Vai al contenuto
IGNORED

II INCONTRO NUMISMATICI ITALIANI


Risposte migliori

Colgo l'occasione per segnalare il seguente link:

http://www.xvcin.unime.it/?p=318

che è il verbale dell'incontro avvenuto fra numismatici accademici a giugno nell'Isituto Italiano di Numismatica di Roma nel corso dei preparativi per il famoso Congresso Internazionale che si terrà nel 2015 a Taormina sotto la direzione della prof.ssa Caccamo Caltabiano (importante in quanto saranno presenti praticamente tutti gli studiosi numismatici del mondo).

Mi sembra utile segnalarlo in quanto offre un interessante spaccato all'interno del mondo numismatico accademico con i suoi vari problemi.

Emerge chiaramente anche un loro problema di "visibilità" e viene vagheggiata la creazione di una Associazione, ma esistono diverse opinioni anche nei confronti del mondo dei collezionisti e dei periti.

Si nota comunque una certa attenzione verso la parte più colta e qualificata dei "privati" come le serie Case di asta....

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie Acraf

vale la pena di riportare alcune voci critiche alla costituzione di un"ennesima " associazione numismatica levatesi nel convegno stesso:

..Tuttavia, diversi colleghi (Gorini, Serafin, Balbi etc.) hanno sollevato la questione della sua inutilità, data l’esistenza di diversi enti simili; va inoltre considerato che la sua costituzione prevede costi e oneri burocratici nonché di tempo da impiegare anche per i necessari adempimenti presso l’Agenzia delle Entrate. Possiamo di conseguenza creare o una Società scientifica, che avrebbe la possibilità di interfacciarsi direttamente col Ministero, o una “Assemblea Permanente”, che si incontrerebbe un paio di volte l’anno, anche per mantenere un qualche scudo protettivo per i giovani, oppure possiamo entrare in un altro gruppo/società, come forse I’Istituto Italiano di Numismatica, ma andrebbero chiarite le modalità con cui farlo.

Renata Cantilena: Si potrebbe pensare ad una società come la SISAC, anche se corriamo il rischio di creare doppioni di quanto già esiste. Studiosi di numismatica sono già presenti in altre società...

In Italia di associazioni culturali numsimatiche (e parlo delle istituzionali, non dei circoli di appassioanti/collezionisti) ne esitono un bel numero:

Istituto Italiano di Numismatica (sede ROma)

Centro Internazionale di Studi numismatici (sede Pozzuoli)

vorrei aggiungere anche :

Accademia di Studi Numismatici

un'istituo in più, tra l'altro composto maxime da studiosi universitari, nato con l'obiettivo di difendere la categoria probabilmente non so quanto possa contribuire al progresso degli studi numismatici.

Il problema non è quello di dare vita ad un'ennesima associazione con tutti i problemi di budget, programma attività, sede, finanziamenti, biblioteca etc. come è il caso dei numerosi istituti esistenti. Il problema è bensì quello di riuscire a far funzionare, assolvendo alla missione che questi istituti si sono dati, questi centri con un'attività degna degli scopi che hanno portato alla loro creazione.

Il centro internazionale di studi numismatici ha prodotto dei bellissimi convegni (e relativi atti) che hanno fatto storia per l'approfondimento di alcune tenatiche di numismatica greca

L'IIN ha prodotto alcuni convegni assai specialistici , pubblicazioni di tesoretti e pubblica gli Annali che costitutiscono una pietra miliare per la numismatica classica.

Occorrerebbe forse maggore sinergia tra queste associazioni, in un'epoca di magri bilanci e ancora più magre risorse destinate alla cultura

(gli effetti dei tagli si vedono nell'occorrenza di gaffes come quella dello staff del M. Gelmini sull'esperimento dei neutrini del CERN ;) )

creare sinergie , piuttosto che disperdere ancora di più le forze moltiplicando societù e campanili che inevitabilmente indebolirebbero, piuttosto che rafforzare , l'unitarietà della ricerca italiana nell'ambito della numismatica classica.

Link al commento
Condividi su altri siti


Concordo pienamente con Numa Numa, che ha bene colto il senso del verbale postato.

Gli studiosi numismatici italiani sono abbastanza pochi e non ha senso disperdere le loro modeste risorse in nuove associazioni, quando a livello "istituzionale" già ci sono. Vivo a Roma e quindi frequento assiduamente l'Istituto Italiano di Numismatica, che non solo ha una comoda e prestigiosa sede (ultimo piano del Palazzo Barberini, in pieno centro di Roma e c'è solo il fatto di fare circa 200 gradini a piedi..., ma fa sempre bene alla salute!), ma possiede anche un'ampia biblioteca dove è possibile anche richiedere fotocopie ad equo prezzo. Ha una sala dove poter fare riunioni e infatti ha ospitato l'incontro descritto nel verbale.

Non conosco il suo vecchio Statuto e forse sarebbe utile effettuare qualche operazione di "svecchiamento", ma una sede già esiste.

Il Centro Internazionale di Studi Numismatici di Pozzuoli, che pure ha collaborato conl'Istituto per fare famosi convegni scientifici, è ultimamente decaduto dopo il ritiro e morte del suo fondatore Attilio Stazio.

In ogni caso mi sembra un atto molto democratico il fatto che la Caccamo Caltabiano, che conosco personalmente essere una persona molto aperta e priva di pregiudizi verso seri collezionisti, abbia reso disponibile in rete il verbale di una riunione ristretta agli accademici.

Mi auguro che pure associazioni private, come la Società Numismatica Italiana (che sta a Milano e possiede pure essa una buona biblioteca e sarebbe bello che crei con l'Istituto romano una rete per lo scambio di articoli su richiesta) e l'Accademia di Studi Numismatici possano trovare un buon punto di incontro con gli accademici. So che non esistono seri problemi con una Caltabiano o con una Travaini, ma ci sono purtroppo ancora diversi, specie dei Beni Culturali, che vedono come il fumo forme di collaborazione con privati....

Link al commento
Condividi su altri siti


Avagliano e Grimaldi, Univ. di Salerno (in sostituzione di G. Pardini, assente per indisposizione). Partiti da tesi magistrali sulla Collezione Farnese di Parma, poi portata a Napoli, lavorano alla sua ricostruzione muovendo dall’analisi dei calchi di solfo settecenteschi, conservati presso la Burton Constable Hall (Yorkshire), importanti perché Fiorelli non indicava la provenienza dei pezzi catalogati a Napoli. Le monete riprodotte nei calchi sono 827 solo di età greca, più 2000 romane, e 809 quelle finora identificate, utili per la storia del collezionismo nel ‘500, con riferimento anche ai falsi rinascimentali.

Mi permetto di completare i nomi di questi 2 dottori che a febbraio di quest'anno si sono laureati con 110 e lode. Essi sono Avagliano Dario e Grimaldi Jonatan.

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie e li terrò d'occhio quando decideranno di pubblicare un catalogo illustrato di tali calchi, che permetterebbe anche di ricostruire non solo una tipica collezione cinquecentesca ma anche la presenza di eventuali falsi rinascimentali per le greche e romane (basta pensare ad esempio alle famose spintriae erotiche che per la maggior parte dovrebbero essere creazioni rinascimentali).

Chissà se consultano anche il forum....

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.