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OBOLI CHE PASSIONE!


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Galaria non dovrebbe trovarsi presso l'attuale Gagliano? Dovrebbe essere distante da kamarina

Buon pomeriggio Mirkoct,

questo è l'articolo da cui ho estrapolato le informazioni:

http://download.sns.it/labarcheo/elima2003/Fantasia.pdf

Che ne pensi?? E' superato??? (E' del 2003)

Hai per caso accesso ai due documenti di cui chiedevo notizie sopra ???

- G. K. JENKINS, The Coinages of Enna, Galaria, Piakos, Imachara, Kephaloidion and Longane, in «Le emissioni dei centri siculi fino a Timoleonte e i loro rapporti con la monetazione delle colonie greche di Sicilia. Atti del IV Convegno del Centro Intern. di Studi Numism., Napoli 1973», AIIN, XX, Suppl., 1975, 77-103, 83-87;

- G. MANGANARO, La caduta dei Dinomenidi e il ‘politikon nomisma’ in Sicilia nella prima metà del V sec. a. C., AIIN, XXI-XXII, 1974-1975, 9-40, 36 sg. (che è comunque favorevole ad una collocazione non distante da Camarina, «in zona fertile di vigneti, in provincia di Ragusa»).

Grazie!

Valeria medusa

PS: un caro saluto alla piana di Catania da parte mia ... Che nostalgia! :)

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Grazie alle belle immagini che avete postato (io da questo punto di vista vado ancora a carbone!) volevo far capire perchè sono appassionato di tetradrammi. Giustamente Medusa accosta lo Zeus della litra di Galaria a quello del tertradramma di Aitna. Ma quale differenza di stile! Ecco quello che amo nelle monete greche è l'arte che riescono a rendere in modo così sublime. Ogni epoca esprime nelle monete l'arte corrente. Ma i greci seppero raggiungere vette insuperate. E questo vale soprattutto per i grandi nominali. Ovviamente ci sona anche frazioni di squisita fattura, ma sono eccezioni. L'arte monetale greca ha bisogno di spazi che concedono i tetradrammi o gli stateri. Ovviamente il punto di vista storico viene messo in questo caso in secondo piano.

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Grazie alle belle immagini che avete postato (io da questo punto di vista vado ancora a carbone!) volevo far capire perchè sono appassionato di tetradrammi. Giustamente Medusa accosta lo Zeus della litra di Galaria a quello del tertradramma di Aitna. Ma quale differenza di stile! Ecco quello che amo nelle monete greche è l'arte che riescono a rendere in modo così sublime. Ogni epoca esprime nelle monete l'arte corrente. Ma i greci seppero raggiungere vette insuperate. E questo vale soprattutto per i grandi nominali. Ovviamente ci sona anche frazioni di squisita fattura, ma sono eccezioni. L'arte monetale greca ha bisogno di spazi che concedono i tetradrammi o gli stateri. Ovviamente il punto di vista storico viene messo in questo caso in secondo piano.

Ciao, considera comunque che per un incisore una frazione è molto piu difficile da realizzare, viste le piccole dimensione. Non è solo sui tetradracmi che hanno realizzato capolavori, ma anche sui bronzi, monetazione che io prediligo. (sui quali hanno lavorato incisori del calibro di Euianeto, Kimone, Eucleidas, ecc...). di sicuro questi incisori prediligevano il modulo grosso oltre che per comodità immagino anche per un prestigio personale nel realizzare "scultura" su una moneta di grande e di grande stile.

sku

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ciao Medusa,

l'articolo è molto interessante, però mi fa pensare molto il fatto che Galaria mandò aiuti ad Entella,per mandare 1000 soldati doveva essere una città molto più importante di quello che pensassi,poi penso anche che se si fosse trovata vicino siracusa o ragusa sarebbe stata troppo lontana da Entella per accorrere in breve tempo in suo aiuto,non vi erano alleati di entella meno distanti da quest'ultima? Un aiuto fondamentale alla collocazione dei siti incerti lo potrebbero dare gli archeologi che trovano le monete...............o ,purtroppo, anche i tombaroli a causa dei quali si perdono notizie fondamentali per la collocazione dei siti incerti

Per i documenti che mi chiedevi,di Jenkis possiedo solo il testo sugli elettri punici,Manganaro non so se sia difficile da reperire,non l'ho cercato.

Saluti

Modificato da mirkoct
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Davvero interessante questa discussione....io colleziono quasi esclusivamente litre , oboli e piccole in genere, ho cominciato per motivi economici visto che sul mercato ancora si trovano a prezzi accettabili poi devo dire che ne e' nata una vera e propria passione...ancora sono agli inizi, spero di non scocciarvi postando qualche pezzo.

ciao

Mimmo

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Davvero interessante questa discussione....io colleziono quasi esclusivamente litre , oboli e piccole in genere, ho cominciato per motivi economici visto che sul mercato ancora si trovano a prezzi accettabili poi devo dire che ne e' nata una vera e propria passione...ancora sono agli inizi, spero di non scocciarvi postando qualche pezzo.

ciao

Mimmo

Non scocci per nulla caro Mimmo...anzi...qui scocciano quelli che non postano...che non partecipano. :D

Bello il dionkion di Leontini...ed anche raretto.

