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"La definizione di moneta, per me, deve essere più ampia di quella di moneta legale; non è un caso che si aggiunga il termine legale alla parola moneta. Altrimenti il termine "legale" sarebbe solo un rafforzativo, anzichè una specificazione e direi che non è così."

Allora, se sei coerente con quanto affermi, devi considerare moneta anche le caramelle che negli anni '70 venivano utilizzate in Italia in luogo degli spiccioli.

In che, francamente, mi pure un assurdo.

M.

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L'Italia coniò i talleri perchè non aveva abbastanza forza per imporre la propria monetazione. Là dove la forza c'era la moneta legale è sempre stata l'unica accettata.

Dove manca la forza (e il Kossovo ne è un chiaro esempio) la gente si adatta o mantiene le sue vecchie abitudini.

Arka

Perfetto. Quindi se un paese non è in grado di imporre le proprie leggi, le leggi stesse non sono sufficienti. E' detto in altro modo, ma non è troppo diverso da quello che intendevo io. Credo possa avvicinarsi ad una sintesi delle diverse posizioni. :)

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Allora, se sei coerente con quanto affermi, devi considerare moneta anche le caramelle che negli anni '70 venivano utilizzate in Italia in luogo degli spiccioli.

In che, francamente, mi pure un assurdo.

M.

Accettare e fare di necessità virtù non sono esattamente sinonimi.

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Il resto sono solo elucubrazioni che lasciano il tempo che trovano.

M.

Ipse dixit. Definitiva sentenza lapidaria.

Io cerco di discutere, senza avere la presunzione di fornire verità assolute e proprio attraverso il confronto ed il dubbio cercare le soluzioni. Ho l'impressione, invece, che tu parta da un assunto di base (la legge) ammantando il tuo parere di assolutezza ed inconfutabilità. Quello che la legge stabilisce è verità incontrovertibile. Evidentemente, è questione di metodo logico differente. Posso, sbagliarmi, ovviamente; questa è la mia impressione.

Io esprimo il mio parere e cerco di rispettare quello altrui, ma dall'altra parte non ravviso analoga disponibilità.

Dato che quello che non condividi è un'elucubrazione, che lascia il tempo che trova, mi sembra inutile discutere oltre, di qualsiasi cosa. Discutere mi piace, accettare passivamente le verità altrui mi annoia.

Buona serata.

Luca.

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Mi ero perso questa ennesima discussione sul signoraggio a cura del "missionario" di turno.

Consiglio a tal proposito di visitare questi siti:

http://signoraggioin...a.blogspot.com/

http://it-it.faceboo.../signoraggioSIC

Dove si smonta da cima a fondo la suddetta teoria.

E io ti potrei citare libri e siti dove si smontano le obiezioni di coloro che vorrebbero negare l'esistenza della truffa del signoraggio.

Mi limito a invitarti a leggere il libro "Euro Schiavi" scritto dall'Avv. Marco Della Luna, in cui è presente un intero capito dove smonta, uno per uno, questi argomenti.

Le stesse obiezioni dei negazionisti fra l'altro sono riportate su wikipedia, che bolla la questione del signoraggio bancario come una "bufala".

Peccato che la stessa wikipedia censuri automaticamente chiunque voglia rispondere a queste obiezioni, mostrando come esse siano infondate.

E allora, a pensar male si farà anche peccato,ma quasi sempre ci si azzecca, e quindi è ovvio che chi pratica la censura su queste questioni lo fa perché è interesse soliti noti far passare il tutto come una bufala inventata da pochi ciarlatani complottisti. Non sia mai che i popoli prendano coscienza del mega raggiro di cui sono vittime!

Per cui, piuttosto che giocare a chi linka di più, occorrerebbe analizzare la questione in maniera seria e autonoma.

