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Risposte migliori

Inviato

Vorrei parlare questa volta del piombo, dei problemi di conservazione e di alcuni metodi di restauro.

Di seguito vorrei riportare l'esempio di un piombo che con il tempo continuava a degradarsi inesorabilmente.

Come si presenta:

Nel caso del piombo la patina si presenta inizialmente come un sottile film scuro; con il tempo, se non adeguatamente conservato, tendono a crearsi i depositi di carbonato di piombo che appare come uno strato bianco tendente a crescere e diventare informe fino a ricoprire ogni dettaglio presente sul pezzo.

post-66-0-20868300-1352905551_thumb.jpg

Lamina di piombo esposta a vapori di acido acetico e di biossido di carbonio in presenza di aria e di umidità, ricoperta di uno strato di carbonato basico di piombo(biacca),

Pb2(OH)2CO3 . (foto da: http://www.las.provincia.venezia.it/discscien/chimica/lucecoloriipert1/bianchipiombo.htm)

Quando intervenire:

Se la patina ricoprente il piombo risulta stabile potrebbe non essere necessario alcun intervento salvo evitare il più possibile il contatto con alcuni acidi tra cui: l'acido acetico o l'acido tannico; quest'ultimo è presente in natura nei legni di noce, quercia, di conseguenza i monetieri prodotti con questi materiali potrebbero dare dei problemi a lungo termine.

Nel caso in cui la patina appare instabile con zone che si presentano a scaglie bianche è il caso di intervenire per arrestare il fenomeno di corrosione.

Di seguito allego l'immagine del piombo allo stato originale:

post-66-0-38215400-1352903030_thumb.jpg

post-66-0-67518700-1352903255_thumb.jpg post-66-0-65482300-1352903273_thumb.jpg

Come si vede dai due particolari, il carbonato di piombo (Pb2(OH)2CO3 ) ha ricoperto i dettagli principali aumentandone il volume e le proporzioni.

Osservando in particolare i contorni dei caratteri si nota una sorta di "doppio contorno" biancastro; ecco quello è il carbonato di piombo in fase attiva.

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Inviato

Il restauro è stato eseguito con il metodo della "resina scambiatrice di ioni" conosciuta ed utilizzata normalmente per l'addolcimento delle acque.

Descrizione in breve:

Il metodo è molto semplice e consiste nell'immergere il pezzo nella resina alla quale è stata aggiunta dell'acqua demineralizzata. Il composto viene portato ad una certa temperatura, ma senza raggiungere l'ebollizione dell'acqua, per alcune ore.

Il trattamento è molto lento e discioglie molto lentamente il carbonato che, piano piano, si assottiglia.

Problematiche:

Se prolungato per lungo tempo uno strato di carbonato molto sottile può essere rimosso anche completamente pertanto se, come nel nostro caso, si desidera conservare la patina, occorre limitare il tempo di intervento al minimo per arrestare l'avanzare della corrosione e migliorare la leggibilità del piombo.

L'acqua molto calda, in tempi molto prolungati, può ammorbidire i rilievi delle parti in piombo non coperte dalla patina pertanto non conviene usare tale metodo per periodi troppo prolungati.

Conservazione:

Alla fine del trattamento il piombo non necessita di ulteriori risciacqui dal momento che non sono stati impiegati acidi e si passa al trattamento conservativo che può ridursi al solo utilizzo della cera microcristallina oppure ad un rivestimento di paraloid superficiale e poi di un ulteriore strato di cera microcristallina.

Ecco come si presenta il piombo dopo il restauro:

post-66-0-55648200-1352904437_thumb.jpg

ed ecco gli stessi particolari esposti prima del trattamento:

post-66-0-33538500-1352904963_thumb.jpg post-66-0-21542300-1352904978_thumb.jpg

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Inviato

Molto interessante

Dario :good:


Supporter
Inviato

Buona giornata

Grazie per l'interessante relazione; hai pensato sull'opportunità di fare una sorta di "collana" con le varie tipologie di interventi necessari per recuperare monete in "pericolo" a seconda dei materiali con le quali sono state fatte?

Lungi da me invogliare le persone a diventare dei "piccoli chimici", ma spesso sarebbe sufficiente qualche nozione basica per intervenire su una moneta, giusto per bloccare qualche manifestazione sgradevole, dando indicazione anche dei prodotti commerciali, se esistenti e sempre che non sia considerato inopportuno e poco etico.

Grazie ancora

luciano


Inviato

Complimenti per l'esposizione. Chiara ed esaustiva.