Complimenti.

Se ci fai vedere qualche altra cosa, ti preghiamo di commentare le monete, non solo tecnicamente in senso descrittivo...ma puoi parlarci della loro storia...delle sensazioni che ti ispirano...delle eventuali visite da te effettuate presso i siti anche a scopo turistico. Sai, la numismatica è come un motore...serve anche per stimolare viaggi, reali o con la fantasia. E' bello perdersi nei meandri della storia...cercare di rivivere quei giorni in quel mondo passato. I grandi artisti sono stati tutti dei grandi evocatori e visionari...cioè rivivevano il passato o immaginavano il futuro. Per visionario non intendo chi ha problemi psico... o psichi..., anzi - al contrario - quei problemi spesso finisce per averli chi non cavalca la propria sensbilità e la propria fantasia. :D

Ergo, le nostre monetine tanto affascinanti...fanno bene alla salute. :P

Un caro saluto.

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Grazie!

Queste 2 monetine che vi posto ora dovrebbero essere un obolo di himera ed un hemiobolo, nessuna delle due in grandi condizioni purtroppo........

Ciao

Mimmo

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Ciao, considera comunque che per un incisore una frazione è molto piu difficile da realizzare, viste le piccole dimensione. Non è solo sui tetradracmi che hanno realizzato capolavori, ma anche sui bronzi, monetazione che io prediligo. (sui quali hanno lavorato incisori del calibro di Euianeto, Kimone, Eucleidas, ecc...). di sicuro questi incisori prediligevano il modulo grosso oltre che per comodità immagino anche per un prestigio personale nel realizzare "scultura" su una moneta di grande e di grande stile.

sku

Hai fatto molto bene, sku, a ricordarci che Eveneto, Cimone ed Euclida ci hanno lasciato anche bronzi: infatti, quando pensiamo a queste grandi firme ci vengono in mente quasi sempre - e a torto - solo i loro argenti.

ciao okt, grazie del tuo prezioso commento.....

A tal proposito, e sperando di non uscire dall'argomento, sui bronzi siciliani ed in particolare siracusani firmati dei grandi maestri incisori volevo segnalare un bellissimo articolo "the signed bronzes of Syracuse" di Emilio Favorito, apparso sul "the Celator" vol.10 n.7 -luglio 1996.

Se vi interessano particolari o foto .......

ciaoooo sku

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.... Certo la nostra è una ricerca che non ha mai fine... Tentiamo, come dice giustamente Piakos nella sua presentazione, di conoscere e quindi di capire meglio tutti gli aspetti che circondano una moneta. L'appassionato di numismatica è un viaggiatore nel tempo...
Non scocci per nulla caro Mimmo...anzi...qui scocciano quelli che non postano...che non partecipano. :D

Bello il dionkion di Leontini...ed anche raretto.

Complimenti.

Se ci fai vedere qualche altra cosa, ti preghiamo di commentare le monete, non solo tecnicamente in senso descrittivo...ma puoi parlarci della loro storia...delle sensazioni che ti ispirano...delle eventuali visite da te effettuate presso i siti anche a scopo turistico. Sai, la numismatica è come un motore...serve anche per stimolare viaggi, reali o con la fantasia. E' bello perdersi nei meandri della storia...cercare di rivivere quei giorni in quel mondo passato. I grandi artisti sono stati tutti dei grandi evocatori e visionari...cioè rivivevano il passato o immaginavano il futuro. Per visionario non intendo chi ha problemi psico... o psichi..., anzi - al contrario - quei problemi spesso finisce per averli chi non cavalca la propria sensbilità e la propria fantasia. :D

Ergo, le nostre monetine tanto affascinanti...fanno bene alla salute. :P

Un caro saluto.

Davvero interessante questa discussione....io colleziono quasi esclusivamente litre , oboli e piccole in genere, ho cominciato per motivi economici visto che sul mercato ancora si trovano a prezzi accettabili poi devo dire che ne e' nata una vera e propria passione...ancora sono agli inizi, spero di non scocciarvi postando qualche pezzo.

ciao

Mimmo

Come non condividere pienamente le accorate parole di Arka PD e Piakos???

L'accarezzare una moneta beandomene alla vista, finanche solo virtualmente, per me ogni volta ....

"... è quasi come tenere continuamente contro l'orecchio una conchiglia strappata al mare del passato.

Il suo perpetuo rombo tiene sveglia la mia immaginazione ..."