Se spedissimo Mario Draghi con le banconote da lui firmate su un'isola deserta, costui probabilmente scoprirebbe che in quel posto esse non hanno alcun valore. Però quando la BCE le emette, contemporaneamente indebita gli stati senza dare nulla in cambio. Ottiene titoli di debito pubblico in cambio di pezzi di carta che hanno un valore solo in virtù del fatto che esiste un'economia che giustifica il ricorso alla moneta e delle persone che li accettano come strumento di pagamento. Non è quindi la BCE che dà valore ai pezzi di carta! Ma allora la BCE ci presta ciò che è già nostro! QUESTA E' TRUFFA!!!

Poi se per te è tutto normale, continua pure a crederlo. Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere!

Modificato da Simone79
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Supporter

molti dei partecipanti a questa discussioni hanno pareri talmente discordanti che è quasi impossibile che possa mai trovarsi una posizione comune. Il che è un peccato perché dato che si parla di economia, e l'economia è basata su dati oggettivi, una sintesi veritiera si dovrebbe trovare, anche se alla fine qualcuno dovrà accettare di aver tolto.

Premettendo che io non ho mai studiato economia, e che di molto concetti mi sono fatto un'opinione tramite i media accessibili a qualsiasi pincopallino faccio le mie obiezioni, e scrivo le cose che non ho capito:

1. in base a quanto detto da Ersanto, credo sia appurato che il signoraggio non crea "ipso facto" debito, in linea di principio lo stato può chiedere di stampare 100 miliardi di euro di banconote alla BCE in cambio di TdS, e dopo 10 anni (per esempio) ripaga i TdS con quelle stesse banconote stampate in precedenza. Non vi sono interessi, quindi in linea di principio il debito con le banche è estinguibile (la storia raccontata da simone nei primi post si fondava sul fatto che il banchiere vuole una percentuale sul denaro stampato, cosa che ho capito non essere veritiera).

Nonostante questo non ho comunque capito perchè lo stato debba chiedere alle banche di stampare le proprie banconote, non potrebbe benissimo stamparsele da se? eviterebbe di dover pagare le banche per fare questo lavoro. E' probabile che l'eliminazione del signoraggio sia molto più difficile di quanto sembri, perchè gli introiti derivanti dal signoraggio sarebbero difficilmente sostituibili, portando le banche ad aumentar tassi d'interesse sui prestiti e roba del genere. dico bene?

2. Dovrei aver capito la differenza tra moneta legale:

quella a corso legale in un dato stato, con cui puoi estinguere il debito, e che chiunque è obbligato ad accettare

e moneta succedanea:

ciò che è accettato come moneta da una data comunità e in dato periodo storico al posto o assieme alla moneta legale, ma che può assere anche rifiutata al momento dello scambio.

Non mi è bel chiara la linea di demarcazione tra moneta succedanea e baratto (la differenza c'è ma non riesco ad esporla a parole), una definizione troppo larga di monta succedanea rischia di farvi finire dentro anche le caramelle e i caffè.

ma anche tra moneta legale e succedanea la differenza in molti casi è labile, in eritrea, ad esempio, nonostante il tallero italiano fosse valuta legale, non veniva comunque accettato e si ricercavano i talleri di maria teresa, che, prima dell'emissione italiana, avevano il ruolo di valuta succedanea. In poche parole il ruolo di moneta legale e succedanea era totalmente scambiato per la debolezza dell'autorità italiana.

Questo comporta che le definizione di moneta legale e succedanea vadano rafforzate per contenere anche questi casi estremi.

anche su questo chiedo il vostro parere.

buona domenica

Modificato da azaad
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e moneta succedanea:

ciò che è accettato come moneta da una data comunità e in dato periodo storico al posto o assieme alla moneta legale, ma che può assere anche rifiutata al momento dello scambio.

Non mi è bel chiara la linea di demarcazione tra moneta succedanea e baratto (la differenza c'è ma non riesco ad esporla a parole), una definizione troppo larga di monta succedanea rischia di farvi finire dentro anche le caramelle e i caffè.

