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Dunque il Price è da buttar via?


Caio153

Risposte migliori

Ciao,

faccio copia incolla di un mio post in un'altra discussione, dove tra l'altro era fuori tema, e lo ripropongo nella speranza di ottenere la vostra opinione sulla questione...

 

Mirko8710, il 07 Dec 2015 - 10:33, ha scritto:snapback.png

Come vedi ognuno ha i suoi modi di lavorare ma come ti ho scritto, preferisco prevenire che curare...e dover smentire uno studio di mesi solo perché ho dato per appurato che gli esemplari citati fossero autentici senza poter dare un mio giudizio critico e anzi, senza interessarmi minimamente di voler dare un giudizio critico, lo troverei alquanto brutto e per quanto mi riguarda sarebbe e rimarrebbe una bella figuraccia.

Ciao,

in linea teorica sono completamente d'accordo con te ed il tuo metodo è sicuramente quello più giusto per procedere in uno studio. Ho letto le tue argomentazioni riguardo alla questione del RIC e in effetti in quel caso avevi ragione te.

Tuttavia ciò che è ideale e perfetto non sempre, anzi quasi mai, è realizzabile: bisogna scontrarsi colla dura realtà. Che tu pensi che io non mi interessi minimamente di dare un giudizio critico, mi scuso, ma è una totale follia. Anche in questo caso condivido pienamente la tua posizione.

Voglio premettere che sono un neofita in campo numismatico e quindi le mie capacità in questo senso sono in fase di formazione, ma comunque una patacca mister day la riconoscerei anche io. Visto che mi sembri disponibile ti chiedo se possibile di indicarmi qualche testo o sito dove io possa iniziare a imparare le questioni metallurgiche e la terminologia a esse connessa.

Tuttavia come ho già detto la maggior parte delle monete da me postate sono passate in mano a gente del calibro del Newell, del Price, dell'Houghton ed essi le hanno ritenute autentiche... certo anche loro non sono immuni da errori, però insomma... e anche per quanto riguarda le altre mi sono limitato a monete in possesso di istituzioni prestigiose come la BNF o lo Staatliche di Berlino... Una prima mia forma di giudizio critico è quella dunque di vagliare l'attendibilità delle fonti che hanno studiato avendo in mano, non sarà necessario, ma di certo aiuta, le varie monete e che nel caso di studiosi e non di commercianti lo fanno solitamente in maniera oggettiva e non condizionata da fattori lucrativi. Non mi sono neanche sognato ad esempio di cercare confronti tra le altre monete astate, le quali presentano sicuramente una percentuale maggiore di falsi, che con grande difficoltà, forse, io sarei in grado di identificare come tali.

Sì, appunto, proprio perché il 90% degli archeologi ritengono moneta scavata = buona (che per altro nel 90% dei casi è vero), non vi è da fidarsi se qualcuno spinto da interesse volesse far sembrare buona una moneta che in realtà non lo è.............

Qui però si parla di malafede altrui... io parlo per me stesso che non mi sognerei mai di fare una cosa del genere.

Quelle che hanno una fotografia le citerò...quelle che non hanno una fotografia non le citerò.

Allora mi piacerebbe proprio sapere come giudichi un lavoro come quello del Price sulla monetazione di Alessandro e Filippo Arrideo... certo si è basato in gran parte sulla enorme collezione del British e delle monete che ha toccato con mano fornisce infatti pesi e assi di conio. Ma al contrario una grande quantità di monete le ha viste solamente in foto e altre neppure in quelle, come quelle delle quali indica come riferimento gli ottocenteschi Muller e Prokesh-Osten nei quali vi era al massimo un disegnino del simbolo e del monogramma. Per quanto siano state fatte a questo lavoro alcune correzioni e aggiunte, e altre certamente siano ancora da fare, questo è e rimane il testo fondamentale, e come tale universalmente riconosciuto, che tutti coloro che per studio o per diletto si interessino a questa monetazione prendono come punto di riferimento. Secondo te andrebbe dunque cestinato?

 

Secondo voi andrebbe dunque cestinato?