The Portrait of Lady - H. James

Grazie quindi anche da parte mia, gentile Mimmocarini!:rolleyes:

Mirando al leone di Leontinoi del tuo dionkion , datato dal 476 a.C. (anno in cui la popolazione di Naxos era stata deportata a Leontinoi dal tiranno siracusano Ierone) al 466 BC)

la mia immaginazione corre subito ai culti cui quella protome leonina richiama... ...

Innanzitutto Apollo! Apollo Arkeghetes: ossia conduttore di coloni, architetto, maestro delle fondazioni…

Il culto di Apollo Arkeghetes, come quello di Dioniso, era stato trapiantato a Naxos dalla madrepatria greca : Appiano riferisce che l'Arkeghetes è una statua di Apollo che posero come prima cosa quelli dei Nassi che emigrarono in Sicilia, testimoniando l'innegabile legame tra la fondazione della colonia di Naxos e la volontà del dio delfico espressa mediante un oracolo.

Ma il leone è anche attributo di Dioniso: in uno degli Inni Omerici (VII 44 s.) si attesta come la manifestazione ferina più antica del dio fosse proprio quella come leone....

P. Decharme assimilando Dionysos al toro o al leone vedeva una sorta di metafora degli effetti del vino che ispira nell'uomo "une énergie violente et sauvage, qui semble appartenir plutòt à la nature animale qu’à la nature humane"... :)

La straordinaria fertilità di queste terre (Cic. II Verr), inoltre, non può che richiamare ancora una volta Demetra-Cerere...

Anche Ovidio nel IV "Libro dei Fasti" racconta il ratto di Kore a Pergusa e il disperato girovagare della madre Demetra-Cerere alla ricerca della figlia: "... e la dea si lascia dietro nella sua corsa Leontini e il fiume Amenano e le rive erbose dell'Aci; oltrepassa il Ciane e le sorgenti del placido Anapo ed il Gela vorticoso e inguadabile. Attraversa Ortigia, Megara, il Pantagia, le foci del Simeto, gli antri dei Ciclopi arsi dalle fornaci ..."

Infine, Heracles.....

Apallaxikakos: era un attribuito ad Eracle come divinità salutare associata ad Asclepio negli Asklepoei ...

Esisteva un culto di Eracle guaritore a Hyettos in Beozia, sin da epoca arcaica (Paus. IX): "ma a Hyettos c'è un tempio di Eracle, dal quale gli ammalati vengono traggono giovamento. "

In Sicilia Eracle veniva spesso venerato insieme alle ninfe associate alle varie sorgenti termali o comunque in aree interessate dalle acque...

Diodoro siculo narra come transitando Eracle dalla Sicilia (fu anche a Leontini) le ninfe facessero sgorgare delle acque termali per dare ristoro all'eroe nel faticoso viaggio (Si pensi anche alla stupenda litra di Himera postata in precedenza da Piakos, con Ninfa sacrificante e Sileno che si bagna all'acqua della fonte a testa di leone ....!!).

A ovest di Lentini sorge il Santuario di Alaimo: si tratta di un'area di culto all'aperto situata tra due corsi d'acqua, dove si suppone avessero avuto luogo sacrifici di animali e pasti rituali in onore della coppia Apollo - Artemide o forse Demetra stessa nonchè pure di Eracle e Dioscuri (una dedica ai Dioscuri compare su un cratere attico a figure rosse proveniente dall'area del santuario) entrambi semidei iniziati ai Misteri Eleusini ...

Quante suggestioni scaturiscono da una monetina argentea di soli 0,14 grammi!!!!!! :rolleyes:

Un caro saluto ...

Valeria

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Grazie!

Queste 2 monetine che vi posto ora dovrebbero essere un obolo di himera ed un hemiobolo, nessuna delle due in grandi condizioni purtroppo........

Ciao

Mimmo

Su questo mikron kerma ci sto riflettendo da un po'.... (e lo volevo postare, ergo: GRAZIE Mimmo ancora !!! :)

L'avevo vista proporre già da Dracma come obolo di Himera nella discussione sulle divinità fluviali qui:

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic...st&p=446335

Secondo il Manganaro, viene però attribuita a Panormos… Si tratta della stessa moneta ????

http://download.sns.it/labarcheo/elima2003/Manganaro.pdf

(pag 7/9, in basso)

“D’altra parte la legenda greca Pavnormo in rare emissioni appare abbreviata PAN e persino P.

Richiamo un esemplare di g 0,16, con Testa cornuta al D/ e le lettere greche PAN tra tre globetti al R/ (tav. CXLIII, 4), ……

Io avevo identificato la testina cornuta come quella del dio Pan, allusivo al nome di Panormos: ripensandoci, vi ritroverei il simbolo di un fiume …..”

La moneta in coinarchive.com che vi ho postato sotto per confrontarla con quella di Mimmo, presenta questa descrizione:

d=7 mm - PANORMUS. Tetras (Trionkion), about 400 BC. AR 0.11 g. Head of bearded Pan r., horn above forehead. Rev. P-A-N Three pellets (= 3 Onkiai). Manganaro, Mikrà Kermata 29 and pl. V, 68 (this specimen). Very rare, unique(?). Dark patina. Surfaces slightly corroded.

