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Inviato

Ho letto poco fa un articolo di Carlo Kunz sulla Rivista Italiana di Numismatica del 1897 in cui descrive un ripostiglio di monete rinvenuto a Treviso.

Il tesoretto era stato nascosto probabilmente tra il 1402 e il 1414, ed era composto da circa 270 monete veneziane (soldini e grossi), da quattro monete della Dalmazia, da una ventina di carrarini di Padova e da circa 80 denari di Aquileia.

Riguardo alle monete di Padova dice:

"Altra particolarità degna di rimarco è questa, che tutti i carrarini di Padova avevano una piegatura in traverso, fatta a mano, e ciò potrebbe avere rapporto colla notizia riferita da Rambaldo degli Azzoni, nel suo Trattato della zecca di Treviso, che nell'anno 1355 i carrarini fossero in Treviso esclusi dal commercio, con bando del governo di Venezia del 15 dicembre, e che nel 1379, tanto i vecchi quanto i nuovi carrarini, venissero banditi da Venezia e da tutte le altre città e terre a lei soggette."

Questa nota mi ha incuriosito.

Evidentemente chi possedeva delle monete delle quali veniva proibita la circolazione si premurava di "annullarle", anche se non le consegnava subito in zecca per la rifusione.


Inviato

Non credo che un auto annullamento potesse essere considerato valido...

Arka


Inviato (modificato)

Sono d'accordo con Arka. L'ipotesi è molto suggestiva, anche se la percentuale di carrarini piegati è intrigante. Non penso che le piegatura voluta della moneta potesse annullare il potere liberatorio del nominale. Il valore intrinseco della moneta, se non tosata, rimane immutato. Tante volte mi è capitato di osservare la stessa prerogativa in quasi ogni tipo di denaro del Centro Italia, anche se in esemplari singoli. In qualche caso anche in moneta d'oro. Ho sempre pensato ad un gesto voluto per diminuire il volume del ripostiglio in caso di più monete o per occultare la moneta singola in qualche fessura di muro o di struttura lignea.

Saluti

Modificato da adolfos

Inviato (modificato)

Non credo che un auto annullamento potesse essere considerato valido...

Arka

Concordo.

E convengo con adolfos che potevano essere vari i motivi per qui alcune monete venivano piegate, anche se non era certo cosa consueta da farsi col circolante.

Ma nel caso citato è proprio il numero di monete e la totalità delle monete di quella tipologia ad esser state piegate e conservate, in un ripostiglio piccolo e di monete di poco conto, a destare interesse.

Kunz per altro, suppone, per lo stato delle monete, che "...... il nascondiglio di esse possa essere stato il muro di qualche vecchio edifizio".

Se quelle monete non erano state tesaurizzate (e qui potevano ben starci frammenti di metallo prezioso o monete fuori corso), ma riposte in un nascondiglio da cui essere tratte per l'uso, non è che magari le monete "bandite" venivano piegate per non infrangere apparentemente la legge ma comunque usate?

Modificato da chievolan

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