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IGNORED

LA SAGA DELL'ARGENTO SPAGNOLO


Risposte migliori

..e a questo punto non so come si articolerà il tutto, ma visto che ne ho parlato, vorrei mostrare una immagine (da mcsearch) della moneta di cui parlavo..

in particolare la monetazione di Filippo II per Napoli si articola in due macro-blocchi e il primo si contraddistingue per la produzione di monete di notevole "impatto" e valore, ma anche il secondo non scherza...

questo ducato col motto HILARITAS UNIVERSA appartiene al secondo periodo; sebbene lo stile sia un po' "severo" è un nominale molto affascinante e come detto in precedenza, col suo peso di quasi 30 grammi, è un bel "pataccone"....

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Così mi piace Alessandro, bravo, con grinta e passione, hai tutta la mia ammirazione, ti rispondo subito con Milano, con uno scudo di Filippo II del 1579, da Asta Bolaffi 31 - 5 - 2012, lotto 324, fonte mcsearch.info, ha un peso di gr. 32, 09, è un bell'esemplare, si può fare un magnifico confronto tra le due zecche, le caratteristiche, anche il ritratto di Filippo II, così si fa.....poi da cosa nasce cosa, come è sempre stato d'altronde......

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Supporter

Buona serata

Che posso dire? The market rule!

Il mercato ha le sue leggi, scritte e non.

Se un metallo come l'argento, che si usava ordinariamente per fare le monete, in poco tempo raddoppia, triplica, quadrupla... la sua disponibilità nel mercato, ovvio che se ne approfitta ed usandolo vengono sconvolti i ragguagli con l'oro al quale era vincolato ai fini della monetazione.

Da quello che ho letto (o meglio non letto), Venezia ha emesso grossi moduli al pari di altri stati (chi prima, chi dopo), considerata la quantità di argento disponibile.

Curioso però che proprio sotto il dogato di Girolamo Priuli si emettano ancora in maniera forzosa monete "piccole" e si chieda alle strutture periferiche del dominio, di incettare monetoni come i "Reali" ed i ducati mantovani "Aquiloni", perchè vengano indirizzati alla zecca per essere fusi.

Certamente c'entra l'argento messicano, perché da li veniva in massima parte, ma non è così esplicito.

saluti

luciano

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Bella, Mario discussione interessante, scusate se mi ripeto.

Posto un' insieme de piezas de a ocho de plata, dalla mia collezione delle Zecche del Nuovo Mondo.

Ci sono tanti fatti e aneddoti in questo periodo, come lo scandalo della Zecca di Potosi del 1652, quando i controllori mandati dal Re Filippo IIII in quella Zecca, si accorsero che mancava argento nelle monete. Quindi dopo aver tagliato le mani ai responsabili della Zecca dovettero porre rimedio e i pezzi da 8 valevano 6 reales, i 4 Reales 3 e via dicendo. Per riconoscere le monete "scarse" le contromarcarono con corone di diversi disegni.

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Fantastico Tiziano, poi tu le conosci bene queste monete e credo un po' anche i posti, era quello che ci voleva, sono si vede molto artigianali, primitive, indubbiamente però ricoprono un valore storico e numismatico e poi come sembra erano apprezzate, richieste, giravano......

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Fantastico Tiziano, poi tu le conosci bene queste monete e credo un po' anche i posti, era quello che ci voleva, sono si vede molto artigianali, primitive, indubbiamente però ricoprono un valore storico e numismatico e poi come sembra erano apprezzate, richieste, giravano......

anche in quello è il loro fascino

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Mi ricordano queste monete i " maltagliati " di Filippo II di Cagliari, mi sembra che ci siano affinità.....il periodo è poi quello.....che dite ?

Mi sembra di aver letto che i maltagliati fossero proprio riconiati su monete da 8 reales, ma potrei ricordare malissimo :) sto seguendo la discussione con molto interesse, ma non ho tempo e informazioni interessanti per contribuire..

Aggiungo solo che nella piazzetta dovrebbe esserci una mia discussione intitolata "le monete nei traffici commerciali mondiali" dove, grazie ad alcuni utenti, sono state raccolte informazioni su diverse monete, tra cui anche gli 8 reales :)

Vi seguo,

Matteo.