Very fine

Ex Dr. A. Moretti coll. - The tentative attribution of this fraction and of the next one to the city of Panormus is due to Manganaro; it is a tempting one, the legend PAN could intentionally have an ambiguous meaning.

Che ne pensate?????????

Valeria

PS: Comunque è stupenda, Mimmo..... :rolleyes: COMPLIMENTI!!!!

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Hemiobolo

Carissimo Mimmo, sei sicuro della classificazione di questo hemiobolo???

Tra le monete di Himera non ne ho trovato traccia, ma una monetina straordinariamente simile l'ho trovata riferita a:

METHYMNA. LESBOS - Hemiobolo 400 a.C. circa.

Confronta in allegato .... e sulla pagina di coinarchive...

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...392&Lot=421

Methymna e Mytilene sono le città più importanti dell’isola di Lesbo.... la patria della mia adorata SAFFO!!! :wub:

Methymna ha legato la sua fama alla produzione di un vino di qualità destinato soprattutto all’esportazione, già di gran moda a Roma nel V sec a. C..

Strabone riferisce che il fratello di Saffo, Aranaxos, esportava vino in Egitto ..... :)

Un caro saluto

Valeria

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Concedetemi un attimo di Nostalgia ... tra Methymna e Saffo .... :wub:

E sorseggiateVi lentamente, assaporandoli piano piano... questi Versi sublimi di Ovidio, Eroidi :

Saffo a Faone

Dimmi, appena hai visto la lettera scritta da una mano colta, i tuoi occhi l'hanno subito riconosciuta come mia?

E se non avessi letto il nome dell'autore, Saffo, non sapresti da dove ti giunge questo breve scritto?

Forse mi chiederai anche perché i miei versi sono alterni, mentre io sono più portata al metro lirico:

io devo piangere il mio amore; e l'elegia è un genere indicato per il pianto, mentre non c'è lira che si adatti alle mie lacrime...

Brucio, come avvampa un fertile campo con le messi in fiamme, al soffio implacabile di Euro.

Faone frequenta le lontane campagne dell'Etna di Tifeo;

io sono posseduta da un calore non inferiore a quello del fuoco dell'Etna.

E non mi nascono versi da accompagnare col sapiente tocco delle corde:

la poesia è prodotto di una mente serena.

Non mi sono gradite le fanciulle di Pirra o di Metimna, né la schiera di quelle di Lesbo…..

… Tu ingrato, possiedi da solo ciò che fu di molte.

Tu hai la bellezza, hai l'età adatta ai giochi d'amore: oh bellezza piena di pericoli per i miei occhi!

Prendi lira e faretra - sarai un vero Apollo; ti si aggiungano in capo le corna -, sarai Bacco.

Anche Febo amò Dafne e Bacco la fanciulla di Cnosso, né l'una né l'altra sapevano comporre versi lirici.

A me invece le Muse dettano i versi più soavi e ormai il mio nome risuona in tutto il mondo...

Nemmeno Alceo, che condivide con me la patria ed il canto, è più lodato,

sebbene i suoi versi siano più solenni......

Ma quando leggevo i miei versi, ti sembravo anche bella: giuravi che solo a me si addiceva sempre parlare.

Cantavo, mi ricordo (gli innamorati ricordano tutto); e tu mi rubavi baci mentre cantavo.

Anche questi apprezzavi e ti piacevo sotto ogni aspetto, ma soprattutto allora, quando si fa l'amore.

Allora la mia disinibizione ti piaceva più del solito e i miei movimenti continui ed il linguaggio adatto al gioco amoroso e,

quando il piacere di entrambi si era fuso in uno solo, l'intenso abbandono che pervadeva i nostri corpi spossati.

Ora giungono a te, come nuove prede, fanciulle siciliane: cosa ho a che fare io con Lesbo? Voglio essere siciliana....

..... Anche tu che ti aggiri per i monti della Sicilia, dea di Erice, vieni in aiuto (sono infatti consacrata a te!) alla tua poetessa!....

.... Non ti chiedo di amarmi, ma di lasciarti amare!

Sto scrivendo, e i miei occhi sono bagnati dallo sgorgare delle lacrime: guarda quante cancellature ci sono in questo punto!

Se eri così deciso ad andartene di qui, te ne saresti andato in maniera più corretta se solo mi avessi detto: "Addio, fanciulla di Lesbo!".

Con te non hai portato le mie lacrime, non i miei baci, e io, infine, non ho potuto temere ciò che avrei sofferto.

Non ho nulla di tuo con me, se non il torto subito e nemmeno tu hai un dono che ti ricordi la tua innamorata.

Non ti ho fatto raccomandazioni.