 

 

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Sul fatto che tu sia effettivamente un neofita in campo numismatico nutro seri dubbi( anzi, secondo me hai un obiettivo ben preciso)...quanto al Price , o a qualsiasi altro catalogo, nessuno è da buttare, ma nessuno è da prendere come il vangelo, vuoi perché scritti da fallaci uomini, vuoi perché nelle collezioni museali è pieno di falsi che vengono , troppo spesso, tramandati acriticamente, grazie a quelli che la pensano come te al riguardo, vuoi, soprattutto, perché qualsiasi catalogo, nello stesso momento in cui è chiuso e pubblicato diventa, inesorabilmente, obsoleto.

In più, catalogare una moneta rifacendosi ad un repertorio, non ha nulla a che spartire , per ovvie ragioni,con lo stabilirne l'autenticità conclamata o meno .

Questo è quello che ha cercato di farti capire Mirko, ma vedo che anche lui non ha avuto miglior fortuna di me o di altri nell'arduo tentativo di farsi comprendere, pur in buon italiano, da te.

Lasciamo ad altri il cercare con miglior esito di vincere la tua resilienza mentale.

Ad majora.

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Sul fatto che tu sia effettivamente un neofita in campo numismatico nutro seri dubbi( anzi, secondo me hai un obiettivo ben preciso)...quanto al Price , o a qualsiasi altro catalogo, nessuno è da buttare, ma nessuno è da prendere come il vangelo, vuoi perché scritti da fallaci uomini, vuoi perché nelle collezioni museali è pieno di falsi che vengono , troppo spesso, tramandati acriticamente, grazie a quelli che la pensano come te al riguardo, vuoi, soprattutto, perché qualsiasi catalogo, nello stesso momento in cui è chiuso e pubblicato diventa, inesorabilmente, obsoleto.

In più, catalogare una moneta rifacendosi ad un repertorio, non ha nulla a che spartire , per ovvie ragioni,con lo stabilirne l'autenticità conclamata o meno .

Questo è quello che ha cercato di farti capire Mirko, ma vedo che anche lui non ha avuto miglior fortuna di me o di altri nell'arduo tentativo di farsi comprendere, pur in buon italiano, da te.

Lasciamo ad altri il cercare con miglior esito di vincere la tua resilienza mentale.

Ad majora.

Sul fatto che tu sia effettivamente un neofita in campo numismatico nutro seri dubbi( anzi, secondo me hai un obiettivo ben preciso)... e cioè????? :shok:

Se hai folli accuse precise da fare, falle! Se no è tanto meglio che certe cose tu non le dica...

No quello che Mirko ha detto è che per lui è cosa sbagliata pubblicare un'opera nella quale siano presenti monete delle quali non si è vista la foto (e quelle delle quali si dispone solo di una foto pessima? Boh)... Ergo il Price, così come tanti altri lavori generali su una monetazione sarebbero delle cose, a suo modo di vedere, sbagliate (per esempio il Seleucid Coins di Houghton e Lorber). Faccio presente che senza questi lavori i tecnici potrebbero solamente affermare l'autenticità o meno di una moneta, ma difficilmente potrebbero dire qualcosa su autorità emittente, significato storico delle emissioni, seriazione cronologica e datazione assoluta di esse. Ma tanto di queste cose spesso i tecnici non si curano, gli basta sapere che una moneta sia vera e quanto valga...

Noto infine che non smetti di insultare la mia intelligenza... che dire... un gentleman

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Francamente non capisco dove tu legga che i lavori altrui vadano cestinati...e continuo a non capire questo tuo attaccamento biblico a testi che seppur sacri sono stati stilati secondo le monete conosciute all'epoca nei musei e come tutti sanno, le collezioni museali non sono soltanto composte da monete provenienti da scavo, ma anzi, special modo le grandi collezioni come quelle del British e del Munzakabinet sono frutto di donazioni di collezionisti, Re, Baroni, Sir e chi più ne ha ne metta e da che mondo e mondo TUTTE le collezioni sono inquinate da falsi...special modo quelle vecchie.

Ergo......il semplice studioso si limiterà a catalogare una moneta sulla base delle sue conoscenze storiche ma non catalogandola sulla base delle sue conoscenze sulle tecniche di falsificazione....ergo...se tu citi una moneta in uno studio sui falsi, PRETENDENDO che quelle museali siano esemplari CERTAMENTE autentici, a mio modesto avviso, è uno studio inutile e superficiale, soprattutto se non si è in grado di riconoscere tali falsi.