La moneta succedanea è quella che dici, ma io parlavo di una definizione più ampia: moneta (senza ulteriori specifiche). Ossia, quella moneta che non viene rifiutata (o perchè non esiste una legge o perchè, nei fatti. non accade). In questo caso, la differenza con il baratto è la stessa che puoi trovare per la moneta legale. La comunità le attribuisce un valore proprio, che non si "deprezza" con l'aumento dell'ammontare detenuto. Ad esempio, possedere 2 mucche ha un valore doppio, rispetto al possedere 1 mucca, ma possederne 100 può non essere lo stesso, qualora non ci sia nessuno interessato a ricevere una mucca inj più. A questo punto, possedere un ulteriore mucca sarebbe un costo e non un vantaggio. Perdonatemi se ho banalizzato e mi scusi anche chi conosce la teoria marginalista e sa che la questione non è proprio la stessa (in senso "cardinale") ma serve giusto per farsi un'idea (seppure imprecisa, ma non ho troppo tempo di approfondire la spiegazione, in questo momento e, forse, non è neppure il luogo adatto).

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Premettendo che io non ho mai studiato economia, e che di molto concetti mi sono fatto un'opinione tramite i media accessibili a qualsiasi pincopallino faccio le mie obiezioni, e scrivo le cose che non ho capito:

1. in base a quanto detto da Ersanto, credo sia appurato che il signoraggio non crea "ipso facto" debito, in linea di principio lo stato può chiedere di stampare 100 miliardi di euro di banconote alla BCE in cambio di TdS, e dopo 10 anni (per esempio) ripaga i TdS con quelle stesse banconote stampate in precedenza. Non vi sono interessi, quindi in linea di principio il debito con le banche è estinguibile (la storia raccontata da simone nei primi post si fondava sul fatto che il banchiere vuole una percentuale sul denaro stampato, cosa che ho capito non essere veritiera).

Come fai a dire che non è veritiera? Il debito pubblico comporta il pagamento degli interessi, e quindi anche restituendo tutto il denaro emesso, esso non basterebbe a pagare il debito.

Il fatto che il debito pubblico sia gravato da interesse penso che sia una delle poche cose su cui tutti siamo d'accordo. Del resto anche i media, che solitamente non parlano di queste questioni, ci hanno fatto una testa così con lo spread.

E comunque, la restituzione di tutto il denaro emesso, se anche il debito pubblico non fosse gravato da interesse, priverebbe lo stato (e quindi i suoi cittadini) della possibilità di effettuare scambi. E quindi lo stato avrebbe nuovamente bisogno di denaro.

Certo, se capisse che quel denaro può emetterlo in proprio, con le dovute cautele onde evitare effetti inflattivi, riuscirebbe a liberare noi cittadini dalla schiavitù imposta da questi parassiti.

Modificato da Simone79
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Supporter

Premettendo che io non ho mai studiato economia, e che di molto concetti mi sono fatto un'opinione tramite i media accessibili a qualsiasi pincopallino faccio le mie obiezioni, e scrivo le cose che non ho capito:

1. in base a quanto detto da Ersanto, credo sia appurato che il signoraggio non crea "ipso facto" debito, in linea di principio lo stato può chiedere di stampare 100 miliardi di euro di banconote alla BCE in cambio di TdS, e dopo 10 anni (per esempio) ripaga i TdS con quelle stesse banconote stampate in precedenza. Non vi sono interessi, quindi in linea di principio il debito con le banche è estinguibile (la storia raccontata da simone nei primi post si fondava sul fatto che il banchiere vuole una percentuale sul denaro stampato, cosa che ho capito non essere veritiera).

Come fai a dire che non è veritiera? Il debito pubblico comporta il pagamento degli interessi, e quindi anche restituendo tutto il denaro emesso, esso non basterebbe a pagare il debito.

Il fatto che il debito pubblico sia gravato da interesse penso che sia una delle poche cose su cui tutti siamo d'accordo. Del resto anche i media, che solitamente non parlano di queste questioni, ci hanno fatto una testa così con lo spread.

E comunque, la restituzione di tutto il denaro emesso, se anche il debito pubblico non fosse gravato da interesse, priverebbe lo stato (e quindi i suoi cittadini) della possibilità di effettuare scambi. E quindi lo stato avrebbe nuovamente bisogno di denaro.