E non ti avrei fatto alcuna raccomandazione, se non di non volerti dimenticare di me.... ... ...

Valeria

PS: scusate la divagazione .... ma in fondo ... sempre di Sicilia, Aitna, Dioniso e Apollo... si parla... ;)

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Hemiobolo

Carissimo Mimmo, sei sicuro della classificazione di questo hemiobolo???

Tra le monete di Himera non ne ho trovato traccia, ma una monetina straordinariamente simile l'ho trovata riferita a:

METHYMNA. LESBOS - Hemiobolo 400 a.C. circa.

Confronta in allegato .... e sulla pagina di coinarchive...

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...392&Lot=421

Methymna e Mytilene sono le città più importanti dell’isola di Lesbo.... la patria della mia adorata SAFFO!!! :wub:

Methymna ha legato la sua fama alla produzione di un vino di qualità destinato soprattutto all’esportazione, già di gran moda a Roma nel V sec a. C..

Strabone riferisce che il fratello di Saffo, Aranaxos, esportava vino in Egitto ..... :)

Un caro saluto

Valeria

Se non ricordo male l'ho presa da harlan j berk

Sicily, Himera; Hemiobol, 530-490 BC, 0.29g. Unpublished. Obv: Female head left, Rx: Cock standing right within incuse beaded border

La moneta che hai postato e' davvero simile, potrebbe essere la giusta classificazione.

ciao e grazie

Mimmo

Modificato da mimmocarini
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D'accordissimo con la tua attribuzione Medusa.

Anch'io ogni volta che vedo un corno spuntare sulla testina raffigurata su oboli, litrae e dracme

penso istintivamente ad una divinita' fluviale.

Quanto ci sarebbe da scrivere se si mettesse insieme tutto il materiale pervenutoci attribuito o attribuibile alle divinita' fluviali che in Sicilia era assai numerose...

numa numa

Carissimo numa numa, … saltando di Corno in Corno … :) ti prendo in parola e provo a raccontare alcune tra le mille storie di un’insolita litra che credo possa mettere tutti d’accordo, sia i fautori del … “piccolo è bello…” che gli estimatori dell’indubbia maestosità dei tetradrammi … Aspetto i Vostri autorevoli commenti!!!:rolleyes:

Di Ninfe e Serpenti…: Miasmi e Divinità Salvifiche … Filosofi e Poeti …, tra Amori e Stranamori ….

PARTE I

Parto con il proporvi una riflessione sulle diverse varianti di questa deliziosa Litra di Selinunte del V sec. a.C., la cui iconografia allude e rimanda a una ricca messe di riferimenti storici, cultuali, letterari e mitologici …

Mi piacerebbe mi aiutaste a portarli alla luce, seguendo ogni possibile ipotesi …

- Tra le varianti, inizio da questa, che più mi ha impressionata per la sua esplicita simbologia, che pare raccontare l’INCIPIT della vicenda illustrata nei più lussureggianti TETRADRAMMI/didrammi coevi di Selinunte… di cui molto è già stato scritto sul forum ...

Selinus , Litra/Obolo circa 400 a.C. (d=12 mm - 0.71 g.)

D/ Una Ninfa (Eurymedon/Persephone???), seduta su una roccia, regge con la mano destra un enorme serpente che si erge di fronte a lei, mentre con la sinistra gli porge il seno destro nudo come a volerlo nutrire…

R/ Toro androprosopo, rappresentato non in posa statica bensì assai dinamica, ad indicare l’impeto del dio-fiume SELINOS, citato nella legenda… E’ presente una contro-marca (testa maschile…???) In esergo due pesci.

Ex A.D.M. collection - NAC AG - Auction 25 (2003) - Prezzo realizzato. 825 CHF (~622 USD)

http://www.acsearch.info/record.html?id=187985

- In un’altra variante della litra - 420-400 a.C. (0.77 g - NAC AG, 21 (2001).

Qui al D/ la Ninfa pare invece volere allontanare il serpente… .e al R/ la divinità fluviale, Selinos, appare immobile

Nota al dritto il parasemon della città: la foglia dell’apium selvatico (selinos) che costituisce una presenza costante nella monetazione di Selinunte fin dagli inizi nel VI sec. a.C.

(Godetevi l’afrodisiaco aroma del selinos in questa galleria :)

http://www.magnagraecia.nl/coins/

E ora l’analisi: mettevi comodi che … molte saranno le suggestioni… :P

Valeria medusa

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Di Ninfe e Serpenti…: Miasmi e Divinità Salvifiche … Filosofi e Poeti …, tra Amori e Stranamori …

PARTE II

"Eurymedusa: NINFA di fonte con valenza salvifica o la divina Persefone ???