 

Quindi, da qui a dire che il Price è da buttare ce ne vuole, quando io stesso utilizzo come bibliografia per la catalogazione e lo studio cataloghi che prevedono una stilatura proveniente solo da collezioni museali (ma come ti ho già detto, la catalogazione nulla ha a che fare con lo studio della moneta in se).

 

 Ma tanto di queste cose spesso i tecnici non si curano, gli basta sapere che una moneta sia vera e quanto valga...

 

L'ultimo dei miei pensieri quando studio una moneta o una monetazione è sapere quanto vale...e anzi, se proprio devo dirla tutta non ho neanche bisogno di chiederlo visto che conoscendo il mercato è implicito in me conoscerne il valore...ciò che mi preme è assicurarmi uno studio corretto, oggettivo e primo di parti inquinanti e certezze assolute.

Quello che rimane una verità di fatto è che il cultore della numismatica, colui che esce da un'Università studiando SOLO la numismatica come disciplina archeologica, difficilmente saprà riconoscere un falso che ad un collezionista medio salterebbe subito all'occhio come una fusione più o meno pacchiana.

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Francamente non capisco dove tu legga che i lavori altrui vadano cestinati...e continuo a non capire questo tuo attaccamento biblico a testi che seppur sacri sono stati stilati secondo le monete conosciute all'epoca nei musei e come tutti sanno, le collezioni museali non sono soltanto composte da monete provenienti da scavo, ma anzi, special modo le grandi collezioni come quelle del British e del Munzakabinet sono frutto di donazioni di collezionisti, Re, Baroni, Sir e chi più ne ha ne metta e da che mondo e mondo TUTTE le collezioni sono inquinate da falsi...special modo quelle vecchie.

Ergo......il semplice studioso si limiterà a catalogare una moneta sulla base delle sue conoscenze storiche ma non catalogandola sulla base delle sue conoscenze sulle tecniche di falsificazione....ergo...se tu citi una moneta in uno studio sui falsi, PRETENDENDO che quelle museali siano esemplari CERTAMENTE autentici, a mio modesto avviso, è uno studio inutile e superficiale, soprattutto se non si è in grado di riconoscere tali falsi.

 

Quindi, da qui a dire che il Price è da buttare ce ne vuole, quando io stesso utilizzo come bibliografia per la catalogazione e lo studio cataloghi che prevedono una stilatura proveniente solo da collezioni museali (ma come ti ho già detto, la catalogazione nulla ha a che fare con lo studio della moneta in se).

 

 

L'ultimo dei miei pensieri quando studio una moneta o una monetazione è sapere quanto vale...e anzi, se proprio devo dirla tutta non ho neanche bisogno di chiederlo visto che conoscendo il mercato è implicito in me conoscerne il valore...ciò che mi preme è assicurarmi uno studio corretto, oggettivo e primo di parti inquinanti e certezze assolute.

Quello che rimane una verità di fatto è che il cultore della numismatica, colui che esce da un'Università studiando SOLO la numismatica come disciplina archeologica, difficilmente saprà riconoscere un falso che ad un collezionista medio salterebbe subito all'occhio come una fusione più o meno pacchiana.

Come ho detto mille volte: NON PRETENDO CHE QUELLI MUSEALI SIANO ASSOLUTAMENTE AUTENTICI! E mi pare di aver detto anche che nella vita di certezza assoluta ce n'è una sola, e non è certo l'autenticità di una moneta. E in ogni caso non si tratta certamente di uno studio sui falsi, che non mi sognerei neanche minimamente di produrre, ma semplicemente un'indagine informale originata da una discussione sul forum... (E ciò nonostante mi pare che i suoi risultati siano INEQUIVOCABILI)

 

ma come ti ho già detto, la catalogazione nulla ha a che fare con lo studio della moneta in se

Mi pare infatti di averti dato ragione:

"Ho letto le tue argomentazioni riguardo alla questione del RIC e in effetti in quel caso avevi ragione te".

Quello che tu intendi come "studio della moneta in sè" è però per te solo ed esclusivamente capire se una moneta sia falsa o no: senza questi lavori, secondo te scorretti da un punto di vista metodologico, la datazione della stessa, la sua interpretazione storico-culturale e tutta una serie di altri aspetti come faresti a conoscerli? Semplice: non faresti...

