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Punzone su Medaglia Pio IX Arco Piazza del Popolo


Eldorado

Risposte migliori

Grazie Gio per la cortesia e un ringraziamento speciale al Prof Ginocchi.

Nulla Renzo, è stato un piacere, una volta che posso contribuire lo faccio volentieri, ci insegni talmente tanto tu... :give_rose: Giò :)

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Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Modificato da renzo1940
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Una medaglia bellissima Renzo, vorrei chiederti se il dritto è lo stesso della medaglia massimo modulo per il ponte di Ariccia.

E'curioso che su quest'ultima medaglia che è del 1854 compaia la firma del Cerbara, all'epoca in esilio, mentre ad esempio negli scudi era stata tolta

Modificato da Eldorado
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Il diritto di massimo modulo di Nicola Cerbara per la medaglia di Gaeta fu utilizzato per i massimi moduli successivi incisi da Bianchi relativi a San Giovanni in Laterano, San Paolo (abbinamento molto raro), Epidemia Colera, Ponte Ariccia, Tempio di S. Alessandro. e per la medaglia della Madonna Taddei incisa da Speranza.

Solo nel 1861 il Bianchi incise un nuovo diritto di massimo modulo per la medaglia della Lotteria.

Nella biografia di Nicola Cerbara il Bertuzzi ricorda che la medaglia di Gaeta fu pagata all'Autore, ormai allontanato da Roma, solo tardi e con riduzione del prezzo pattuito: la proprietà del conio, usato per piccole tirature e quindi ben mantenuto e non troppo diffuso , e la sua bellezza spiegano la legittima (e al tempo stesso utilitaristica) gestione. Va anche ricordato che il fratello Giuseppe Cerbara fino al 1855 e' capo incisore della Zecca pontificia.

Modificato da renzo1940
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Il passaggio di testimone tra due grandi artisti... del resto nel 1861 il ritratto di Pio IX fatto dal Cerbara 12 anni prima forse risultava un po troppo giovanile...

gallery_27889_1314_176922.jpg

Modificato da Eldorado
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Buonasera a tutti, penso di potervi togliere la curiosità circa la "contromarca", in effetti non lo è.

La Minerva è il simbolo della Zecca di Roma, la medaglia la riporta in quanto è stata commissionata dalla Camera Capitolina, allora in vigore.

Questo simbolo dovrebbe essere presente fin dal 1820, sulle medaglie commissionate dalla stessa, fino ad arrivare al 1846, controllate se ne avete qualcuna a portata di mano.

Queste notizie mi/vi arrivano dal Prof. Ginocchi con cui ho parlato poco fa.

Buona serata a tutti, Giò :)

Peccato, la storia della medaglia commissionata dal comitato popolare che sceglieva quale suo marchio la Dea Roma mi piaceva... :cray:

Di contro, quali medaglie papali sono state commissionate dalla Camera Capitolina, a parte quella in omaggio a Gregorio XIII (ma in epoca decisamente precedente al 1820), e della quale, credo, siano in giro pochi esemplari?

Modificato da camerlengo
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Buonasera a tutti, penso di potervi togliere la curiosità circa la "contromarca", in effetti non lo è.

La Minerva è il simbolo della Zecca di Roma, la medaglia la riporta in quanto è stata commissionata dalla Camera Capitolina, allora in vigore.

Questo simbolo dovrebbe essere presente fin dal 1820, sulle medaglie commissionate dalla stessa, fino ad arrivare al 1846, controllate se ne avete qualcuna a portata di mano.

Queste notizie mi/vi arrivano dal Prof. Ginocchi con cui ho parlato poco fa.

Buona serata a tutti, Giò :)

Peccato, la storia della medaglia commissionata dal comitato popolare che sceglieva quale suo marchio la Dea Roma mi piaceva... :cray:

Di contro, quali medaglie papali sono state commissionate dalla Camera Capitolina, a parte quella in omaggio a Gregorio XIII (ma in epoca decisamente precedente al 1820), e della quale, credo, siano in giro pochi esemplari?

La realtà è spesso dura e ...molto più semplice di quanto non si pensi... :D :D

Se nessuno potrà rispondere alla tua domanda chiederò al Prof. Ginocchi di suggerirmi una bibliografia adatta, chiedergli di fare l'elenco di tutte le medaglie vorrebbe dire dargli troppo disturbo, il periodo interessato comprende più di 25 anni.

Ciao, Giò :)

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Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Ciao Renzo, cosa intendi per copie galvaniche? Ho avuto occasione di visionare dal vivo la medaglia di Gaeta in versione "galvano" e posso dirti che è una produzione coeva effettuata solo ed esclusivamente con l'utilizzo dei conii originali. Esistono dei falsi di questa medaglia ma sono fusioni di pessima qualità (tutt'altra cosa quindi). I galvani possono quindi essere prodotti solo con i conii originali, diversamente non sarebbe possibile, ricordo di aver affrontato il discorso di recente con Bertuzzi a Verona. Ti segnalo una discussione molto interessante riguardante le medaglie galvanoplastiche, la tecnica con la quale vennero prodotte alcuni esemplari di questa di Gaeta è la stessa. :good:

http://www.lamoneta.it/topic/72629-le-prime-medaglie-galvanoplastiche/page__hl__galvanoplastica

