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Commenti su lotti di un'asta ...


Illyricum65

Risposte migliori

Grazie Centurioneamico!

Volendo possiamo lavorare su alcuni ingrandimenti fotografici dell'esemplare presente al monetiere; intanto segnalerò il caso al Dott. Catalli.

Ancora una volta il nostro forum e la competenza dei suoi iscritti si sono dimostrati fondamentali!!

Mi pare molto importante che il Forum ed i suoi iscritti possano "fregiarsi" di questa segnalazione. Un'attestazione di competenza che dimostra quanto può dare il nostro Forum anche alle Istituzioni.

E non mancare di segnalarci sviluppi sulla questione.

Un ringraziamento anche a BiondoFlavio82 cui va il merito di aver segnalato per primo la similarità tra le due monete.

Ciao

Illyricum

:)

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Complimenti a BiondoFlavio per l'occhio!

Mi ricordavo di aver già visto un Nerone con barba fluente ma non ricordavo piu' dove. Se non sbaglio Numizmo aveva già detto qualcosa sulla barba dell'esemplare di Firenze come di una probabile aggiunta rinascimentale.

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Complimenti a BiondoFlavio per l'occhio!

Mi ricordavo di aver già visto un Nerone con barba fluente ma non ricordavo piu' dove. Se non sbaglio Numizmo aveva già detto qualcosa sulla barba dell'esemplare di Firenze come di una probabile aggiunta rinascimentale.

hai ragione,ieri avevo provato a cercarla perche la foto l'avevo gia' vista prima pero' non sono riuscito a trovarla, anche Varesi si era pronunciato. La foto del sesterzio la riporta anche il testo di Leoni "Monete Romane" vol Nerone.

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Il sesterzio di Nerone in vendita sembra proprio un "fratello" dell'esemplare di Firenze e complimenti vivissimi per la possibilità di effettuare un primo confronto.

Esiste un fondato sospetto che siano copie del '700-800..... e quindi urge poter avere a disposizione il pezzo in vendita per poterlo comparare fisicamente con quello di Firenze.

Non capita spesso di poter effettuare confronti dal vivo, che sono sempre molto istruttivi.

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Naturalmente nel mio messaggio precedente erano impliciti i complimenti per BiondoFlavio che nel caso specifico ha avuto un ruolo fondamentale!!

Comincio ad inserire una foto di buona qualità (ho comunque dovuto ridurla) dell'esemplare di Firenze.

In effetti guardando il particolare dei capelli e della corona denoto un certo contrasto con la generale conservazione della moneta. I particolari sopra indicati dovrebbero essere "più incisivi" trattandosi di una moneta coniata mentre nel nostro caso sembrano essere fin troppo "morbidi" e più consoni ad una fusione...ma é ovvio che l'analisi della foto da sola non basta a dare giudizi definitivi. quel che é certo é che ci troviamo di fronte a un caso quantomeno singolare!

post-66-0-10217100-1336375196_thumb.jpg

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Particolare del R\:

notare in alto e in basso quelle crepe del metallo che farebbero pensare al cedimento del metallo durante il colpo del martello, mentre guardando le ghirlande ci si accorge che sono certamente state riprese a bulino.

post-66-0-55718200-1336375894_thumb.jpg

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Naturalmente nel mio messaggio precedente erano impliciti i complimenti per BiondoFlavio che nel caso specifico ha avuto un ruolo fondamentale!!

Ringrazio tutti per il complimento però adesso basta dai :blush:, non ho meriti speciali, ho solo presentato un caso interessante...

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Anzitutto voglio rassicurare tutti, onde fugare qualsiasi dubbio, sul fatto che il sesterzio di Firenze è al sicuro al suo posto!

A mio avviso quello di Firenze è autentico e coniato. Quello dell'asta è certamente una copia (ottocentesca? ma non rinuncerei a crederlo più antico) fusa (anche se non l'ho ancora visto in mano!)