"Questa moneta è d'argento, coniata e dall'aspetto del metallo sicuramente autentica... c'è scritto Alexandrou. Ma chi sarà mai? Forse Alessandro Magno? Da una parte c'è un giovane con in testa il cadavere di qualche bestia, dall'altra un signore barbuto seduto con in mano un pollo... Chissà quando si data? Probabilmente avanti Cristo... ma dove sarà stata coniata? La scritta è in greco... probabilmente in Grecia..."

Che poi una moneta venga definita Price 2357 o Pinko Pallino quella in effetti, come ho già ammesso, è solo un'etichetta priva di valore reale.

Quanto alla questione economica non mi riferivo certo alla categoria degli archeologi...

Modificato da Caio153
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Spiego meglio la situazione premettendo che non mi pare opportuno tenere un piede in due scarpe. Parlo del Price perché è quello che conosco meglio, ma il discorso si potrebbe estendere a tutti i grandi corpora.

Tu mi hai detto che in un tuo lavoro non metteresti mai una moneta della quale non hai potuto vedere neppure la foto, dato che per te non è opportuno farlo.

Il Price come ho già detto ha messo nella sua "biblica" opera, per necessità( credo che anche lui sarebbe stato più contento di vederle tutte e anche per me sarebbe la cosa ideale. Ma le idee sono spesso utopia), monete citate da altri dei quali si fidava e delle quali non possedeva alcuna immagine o magari solo una pessima foto b/n di inizio '900 da guardare al microscopio. Quante saranno? Forse un terzo o un quarto di tutte quelle catalogate, un quinto? Anche così si tratterebbe di centinaia di monete "non verificate". Come tu giustamente dici la catalogazione e' solo un etichetta... Ma l'opera del Price non è un mero catalogo, quella e' solamente la fase preliminare. In base a suddetto catalogo si traggono tutta una serie di conclusioni su zecche, cronologia relativa e assoluta delle varie emissioni, e varie altre questioni "minori"... Per trarre tutte queste conclusioni si usano anche le monete da te considerate metodologicamente inquinate. Quindi se te usi il Price solo come strumento per attribuire un nome a una moneta che trovi in uno scavo va bene, almeno tutti capiranno di che si tratta, ma se ritieni che la metodologia usata dal Price sia scorretta (ripeto fino allo sfinimento: ANCHE PER ME NON E' LA COSA IDEALE MA E' L'UNICA STRADA POSSIBILE)e' altrettanto scorretto avvalersi, oltre che della sua capacità di nomenclatore di tipi monetali, di tutte le conclusioni storico/cronologiche derivanti dai suoi studi.

Riassumendo: Ritieni che il Price sia metodologicamente scorretto, ma dici che non è da buttare via e te ne avvali lo stesso... Per me è come sputare nel piatto in cui si mangia, ossia una forma di involontaria ipocrisia intellettuale.

Esempio: Trovi in uno scavo un bel tetradrammo di Alessandro. Prendi il tuo Price e vedi che e' il Price xxxx. Fin qui tutto bene tanto e' solo un'etichetta... Ma poi dai a quella moneta una certa datazione e gli attribuisci una certa zecca... Peccato che magari il sig. M.J.Price quel tipo di moneta non l'ha neppure mai visto e per assegnargli quella datazione e quella provenienza si è affidato totalmente a qualcuno che invece l'ha vista e l'ha solamente descritta a parole...

Modificato da Caio153
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Esempio: Trovi in uno scavo un bel tetradrammo di Alessandro. Prendi il tuo Price e vedi che e' il Price xxxx. Fin qui tutto bene tanto e' solo un'etichetta... Ma poi dai a quella moneta una certa datazione e gli attribuisci una certa zecca... Peccato che magari il sig. M.J.Price quel tipo di moneta non l'ha neppure mai visto e per assegnargli quella datazione e quella provenienza si è affidato totalmente a qualcuno che invece l'ha vista e l'ha solamente descritta a parole...