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Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Ciao Renzo, cosa intendi per copie galvaniche? Ho avuto occasione di visionare dal vivo la medaglia di Gaeta in versione "galvano" e posso dirti che è una produzione coeva effettuata solo ed esclusivamente con l'utilizzo dei conii originali. Esistono dei falsi di questa medaglia ma sono fusioni di pessima qualità (tutt'altra cosa quindi). I galvani possono quindi essere prodotti solo con i conii originali, diversamente non sarebbe possibile, ricordo di aver affrontato il discorso di recente con Bertuzzi a Verona. Ti segnalo una discussione molto interessante riguardante le medaglie galvanoplastiche, la tecnica con la quale vennero prodotte alcuni esemplari di questa di Gaeta è la stessa. :good:

http://www.lamoneta.it/topic/72629-le-prime-medaglie-galvanoplastiche/page__hl__galvanoplastica

E' puntuale l'osservazione che la galvanoplastica inizia nel 1800 e che copie galvaniche della medaglia di Gaeta possono essere state pertanto eseguite all'epoca. Il problema è che, avendo una medaglia originale coniata (non credo che occorrano i conii) possono essere anche eseguite successivamente; e tra noi vecchi medaglisti c'e' sempre stata conoscenza che qualche commerciante era abbastanza fornito del massimo modulo di Gaeta (invero vendeva correttamente come originalita' non garantita).

Ho comunque avuto notizia che la medaglia in asta NAC non era galvanica; chi ha comperato ha fatto un grande affare. Teoricamente, se è corretta la mia tesi, potrebbe anche essere la medaglia che ha consentito tante copie galvaniche.........

Vorrei aggiungere che copie galvaniche si trovano anche per molte altre medaglie (soprattutto per le antiche): rarita' e richiesta devono giustificare la lavorazione.

Se le copie fuse si riconoscono per la loro porosita' e per la riduzione del diametro, nella copia galvanica, come ben dici, c'e' un riempimento tra le lamine e nell'esame e' di norma evidente l'assenza della compattezza del metallo.

Se le informazioni da me apprese negli anni fossero errate, io resto ben pronto ad imparare da chi ha maggiori conoscenze tecniche in materia di coniazione.

Modificato da renzo1940
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Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Ciao Renzo, cosa intendi per copie galvaniche? Ho avuto occasione di visionare dal vivo la medaglia di Gaeta in versione "galvano" e posso dirti che è una produzione coeva effettuata solo ed esclusivamente con l'utilizzo dei conii originali. Esistono dei falsi di questa medaglia ma sono fusioni di pessima qualità (tutt'altra cosa quindi). I galvani possono quindi essere prodotti solo con i conii originali, diversamente non sarebbe possibile, ricordo di aver affrontato il discorso di recente con Bertuzzi a Verona. Ti segnalo una discussione molto interessante riguardante le medaglie galvanoplastiche, la tecnica con la quale vennero prodotte alcuni esemplari di questa di Gaeta è la stessa. :good:

http://www.lamoneta....galvanoplastica

E' puntuale l'osservazione che la galvanoplastica inizia nel 1800 e che copie galvaniche della medaglia di Gaeta possono essere state pertanto eseguite all'epoca. Il problema è che (avendo coni originali) possono essere anche eseguite successivamente e tra noi vecchi medaglisti c'è sempre stata conoscenza che qualche commerciante era abbastanza fornito del massimo modulo di Gaeta (invero vendeva correttamente come originalità non garantita).

Ho comunque avuto notizia che la medaglia in asta NAC non era galvanica; chi ha comperato ha fatto un grande affare. Teoricamente, potrebbe anche essere la medaglia che ha consentito tante copie galvaniche.........

Vorrei aggiungere che copie galvaniche si trovano anche per molte altre medaglie (soprattutto per le antiche): rarità e richiesta devono giustificare la lavorazione.

Se le copie si riconoscono per la loro porosità e per la riduzione del diametro, nella copia galvanica, come ben dici, c'è un riempimento tra le lamine e nell'esame è di norma evidente l'assenza della compattezza del metallo.

Ciao Renzo, le copie esistono certamente in tutti campi però scusa tanto la domanda: chi ha potuto mai fare lastre galvaniche della medaglia di Gaeta? Tu sai dove si trovano i conii? Da quel che ne so io sono tra le mura vaticane e quindi in mani sicurissime, se sbaglio correggimi perchè posso anche sbagliare. Le medaglie di Gaeta in versione galvanica che sono passate anni fà sul mercato sono tutte originali in quanto create dallo stesso conio originale, ne avrò esaminate dal vivo un paio e tutte hanno lo stesso particolare punto di riferimento nei rilievi coincidente con quella venduta ieri alla NAC. :good: ;)

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Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Ciao Renzo, cosa intendi per copie galvaniche? Ho avuto occasione di visionare dal vivo la medaglia di Gaeta in versione "galvano" e posso dirti che è una produzione coeva effettuata solo ed esclusivamente con l'utilizzo dei conii originali. Esistono dei falsi di questa medaglia ma sono fusioni di pessima qualità (tutt'altra cosa quindi). I galvani possono quindi essere prodotti solo con i conii originali, diversamente non sarebbe possibile, ricordo di aver affrontato il discorso di recente con Bertuzzi a Verona. Ti segnalo una discussione molto interessante riguardante le medaglie galvanoplastiche, la tecnica con la quale vennero prodotte alcuni esemplari di questa di Gaeta è la stessa. :good:

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E' puntuale l'osservazione che la galvanoplastica inizia nel 1800 e che copie galvaniche della medaglia di Gaeta possono essere state pertanto eseguite all'epoca. Il problema è che (avendo coni originali) possono essere anche eseguite successivamente e tra noi vecchi medaglisti c'è sempre stata conoscenza che qualche commerciante era abbastanza fornito del massimo modulo di Gaeta (invero vendeva correttamente come originalità non garantita).

Ho comunque avuto notizia che la medaglia in asta NAC non era galvanica; chi ha comperato ha fatto un grande affare. Teoricamente, potrebbe anche essere la medaglia che ha consentito tante copie galvaniche.........