Sui padovanini e sugli altri falsi successivi credo che ci sia ancora molto da capire e da scrivere. Occorre anzitutto procedere ad un censimento nelle collezioni private, nelle case d'aste ma soprattutto nelle collezioni pubbliche.

E' quello che si sta facendo tutti insieme a Firenze.

Fiorenzo Catalli

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Anzitutto voglio rassicurare tutti, onde fugare qualsiasi dubbio, sul fatto che il sesterzio di Firenze è al sicuro al suo posto!

A mio avviso quello di Firenze è autentico e coniato. Quello dell'asta è certamente una copia (ottocentesca? ma non rinuncerei a crederlo più antico) fusa (anche se non l'ho ancora visto in mano!)

Sui padovanini e sugli altri falsi successivi credo che ci sia ancora molto da capire e da scrivere. Occorre anzitutto procedere ad un censimento nelle collezioni private, nelle case d'aste ma soprattutto nelle collezioni pubbliche.

E' quello che si sta facendo tutti insieme a Firenze.

Fiorenzo Catalli

Io non scommetterei su nessuno dei due...

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Anzitutto voglio rassicurare tutti, onde fugare qualsiasi dubbio, sul fatto che il sesterzio di Firenze è al sicuro al suo posto!

A mio avviso quello di Firenze è autentico e coniato. Quello dell'asta è certamente una copia (ottocentesca? ma non rinuncerei a crederlo più antico) fusa (anche se non l'ho ancora visto in mano!)

Sui padovanini e sugli altri falsi successivi credo che ci sia ancora molto da capire e da scrivere. Occorre anzitutto procedere ad un censimento nelle collezioni private, nelle case d'aste ma soprattutto nelle collezioni pubbliche.

E' quello che si sta facendo tutti insieme a Firenze.

Fiorenzo Catalli

Io non scommetterei su nessuno dei due...

....io,dalle foto,scommetto su entrambi....

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quello del medagliere di firenze mi sembra di ricordare che sia presente sul libro "le monete di Roma:Nerone" di leoni

e già vedendolo lì mi erano sorti dei dubbi poi visionando le foto in alta definizione resto ancora più dubbioso

però le monete andrebbero esaminate dal vivo e un giudizio solamente basato sull'osservazione della fotografia

non può essere sicuro al 100 %

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quello del medagliere di firenze mi sembra di ricordare che sia presente sul libro "le monete di Roma:Nerone" di leoni

e già vedendolo lì mi erano sorti dei dubbi poi visionando le foto in alta definizione resto ancora più dubbioso

però le monete andrebbero esaminate dal vivo e un giudizio solamente basato sull'osservazione della fotografia

non può essere sicuro al 100 %

si, e' presente nel testo.....concordo con chi dubita di entrambi.......

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Il rilievo può costituire l'epicentro di un terremoto, che ha come conseguenza un vero tsunami. Quanto proposto da Catalli, cioè un censimento esteso, rappresenta senza dubbio una ipotesi di lavoro interessante ma ne vedo i limiti legati alla immensità dell'impegno richiesto ed alla disponibilità a collaborare dei diversi interlocutori, così diversi tra loro per interessi e fini (case d'asta, privati, enti pubblici).

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Il rilievo può costituire l'epicentro di un terremoto, che ha come conseguenza un vero tsunami.

Perché??

Per due motivi:

1) Il sospetto di un falso, se così lo vogliamo chiamare, esposto nella collezione di un Museo prestigioso, ingenera negli appassionati di numismatica sconforto e incertezza. Dopo questa segnalazione, chi di noi non guarderà le collezoni museali in modo più critico? Forse qualcuno già lo faceva, io no......mi fidavo!

2) L'impatto sul mercato numismatico: una moneta con questi tipi, al momento è da considerarsi "bruciata" o se vogliamo in "standby" (in attesa di giudizio), sia per chi la deve porre in vendita che per chi la deve acquistare .