 

Hai detto tutto. Prendo il Price, catalogo la moneta, la inquadro in un contesto storico e so che invece di un pollo c'è un'aquila in mano a Zeus. Che il Price abbia mai visto o meno quella tipologia, in questo caso, non me ne importa. Lui sapeva della sua esistenza, e ha creato la tipologia e ha studiato sopra indipendentemente dal fatto che la moneta fosse un falso o meno.

Io, che vengo dopo, se trovo una moneta certamente autentica, posso tranquillamente catalogarla Price XXXX anche se il Price creò tale tipologia sulla base di un falso...tutto qua.

 

Un pochino in ritardo rispetto a quanto preventivato riprendo la discussione dopo essermi documentato maggiormente: ho deciso di usare come termine di paragone le monete "sicuramente autentiche" presenti in pubblicazioni e cataloghi di musei/ società numismatiche, escludendo invece quelle vendute nelle varie aste reperibili su internet.

 

 

Questo sopra è il tuo messaggio che ha scatenato questa discussione...mi sono permesso di evidenziare in grassetto...

 

Poi dici anche: 

 

 

E in ogni caso non si tratta certamente di uno studio sui falsi, che non mi sognerei neanche minimamente di produrre, ma semplicemente un'indagine informale originata da una discussione sul forum... 

 

E ti rispondi da solo titolando la tua discussione: LE MONETE PIU' FALSE DI ALESSANDRO MAGNO. Non le probabili monete più falsificate o "una serie di probabili falsi"...ma quelle più false, prendendo per principio che il tuo studio sia corretto e assodato e soprattutto, CERTO. Ti inviterei a pubblicare su di una rivista i tuoi studi, invece di indagare informalmente sul Forum (non perché qui non siano ben accetti, chiaro, ma per vedere se rimani coerente sino in fondo nella tua sicurezza anche di fronte a pubblicazione ufficiale).

 

Infine aggiungo: anche il RIC che piaccia o non piaccia ha fatto una catalogazione massiccia di ciò che oggi conosciamo (e l'ha fatta anche sui falsi)...ma...e ripeto ma...per quanto mi piaccia l'opera, non la prendo mai come un punto certo...e sono sempre pronto a smentirlo, correggerlo e a pensare con il mio cervello riguardo la tematica che sto trattando.

 

Comunque, chiudo qua la discussione. I miei punti li ho già espressi e mi sembra di essere stato piuttosto chiaro. Non sarò tacciato di ipocrisia per aver sputato sul RIC e sul Price...chi avrà voglia di leggere queste prosopopee noiose e sterili trarrà da solo le proprie conclusioni.

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Scusami, ritorno un attimo perché ho da aggiungere un'ultima cosa.

Hai più volte detto che di monete di occupi da pochissimo tempo (un anno se non ricordo male). Tu dopo un anno sei così certo delle tue conoscenze da poter sparare a zero su monete complesse anche per gli addetti ai lavori (vedi tutte le discussioni precedenti a questa in questa medesima sezione)? Beato te!

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E in ogni caso non si tratta certamente di uno studio sui falsi, che non mi sognerei neanche minimamente di produrre, ma semplicemente un'indagine informale originata da una discussione sul forum... (E ciò nonostante mi pare che i suoi risultati siano INEQUIVOCABILI)

Come tu giustamente dici la catalogazione e' solo un etichetta... Ma l'opera del Price non è un mero catalogo, quella e' solamente la fase preliminare. In base a suddetto catalogo si traggono tutta una serie di conclusioni su zecche, cronologia relativa e assoluta delle varie emissioni, e varie altre questioni "minori"...

Io definirei le tue conclusioni sui falsi in asta tutt'altro che inequivocabili, in quanto basate su assunti parziali ed errati e valutazioni sbagliate, quindi, destinati ad essere di per se stessi portatori di errori procedurali e deduttivi...

Allo stesso modo il repertoriare una moneta falsa, ritenendola autentica per incapacità tecnica o per mancanza di controllo effettivo sulla sua essenza e provenienza , e trarne le conclusioni suddette relative a zecche, cronologia ,etc, per poi continuare a perpetuare l'errore di base per mera accettazione acritica come la tua, crea più danno alla Numismatica, intesa come scienza, che qualunque altro errore procedurale o formale.