Vorrei aggiungere che copie galvaniche si trovano anche per molte altre medaglie (soprattutto per le antiche): rarità e richiesta devono giustificare la lavorazione.

Se le copie si riconoscono per la loro porosità e per la riduzione del diametro, nella copia galvanica, come ben dici, c'è un riempimento tra le lamine e nell'esame è di norma evidente l'assenza della compattezza del metallo.

Ciao Renzo, le copie esistono certamente in tutti campi però scusa tanto la domanda: chi ha potuto mai fare lastre galvaniche della medaglia di Gaeta? Tu sai dove si trovano i conii? Da quel che ne so io sono tra le mura vaticane e quindi in mani sicurissime, se sbaglio correggimi perchè posso anche sbagliare. Le medaglie di Gaeta in versione galvanica che sono passate anni fà sul mercato sono tutte originali in quanto create dallo stesso conio originale, ne avrò esaminate dal vivo un paio e tutte hanno lo stesso particolare punto di riferimento nei rilievi coincidente con quella venduta ieri alla NAC. :good: ;)

Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Ciao Renzo, cosa intendi per copie galvaniche? Ho avuto occasione di visionare dal vivo la medaglia di Gaeta in versione "galvano" e posso dirti che è una produzione coeva effettuata solo ed esclusivamente con l'utilizzo dei conii originali. Esistono dei falsi di questa medaglia ma sono fusioni di pessima qualità (tutt'altra cosa quindi). I galvani possono quindi essere prodotti solo con i conii originali, diversamente non sarebbe possibile, ricordo di aver affrontato il discorso di recente con Bertuzzi a Verona. Ti segnalo una discussione molto interessante riguardante le medaglie galvanoplastiche, la tecnica con la quale vennero prodotte alcuni esemplari di questa di Gaeta è la stessa. :good:

http://www.lamoneta....galvanoplastica

E' puntuale l'osservazione che la galvanoplastica inizia nel 1800 e che copie galvaniche della medaglia di Gaeta possono essere state pertanto eseguite all'epoca. Il problema è che (avendo coni originali) possono essere anche eseguite successivamente e tra noi vecchi medaglisti c'è sempre stata conoscenza che qualche commerciante era abbastanza fornito del massimo modulo di Gaeta (invero vendeva correttamente come originalità non garantita).

Ho comunque avuto notizia che la medaglia in asta NAC non era galvanica; chi ha comperato ha fatto un grande affare. Teoricamente, potrebbe anche essere la medaglia che ha consentito tante copie galvaniche.........

Vorrei aggiungere che copie galvaniche si trovano anche per molte altre medaglie (soprattutto per le antiche): rarità e richiesta devono giustificare la lavorazione.

Se le copie si riconoscono per la loro porosità e per la riduzione del diametro, nella copia galvanica, come ben dici, c'è un riempimento tra le lamine e nell'esame è di norma evidente l'assenza della compattezza del metallo.

Ciao Renzo, le copie esistono certamente in tutti campi però scusa tanto la domanda: chi ha potuto mai fare lastre galvaniche della medaglia di Gaeta? Tu sai dove si trovano i conii? Da quel che ne so io sono tra le mura vaticane e quindi in mani sicurissime, se sbaglio correggimi perchè posso anche sbagliare. Le medaglie di Gaeta in versione galvanica che sono passate anni fà sul mercato sono tutte originali in quanto create dallo stesso conio originale, ne avrò esaminate dal vivo un paio e tutte hanno lo stesso particolare punto di riferimento nei rilievi coincidente con quella venduta ieri alla NAC. :good: ;)

Francesco,

tu sostieni che per creare una medaglia galvanica (piu' precisamente le lamine da utilizzare) occorra la disponibilita' dei coni. A me e' stato sempre riferito che sarebbe sufficiente avere una medaglia.

Invero, mi sembra di aver visto anche copie galvaniche di medaglie originariamente fuse, che non hanno mai avuto coni. Ne ricordo una di Pio II con il Pellicano.

Quanto alla medaglia di Gaeta in asta NAC un medaglista molto esperto mi ha riferito che era una medaglia originale e non una galvanica.

Queste sono le mie conoscenze, il mio contributo alla discussione, senza pretesa di avere ragione.

Modificato da renzo1940
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Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Ciao Renzo, cosa intendi per copie galvaniche? Ho avuto occasione di visionare dal vivo la medaglia di Gaeta in versione "galvano" e posso dirti che è una produzione coeva effettuata solo ed esclusivamente con l'utilizzo dei conii originali. Esistono dei falsi di questa medaglia ma sono fusioni di pessima qualità (tutt'altra cosa quindi). I galvani possono quindi essere prodotti solo con i conii originali, diversamente non sarebbe possibile, ricordo di aver affrontato il discorso di recente con Bertuzzi a Verona. Ti segnalo una discussione molto interessante riguardante le medaglie galvanoplastiche, la tecnica con la quale vennero prodotte alcuni esemplari di questa di Gaeta è la stessa. :good:

http://www.lamoneta....galvanoplastica

E' puntuale l'osservazione che la galvanoplastica inizia nel 1800 e che copie galvaniche della medaglia di Gaeta possono essere state pertanto eseguite all'epoca. Il problema è che (avendo coni originali) possono essere anche eseguite successivamente e tra noi vecchi medaglisti c'è sempre stata conoscenza che qualche commerciante era abbastanza fornito del massimo modulo di Gaeta (invero vendeva correttamente come originalità non garantita).