Inviato

Buona giornata

Grazie per l'interessante relazione; hai pensato sull'opportunità di fare una sorta di "collana" con le varie tipologie di interventi necessari per recuperare monete in "pericolo" a seconda dei materiali con le quali sono state fatte?

Lungi da me invogliare le persone a diventare dei "piccoli chimici", ma spesso sarebbe sufficiente qualche nozione basica per intervenire su una moneta, giusto per bloccare qualche manifestazione sgradevole, dando indicazione anche dei prodotti commerciali, se esistenti e sempre che non sia considerato inopportuno e poco etico.

Grazie ancora

luciano

Per il momento ho pensato di inserire i vari tipi di intervento aprendo delle apposite discussioni da tenere in primo piano nell'area restauri. L'idea di raccoglierli poi in futuro mi piace.

Credo però sia più corretto spiegare bene quando è necessario un intervento di restauro e quando invece non serve. Alcuni tipi di interventi poi richiedono l'utilizzo di sostanze più o meno pericolose che eviterei pertanto di sponsorizzare troppo.

Nel caso del piombo l'intervento è piuttosto semplice ma la resina (non proprio a buon mercato) quando esaurita, deve essere adeguatamente ripulita dai residui del carbonato e rigenerata. Operazioni che richiedono nuovamente l'uso di adeguate attrezzature e prodotti chimici.


Supporter
Inviato

Buona giornata

Grazie per l'interessante relazione; hai pensato sull'opportunità di fare una sorta di "collana" con le varie tipologie di interventi necessari per recuperare monete in "pericolo" a seconda dei materiali con le quali sono state fatte?

Lungi da me invogliare le persone a diventare dei "piccoli chimici", ma spesso sarebbe sufficiente qualche nozione basica per intervenire su una moneta, giusto per bloccare qualche manifestazione sgradevole, dando indicazione anche dei prodotti commerciali, se esistenti e sempre che non sia considerato inopportuno e poco etico.

Grazie ancora

luciano

Per il momento ho pensato di inserire i vari tipi di intervento aprendo delle apposite discussioni da tenere in primo piano nell'area restauri. L'idea di raccoglierli poi in futuro mi piace.

Credo però sia più corretto spiegare bene quando è necessario un intervento di restauro e quando invece non serve. Alcuni tipi di interventi poi richiedono l'utilizzo di sostanze più o meno pericolose che eviterei pertanto di sponsorizzare troppo.

Nel caso del piombo l'intervento è piuttosto semplice ma la resina (non proprio a buon mercato) quando esaurita, deve essere adeguatamente ripulita dai residui del carbonato e rigenerata. Operazioni che richiedono nuovamente l'uso di adeguate attrezzature e prodotti chimici.

Alcuni tipi di interventi poi richiedono l'utilizzo di sostanze più o meno pericolose che eviterei pertanto di sponsorizzare troppo.

Nel caso del piombo l'intervento è piuttosto semplice ma la resina (non proprio a buon mercato) quando esaurita, deve essere adeguatamente ripulita dai residui del carbonato e rigenerata. Operazioni che richiedono nuovamente l'uso di adeguate attrezzature e prodotti chimici.

Grazie

sono proprio queste le problematiche alle quali mi riferivo circa i dubbi e l'etica. Bisogna essere del "mestiere" per poter fare determinati interventi....lavorare con la chimica in genere senza avere cognizioni non solo non e' semplice, ma spesso pericoloso.

Circa il fatto di fare una collana di schede....sono lieto che ci penserai.

saluti

luciano


Inviato

Ottima operazione, interessante quando quella di jagd! :clapping:

Awards

  • 4 mesi dopo...
Inviato

Davvero interessante, grazie.

Hai anche una foto con l'effetto della cera microcristallina sul piombo?

La resina che hai usato è quella cationica o anionica?

Alessandro

Awards

Inviato

L'effetto della cera lo puoi vedere nella foto finale. La resina é del tipo cationico.


Inviato

L'effetto della cera lo puoi vedere nella foto finale. La resina é del tipo cationico.

perfetto,

mi interessa sapere qualcosa di più sulla temperatura, che temperatura hai usato? esiste un range ottimale?

Alessandro

Awards

  • 1 anno dopo...
Inviato

@@centurioneamico

Mi hanno regalato due sigilli che vorrei pulire e così sono venuito a leggere questa discussione davvero interessante.

Sono poi andato su internet per cercare di acquistare la resina ma ho visto che ce ne sono tantissime cationiche più o meno forti:

Potreste darmi qualche ragguaglio in più e se possibile dove acquistarla? grazie

Mauro


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