In questa dracma selinuntina allegata del V sec. a.C. - con al R/ la testa provvista di corna del dio fluviale Selinos e l’immancabile foglia… -

compare al D/ una testa femminile accompagnata dalla leggenda EURYMEDO:

questo termine è composto da due parole: “EURUS”, spesso usato nei composti per indicare qualcosa di particolarmente grande, e dal verbo “MEDO” che significa “regnare” (da cui anche Medusa, la Sovrana ... :P : quindi la leggenda monetale indicherebbe una divinità femminile “colei che regna grandemente” la quale etimologicamente potrebbe essere associata a quella Pasicrateiamenzionata nell’iscrizione del tempio G e che alcuni studiosi hanno identificato come Persefone. In questo tempio al culto di Demetra Malophoros era associato anche quello di Zeus Meilichios.

(Fonte: http://www.arkeomania.com/tesorettoselinunte.html)

Seguendo l’equazione Eurymedusa = Persefone …. sulla litra ninfa con serpente sarebbe quindi da leggere un’allusione al...

mito della seduzione di Persefone ad opera di Zeus sotto forma di serpente.

La vicenda è oggetto di una particolareggiata narrazione nelle Dionisiache di Nonno (V 562-621; VI 1 ss.) il quale ricorda come Demeter, volendo sottrarre la figlia alle voglie di Zeus, l’avrebbe nascosta in un antro siciliano il cui ingresso era sorvegliato da due enormi serpenti. Ciò non avrebbe minimamente impensierito il padre degli dei che, assunto a sua volta l’aspetto di un ammaliante serpente, avrebbe addormentato la coppia di temibili guardiani e, sorpresa Persephone intenta a lavorare al telaio, si sarebbe unito a lei, rendendola madre di Dionysos-Zagreus, potente fanciullo dalle corna di toro ….

Un'altra versione del mito, nella ricostruzione offerta da S. Reinach, rifiutando l’idea del tauromorfismo di Zagreus, ipotizza che questi figurasse, nella tradizione orfica, come serpente cornuto, poiché generato da due divinità entrambe anguinee al momento dell’accoppiamento (in: Zagreus, le serpent cornu)….

Eurymedusa come NINFA di fonte con valenza salvifica …..

La seconda interpretazione - che vede appunto in Eurymedusa una NINFA di fonte con valenza salvifica - si collega invece con un aspetto importante dei culti collegati alle acque: la loro valenza salvifica, contro malattie ed epidemie …

Di questo, se non vi ho annoiato.... :P vi parlerò nella parte III … : Empedocle …

Valeria medusa

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Hai ragione Medusa... soprattutto la prima litra con la Ninfa che porge il seno al serpente è meravigliosa. Indubbiamente un piccolo capolavoro di arte incisoria. Anche il dinamico toro androprosopo è reso con ottima plasticità (mi ricorda i primissimi tetradrammi di Gela).

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PARTE III: Le lacrime di Nestis: … tra selinon e serpenti

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Nestis: Persephone indigena

*************************

L’interpretazione della figura femminile che regge il serpente come “Ninfa” ... non pare in contrasto con l’interpretazione “Persefone”:

entrambe infatti erano oggetto di culti collegati alla sfera dell’acqua, dalla forte valenza apotropaica e salutifica - contro malattie ed epidemie – ma anche propiziatori di fertilità, della donna come pure dei campi…

A testimonianza di ciò ricordiamo i numerosi votivi anatomici rinvenuti nei pressi di queste aree sacre: dita, gambe, piedi, occhi, …, ma anche uteri e falli…

Un riferimento ad una Persefone indigena del pantheon agrigentino e siciliano ci arriva da un frammento di Empedocle, dove la dea compare con l’epiteto di Nestis quale quarto elemento empedocleo, dea dell’Acqua (già l’etimologia del nome è legata all’elemento umido) e della morte, associata al tradizionale suo sposo infero, Aidoneo/Ade - simbolo della Terra-, a Zeus /Fuoco ed Era/Aria.

"Ascolta innanzi tutto le quattro radici di ogni cosa:

Zeus splendente ed Era datrice di vita ed Aidoneo

e Nestis, che bagna con le sue lacrime la fonte dei mortali"

Frammento 6 D-K, Poema fisico - libro I

(Fonte: M. I. GULLETTA – Timoleonte, Entella e la sua Chora)

La foglia del selinon (presente nella seconda litra) come allusione al mondo sotterraneo

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L’apium (selinon) rivestiva – tra le altre che qui stiamo esplorando - anche una valenza sepolcrale: secondo Plutarco, infatti, era usanza diffusa cingervi le steli funerarie. Una testimonianza ci giunge dallo stupendo pinax locrese del V secolo raffigurante Ade e Persefone in trono, nel quale Ades viene raffigurato con in mano una pianta di selinon…. Persefone invece, con spighe e un galletto…

Il serpente, creatura ctonia tra femminile e maschile

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Il serpente da “nutrire”, quale creatura ctonia e simbolo della forza fecondante del maschile…, mostra affinità con le divinità femminili.