Ho comunque avuto notizia che la medaglia in asta NAC non era galvanica; chi ha comperato ha fatto un grande affare. Teoricamente, potrebbe anche essere la medaglia che ha consentito tante copie galvaniche.........

Vorrei aggiungere che copie galvaniche si trovano anche per molte altre medaglie (soprattutto per le antiche): rarità e richiesta devono giustificare la lavorazione.

Se le copie si riconoscono per la loro porosità e per la riduzione del diametro, nella copia galvanica, come ben dici, c'è un riempimento tra le lamine e nell'esame è di norma evidente l'assenza della compattezza del metallo.

Ciao Renzo, le copie esistono certamente in tutti campi però scusa tanto la domanda: chi ha potuto mai fare lastre galvaniche della medaglia di Gaeta? Tu sai dove si trovano i conii? Da quel che ne so io sono tra le mura vaticane e quindi in mani sicurissime, se sbaglio correggimi perchè posso anche sbagliare. Le medaglie di Gaeta in versione galvanica che sono passate anni fà sul mercato sono tutte originali in quanto create dallo stesso conio originale, ne avrò esaminate dal vivo un paio e tutte hanno lo stesso particolare punto di riferimento nei rilievi coincidente con quella venduta ieri alla NAC. :good: ;)

Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Ciao Renzo, cosa intendi per copie galvaniche? Ho avuto occasione di visionare dal vivo la medaglia di Gaeta in versione "galvano" e posso dirti che è una produzione coeva effettuata solo ed esclusivamente con l'utilizzo dei conii originali. Esistono dei falsi di questa medaglia ma sono fusioni di pessima qualità (tutt'altra cosa quindi). I galvani possono quindi essere prodotti solo con i conii originali, diversamente non sarebbe possibile, ricordo di aver affrontato il discorso di recente con Bertuzzi a Verona. Ti segnalo una discussione molto interessante riguardante le medaglie galvanoplastiche, la tecnica con la quale vennero prodotte alcuni esemplari di questa di Gaeta è la stessa. :good:

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E' puntuale l'osservazione che la galvanoplastica inizia nel 1800 e che copie galvaniche della medaglia di Gaeta possono essere state pertanto eseguite all'epoca. Il problema è che (avendo coni originali) possono essere anche eseguite successivamente e tra noi vecchi medaglisti c'è sempre stata conoscenza che qualche commerciante era abbastanza fornito del massimo modulo di Gaeta (invero vendeva correttamente come originalità non garantita).

Ho comunque avuto notizia che la medaglia in asta NAC non era galvanica; chi ha comperato ha fatto un grande affare. Teoricamente, potrebbe anche essere la medaglia che ha consentito tante copie galvaniche.........

Vorrei aggiungere che copie galvaniche si trovano anche per molte altre medaglie (soprattutto per le antiche): rarità e richiesta devono giustificare la lavorazione.

Se le copie si riconoscono per la loro porosità e per la riduzione del diametro, nella copia galvanica, come ben dici, c'è un riempimento tra le lamine e nell'esame è di norma evidente l'assenza della compattezza del metallo.

Ciao Renzo, le copie esistono certamente in tutti campi però scusa tanto la domanda: chi ha potuto mai fare lastre galvaniche della medaglia di Gaeta? Tu sai dove si trovano i conii? Da quel che ne so io sono tra le mura vaticane e quindi in mani sicurissime, se sbaglio correggimi perchè posso anche sbagliare. Le medaglie di Gaeta in versione galvanica che sono passate anni fà sul mercato sono tutte originali in quanto create dallo stesso conio originale, ne avrò esaminate dal vivo un paio e tutte hanno lo stesso particolare punto di riferimento nei rilievi coincidente con quella venduta ieri alla NAC. :good: ;)

Francesco,

tu sostieni che per creare una medaglia galvanica (piu' precisamente le lamine da utilizzare) occorra la disponibilita' dei coni. A me e' stato sempre riferito che sarebbe sufficiente avere una medaglia.

Invero, mi sembra di aver visto anche copie galvaniche di medaglie originariamente fuse, che non hanno mai avuto coni. Ne ricordo una di Pio II con il Pellicano.

Quanto alla medaglia di Gaeta in asta NAC un medaglista molto esperto mi ha riferito che era una medaglia originale e non una galvanica.

Queste sono le mie conoscenze, il mio contributo alla discussione, senza pretesa di avere ragione.

Ciao Renzo, sul fatto che la medaglia della NAC sia tondello pieno e non galvano non c'è alcun dubbio, non stavo mettendo in dubbio assolutamente quella, anzi, ho anche elogiato chi l'ha comprata perchè la reputo una medaglia straordinaria e della più grande rarità (i galvani sono più pesanti e non hanno suono quando si tocca il bordo con la punta di una matita ;) ), per quanto concerne le copie galvaniche di un clone di una medaglia autentica non metto in dubbio quello che dici, forse c'è stato un frainteso: volevo dire che oggigiorno con la tecnologia moderna si può copiare tutto ma se lo si fa utilizzando delle copie fuse allora il risultato non è brillante e subito le differenza e il falso salta all'occhio. Quello che volevo dire in poche parole è che per far uscire una medaglia in galvano uguale a quella autentica è obbligatorio servirsi dei conii originali, e poichè i conii originali di questa di Gaeta si trovano al sicuro tra le mura vaticane è ovvio che un galvano perfettamente uguale all'autentica deve per forza essere autentico e coevo. All'inizio del mio intervento precedente ti avevo scritto se sai dove sono i conii originali perchè da quel che ne so io stanno in Vaticano però se hai delle informazioni diverse allora dimmelo perchè posso anche sbagliarmi, era una domanda a tutti gli effetti e non un'affermazione, so che hai una ricchissima bibliografia sulle papali e per questo ti avevo fatto questa domanda, è probabile che tu abbia qualche studio o ricerca sull'argomento dove sono estremamente curioso. Tutto qui. Ti trovi con il mio pensiero? :good:

Modificato da francesco77
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Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Ciao Renzo, cosa intendi per copie galvaniche? Ho avuto occasione di visionare dal vivo la medaglia di Gaeta in versione "galvano" e posso dirti che è una produzione coeva effettuata solo ed esclusivamente con l'utilizzo dei conii originali. Esistono dei falsi di questa medaglia ma sono fusioni di pessima qualità (tutt'altra cosa quindi). I galvani possono quindi essere prodotti solo con i conii originali, diversamente non sarebbe possibile, ricordo di aver affrontato il discorso di recente con Bertuzzi a Verona. Ti segnalo una discussione molto interessante riguardante le medaglie galvanoplastiche, la tecnica con la quale vennero prodotte alcuni esemplari di questa di Gaeta è la stessa. :good:

http://www.lamoneta....galvanoplastica

E' puntuale l'osservazione che la galvanoplastica inizia nel 1800 e che copie galvaniche della medaglia di Gaeta possono essere state pertanto eseguite all'epoca. Il problema è che (avendo coni originali) possono essere anche eseguite successivamente e tra noi vecchi medaglisti c'è sempre stata conoscenza che qualche commerciante era abbastanza fornito del massimo modulo di Gaeta (invero vendeva correttamente come originalità non garantita).

Ho comunque avuto notizia che la medaglia in asta NAC non era galvanica; chi ha comperato ha fatto un grande affare. Teoricamente, potrebbe anche essere la medaglia che ha consentito tante copie galvaniche.........

Vorrei aggiungere che copie galvaniche si trovano anche per molte altre medaglie (soprattutto per le antiche): rarità e richiesta devono giustificare la lavorazione.

Se le copie si riconoscono per la loro porosità e per la riduzione del diametro, nella copia galvanica, come ben dici, c'è un riempimento tra le lamine e nell'esame è di norma evidente l'assenza della compattezza del metallo.

Ciao Renzo, le copie esistono certamente in tutti campi però scusa tanto la domanda: chi ha potuto mai fare lastre galvaniche della medaglia di Gaeta? Tu sai dove si trovano i conii? Da quel che ne so io sono tra le mura vaticane e quindi in mani sicurissime, se sbaglio correggimi perchè posso anche sbagliare. Le medaglie di Gaeta in versione galvanica che sono passate anni fà sul mercato sono tutte originali in quanto create dallo stesso conio originale, ne avrò esaminate dal vivo un paio e tutte hanno lo stesso particolare punto di riferimento nei rilievi coincidente con quella venduta ieri alla NAC. :good: ;)

Dopo aver parlato della contromarca sul bordo, vorrei spendere una parola sulla bellezza della medaglia.

Ricordo che Nicola Cerbara e' l'incisore anche della splendida medaglia di massimo modulo con Gaeta al rovescio, donata dal Papa ai dignitari che lo avevano seguito in esilio. Scive Bertuzzi nella biografia di questo autore (Le medaglie papali da Pio VII a Pio VIII) che N. Cerbara aveva aderito con entusiasmo alla Repubblica Romana;all'atto della restaurazione del Pontefice fu collocato in aspettativa in attesa del procedimento: cio' nonostante, per insistenze del Papa, fu a lui commissionata, con accordo privato sottobanco, l'incisione della medaglia di massimo modulo di Gaeta e ne fece il suo capolavoro, realizzandone modelli, punzoni e coni, anche se non pote' seguire direttamente la coniazione (questa disponibilita' di artista non servi' a molto perche' segui' la condanna all'esilio). Una medaglia in bronzo di massimo modulo di Gaeta, considerata una delle massime espressioni dell'arte medaglistica dell'Ottocento, e' in vendita domani in asta NAC. Non so dire se e' una delle pochissime medaglie originali o una delle copie galvaniche alle quali si ricorse negli anni per rappresentare nelle collezioni questa eccezionale medaglia.

Ciao Renzo, cosa intendi per copie galvaniche? Ho avuto occasione di visionare dal vivo la medaglia di Gaeta in versione "galvano" e posso dirti che è una produzione coeva effettuata solo ed esclusivamente con l'utilizzo dei conii originali. Esistono dei falsi di questa medaglia ma sono fusioni di pessima qualità (tutt'altra cosa quindi). I galvani possono quindi essere prodotti solo con i conii originali, diversamente non sarebbe possibile, ricordo di aver affrontato il discorso di recente con Bertuzzi a Verona. Ti segnalo una discussione molto interessante riguardante le medaglie galvanoplastiche, la tecnica con la quale vennero prodotte alcuni esemplari di questa di Gaeta è la stessa. :good:

http://www.lamoneta....galvanoplastica

E' puntuale l'osservazione che la galvanoplastica inizia nel 1800 e che copie galvaniche della medaglia di Gaeta possono essere state pertanto eseguite all'epoca. Il problema è che (avendo coni originali) possono essere anche eseguite successivamente e tra noi vecchi medaglisti c'è sempre stata conoscenza che qualche commerciante era abbastanza fornito del massimo modulo di Gaeta (invero vendeva correttamente come originalità non garantita).

Ho comunque avuto notizia che la medaglia in asta NAC non era galvanica; chi ha comperato ha fatto un grande affare. Teoricamente, potrebbe anche essere la medaglia che ha consentito tante copie galvaniche.........

Vorrei aggiungere che copie galvaniche si trovano anche per molte altre medaglie (soprattutto per le antiche): rarità e richiesta devono giustificare la lavorazione.