Certo, se capisse che quel denaro può emetterlo in proprio, con le dovute cautele onde evitare effetti inflattivi, riuscirebbe a liberare noi cittadini dalla schiavitù imposta da questi parassiti.

credo che il meccanismo sia un pò più contorto... non è la stampa del denaro ad essere gravato di interesse. idealmente si potrebbe farsi stampare denaro senza pagare interesse. In pratica, si paga coi TdS, ma per emettere TdS bisogna quasi sempre pagare interesse, anche se non sempre, vedi la Germania che avendo avuto tassi negativi, e quindi dovrà restituire meno denaro di quando e ha ricevuto mettendo in asta i TdS.

Le cose credo vadano più o meno così :

Devo stampare banconote per 100 milioni di euro---->chiedo alla BCE di stamparmele----> se ho denaro in tasca pago cash e non pago interessi, altrimenti metto in asta TdS per 100 milioni o li do direttamente alle banche per pagare il controvalore delle banconote----->devo pagare gli interessi sui TdS, ammettiamo il 4 % -----> in definitiva la stampa mi costa 100 milioni di TdS + 4 milioni di interessi, se avevo i soldi cash interessi zerop.

In caso di ottime condizioni economiche e fiducia negli investitori gli interessi sui TdS vanno a zero e anche in questo caso non pago interessi.

Io credo che il problema non sia tanto nei 4 milioni che, teoricamente possono anche andare a zero, quanto nei 100.

Perché non stamparli da soli eliminando a priori il problema? cosa comporterebbe dal punto di vista economico?

quest'ultima è una domanda seria da ignorante.

Modificato da azaad
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in definitiva la stampa mi costa 100 milioni di TdS + 4 milioni di interessi, se avevo i soldi cash interessi zerop.

(...)

Io credo che il problema non sia tanto nei 4 milioni che, teoricamente possono anche andare a zero, quanto nei 100.

Perché non stamparli da soli eliminando a priori il problema? cosa comporterebbe dal punto di vista economico?

quest'ultima è una domanda seria a ignorante.

La spesa per gli interessi del debito pubblico in Italia è di circa 70 miliardi di euro l'anno. Non è quindi propriamente trascurabile, visto che senza di essa ci saremmo risparmiati qualche manovra "lacrime e sangue" e diversi tagli ai servizi pubblici essenziali (istruzione, ricerca scientifica, sanità, stato sociale,...).

Concordo con te però sul fatto che il problema principale è costituito dal guadagno che la BCE ha sulla quota capitale del denaro emesso.

Non esiste alcuna ragione perché l'emissione della moneta non possa essere gestita dallo stato, anziché essere delegata alle banche centrali, che sono enti privati. L'unico motivo per cui si continua a procedere in questo modo è che si vogliono truffare i popoli e renderli schiavi del sistema bancario.

Modificato da Simone79
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Il debito pubblico e' enormemente piu grande del debito pubblico incorso per stampare moneta, i cui interessi sono in gran parte rimborsati allo stato, fra l'altro.

Continui a mischiare cose che non hanno nulla a che vedere l'una con l'altra: gli USA hanno 15 Trilioni di debito pubblico ma la quantita totale i moneta e' meno di 1/15. Siccome la Fed retrocede gli interessi al governo, possiamo calcolare che la spesa di interessi sulla moneta emessa e' solo qualche percento della spesa di interessi totale.

Per azaad, affidarsi ad un organismo indipendente dal governo per la politica monetaria e' stata una scelta dei paesi occidentali, nei quali del resto anche il potere giudiziario e' affidato ad un organismo indipendente.

In URSS la Banca di Stato dell' Unione Sovietica non era invece indipendente, e si puo affermare che l'emissione di rubli non era gravata da spese. Ai giorni nostri la People's Bank of China dipende dal governo, anche se con le riforme degli Anni '80 hanno cercato di darle un po' piu di autonomia, seppure formale.

