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...questo esemplare va a sostituire quello che avevo in collezione.

è rigorosamente del "primo tipo" contorno con dentello spazio dentello, rigorosamente coniato nel 1936 :blum:

.."il bravo venditore" me lo ha fatto pagare "un botto" ... :m249: ....ma per le sue caratteristiche "particolari"...ho sopportato ....l'esborso...diluito in 1000 comode rate annuali!!!

renato

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...ce l'ho ancora...penso che lo mollerò...non so cosa intendi per autentico...per me non è autentico...è un manufatto...di dubbia origine...tanto basta per farmi passare la voglia di tenerlo.....nessuna spiegazione per la ghiera....chi ha costruito una ghiera apposita per rifare 'sti pezzi....e poi quanti?

troppi dubbi...

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Guest utente3487

La moneta, anche se riconiata illegalmente, è stata fatta con il materiale creatore originale, se si eccettua la ghiera. Quanti ne hanno fatti? Proprio non lo so. Non saprei nemmeno se la ghiera diversa è stata casuale oppure voluta, come nel caso delle lire 20 del 1908. Ma in quel caso i riconi sono documentati, questi no. Purtroppo siamo carenti come documentazione, esistente invece per le lire 20 del 1908.

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Supporter

...ce l'ho ancora...penso che lo mollerò...non so cosa intendi per autentico...per me non è autentico...è un manufatto...di dubbia origine...tanto basta per farmi passare la voglia di tenerlo.....nessuna spiegazione per la ghiera....chi ha costruito una ghiera apposita per rifare 'sti pezzi....e poi quanti?

troppi dubbi...

Dai Renato non ti preoccupare, c'è un noto perito che la valuta anche più rara del 1° tipo, se la rivendi a lui magari ci guadagni anche.... :blum:

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Insomma, potremmo definirlo un falso...ideologico...

se fosse un 5 lire del 1930, io collezionista, potrei sopportare il fatto che la mia moneta è stata coniata dopo il 1930, e la terrei come curiosità. in questo caso si parla di 30 euro. con il 20 lire del 1936 le cifre cambiano, e alla luce di quello che scrivi, io non voglio un collezione il 20 lire del 1936. se i tuoi libri si diffonderanno ( e lo faranno, con calma, ma lo faranno), magari tra 10 anni il 20 lire del 1936 del 2° tipo non varrà più niente.. quindi secondo me è meglio liberarsene

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Guest utente3487

Guarda. Io ho sollevato il problema, peraltro già evidenziato anni prima da Tevere (e Tevere non è Luppino nella numismatica, nel senso che non è un dilettante), però non mi sentirei di ridurre il valore del 20 lire 36 riconiato al livello di un falso o di una patacca. E' pur sempre una moneta autentica, certo, dai natali molto molto oscuri, ma sicuramente autentica. E in ogni caso rappresenta uno spaccato della storia della nostra moneta. Io la lascerei in collezione, con giusto una nota di accompagnamento. Tra cento anni forse i nostri posteri potranno valutare appieno la vicenda.

Considerate che anche nella CR ci sono alcuni esemplari che sono dei riconii e lo stesso VEIII lo evidenziava. Ma li ha catalogati comunque.Ovvio che si tratta di riconi ottenuti con materiale creatore originale. L'impronta è la stessa, quella autentica, cambiano i tempi e le modalità di coniazione.

Io ho il terrore ad esempio se penso che qualche malintenzionato, movimentando per una operazione legittima (es. i riconi della lira), sia in qualche modo riuscito a battere oggi una moneta senza scritta COPIA o altro.

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Insomma, potremmo definirlo un falso...ideologico...

se fosse un 5 lire del 1930, io collezionista, potrei sopportare il fatto che la mia moneta è stata coniata dopo il 1930, e la terrei come curiosità. in questo caso si parla di 30 euro. con il 20 lire del 1936 le cifre cambiano, e alla luce di quello che scrivi, io non voglio un collezione il 20 lire del 1936. se i tuoi libri si diffonderanno ( e lo faranno, con calma, ma lo faranno), magari tra 10 anni il 20 lire del 1936 del 2° tipo non varrà più niente.. quindi secondo me è meglio liberarsene

è stata accertata la riconiazione di queste monete???o è una supposizione fatta sulla base di indizi...anche rilevanti...ma senza una prova tangibile?ok...i conii son stati movimentati....fin qua ci siamo...ma c'è la prova del riconio???è importante per me......
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Guest utente3487

La prova scritta certo che no...ti pare possibile. L'abbiamo solo per i riconii ufficiali (lire 20 del 1908 e centesimi 10 del 1908). Negli altri casi, essendo stati atti non leciti, appare logico non lasciare "briciole" in giro del panino che ti sei mangiato di nascosto. Purtroppo per qualcuno, la movimentazione dei coni, in un particolare periodo storico, c'è stata, e senza alcuna ragione logica.

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Supporter

Mi associo nel chiedervi di postare una foto del contorno del secondo tipo... nei pochi esemplari che ho visto (da lontano) non ho fatto caso ai contorni, e da quando riportato neo cataloghi non mi è ancora chiara la differenza...

buona giornata ;)

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Supporter

Guarda. Io ho sollevato il problema, peraltro già evidenziato anni prima da Tevere (e Tevere non è Luppino nella numismatica, nel senso che non è un dilettante), però non mi sentirei di ridurre il valore del 20 lire 36 riconiato al livello di un falso o di una patacca. E' pur sempre una moneta autentica, certo, dai natali molto molto oscuri, ma sicuramente autentica. E in ogni caso rappresenta uno spaccato della storia della nostra moneta. Io la lascerei in collezione, con giusto una nota di accompagnamento. Tra cento anni forse i nostri posteri potranno valutare appieno la vicenda.

Considerate che anche nella CR ci sono alcuni esemplari che sono dei riconii e lo stesso VEIII lo evidenziava. Ma li ha catalogati comunque.Ovvio che si tratta di riconi ottenuti con materiale creatore originale. L'impronta è la stessa, quella autentica, cambiano i tempi e le modalità di coniazione.

Io ho il terrore ad esempio se penso che qualche malintenzionato, movimentando per una operazione legittima (es. i riconi della lira), sia in qualche modo riuscito a battere oggi una moneta senza scritta COPIA o altro.

Io sono d'accordo con te, che il 2° tipo è sempre una moneta autentica, ma valutarla economicamente di più del 1° tipo, perchè ovviamente più rara, mi sembra una follia, poi ognuno con i propri soldi fa quello che vuole.

Per comodità dei lettori allego la spigazione di Tevere dei due contorni.

Saluti Marfir

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il problema è che nessun commerciante o quasi, segnala se la moneta ha il contorno del primo o secondo tipo. per fortuna con due esemplari alla mano e una lente di ingrandimento, non è cosi difficile da vedere. renato mi ha fatto vedere i due esemplari con i contorni affiancati. e i contorni sono visibilmente diversi.

dal punto di vista economico, non dico nulla, però io non comprerei, al giorno d'oggi, l'esemplare con il contorno del secondo tipo.

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da quanto tempo si conosce questa vicenda? magari alcune perizie son antecedenti alla scoperta...in ogni caso nessuno lo riporta...disinformazione voluta o non....

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