Se le copie si riconoscono per la loro porosità e per la riduzione del diametro, nella copia galvanica, come ben dici, c'è un riempimento tra le lamine e nell'esame è di norma evidente l'assenza della compattezza del metallo.

Ciao Renzo, le copie esistono certamente in tutti campi però scusa tanto la domanda: chi ha potuto mai fare lastre galvaniche della medaglia di Gaeta? Tu sai dove si trovano i conii? Da quel che ne so io sono tra le mura vaticane e quindi in mani sicurissime, se sbaglio correggimi perchè posso anche sbagliare. Le medaglie di Gaeta in versione galvanica che sono passate anni fà sul mercato sono tutte originali in quanto create dallo stesso conio originale, ne avrò esaminate dal vivo un paio e tutte hanno lo stesso particolare punto di riferimento nei rilievi coincidente con quella venduta ieri alla NAC. :good: ;)

Francesco,

tu sostieni che per creare una medaglia galvanica (piu' precisamente le lamine da utilizzare) occorra la disponibilita' dei coni. A me e' stato sempre riferito che sarebbe sufficiente avere una medaglia.

Invero, mi sembra di aver visto anche copie galvaniche di medaglie originariamente fuse, che non hanno mai avuto coni. Ne ricordo una di Pio II con il Pellicano.

Quanto alla medaglia di Gaeta in asta NAC un medaglista molto esperto mi ha riferito che era una medaglia originale e non una galvanica.

Queste sono le mie conoscenze, il mio contributo alla discussione, senza pretesa di avere ragione.

Renzo, scusa ma mi sono riletto la mia risposta precedente e forse ho capito dove non ci siamo compresi (vedi parte evidenziata in rosso): volevo dire che la medaglia in vendita alla NAC non è un galvano nella maniera più assoluta, ci mancherebbe, volevo solo dire che le medaglie galvaniche che mi sono passate anni fà sotto il naso erano frutto dello stesso conio e quindi con gli stessi particolari identici e precisi che ritroviamo su quella autenticissima e mostruosamente importante venduta ieri alla NAC.

Dico questo perchè nel 2007 è apparsa nell'asta Varesi 49 Utriusque Siciliae un esemplare fuso dichiarato tale da Varesi (una copia tarda e quindi non autentica, sei d'accordo?), e se un galvano fosse stato ricavato da una fusione del genere allora avremmo ottenuto un risultato penoso e sai perchè: perchè quando si produce un clone per fusione, pressofusione o in galvanoplastica molti particolari vanno persi e si impasticciano durante tale operazione, per cui molti di questi particolari andrebbero ripresi con il bulino e ritoccati, il risultato finale è che la medaglia copiata non avrà gli stessi particolari di quella autentica, in poche parole sarà differente. Hai capito perchè ho precedentemente affermato che i galvani da me esaminati hanno gli stessi particolari di quella della NAC e quindi sono anch'essi autentici? Perchè ho le immagini in archivio e li ho già confrontati. Però se non hai capito fammelo sapere, è probabile che io abbia espresso male qualche passaggio. Grazie per l'attenzione e scusa. :hi:

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MASSIMO MODULO PIO IX - GAETA

Credo che lo studio piu' accurato di questa medaglia sia del Berni - Le medaglie di Pio IX con la veduta di Gaeta - Bari 1928. Non lo possiedo.

Bartolotti nella sua pubblicazione sulle medaglie papali di massimo modulo attinge da esso notizie.

In sintesi, Nicola Cerbara realizzo' il conio del diritto (utilizzato anche per massimi moduli successivi) e 22 o 23 coni del rovescio con le iscrizioni per altrettanti diplomatici.

Da essi furono tratte le medaglie in oro donate ed un altro esemplare (non mi e' noto se in argento o bronzo) per memoria, per la raccolta papale. Da medaglie con iscrizione per i diplomatici sembra che siano state tratte anche le medaglie per altri beneficiati per servizi resi al Papa a Gaeta, essendovi un documento di spesa per tornitura di cinque medaglie d'oro per sostituire l'iscrizione con una cornice decorativa.

E' scritto nello studio del Berni che, completata la coniazione e distribuzione delle medaglie, fu ordinata la distruzione dei coni e dei punzoni del rovescio , provvedendosi a riprodurre due coni del medesimo, senza alcuna iscrizione, con anello decorativo intorno alla veduta. Berni precisa che questi coni, per quanto non descritti nel noto catalogo del Mazio, sono conservati nella raccolta della Regia Zecca.

Aggiungo (lo rende evidente la disponibilita' che si deve prendere atto che esiste qualche esemplare in bronzo, coniato all'epoca in forme tradizionali, proveniente o dal prototipo come dice Bartolotti (si parla anche di appartenenza al Cerbara) o dai coni conservati dal Mazio (sempre disponibili per gli amici, come e' noto). La medaglia in asta NAC ne e' conferma.

Accanto a queste medaglie vi sono le copie galvaniche, che - come ho detto in precedenza - in quantita' limitata sono sempre state offerte e presenti nel mercato.

Dico a Francesco che io non ritengo che le galvaniche siano state tratte dai coni, ma da qualcuna delle pochissime medaglie coniate. Se era disponibile il conio, non vedo perche' si sarebbe dovuti ricorrere al procedimento galvanico.

Aggiungo che forse io do' anche una valutazione diversa da Francesco alla medaglia galvanica, che avra' un risultato estetico migliore rispetto alle copie fuse, ma e' pur sempre una copia rimpecettata.

