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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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 Tipo con K e Φ nel campo a sinistra

Savoca Numismatik, 35th Silver Auction, lot 39, 03.08.2019.

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Startpreis: 75 EUR. Invenduto.

Greek
Kings of Macedon. Uncertain mint in Macedon. Antigonos II Gonatas 277-239 BC. Unit Æ 20 mm., 6,43 g.
Helmeted head of Athena right / Pan erecting trophy right, monogram of AN between legs, K above Φ behind, B-[A] across fields. very fine Cf. SNG Alpha Bank 1016.

apollonia


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Tipo con Z nel campo a sinistra e A tra le gambe di Pan

Roma Numismatics Limited, E-Sale 5, lot 334, 08.02.2014.

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Kingdom of Macedon Antigonos Gonatas Æ 19. 277-239 BC. Head of Athena right wearing crested Corinthian helmet / B-A, Pan standing right erecting a trophy; helmet left, wreath right, A between Pan's legs. SNG Copenhagen 1206; SNG Alpha Bank 1017-1019; Laffaille -; SNG Tübingen 1189. 6.47g, 19mm, 7h. Very Fine.

apollonia


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Tipo con il titolo regale B-A in basso

Bertolami Fine Arts, E-Auction 109, lot 382, 09.01.2022.

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Aggiudicazione: 15 Euro.

Greek
Kings of Macedon, Antigonos II Gonatas (277/6-239 BC). Æ (18mm, 5.06g, 12h). Uncertain Macedonian mint. Helmeted head of Athena r. R/ Pan standing r., erecting trophy. HGC 3.1, 1049. VF

apollonia


  • 2 settimane dopo...
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18 Tipo con simbolo non identificato sotto la coda di Pan

Münz Zentrum Rheinland, Auction 168, lot 111, 27.12.2013.

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MAKEDONIEN
KÖNIGREICH
Antigonos Gonatas 277-239 v. Chr. AE- Tetrachalkon 17/16,5mm 3,26g. Athenakopf n.r. / B - A Pan steht n.r. u. vollendet Tropaion l. Monogrann unten Monogramm für ANTI. AMNG Typ 187f, 6-11, SNG Cop. - (Typ 1205- 1211), SNG München - (Typ 1089-1097). tiefbraune Patina, vz-

apollonia

 


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Apro una parentesi per riportare la comunicazione ricevuta dalla CNG il 15 maggio scorso, che ho tradotto in italiano.

Un notevole distatere d'oro coniato dal re macedone Alessandro III “Il Grande”, che ha conquistato il mondo, è stato venduto per la strabiliante cifra di 306.250 dollari nella Feature Auction 129 di questa settimana. Il risultato da record mondiale è tipico dell'asta di 941 lotti di monete antiche e mondiali, che ha raggiunto un prezzo totale realizzato di 4,3 milioni di dollari, più di 2,5 volte la stima di prevendita di 1,72 milioni di dollari.

Il distatere, lotto 106, è stato classificato come Choice Mint state "star" dalla NGC, il più alto grado possibile per lo strike e la superficie e una designazione "Fine Style". Si tratta del prezzo d'asta più alto mai raggiunto da questa importante tipologia di moneta. “Questo è il grado più alto mai attribuito da NGC a un distatere di Alessandro”, ha dichiarato David Michaels, responsabile delle spedizioni e delle presentazioni di CNG. “Il risultato di oggi dimostra quanto si sia mosso il mercato!”.

Descrizione

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Re di MACEDONIA. Alessandro III “il Grande”: 336-323 a. C. Distatere AU (21 mm, 17,17 g, 8 h). Zecca di Anfipoli. Coniato sotto Antipatro, circa 325-323/2 a. C. Testa di Atena a destra con elmo corinzio crestato e decorato con un serpente arrorcigliato, orecchino a pendente singolo e due collane / AΛEΞANΔPOY, Nike in piedi a sinistra, che tiene una corona di fiori nella mano destra allungata e regge una stylis nel braccio sinistro; fulmine verticale nel campo a sinistra, monogramma ΛO sotto l'ala sinistra. Price 191; Troxell, Studies, Group B, 538 (stesso conio del dritto); Noe, Sicyon, 7.4 var. (A9/P- [conio del rovescio non riportato]). Lustro completo. Moneta inscatolata NGC 8232250-001, classificata Ch MS, Strike: 5/5, Surface: 5/5, stile pregevole. Una moneta eccezionale, il miglior esemplare certificato.