Modificato da Tinia Numismatica
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Sul fatto che tu sia effettivamente un neofita in campo numismatico nutro seri dubbi( anzi, secondo me hai un obiettivo ben preciso)... e cioè????? :shok:

Se hai folli accuse precise da fare, falle! Se no è tanto meglio che certe cose tu non le dica...

Noto infine che non smetti di insultare la mia intelligenza... che dire... un gentleman

Dio mio che reazione esagerata e scomposta....stai a vedere che il vecchio adagio " la lingua batte dove il dente duole" trova giusta collocazione nello specifico...
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Per quanto riguarda il titolo l'ho scelto solo ed esclusivamente per imitare quello della storica discussione di Apollonia. Ho detto fin dall'inizio che non sono in grado di distinguere visivamente una patacca da una moneta autentica. Ma i pareri a riguardo degli esperti sono stati quasi inesistenti, mentre tutti mi hanno criticato perché sono antipatico e saccente, ma nessuno ha esaminato nello specifico i vari punti dando pareri favorevoli o contrari basandosi su argomenti precisi. L'unica critica corretta fino ad ora è stata quella di Mirko sul mio approccio metodologico, ma credo di averlo motivato e che in definitiva esso non sia diverso da quello di tanti altri numismatici, quale ad esempio il Price. (sto parlando solo di metodologia, non certo di competenze specifiche).

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Per quanto riguarda il titolo l'ho scelto solo ed esclusivamente per imitare quello della storica discussione di Apollonia. Ho detto fin dall'inizio che non sono in grado di distinguere visivamente una patacca da una moneta autentica. Ma i pareri a riguardo degli esperti sono stati quasi inesistenti, mentre tutti mi hanno criticato perché sono antipatico e saccente, ma nessuno ha esaminato nello specifico i vari punti dando pareri favorevoli o contrari basandosi su argomenti precisi. L'unica critica corretta fino ad ora è stata quella di Mirko sul mio approccio metodologico, ma credo di averlo motivato e che in definitiva esso non sia diverso da quello di tanti altri numismatici, quale ad esempio il Price. (sto parlando solo di metodologia, non certo di competenze specifiche).

Difatti ti si critica proprio l'aspetto fideistico e chiuso con cui rispondi all'argomentazione degli altri relativamente alla fallacità dei repertori.

Questo in primis.

In secundis, per quanto riguarda la tua appassionata disamina sui presunti falsi nelle aste, è formalmente ben costruita, ma manca di sostanza in quanto basata su assunti non corretti e verificabili in qualsiasi momento, come deve essere qualsiasi tesi basata su fatti scientificamente provabili, ma solo sull'accettazione acritica di quanto riportato nelle varie sylloge senza tener conto né degli eventuali errori connessi, di cui ti ho detto sopra, né della loro obsolescenza intrinseca insita nella chiusura di un'opera che si riferisca ad un qualsiasi fenomeno ancora in corso come è lo scavo archeologico.

Diciamo che hai fatto un bello sfoggio di dialettica e logica, ma distorta e sterile proprio per la mancanza di basi provate e provabili.

Evidentemente hai molto tempo da buttare via e lo fai a piene mani....de facto, non hai aggiunto nulla di nuovo in nessuno scenario in cui sei intervenuto...quindi: cui prodest tanto impegno se non ad un eventuale obiettivo personale?

Modificato da Tinia Numismatica
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Ti rispondo per l'ultima volta: (ho segnalato il tuo messaggio), poi mai più. La maggior parte delle monete da me prese come punto di riferimento sono state autenticate da personaggi quali un Sig. Newell, Houghton e Price nei quali non si può che riporre la massima fiducia, altrimenti la numismatica crollerebbe... Certo che anche loro qualche errore lo avranno commesso. Trovo assai infantile e cattivo fare certe accuse, tanto più in forma allusiva e solamente dopo che abbiamo litigato via MP...(peraltro mi sono scusato per i miei toni e per parte dei miei contenuti ricevendone in cambio solo maggiore astio). Ancor prima dello studioso/professionista credo sia importante l'uomo... Qui si conclude, per sempre, qualsiasi forma di dialogo con te...