Ovviamente, questo criterio non vale per le medaglie che nascono come medaglie galvaniche e che sono originalmente tali: penso nelle papali alla medaglia di B. Zaccagnini per le statue degli apostoli nella scalinata di San Pietro o alla medaglia di grande modulo dell'Arnaud per la lavanda, ambedue rarissime.

Modificato da renzo1940
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MASSIMO MODULO PIO IX - GAETA

Credo che lo studio più accurato di questa medaglia sia del Berni - Le medaglie di Pio IX con la veduta di Gaeta - Bari 1928. Non lo possiedo.

Bartolotti nella sua pubblicazione sulle medaglie papali di massimo modulo attinge da esso notizie.

In sintesi, Nicola Cerbara realizzò il conio del diritto (utilizzato anche per massimi moduli successivi) e 22 o 23 coni del rovescio con le iscrizioni per altrettanti diplomatici.

Da essi furono tratte le medaglie in oro donate ed un altro esemplare (non mi è noto se in argento o bronzo) per memoria, per la raccolta papale. Da medaglie con iscrizione per i diplomatici sembra che siano state tratte anche le medaglie per altri beneficiati per servizi resi al Papa a Gaeta, essendovi un documento di spesa per tornitura di cinque medaglie d'oro per sostituire l'iscrizione con una cornice decorativa.

E' scritto nello studio del Berni che, completata la coniazione e distribuzione delle medaglie, fu ordinata la distruzione dei coni e dei punzoni del rovescio , provvedendosi a riprodurre due coni del medesimo, senza alcuna iscrizione, con anello decorativo intorno alla veduta. Berni precisa che questi coni, per quanto non descritti nel noto catalogo del Mazio, sono conservati nella raccolta della Regia Zecca.

Aggiungo (lo rende evidente la disponibilità)che si deve prendere atto che esiste qualche esemplare in bronzo, coniato all'epoca in forme tradizionali, proveniente o dal prototipo come dice Bartolotti (si parla anche di appartenenza al Cerbara) o dai coni conservati dal Mazio (sempre disponibili per gli amici, come è noto). La medaglia in asta NAC ne è conferma.

Accanto a queste medaglie vi sono le copie galvaniche, che - come ho detto in precedenza - in quantità limitata sono sempre state offerte e presenti nel mercato.

Dico a Francesco che io non ritengo che le galvaniche siano state tratte dai coni, ma da qualcuna delle pochissime medaglie coniate. Se era disponibile il conio, non vedo perchè si sarebbe dovuti ricorrere al procedimento galvanico.

Aggiungo che forse io dò anche una valutazione diversa da Francesco alla medaglia galvanica, che avrà un risultato estetico migliore rispetto alle copie fuse, ma è pur sempre una copia rimpecettata.

Ovviamente, questo criterio non vale per le medaglie che nascono come medaglie galvaniche e che sono originalmente tali: penso nelle papali alla medaglia di B. Zaccagnini per le statue degli apostoli nella scalinata di San Pietro o alla medaglia di grande modulo dell'Arnaud per la lavanda, ambedue rarissime.

Perfetto, l'importante è che ci siamo capiti a vicenda perchè c'era stato un frainteso forse scaturito dalla mancanza di alcune precisazioni da parte mia. Grazie

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Carissimi Renzo e Francesco, avete la possibilità di postare un'immagine del coniato e una del galvanico della stessa medaglia per un confronto, così da apprezzare anche visivamente le vostre disquisizioni?

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Chiusa l'interessante parentesi Cerbara-Gaeta, proviamo a riassumere quanto emerso in questa discussione sulla medaglia per L'Arco in Piazza del Popolo e relativa contromarca.

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L'otto di settembre del 1846 nella Basilica di S.Maria del Popolo in Roma, era prevista una visita di Pio IX, da poco salito sul soglio pontificio. L'occasione era data dalla ricorrenza della natività di Maria, che si festeggia giustappunto l'otto settembre.

(Una casa d'aste - Thesaurus asta Idra dicembre 2008 se non ricordo male - che aveva in vendita la medaglia, citava come evento la festa dell'Immacolata con data otto dicembre 1846, ma sulla medaglia è chiaramente indicata la data otto settembre, inoltre il dogma dell'immacolata concezione fu proclamato solo nel 1854....)

Nelle settimane precedenti un comitato spontaneo popolare, composto tra gli altri da Ciceruacchio, decise di costruire un arco di trionfo temporaneo in legno, da collocarsi all'ingresso di Piazza del Popolo dal lato di Via del Corso, via attraverso la quale sarebbe transitato il corteo papale.

Autore del progetto fu l'architetto Felice Cicconetti, i materiali e la mano d'opera, quando non offerti direttamente, furono pagati con le offerte dei cittadini e inoltre prestarono la loro opera vari artisti per le decorazioni.

Ulteriori e più dettagliate informazioni su questo opuscolo d'epoca che ho caricato nella biblioteca del forum.

http://www.lamoneta....-popolo-1846pdf

(PS: costava tre baiocchi, vi faccio lo sconto, chiunque lo scarica è pregato di spedirmi una moneta da due baiocchi... o due da uno... :) )

Allo stesso tempo fu deciso di coniare una medaglia, oggetto di questa discussione, in argento e in bronzo e la realizzazione fu affidata alla "bottega" di Girometti e Cerbara.

Al dritto abbiamo un bel ritratto di Pio IX e al rovescio la faccia dell'arco che guardava Via del Corso, personalmente ritengo sia un capolavoro per dovizia di particolari, è perfino leggibile l'epigrafe posta sull'arco centrale: ONORE • GLORIA = A = PIO • IX = CVI • BASTO' VN GIORNO = PER • CONSOLARE • I • SUDDITI = MARAVIGLIARE • IL • MONDO •

La medaglia è contromarcata sul contorno ad ore sei con un punzone rappresentante una "Testa di Minerva" alta circa due millimetri e larga uno e mezzo.