Il distatere di Alessandro III il Grande era la più grande moneta d'oro mai vista nel mondo greco e aveva un valore di 40 dracme d'argento. Sebbene i distateri fossero già stati coniati all'inizio del regno di Alessandro, la produzione maggiore ha avuto inizio dopo il 325 a. C. circa, quando Alessandro stava concludendo la sua campagna indiana ed era in viaggio verso Babilonia. Nello stesso periodo Alessandro mandò formalmente in pensione 10.000 veterani e li rimandò a casa in Macedonia con tutta la paga accumulata in un decennio di servizio, più il bonus di un talento, o 6.000 dracme, per ciascuno. Il solo bonus rappresentava 15 anni di paga di guerra, una somma inimmaginabile per questi guerrieri di professione. Si è tentati a pensare che i distateri d'oro siano stati battuti come parte di questo accordo, poiché l'equivalente di un talento in argento poteva essere pagato piuttosto comodamente con 150 distateri. Tuttavia, la maggior parte della coniazione dei distateri avvenne nella Macedonia vera e propria, nelle zecche di Anfipoli e di Aigai, piuttosto che nelle zecche orientali come Babilonia o Tarso, lungo la linea di marcia. Forse il nuovo imponente taglio era destinato solo agli ufficiali più anziani; in alternativa, piuttosto che essere costretti a portare con sé le ricchezze acquisite, per i soldati si sarebbe potuto emettere una forma speciale di buono che dava loro diritto a ricevere il pagamento completo una volta giunti a casa.

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Riprendiamo con Antigono II Gonata.

Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann), Auction 68, lot 8, 05.08.2018.

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Schätzpreis        50 EUR. Ergebnis             65 EUR.

Celtic Coins
EASTERN EUROPE. Imitations of Antigonos II Gonatas of Macedon (2nd-1st centuries BC). Ae. Obv: Stylized helmeted head of Athena right. Rev: Stylized Pan standing right, erecting trophy to right. Cf. HGC 3.1, 1049 (for prototype). Condition: Good very fine. Weight: 3.8 g. Diameter: 15 mm.

 

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Agora Auctions, Sale 98, lot 34, 08.12.2020.

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Estimate: 100 USD. Price realized: 68 USD.

Greek
Macedonian Kingdom. Antigonos II Gonatas. 277/6-239 B.C. AE unit (18.6 mm, 6.74 g, 5 h). Struck after 196 B.C. Helmeted head of Athena right. c/m: Head of Hera facing / B-A, Pan erecting trophy to right; [monogram to outer left, monogram between legs]. SNG Alpha Bank 1010 ff; SNG Copenhagen 1205 ff. Host coin: Fair, c/m: VF. Extremely Rare.
Ex BCD Collection.
 

Questo rarissima contromarca è stato applicata subito dopo il 196 a. C. per testimoniare la liberazione della Calcide dai Macedoni da parte di Flaminus. La testa di Hera rivolta verso l'alto è un tema comune nella monetazione calcidica, a conferma dell'origine della contromarca. Solo un altro esemplare è stato venduto negli ultimi 20 anni; cfr. Numismatik Lanz München - Asta 111, 25 novembre 2002, lotto 232, con contromarca di qualità inferiore.

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Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann), Auction 14, lot 126, 02.03.2014.

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Estimate: 50 EUR. Price realized: 45 EUR.

KINGS OF MACEDON. Antigonos II Gonatas (Circa 270-240 BC). Ae. Contemporary imitation.
Obv: Helmeted head of Athena left.
Rev: B - A.
Pan erecting trophy.
Cf. SNG Alpha Bank 1039 ff.
Condition: Very fine.
Weight: 3.8 g.
Diameter: 17 mm.

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Münz Zentrum Rheinland, Auction 198, lot 56, 19.04.2023.

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Schätzpreis        60 EUR. Invenduto.

GRIECHEN
MAKEDONIEN.
KÖNIGREICH.
Antigonos Gonatas 277-239 v. Chr. AE-Tetrachalkon 19mm 6,99g. Athenakopf n.r. / B - A - Monogramm für ANTI(GONOU) Pan schreitet n.r. und vollendet Tropaion, im Feld links F. AMNG 187, 6 Tf. 34,4, SNG Cop. 1209.

dunkelolivgrüne Patina, s-

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Classical Numismatic Group, Mail Bid Sale 72, lot 501, 14.06.2006.

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Estimate: $100.

KINGS of MACEDON. Antigonos II Gonatas. Second reign, 273-239 BC. Æ 1/2 Unit (4.62 g, 12h). Pella or Amphipolis mint. Struck circa 271/0-239 BC. Helmeted head of Athena right / Pan standing right, erecting trophy; monogram to upper left. SNG München 1113; SNG Alpha Bank -. VF, dark green patina, some flatness.
From the Robert A. Weimer Collection.
 

