alexfaggiani Posted December 29, 2011 Share #1 Posted December 29, 2011 Consideriamo alcune caratteristiche fonetiche del linguaggio messapico: il cambio del Proto-Indo-Europeo PIE o breve -ǒ- in -ǎ- (come nell'ultima sillaba del genitivo kalatoras) il cambio del finale -m in -n (come in aran) il cambio di -ni- in -nn- (come nel nome messapico Dazohonnes verso l'illirico Dazonius; il genitivo Messapico Dazohonnihi verso il genitivo illirico Dasonii, etc.) il cambio di -ti- in -tth- (come nel prenome messapico Dazetthes verso l'illirico Dazetius; il genitivo Messapico Dazetthihi verso il genitivo illirico Dazetii; da una radice comune Dazet- sia in Illirico che in Messapico) il cambio di -si- in -ss- (come nel Messapico Vallasso invece di Vallasio, derivato dal nome breve Valla) la perdita della finale d (come in tepise), e probabilmente del finale t (come in -des, che forse significa "mettere", dal PIE *dhe-, "mettere") il cambio delle aspirate in PIE nelle consonanti: PIE *dh- o *-dh- in d- o -d- (messapico anda PIE *en-dha- PIE *en-, "in"; confronta il Greco entha) e PIE *bh- o *-bh- in b- o -b- (messapico beran PIE *bher-, "tenere") -au- prima (di alcune) consonanti diventa -ā-: Bāsta, da Bausta il cambio del messapico -as, -es in -us . Esaminiamo l'antroponimo messapico Dazohonnes che trova il corrispondente in Illirico che diventa Dazonius(Dasonius) che molto ricorda lo stile latino dei nomi. Esistono in alcune iscrizioni dei nomi messapici che probabilmente hanno costituito dei nomi di gens romane. Questi sono i nomen Artorres,Artahias ,Platorres,Blatthes,Taotorres,Dazohonnes,Dazimas, il praenomen Dekias. Stando alla scheda precedente sia il nome Artorres che Platorres hanno ,probabilmente ,subito una trasformazione verso il latino. La doppia RR è divenuta RI(vedi NN-->NI) mentre ES è divenuta US da cui si sono originatii nomen Artorius e Platorius che sono effettivamente nomi presenti nell'onomastica romana. Artahias potrebbe essere una possibile forma originaria per Artorres oppure un nome a se stante. Da Artahias (gen. Artahiaihi) potrebbe essere derivato il teonimo (anche celtico e romano) Artaius (dio orso) , epiteto per il dio Mercurio in un iscrizione CIL 12,02199,oppure il patronimico Artanius attestato in alcune epigrafi romane. Le più antiche notizie storiografiche sugli Artorius si hanno grazie a Nevio e risalenti al III sec. a.C. quindi con molta probabilità la trasformazione dev'essere avvenuta prima quando dalla Messapia gli Artorres (o Artahias) si sono mossi verso la Campania dove sono state ritrovate le più antiche iscrizioni epigrafiche. Blatthes secondo il mio ragionamento diviene Blatiusnome presente nell'epigrafe CIL 02, 01176. Taotorres (tutore,guardiano) diviene invece Tutorius nome menzionato nelle epigrafi trovate a Brindisi, Lecce, Canosa, Delo, Cales, Bonn. Dazohonnes diviene Dasonius attestato nell'epigrafe romana AE 1995, 00150 e ILAlg-02-03, 07459a. Dekias associato ad Artahias in un epigrafe si è trasformato in Decius praenomen romano. Dazimas ha probabilmente generato il nomen romano Dasimius . E ancora esiste un genitivo messapico Osthellihi dal quale è facile ricavare il patronimico Osthelles che secondo la trasformazione ormai nota diverrebbe in latino Osthelius che molto ricorda il nomen Hostilius nomen di origine antichissima; un'altro genitivo Baletthihi potrebbe aver dato forma al nomen Baletius che però non è riscontrabile in nessuna epigrafe. D'altro canto esiste una città messapica tal Baletion che in latino è Valesium.Quindi Baletthes potrebbe aver dato vita a Baletius-Valesius. E proprio Valesius (latino arcaico) è il nome di un'antica gens romana della quale è noto il rotacismo s-r per cui da Valesius abbiamo Valerius. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
okt Posted December 29, 2011 Share #2 Posted December 29, 2011 Interessante! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
alexfaggiani Posted December 29, 2011 Author Share #3 Posted December 29, 2011 ti dirò di più prima che Roma nascesse esistevano già i Messapi che facevano parte del gruppo degli Iapodi..questi attraverso la piana di Rimini e il passo del Furlo si sono spinti fino alla valle del Tevere quindi son venuti in contatto coi popoli stanziati in quelle zone lasciando magari alcuni termini... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ggpp The Top Posted December 29, 2011 Share #4 Posted December 29, 2011 Davvero interessante Alex, complimenti! :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
alexfaggiani Posted January 4, 2012 Author Share #5 Posted January 4, 2012 tutto è partito da un personaggio di cui hanno fatto anche il film, tal Lucius Artorius Castus nato a Nola o Capua (insomma in Campania) ma di origine messapica.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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