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Grazie al Professor Ginocchi, per tramite della nostra Giovanna, sappiamo che la "Testa di Minerva" è il simbolo della Zecca di Roma e che venivano così punzonate le medaglie commissionate non direttamente dallo stato Pontificio, nella fattispecie questa nostra fu commissionata dalla Camera Capitolina.

La camera Capitolina era una sorta di amministrazione comunale di Roma, tra l'altro soppressa l'anno dopo, nel 1847, e sostituita dal Comune Pontificio.

Possiamo dedurre che al Girometti e Cerbara fu affidata l'incisione dei conii ma che poi le medaglie vennero battute nella Zecca.

Sarebbe interessante sapere se tutte le medaglie di quel periodo non commissionate direttamente dallo stato pontificio presentano la contromarca.

Camerlengo cita alcune medaglie, sempre opera di Girometti e Cerbara, della serie Uomini Illustri, contromarcate, ma non sappiamo al momento se sono tutte contromarcate o solo alcune.

Se ci sono ulteriori notizie sono bene accette...

Modificato da Eldorado
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Buonasera a tutti, penso di potervi togliere la curiosità circa la "contromarca", in effetti non lo è.

La Minerva è il simbolo della Zecca di Roma, la medaglia la riporta in quanto è stata commissionata dalla Camera Capitolina, allora in vigore.

Questo simbolo dovrebbe essere presente fin dal 1820, sulle medaglie commissionate dalla stessa, fino ad arrivare al 1846, controllate se ne avete qualcuna a portata di mano.

Queste notizie mi/vi arrivano dal Prof. Ginocchi con cui ho parlato poco fa.

Buona serata a tutti, Giò :)

Peccato, la storia della medaglia commissionata dal comitato popolare che sceglieva quale suo marchio la Dea Roma mi piaceva... :cray:

Di contro, quali medaglie papali sono state commissionate dalla Camera Capitolina, a parte quella in omaggio a Gregorio XIII (ma in epoca decisamente precedente al 1820), e della quale, credo, siano in giro pochi esemplari?

Dopo la divagazione sulle medaglie di Nicola Cerbara con un excursus su quella - sempre intrigante - di Gaeta, favorito da un'asta che ha riproposto la questione dei pochissimi esemplari originali, affiancati nel tempo da copie galvaniche..., vorrei ritornare alla contromarca sul bordo della medaglia con l'arco di trionfo sempre di Nicola Cerbara.

Stabilito che questa emissione fu voluta dalla Camera Capitolina (era affascinante l'idea di camerlengo e neanche del tutto irrealistica, poiche' medaglie popolari - in genere medagliette povere- cominciavano ad apparire, come dimostrano quelle risorgimentali delle cinque giornate di Milano e altre di omaggio al papa dell'amnistia e della liberta'!),camerlengo si chiede giustamente di quali altre medaglie questa Autorita' curo' la emissione.

A me sono venute in mente le emissioni di medaglie di sede vacante dal 1823 al 1846; ho concluso che non sono riferibili alla Camera capitolina, ma dalla ricerca e' emerso un elemento interessante..

Ricorda il Boccia (Le medaglie di Sede vacante) che la Camera Capitolina era organo di autogoverno del comune di Roma, composto da un senatore di nomina pontificia + tre Conservatori(di nomina curiale) + un eletto dai capo-rioni e aveva compiti di vigilanza urbana. Durante la sede vacante poteva concedere una limitata amnistia e provvedere alla sorveglianza di una dele Rotae. Pio VII con motu proprio "Ogni colta nazione" del 23 ottobre 1816 concesse alla Camera capitolina "la facolta' di coniare una apposita medaglia".

Le medaglie di sede vacante dal 1823 al 1846 con scritta S.P.Q.R. o con lo stemma di Roma S.P.Q.R. non hanno pero' contromarca; correttamente, perche' la loro emissione e'da riferire ad una iniziativa privata dei conservatori componenti la Camera. Cio' e' coerente con la natura di tutte le medaglie di sede vacante.

Penso tuttavia che vi sia una medaglia ricorrente della Camera coordinata con l'autorizzazione di Papa Pio VII.

Modificato da renzo1940
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  • 1 anno dopo...

Nella scheda in Catalogo sono state inserite le notizie che riassumono gli interventi quivi contenuti:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE91/34

Grazie a Voi tutti

A distanza di quasi due anni ritroviamo le note della scheda di questa medaglia nel catalogo del forum, a loro volte tratte dal mio sunto nel post #43 dei contributi di questa interessantissima discussione, a corredo della scheda relativa ad un esemplare in vendita nella prossima asta Ranieri...

Beh... sono soddisfazioni!!!

http://www.astanumismatica.it/it/asta_numismatica_ranieri_n_7_646/medaglie_papali_649/medaglia_1846_in_bronzo_opus_nicola_cerbara_____186_.aspx

Modificato da Eldorado
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  • 9 anni dopo...

Anche se a distanza di molti anni volevo apportare il mio contributo con i due esemplari che ho in collezione.  Confermo il fatto che la testa di Minerva era il simbolo della zecca pontificia fino al 1846 poi sostituito con la tiara pontificia 

20231225_180929.jpg

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Buongiorno, 

qui sotto trovate una medaglia di fine 1800 in Argento con il nome , credo, a cui fu donata.

Non credo fosse pratica comune, tra le tantissime medaglie osservate in 10 anni, non ne ho mai vista una simile. Mi sbaglio?

Grazie e buone feste

DSC_0291.jpg

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