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Pan: il dio caprino che ama i boschi e le sorgenti

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Nato da Ermes e da una ninfa, Pan, metà uomo e metà capro, è il dio del mondo incontaminato dei pastori. Con il suo flauto rende liete le lunghe giornate estive, in compagnia delle altre divinità agresti, i satiri e le ninfe. Il suo terribile grido, però, può spaventare e gettare nello smarrimento chi lo ode: è il panico

La nascita di Pan

Ermes (il romano Mercurio), l’astuto e disinvolto messaggero degli dei, innamoratosi della bellissima ninfa Driope, si offre come custode del gregge di pecore del padre di lei, in Arcadia. Così riesce nell’intento di congiungersi alla ragazza. «Ed ella – come racconta l’Inno omerico a Pan – nelle sue stanze generò a Ermes un figlio diletto, subito straordinario a vedersi, dal piede caprino, bicorne, dall’urlo furioso, ma dal dolce sorriso». È Pan, che diviene una delle divinità più amate nel mondo dei pastori e delle campagne.

Proprio nella regione più montuosa e agreste della Grecia, l’Arcadia, sembra essere nato originariamente il culto di Pan, metà uomo e metà capro, per diffondersi presto ad altre zone, assumendo anche tratti non appartenenti al mondo agricolo. Pan diviene protettore dei cacciatori e dei pescatori, di tutte quelle attività in cui l’uomo è a contatto con la natura selvaggia e primitiva.

Sempre l’Inno omerico a Pan ce lo descrive nel suo contesto naturale: «Per le valli folte di alberi si aggira insieme con le ninfe amanti della danza: a esse piace calcare le cime delle impervie rupi invocando Pan, il dio dei pascoli, dalla folta chioma, irsuto, che regna su tutte le alture nevose e sulle vette dei monti, e sugli aspri sentieri. Si aggira da ogni parte tra le folte macchie: ora è attirato da lenti ruscelli, ora invece si inerpica tra rupi inaccessibili salendo alla vetta più alta da cui si scorgono le greggi».

(segue)


  • 2 settimane dopo...
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Nel mondo dei pastori

Pan è la divinità del mondo agreste e incontaminato, della vita all’aperto e della libertà anche sfrenata, della calura estiva e della fecondità: non a caso è rappresentato spesso in uno stato di eccitazione erotica. Tutte le caratteristiche che gli sono attribuite, nel mito antico, rispecchiano le abitudini della vita pastorale e agricola.

Proprio a Pan si attribuisce l’invenzione del flauto stesso (in greco sỳrinx), ricavato con la canna del giunco in cui fu trasformata la ninfa Siringa che respingeva le proposte d’amore del dio. Tutto il mondo pastorale è legato a Pan: spesso insieme al dio sono raffigurati i satiri, creature umane con orecchie, coda, corna e piedi caprini che trascorrono il tempo nei boschi e nelle campagne fra canti, suoni, balli e giochi; Pan è anche compagno delle ninfe, le divine abitanti delle fonti e dei boschi dedite ai cori e all’amore.

Tutti questi personaggi animano il paesaggio di uno dei generi letterari più originali che i Greci ci hanno lasciato: la poesia pastorale o bucolica, il cui iniziatore è il siracusano Teocrito (4°-3° secolo a.C.). Così ‘cantare Pan’ indica in generale il dedicarsi alla poesia bucolica, e il dio rimarrà uno dei protagonisti del genere pastorale fino all’età moderna, in poesia come anche nella tradizione figurativa.

Se i pastori invocano Pan per la fecondità delle greggi, il dio sa anche incutere loro paura. Il suo terribile grido, nelle calde ore estive, può terrorizzare chiunque lo oda e gettarlo nello smarrimento: è il timor panico; ancora oggi, di una persona completamente impaurita e confusa, si dice che «è in preda al panico».

 

Pan dio universale

Quando Ermes porta per la prima volta Pan sull’Olimpo, racconta ancora l’Inno omerico a Pan, tutti gli dei sorridono al suo aspetto caprino, «e lo chiamarono Pan (in greco «tutto») perché a tutti l’animo aveva rallegrato». Ma questa etimologia del nome Pan non è ritenuta attendibile dagli studiosi, che preferiscono collegare il nome ad altri termini, di origine indoeuropea, che indicano l’attività della pastorizia, come per esempio il latino pascere «far pascolare».

Tuttavia l’etimologia che accosta Pan all’aggettivo «tutto» è piuttosto diffusa nell’antichità, ed è anzi all’origine della trasformazione religiosa che il dio subisce in età tardo-antica e cristiana. Pan diviene una divinità naturalistica che simboleggia il mondo intero e la natura nei suoi aspetti più incontaminati, il ‘tutto’ universale a cui l’uomo tende a unirsi.

https://www.treccani.it/enciclopedia/pan_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/

 

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