In sostanza, in un regime politico in cui il governo puo cambiare ad ogni elezione e' buona norma far si che il governo della politica monetaria invece abbia una continuita maggiore. Questa considerazione non si applica ovviamente laddove le elezioni non cambiano le politiche governative.

Modificato da ersanto
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E io ti potrei citare libri e siti dove si smontano le obiezioni di coloro che vorrebbero negare l'esistenza della truffa del signoraggio.

Mi limito a invitarti a leggere il libro "Euro Schiavi" scritto dall'Avv. Marco Della Luna, in cui è presente un intero capito dove smonta, uno per uno, questi argomenti.

Quei libri scritti da "professori" che per la maggior parte non hanno neanche niente a che vedere con l'economia (tipo il famoso prof. Auriti, che era professore di diritto della navigazione) non smontano assolutamente nulla ma si limitano a ripetere le stesse idiozie che andate raccontando da anni.

Le stesse obiezioni dei negazionisti fra l'altro sono riportate su wikipedia, che bolla la questione del signoraggio bancario come una "bufala".

Peccato che la stessa wikipedia censuri automaticamente chiunque voglia rispondere a queste obiezioni, mostrando come esse siano infondate.

E allora, a pensar male si farà anche peccato,ma quasi sempre ci si azzecca, e quindi è ovvio che chi pratica la censura su queste questioni lo fa perché è interesse soliti noti far passare il tutto come una bufala inventata da pochi ciarlatani complottisti. Non sia mai che i popoli prendano coscienza del mega raggiro di cui sono vittime!

Non è solo wikipedia ad aver dovuto prendere tale precauzione ma anche Grillo, Travaglio e molti altri. Questo semplicemente perchè alcuni di voi sono talmente fissati con queste idiozie che si trasformano in specie di stalker che continuano a ripetere fino allo sfinimento quello che anche tu hai scritto, nonostante altri intervengano a smontare tutto, trattando gli altri da poveri idioti che non capiscono la sacra verità dei buoni che combattono contro il male. Questo nel migliore dei casi, nel peggiore si prendono anche il titolo di "soliti noti" (quelli del complotto NWO-masso-giudo-pluto-pippo-topoliniocratico) se insistono troppo per contrastare i buoni che lottano per il trionfo del bene.

Non esiste alcuna ragione perché l'emissione della moneta non possa essere gestita dallo stato, anziché essere delegata alle banche centrali, che sono enti privati.

Invece di ragioni ne esistono e le banche centrali non sono private ma enti privati di diritto pubblico, che è ben diverso. Emettono banconote con l'autorizzazione dello stato, come veniva indicato chiaramente anche a livello visivo sulle lire ed è indicato attraverso il numero di serie anche sugli euro.

La BCE poi è una delle meno "private" banche centrali in quanto è anche ufficialmente un'istituzione comunitaria e come tale risponde in ultima istanza all'UE (per la precisione al Consiglio, cioè in sostanza agli stati membri).

L'unico motivo per cui si continua a procedere in questo modo è che si vogliono truffare i popoli e renderli schiavi del sistema bancario.

E' colpa del complotto mondiale pippo-pluto-topolinocratico appoggiato dagli alieni dell'Area 51 che spargono le scie chimiche per ammazzarci tutti.

E attento a come ti rivolgi a me, perchè io potrei essere uno di loro.

Modificato da ART
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In sostanza, in un regime politico in cui il governo puo cambiare ad ogni elezione e' buona norma far si che il governo della politica monetaria invece abbia una continuita maggiore. Questa considerazione non si applica ovviamente laddove le elezioni non cambiano le politiche governative.

Non solo per questo, sono noti anche i disastri resi possibili quando per qualche motivo i governi hanno preso direttamente in mano la stampa di cartamoneta, come ad esempio nei casi degli assignat della rivoluzione francese, i greenbacks dollar o in generale la cartamoneta d'occupazione.

Modificato da ART
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Il debito pubblico e' enormemente piu grande del debito pubblico incorso per stampare moneta, i cui interessi sono in gran parte rimborsati allo stato, fra l'altro.