Modificato da Matteo91
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Awards

Il fascino degli 8 reales per me risiede proprio nel fatto che si tratta di monete coniate con tecniche primitive, brutte se vogliamo essere venali, ma con una diffusione mondiale, utilizzate in tutti i più grandi traffici commerciali mondiali per diversi secoli..ancora più interessanti sono i pezzi contromarcati, che testimoniano la grande circolazione di questi pezzi :) il loro scopo era proprio quello, non penso dovessero trasmettere un messaggio, come avveniva per le monete antiche, ma costituivano una riserva di valore per i commerci..

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Il fascino degli 8 reales per me risiede proprio nel fatto che si tratta di monete coniate con tecniche primitive, brutte se vogliamo essere venali, ma con una diffusione mondiale, utilizzate in tutti i più grandi traffici commerciali mondiali per diversi secoli..ancora più interessanti sono i pezzi contromarcati, che testimoniano la grande circolazione di questi pezzi :) il loro scopo era proprio quello, non penso dovessero trasmettere un messaggio, come avveniva per le monete antiche, ma costituivano una riserva di valore per i commerci..

Buona Domenica

Hai detto bene Matteo.

Hai parlato di fascino ed io sono d'accordo; come per il ducato d'oro veneziano (poi zecchino), anche per gli 8 reales non serviva un disegno "piacione" o affascinante; non c'era bisogno di "sovrastrutture" iconografiche; erano monete essenziali, battute a martello con tutti i difetti che questo poteva comportare, non "strizzavano l'occhio" al piacere visivo, ma avevano fascino.

Direi il fascino di un letto sfatto..... :rofl:

Erano però monete internazionali, ovunque riconosciute e apprezzate.

saluti

luciano

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Il fascino degli 8 reales per me risiede proprio nel fatto che si tratta di monete coniate con tecniche primitive, brutte se vogliamo essere venali, ma con una diffusione mondiale, utilizzate in tutti i più grandi traffici commerciali mondiali per diversi secoli..ancora più interessanti sono i pezzi contromarcati, che testimoniano la grande circolazione di questi pezzi :) il loro scopo era proprio quello, non penso dovessero trasmettere un messaggio, come avveniva per le monete antiche, ma costituivano una riserva di valore per i commerci..

Condivido, però tralasciando le monete coniate da Filippo II e Filippo III ( mi riferisco alla Zecca di Potosi ) che erano proprio scarse in qualità estetiche, quelle di Filippo IIII il R/ è di stile più ricco e curato con le colonne d' ercole il mare, il motto PLVS VLTRA, con la suddivisione su più righe del valore-sigle zecchieri-data.

Anche la legenda molto completa: POTOSI ANO 1652 EL PERV.

Le tecniche di coniazione non erano primitive, erano quelle utilizzate nel vecchio mondo della coniazione a martello, il problema era dovuto al fatto che dovevano essere coniate in grande quantità e in poco tempo.

Infatti le monete da 8 Reales di questo tipo coniate su flan rotondo e non ribattute hanno valutazioni di 5 o 6 volte in più di quelle normali.

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Modificato da Parpajola
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E' bella come fattura l'ultimo postato comunque, di Milano e Napoli qualcosa abbiamo visto, c'è anche Cagliari e qui abbiamo diversi pezzi maltagliati, inizio con un Filippo II, 10 reali maltagliati, è un pezzo ossidato ma rende bene l'idea della coniazione, da Nomisma 30, 2005, lotto 978

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Proseguo sempre con Cagliari con due diritti uno sempre di Filippo II, un 5 reali maltagliati, e a fianco sempre un 5 reali maltagliati però questa volta di Filippo III, la fattura e la coniazione è similare, da Nomisma 30, 2005, lotti 982 e 983

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E' giusto a questo punto dopo aver parlato molto vedere ancora monete, esempi, Milano, Napoli, Cagliari, ora Spagna con un sottomultiplo del reales che però è indicativo, il peso è 6,08 gr. e siamo con Filippo III

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Qualche esempio legato al mondo spagnolo e a tutto ciò che è collegato a loro lo abbiamo visto e lo stiamo vedendo, ma l'argento delle Americhe non si ferma a rivoluzionare questo ambito, cambia anche le monete che andranno in altri Stati stranieri come l'Olanda, cambia la monetazione globale, ogni stato italico emette un grande nominale e qui gli esempi sono infiniti, ognuno potrebbe mettere il primo grande modulo della propria monetazione preferita, teoricamente potremmo andare avanti all'infinito, vediamo se qualcuno vuole proporci ancora qualche esempio di indirizzo spagnolo o non, ovviamente la discussione è aperta a tutti i volonterosi, anche i non cordusiani possono ovviamente partecipare :blum:, Firenze, Papato, Mantova, Genova, Savoia, Venezia e tante altre zecche italiche e non......la lista è infinita......