“Come dappertutto, la Grande Dea Madre di Creta, la Demetra dei Greci, Signora degli Inferi, è anche la Signora delle profondità… … . … il suo grembo è il grembo della morte e, in pari tempo, la matrice della fertilità, da cui esce tutto ciò che è vivo.” – E.Neumann (La Grande Madre)

Il collegamento della Grande Madre col serpente si estende da Creta ad Eleusi e Demetra-Cerere fino in Sicilia, dove - come ho già sottolineato riguardo alla Demeter di Henna …. - Il culto di Demetra-Persefone era profondamente radicato…

Ricordiamo inoltre come proprio nell’area sacra dedicata a Demetra Malophoros (colei che porta il melograno) venisse venerato anche Zeus Meilichios “dolce come il miele”, rappresentato spesso - oltre che in forma umana - anche in guisa di serpente a sottolinearne la natura ctonia e apotropaica, latrice di fecondità (e come tale collegata sia ai riti iniziatici e di purificazione connessi a Demetra/Persephone ma anche ad Asclepio …).

Una riflessione…:

La parola greca che significa" placare gli dèi" [µειλισσω] viene dalla parola miele [µελι], in una forma che ne tradisce l'uso anche in campo non greco. "Mielose", "dolci come il miele" erano in particolare le divinità infere: da esse, secondo l'ideologia dell'antica religione preomerica e di quella che in varia forma sopravvisse anche ad Omero, ci si aspettava una grande beatitudine. ( K. Kerényi). Melisse erano dette le sacerdotesse di Demetra… :)

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PARTE IV : EMPEDOCLE e il paradigma del politico/iatros , tra Selinos e Hypsas

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Selinos

Il territorio di Selinunte si estendeva fra le valli dei fiumi Selinos (Modione) e Hypsas (Belice)…

Come divinità fluviale il Selinos compare effigiato in forma umana sugli splendidi tetradrammi di cui si è già parlato in questa interessante discussione di Numa numa, Danielealberti e Dracma:

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic...mp;#entry224132

Vorrei solo aggiungere alla già ricca trattazione una notazione al … femminile…. :rolleyes: ....

Sottolineando al D/ la presenza - accanto ad Apollo iatròs - di Artemide, nel suo ruolo di facilitatrice del parto:

Diogene Laerzio ci informa, infatti, come a causa di un morbo provocato dai miasmi del fiume…

“τας γυναικας δυστκειν”, in quel periodo le donne morissero durante il parto.

Hypsas

Riprenderei qui invece la lettura del didramma (ca. 460-445 a.C.) - citato da Dracma nella stessa discussione – che

al R/ presenta raffigurato in forma umana il dio-fiume Hypsas…, nell’atto di compiere un sacrificio davanti ad un altare di Asklepios attorno al quale sta avvolto un grosso serpente … , attributo di Asklepios stesso.

Al D/, Herakles nell’atto di abbattere con la sua mazza nodosa il toro cretese.

Avevo già in precedenza sottolineato come anche Eracle (Apallaxikakos era uno dei suoi epiteti) venisse venerato in aree sacre interessate dalle acque insieme alle altre divinità salutifiche quali Ninfe, Demetra, Apollo, Asklepio stesso (figlio di Apollo) e Zeus Meilìchios.

Ecco allora che anche la lotta del semidio solare contro il toro appare alludere una volta di più alla lotta contro la furia delle acque …..

In allegato due esempi di ex voto ritrovati in santuari siciliani:

- al culto di Herakles, riporta la piccola mazza nodosa in bronzo, lunga cm. 15:

- al culto di Asklepios, richiamano invece i bronzetti raffiguranti serpenti, la cui scoperta è piuttosto frequente in Sicilia (usati anche come amuleti).

(Fonte: G. MANGANARO - FIGURAZIONI E DEDICHE RELIGIOSE DELLA SICILIA GRECA E ROMANA

Cortesia e Copyright del Dr. Rudolf Habelt GmbH, Bonn)

Empedocle

In base alla testimonianza su Empedocle e la bonifica delle paludi selinuntine riportata da Diogene Laerzio, la rappresentazione del fiume Hypsas/Selinon sulle monete era stata posta in relazione con l’opera di risanamento idraulico che Empedocle agrigentino dovette realizzare nel territorio di Selinunte, infestato dai miasmi dei fiumi …

Questa ipotesi sarebbe stata già confutata da A.H. Lloyd (The Coin Types of Selinus and the Legende of Empedocles – 1935), il quale imputa alla compresenza dell’idronimo Hypsas” sia a Selinunte che ad Agrigento (odierno F. Sant’Anna) la conseguente duplicazione della leggenda dell’intervento di Empedocle nella zona terminale dell’odierno Belice – “... punto di riferimento finale del dissesto idro-geologico dell’area interna, accentuato anche dal carattere spesso torrenziale delle piogge... (da: G. Panessa)” - oltre che nell’agrigentino, oppresso da venti umidi e malsani.