Continui a mischiare cose che non hanno nulla a che vedere l'una con l'altra: gli USA hanno 15 Trilioni di debito pubblico ma la quantita totale i moneta e' meno di 1/15. Siccome la Fed retrocede gli interessi al governo, possiamo calcolare che la spesa di interessi sulla moneta emessa e' solo qualche percento della spesa di interessi totale.

Il debito pubblico è un debito non dovuto perché lo stato chiede in prestito una cosa che già gli appartiene. Punto.

Il fatto che poi si proceda a stampare materialmente la banconota o che si proceda attraverso addebiti e accrediti elettronici è, da questo punto di vista, irrilevante.

Modificato da Simone79
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Quei libri scritti da "professori" che per la maggior parte non hanno neanche niente a che vedere con l'economia (tipo il famoso prof. Auriti, che era professore di diritto della navigazione) non smontano assolutamente nulla ma si limitano a ripetere le stesse idiozie che andate raccontando da anni.

A parte il fatto che anche economisti come Nino Galloni hanno scritto libri in cui denunciano la truffa del signoraggio, è comodo dire che l'emissione monetaria sia solo una questione economica e non anche (e sopratutto) giuridica.

In nome di strampalate motivazioni pseudo-economiche si calpestano le leggi fondamentali degli stati e i diritti dei cittadini di tali leggi dovrebbero tutelare.

Modificato da Simone79
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Non è solo wikipedia ad aver dovuto prendere tale precauzione ma anche Grillo, Travaglio e molti altri. Questo semplicemente perchè alcuni di voi sono talmente fissati con queste idiozie che si trasformano in specie di stalker che continuano a ripetere fino allo sfinimento quello che anche tu hai scritto, nonostante altri intervengano a smontare tutto,

In realtà nessuno è mai riuscito a smontare niente. Al più si ripete che è giusto che le cose vadano così perchè effettivamente la BCE ci presta del denaro e perché in fondo si procede così da tanto tempo.

In realtà la BCE non ci presta un bel nulla, perchè non è giuridicamente possibile prestare una cosa che non si possiede. Sarebbe comunque illogico chiedere in prestito ciò che si può produrre in proprio. Ma siccome questi sono aspetti giuridici, si dice che i giuristi non capiscono nulla di economia, e quindi in violazione delle leggi, si porta avanti una truffa ai danni dei cittadini.

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Quanto a Travaglio, non si è mai occupato del signoraggio perché semplicemente non conosce l'argomento, come fra l'altro ha ammesso:

Grillo invece aveva più volte toccato questo argomento, ma notando che cloro che andavano ai suoi spettacoli erano più interessati ad altre questioni, ha preferito in seguito occuparsi di altre cose.

Modificato da Simone79
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In sostanza, in un regime politico in cui il governo puo cambiare ad ogni elezione e' buona norma far si che il governo della politica monetaria invece abbia una continuita maggiore. Questa considerazione non si applica ovviamente laddove le elezioni non cambiano le politiche governative.

Non solo per questo, sono noti anche i disastri resi possibili quando per qualche motivo i governi hanno preso direttamente in mano la stampa di cartamoneta, come ad esempio nei casi degli assignat della rivoluzione francese, i greenbacks dollar o in generale la cartamoneta d'occupazione.

Bisogna emettere moneta quanto ne serve.

Non bisogna emetterne troppa, come è avvenuto nella repubblica di Weimar e nei casi da ta citati, me nemmeno troppo poca, come avviene oggi, in cui lo sviluppo di molti stati viene impedito solo dalla scarsità di mezzi monetari e i cittadini sono costretti a sopportare tagli di servizi essenziali e persino strategici.

L'emissione di denaro finalizzata al pieno impiego di tutte le risorse produttive di un paese non provoca inflazione!

Al contrario, se viene artificialmente fatto apparire come scarso (e quindi bisogna prenderlo a credito, sostenendo quindi un costo eccessivo dovuto agli interessi), si è costretti far quadrare i conti aumentando la tassazione e tagliando sulla sanità, sullo stato sociale, sulla pubblica istruzione, sulla ricerca scientifica e via dicendo. E ovviamente si finisce per entrare in recessione.

