budapest, al confronto ci si riscontra evidenti differenze di conio, a partire dall'inclinazione dello scudo.

Inoltre la suddivisione del tipo Mercurio/Ercole è da rivedere

A mio parere sono da dividere in due gruppi, a prescindere dalla diversa legenda PROBOM, sono varie e se ne potrebbe discutere per un bel po, di sicuro c'è un legame con serie che mostrano una resa iconografica di stile severo, ( barbarica secondo Sambon )

Gruppo con Mercurio con colletto allacciato, e gruppo sprovvisto di colletto

Entrambi i gruppi all'analisi ponderale, mostrano grafici disomogenei con pesi dai 5 e passa ad oltre i 9 g. e con addensamenti, per entrambi, sui 6/7 e passa grammi.

Datosi che dai rinvenimenti non si ha notizia o si hanno notizie sporadiche a quale dei due gruppi appartengono gli esemplari rinvenuti, la conservazione di tali, oltre al peso, non ci fornisce indicazioni tali da poter stabilire quale delle due varianti sia da anteporre o se siano coevi.

Spero di essere stato utile.

Luigi

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Mi fa molto piacere che sia intervenuto Luigi, che sicuramente ha studiato Suessa in maniera molto più dettagliata di me e grazie anche alla conoscenza analitica di altre zecche campane, avrà modo di migliorare i mio modesto tentativo, che era semplicemente una sorta di trascrizione, con inserimento di immagini altrimenti assenti, dal lavoro della prof.ssa Valente, la quale per prima aveva riconosciuto che il suo era un lavoro solo preliminare, con altre finalità e con molti esemplari da esaminare visivamente (non dmentichiamo che la stessa docente, pur essendo una accademica, non ha ancora potuto visionare i pezzi che stanno nel medagliere di Napoli: no comment!).

Mi piace pensare che la mia discussione possa servire di stimolo per rendere disponibili gli studi di Luigi.

Aspetteremo e potremo anche avviare discussioni più mirate!

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Mi dimenticavo, l'esemplare SNG Gale 142, che era stato inserito nel "calderone" dell'ultima emissione di Suessa con O / toro e SVESANO, effettivamente presenta il simbolo scudo, che era citato solo nell'esemplare Napoli, Santangelo 1395 e che avevo messo in dubbio (sarebbe auspicabile, ma invano, verificare se provengono dalla stessa coppia di conii).

Per comodità di visione, allego la relativa immagine, col solito ingrandimento del simbolo:

post-7204-0-86962600-1316948850_thumb.jp post-7204-0-20905900-1316948869_thumb.jp

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Passando invece all'altro esemplare citato da Luigi, che proviene dal SNG Ashmolean 6 ed erroneamente attribuito a Cuma, anche qui abbiamo sicuramente il simbolo scudo. Ma l'immagine della foto (piuttosto modesta), che per correttezza allego, assieme al cattivo stato di conservazione, non permette di avere certezze sulla presenza di lettere sia al diritto che al rovescio.

Mi sembra debole poter sostenere che l'etnico sia di Suessa e compare sui due lati.......

post-7204-0-22597100-1316949690_thumb.jp

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Dal momento che non molti posseggono i volumi del SNG Budapest (edito da Ennerre di Milano), penso di fare cosa gradita postare l'immagine del SNG Budapest 367, di Cales, giustamente citato da Luigi come un raro esempio di etnico ripetuto sui due lati della moneta con Apollo/toro incoronato da Nike.

post-7204-0-67697800-1316955323_thumb.jp

Lo stile appare legegrmente diverso dal precedente esemplare di ANS Ashmolean.

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  • 2 anni dopo...

Segnalo due esemplari non riportati in questo thread:

390674.jpg?w=1229

H. D. Rauch GmbH, 86, 51; 6,08g

newvarietysuessa.jpg

Tinntinna 21, lot 42; 7,50g; 22mm

Apparentemente entrambi gli esemplari non riportano alcun simbolo al dritto, anche se lo stato di conservazione non permette di affermarlo con certezza. Il primo (Rauch) al rovescio ha una N; il secondo (Tintinna) una M.

Saluti

Nico

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  • 5 anni dopo...
Il 19/9/2011 alle 18:57, acraf dice:

Come sopra osservato, il gruppo III è formato essenzialmente da due serie, accomunate dalla testa di Apollo laureato al D/ e dal toro androprosopo incoronato dalla Vittoria in volo al R/, che si distinguono per la posizione dell’etnico, al D/ della prima serie (considerano che la seconda serie è probabilmente una copia barbarica) oppure al R/ nella terza e più comune serie.