A prescindere da questa eventualità, ciò che emerge è il reale aspetto di un fiume, la potenziale negatività delle sue correnti in situazioni di squilibrio climatico-ambientale ricomposte dalla techne e da una arcaica magia meteorologica nel nome di Empedocle:

proprio per il suo riproporsi in momenti storici diversi quale costante riferimento, lo scienziato filosofo assurgerebbe pertanto a paradigma del politico/iatros (risanatore) particolarmente efficace nei pensatori del IV secolo (ad esempio: Timeo).

(Fonte: M. I. GULLETTA – Timoleonte, Entella e la sua Chora)

Valeria

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E per finire .... un QUIZ ! :P

ENTELLA: un QUIZ… tra il dio-fiume Hypsas e Ninfe Offerenti …

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Ancora il dio fiume Hypsas… - ma questa volta non in forma umana, bensì di Toro androprosopo - in questa bella Litra della città elima, assai presto ellenizzata, di Entella. La litra è antecedente al 404 a.C. (0.52g): dopo la conquista da parte di mercenari campani nel 404 a.C., Entella emetterà solo monete bronzee.

D/: Figura femminile panneggiata di offerente che regge con la mano destra una patera ...

.... e con la sinistra uno strano oggetto….

Cosa può essere secondo voi????????

R/ Il dio-fiume Hypsas in forma di Toro androprosopo … :

Divinità del fiume omonimo nella Sicilia occidentale, corrispondente all’odierno Belice,

il cui culto è attestato nel V sec. a. C. a Selinunte

e molto probabilmente anche a Entella,

sita più a monte sul Belice sinistro”. M. Caccamo Caltabiano, s.v. Hypsas.

Confrontate la Ninfa con patera sulla litra ....

.... con le raffigurazioni delle due offerenti- panneggiate e con polos in testa- sulle due statuette dal Santuario demetriaco di Contrada Petraro - Entella…. :)

1. con porcellino tenuto per i piedi e fiaccola sulla spalla ...

2. con porcellino sotto il braccio e fiaccola sulla spalla ...

Le statuette provengono dagli scavi presso il santuario ctonio extra moenia dedicato al culto di Demetra e Kore, attestato almeno dal V al III sec. a.C.

Si riferiscono tutte al tipo della figura femminile stante panneggiata con patera o porcellino oppure fiaccola, interpretato come raffigurazione stessa di Demetra o piuttosto di offerenti strettamente connesse, comunque, a contesti specificatamente demetriaci.

Il santuario ctonio viene infatti interpretato come un thesmophorion all’interno del quale negli ultimi mesi d’estate o nei primi mesi autunnali, proprio quando germoglia il seme, si celebravano le Thesmophoria: feste tipicamente femminili legati alla sfera della fecondità ctonia.

Le celebrazioni si svolgevano nell’arco di dieci giorni e sembra che il rito fosse riservato alle sole donne: Aristofane, nelle sue Thesmophoriazousai, ricorda, infatti, che nel recinto dove sono riunite le donne, gli uomini non possono penetrare.... :P

I molteplici riferimenti a pratiche rituali legate alla fertilità agraria, tema assai sentito in ambiente siceliota, vedono nelle Tesmoforie un cerimoniale adatto a stimolare la produttività del suolo. D’altra parte, l’esclusiva presenza femminile e la serie di riti di natura iniziatica, documentati dalle fonti antiche a attestati dai rinvenimenti, suggeriscono anche una connessione con le funzioni della donna quale madre e generatrice di vita e forse addirittura la relazione della festa con una sorta di iniziazione femminile che introduce appunto la donna alla sua funzione di madre attraverso una serie di difficili e pericolose esperienze riconducibili al mito della discesa di Kore nell’Ade.....

Non è infine da trascurare la funzione politica che probabilmente assolveva la celebrazione dei riti tesmoforici che, promuovendo la continuità della stirpe umana e la crescita della fecondità agraria, toccava sicuramente temi fondamentali per il benessere e la stabilità della città.

Fonte: ENTELLA: UN SANTUARIO CTONIO EXTRA MOENIA - FRANCESCA SPATAFORA - ALESSANDRA RUVITUSO - GILBERTO MONTALI

Valeria

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Medusa,

sei sublime,

ormai penso che non appartieni a questo mondo,

ma ad una probabile reincarnazione, dell'animo sensibile, di una fanciulla del Thiasos;

laddove la suprema tessitrice di versi e liriche, dispensava il suo sapere.

Complimenti.

P.S.

Saffo - ovviamente - non andava spesso al mercato :D , vi inviava le sue ancelle, a cui affidava oboli per la spesa?

Ne posto uno analogo. E' un emiobolo della seconda città dell'isola di Lesbo per impostanza: Methimna.

Poteva essere nel borsellino di Saffo?

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Rispetto al tema di questa discussione è una piccola licenza, in omaggio al talento di Medusa.

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