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Scusatemi, io, essendo giurista, sono profano di economia (un esame, accettai 19 e non solo per colpa mia). Eppure mi è stato sempre insegnato che aumentando l'offerta di moneta ci si sarebbe seduti e si sarebbero alzati i prezzi (quindi l'inflazione) per ovviare alla svalutazione dovuta all'offerta. Più moneta c'é, meno vale, quindi ne si fa pagare di più per beni e servizi. O no?

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Scusatemi, io, essendo giurista, sono profano di economia (un esame, accettai 19 e non solo per colpa mia). Eppure mi è stato sempre insegnato che aumentando l'offerta di moneta ci si sarebbe seduti e si sarebbero alzati i prezzi (quindi l'inflazione) per ovviare alla svalutazione dovuta all'offerta. Più moneta c'é, meno vale, quindi ne si fa pagare di più per beni e servizi. O no?

Se il mercato rimane invariato, un aumento di moneta provoca ovviamente inflazione.

E' ovvio quindi che se l'emissione monetaria venisse utilizzata per finanziare, ad esempio, un sistema previdenziale in cui si va in pensione a 40 anni, si provocherebbe inflazione. Una spesa di tal genere infatti non è in grado di agire sui fattori di produzione e quindi l'offerta di "cose acquistabili" resterebbe identica.

Ma se lo stato utilizzasse la moneta emessa in proprio per finanziare investimenti in grado di mettere in moto l'economia e di garantire la piena occupazione di tutti i fattori produttivi attualmente inutilizzati, l'aumento dell'offerta monetaria non provocherebbe certo inflazioni, perché contemporaneamente si assisterebbe ad un ampliamento del mercato (semplificando si potrebbe dire che è vero che è aumentata l'offerta di monete, ma è aumentata anche l'offerta delle cose che si possono comprare).

Modificato da Simone79
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Bisogna emettere moneta quanto ne serve.

Esatto! E chi decide quanta ne serve ? La banca centrale, cioe tecnici del settore. Ma anche il governo dice la sua, e' solo che non puo decidere unilateralmente.

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Bisogna emettere moneta quanto ne serve.

Esatto! E chi decide quanta ne serve ? La banca centrale, cioe tecnici del settore. Ma anche il governo dice la sua, e' solo che non puo decidere unilateralmente.

La BCE non è costituita da tecnici del settore che mettono a disposizione la loro competenza per il bene comune. Si tratta di un organismo privato che utilizza l'enorme potere che gli è stato conferito per fare l'interesse del mondo bancario che lo controlla.

EDITATO DA MODERATORE

Concordo comunque sul fatto che il potere di emettere moneta non debba essere una competenza del governo, perché il rischio è che lo utilizzi per fini elettorali, con tutto ciò che ne conseguirebbe.

Ma questo non è una novità. Esistono infatti poteri che la Costituzione riserva ad organismi terzi come la Corte Costituzionale, la magistratura, il Consiglio di Stato o la Corte dei Conti.

La differenza è che nessuno di questi organismi è gestito da privati.

Perché mai il potere di emettere moneta viene affidato ad un organismo privato come la BCE?

La Banca d'Italia, ad esempio, possiede il 12,50 % del capitale sociale della BCE. Chi sono i partecipanti al capitale della Banca d'Italia? Basta dare un'occhiata al link seguente per capirlo.

http://www.bancadita...artecipanti.pdf

A parte INAIL e INPS, gli altri soci sono tutti privati.

Te la immagini una Corte Costituzionale espressione dei proprietari dei maggiori studi legali italiani o una Corte dei Conti espressione delle aziende che concorrono per gli appalti pubblici?

E allora, per favore, cerchiamo di svegliarci, perché un sistema in cui l'emissione della moneta è affidata ad un organismo espressione del sistema bancario privato non è assolutamente sostenibile.

Modificato da petronius arbiter
Non si era detto basta con gli insulti?
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