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Ti rispondo per l'ultima volta: (ho segnalato il tuo messaggio), poi mai più. La maggior parte delle monete da me prese come punto di riferimento sono state autenticate da personaggi quali un Sig. Newell, Houghton e Price nei quali non si può che riporre la massima fiducia, altrimenti la numismatica crollerebbe... Certo che anche loro qualche errore lo avranno commesso. Trovo assai infantile e cattivo fare certe accuse, tanto più in forma allusiva e solamente dopo che abbiamo litigato via MP...(peraltro mi sono scusato per i miei toni e per parte dei miei contenuti ricevendone in cambio solo maggiore astio). Ancor prima dello studioso/professionista credo sia importante l'uomo... Qui si conclude, per sempre, qualsiasi forma di dialogo con te...

Non perdere tempo a rispondermi se non hai da offrire altro che una ennesima ripetizione di un concetto sbagliato come è il tuo accoglimento sine conditio di quanto scritto dai nomi menzionati. Apprezzo la dialettica , ma non accetto il fideismo di nessun genere, figuriamoci se in ambito scientifico. Il dubbio assiduo è il padre delle scoperte, il fideismo è solo padre di estremismo e oscurantismo.

Non mettere in dubbio un qualunque personaggio significa viverne di gloria riflessa e basta, ma non ha alcuna utilità pratica.

Ripongo la massima fiducia nei suddetti autori, così come in tanti altri, ma so che, essendo uomini come me e te, sono soggetti all'errore, quindi ne tengo sempre conto. Come tu stesso scrivi, contraddicendoti: conta più l'uomo dello studioso....e dell'uomo io tengo sempre conto.

P.S. Non devi scusarti di ciò che mi hai detto in MP, sempre che tu lo abbia detto pensandolo, altrimenti sono solo cortesie formali, e di quelle c'è da vergognarsi.

Le mie allusioni, come le definisci te, sono solo deduzioni dettate dalla mancanza di qualsiasi altra logica riconducibile alle tue elucubrazioni che non sia collegabile al personalismo.

Modificato da Tinia Numismatica
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Anche la Numismatica, al pari della Storia e dell'Archeologia sono Scienze e come tali devono essere intraprese con metodo scientifico.

Posto 2 brevi citazioni dal libro "Cattivi scienziati" di E. Bucci, che mi paiono appropriate.

http://www.corriere.it/salute/14_novembre_17/scienziato-italiano-che-scopre-falsi-colleghi-d5fe7448-6e47-11e4-8e96-e05d8d48a732.shtml

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Modificato da Caio153
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Anche la Numismatica, al pari della Storia e dell'Archeologia sono Scienze e come tali devono essere intraprese con metodo scientifico.

Posto 2 brevi citazioni dal libro "Cattivi scienziati" di E. Bucci, che mi paiono appropriate.

http://www.corriere.it/salute/14_novembre_17/scienziato-italiano-che-scopre-falsi-colleghi-d5fe7448-6e47-11e4-8e96-e05d8d48a732.shtml

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ma postare qualcosa di ragionato, invece che sempre preso da altri?

e, tanto per continuare a fare l'avvocato del diavolo: cosa ci assicura che l'esimio professore non si stia sbagliando?

Tanto per restare in argomento, neanche i citati climatologi stessi, definiscono le loro conclusioni come esatte, ma solo come uno dei possibili scenari che si possono presentare nel prossimo futuro, ma che restano sempre da verificare nella loro effettiva consistenza. Non per nulla sono i massimi applicatori del teorema della farfalla. E, come tali, sempre pronti a cambiare opinione a seconda dei risultati ottenuti " in progress"...nessuno di loro si azzarderebbe mai a definire una sua previsione come totalmente affidabile o da seguire per "fede"...quindi, come vedi, neanche l'esempio del professore , alla fine, è basato su fatti consistenti, ma è solo il riconoscimento di una consuetudine che serve a snellire i passaggi successivi, ma, sempre nelle parole stesse del professore, che a questo punto sospetto tu non abbia letto o compreso per bene, è continuamente soggetta a verifica ed eventuale modifica.

La numismatica e l'archeologia, proprio in quanto scienze suppositive in gran parte e sempre in progress, lo sono anch'esse soggette ad accettazione subordinata a verifiche successive e pronte a modificarsi in caso se ne presenti l'evidenza.

Tutto il contrario della tua concezione, come vedi....

Modificato da Tinia Numismatica
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