Poi bisogna accennare ad alcuni esemplari (Sambon 693 e 694) che recano al diritto testa di Apollo con leggenda NEOΠOΛITΩN e al rovescio il toro androposopo con leggenda SVESANO. Più che testimonianze di un’alleanza fra Neapolis e Suessa, con veri ibridi, probabilmente ha ragione Sambon a ritenerle riconiazioni poco accurate.

La tipologia è completamente diversa dalle precedenti emissioni bronzee di Suessa e copia fedelmente i tipi dell’unità della III fase delle monete di bronzo di Neapolis:

post-7204-0-88294900-1316451387_thumb.jp

La distribuzione di queste nuove monete interessa ancora i territori della Campania settentrionale, del Latium, della Marsica, del Sannio pentro, ma si registra una significativa estensione del raggio di diffusione, sia verso nord (Etruria) sia verso sud (fino alla Sicilia, come testimoniato da Montagna di Cavalli).

Per quanto riguarda la metrologia, sembra esista una diversa distribuzione ponderale tra la prima e la terza serie. Per la prima la Valente ha trovato un peso medio di circa 6,3 g con due picchi di addensamento a 7,49-7,00 e a 6,49-6,00 g, mentre per la terza serie ha rilevato un peso medio di circa 5,70 g, con addensamento a 6,00-5,50 g.

Il peso medio e la distribuzione della prima serie appaiono sovrapporsi alla simile monetazione di Cales.

post-7204-0-24192500-1316451406_thumb.jp

Sicuramente la terza serie è stata coniata poco dopo la prima, non solo per un peso leggermente ridotto, ma anche perché manca completamente nel ripostiglio di Pietrabbondante, che comprendeva invece le precedenti emissioni di bronzo di Suessa.

La presenza di lettere comuni sulle serie enee di Suessa e di Neapolis potrebbe indicare che le due città abbiano fatto ricorso a medesimi artigiani piuttosto che la produzione di tali monete sia stata tutta concentrata a Neapolis (ipotesi di Marchetti).

Facendo il parallelo con le simili emissioni di Suessa, Cales e Neapolis, la Valente ha proposto che la prima serie di Suessa ricadrebbe nell’arco temporale fra il 270 e il 250 a.C., dopo il numerario con il gallo. La terza serie sarebbe di poco posteriore, con una datazione non chiaramente specificata dalla Valente, ma che presumo sia intorno al 250-240 a.C., quando il piede ponderale è passato da 6 a 5 scrupoli, probabilmente a seguito del grande sforzo bellico durante la prima guerra punica.

Anche la maggiore produzione della terza serie mi sembra compatibile con il forte sostegno di Suessa all’economia romana durante questa guerra. Secondo Taliercio Mensitieri per le monete enee di Neapolis, il passaggio a 5 scrupoli sarebbe dettato dalla necessità di convertire il bronzo campano con 1/48 (quartuncia) dell’asse di 240 scrupoli (mentre un bronzo campano di circa 7 g coinciderebbe invece con 1/48 di un asse da 300 scrupoli, sapendo che uno scrupolo romano pesa 1,125 g).

Con la conclusione della prima guerra punica cessò anche la monetazione di Suessa.

 

(Fine)

 

 

Naturalmente ora sono benvenute le vostre osservazioni su questa monetazione di Suessa.

Buonasera, complimenti @acraf, ho letto con piacere il lavoro che hai svolto e postato in questa discussione, sono  innamorato della storia di Sessa Aurunca e delle zone limitrofe, e in particolar modo della monetazione Greco Romano Campana, volevo proprio in questo forum intessere una discussione su questo tipo di monetazione, ma con piacere ho visto che c'è chi mi ha preceduto, e soprattutto con competenza che non avrei avuto, ti ringrazio e farò tesoro di tutto quello che hai condiviso. :)

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  • 11 mesi dopo...

Ciao a tutti,
ho acquistato ieri su asta live di Bertolami questa moneta di Suessa Aurunca per un hammer di 40 GBP.

Allego foto e descrizione, in attesa di vostre gradite considerazioni in merito, per le quali anticipatamente vi ringrazio.

Moneta di lecita provenienza e non in vendita.

Northern Campania, Campania, Suessa Aurunca, c. 265-240 BC. Æ (19mm, 4.68g, 6h). Laureate head of Apollo l.; O behind. R/ Man-headed bull standing r.; above, Nike flying r., crowning bull. Sambon 884; HNItaly 450. Near VF

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