Ergo, occorre che coloro che detengono le due monete "sub iudice" le sottopongano in tempi non biblici a perizie, anche invasive se necessarie (il CNR, con sofisticate tecnologie, è riuscito a individuare in un alcune monete di bronzo addirittura la provenienza del rame dalle miniere della Sardegna, operative in epoca romana!). Questo per chiarire velocemente il problema, nell'interesse di tutti, della cultura, della storia, della numismatica e, perchè no, del mercato (isoliamo le mele marce, quando ci sono).

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Il rilievo può costituire l'epicentro di un terremoto, che ha come conseguenza un vero tsunami.

Perché??

Per due motivi:

1) Il sospetto di un falso, se così lo vogliamo chiamare, esposto nella collezione di un Museo prestigioso, ingenera negli appassionati di numismatica sconforto e incertezza. Dopo questa segnalazione, chi di noi non guarderà le collezoni museali in modo più critico? Forse qualcuno già lo faceva, io no......mi fidavo!

2) L'impatto sul mercato numismatico: una moneta con questi tipi, al momento è da considerarsi "bruciata" o se vogliamo in "standby" (in attesa di giudizio), sia per chi la deve porre in vendita che per chi la deve acquistare .

Ergo, occorre che coloro che detengono le due monete "sub iudice" le sottopongano in tempi non biblici a perizie, anche invasive se necessarie (il CNR, con sofisticate tecnologie, è riuscito a individuare in un alcune monete di bronzo addirittura la provenienza del rame dalle miniere della Sardegna, operative in epoca romana!). Questo per chiarire velocemente il problema, nell'interesse di tutti, della cultura, della storia, della numismatica e, perchè no, del mercato (isoliamo le mele marce, quando ci sono).

1) Personalmente non ho mai pensato che le monete presentate in musei siano immuni dalle infiltrazioni di falsi. Il fatto che esistono riproduzioni di monete romane almeno dal 1500 fa si che le migliori riproduzioni si siano inizialmente infiltrate nelle grandi collezioni nobiliari rinascimentali e poi siano state ereditate dai musei moderni. Anche grandi collezioni come la Gnecchi non credo siano immuni da falsi conoscendo la passione che il buon Francesco aveva per i medaglioni e il fatto che al tempo appena qualcuno "trovava" un medaglione lui correva ad acquistarlo. Nel campo degli argenti e degli ori credo poi che i falsi siano ancora di piu', basta ricordare le varie opinioni sui leoncini di Populonia o sui vari esemplari del medaglione d'oro di Augusto.

Senza parlare di casi ancora piu' eclatanti in cui in alcuni musei locali sono esposte alcune monete che potrebbero essere nient'altro che le famose riproduzioni di denari delle merendine degli anni '80, che qualche bontempone ha gettato in qualche campo vicino a delle aree archeologiche e sono in seguito state prese per buone ed esposte nelle vetrine del museo...Ho in mente un caso di questo tipo ma non farò il nome qui perchè di cattiva pubblicità i nostri poveri musei non hanno proprio bisogno.

2) A parte che la moneta ora in asta da ACR è giustamente catalogata come riproduzione ottocentesca, ma anche comparisse una moneta data come originale con quella barba fluente per Nerone secondo te quanto appeal avrebbe tra i collezionisti?

Modificato da cliff
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Su questo non posso darti che ragione al 100%, Cliff. Quel tipo di Nerone barbuto è realmente repellente.

La tua esperienza porta ad essere pessimisti sui Musei (figuriamoci sui dealers) ma ti assicuro che è una triste constatazione, anche in riferimento alle giovani generazioni che si avvicinano alla numismatica antica facendo esperienza visiva proprio in questi luoghi, pubblici ed accessibili a tutti. Al riguardo proprio oggi ho letto su una rivista di settore che viene messa in dubbio anche l'autenticità di un reperto archeologico mitico della nostra storia quale il disco di Festos!

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