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Porto un esempio io, Firenze conia la prima piastra con Cosimo I dè Medici a partire dal 1568, il peso era di circa 32 gr. ed equivaleva a 7 lire fiorentine.

Posto l'esemplare di piastra del 1572 di Cosimo I da Cronos 7, 2013, lotto 54, moneta molto rara e dalla splendida iconografia, gli stati italiani coniano i grandi moduli e non rimangono impreparati, anzi, e fanno subito gioiellini come potete ben vedere....

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Inviato (modificato)

Fu questo il primo scudo per Mantova ? Forse, Guglielmo Gonzaga ( II periodo , 1575 - 1587 ) peso sui circa 31, 50 gr. , anche se ci fu anche uno scudo coniato a nome di Federico II Gonzaga ( III periodo : 1536 - 1540 ), ma per alcuni potrebbe essere stata una moneta postuma ( vedi anche Ravegnani - Morosini ) e sicuramente qualche appassionato di questa zecca potrà erudirci di più sul tutto, almeno sul primo mi affido al bel catalogo di lamoneta su Mantova,

http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUB/24

Modificato da dabbene
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Inviato (modificato)

Fu questo invece il primo scudo d'argento del 1567 di Genova ? da 4 lire del peso di gr. 37, 12, rarissimo a quanto sembra....

Lo scudo fu ripreso nel 1596, quello del 1567 sembra essere conosciuto per quello della Collezione Reale, ma anche qui i conoscitori potranno erudirci di più......

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/14

Modificato da dabbene
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E fu questa la prima monetona di Venezia con Gerolamo Priuli ( 1559 - 1567 ) ? Un ducatone d'argento dall'anno 1562, il suo peso era circa gr. 32, 89 alla bontà di 948 millesimi ed al valore di 124 soldi veneziani ?

Da Varesi 58, 2011, lotto 183

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Ma altro rimarrebbe ancora, sempre volendo ovviamente, i Savoia, il Papato, altre zecche importanti....o precisazioni o rettifiche di quanto ho detto essendomi improvvisato in terreitori non miei.....ma bisogna fare a volte di necessità virtù.....

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..e per continuare la serie, per Napoli c'è anche il mezzo ducato, sempre del secondo periodo di Filippo II e con un peso di circa quindici grammi..

in questo caso un esemplare forato.. e maldestramente riparato.. che di sicuro di vicissitudini ne ha vissute molte..

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Nella seconda metà del XVI secolo lo scudo d'argento inizia a circolare in modo rilevante dovunque, in Stati Italiani, esteri e anche nelle Americhe è un fenomeno economico e monetario mondiale, interessa tutti.

Un breve flash su altre due coniazioni che spero possano essere integrate con ulteriori notizie e immagini :

SAVOIA : nel 1556 viene coniato da Emanuele Filiberto ( 1553 - 1580 ) il primo tallero sabaudo, pesava circa 28 gr. e il suo corso era fissato a 42 grossi. ( per ulteriori informazioni vedi L. Simonetti " Monete italiane medioevali e moderne ", parte I )

ROMA : I Pontefici : la prima piastra papale è coniata nel 1558 durante il Pontificato di Sisto V ( 1585 - 1590 ), il suo peso era di circa gr. 31, 93. ( per ulteriori informazioni vedi anche E.Martinori " Annali della zecca di Roma, fasc. 13 )

Questo dimostra che il fenomeno investe tutti e cambiano gli scenari....,bello anche il mezzo ducato di Napoli postato da Alessandro, su Napoli ci sarebbe ancora da dire molto peccato che tranne Alessandro gli appassionati di questa monetazione non ci leggano e non si possano fare confronti tra le monetazioni spagnole delle varie zecche.....che poi sono il sale del confronto e della divulgazione numismatica.....

Altrettanto spero ancora in qualche ulteriore contributo da appassionati di altre zecche.....la speranza è sempre l'ultima a morire.....poi ovviamente me ne farò una ragione, questo è chiaro..... :crazy:

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