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Tous les numismatistes connaissent ces monnaies fiduciaires de cuivre qui se rencontrent encore communément en Chypre et dans le Levant, et qui furent frappées par ordre du fameux M. A. Bragadin
(Gustave Schlumberger, Numismatique de l’Orient latin, 1878)

 

Con questa frase il grande storico e numismatico francese ottocentesco introduceva, nella sua monumentale opera dedicata alla monetazione di quello che allora era chiamato Oriente latino, le monete coniate dai Veneziani durante l’assedio turco di Famagosta nel 1570.

Nel variegato panorama delle ossidionali, il bisante per Cipro presenta delle peculiarità storiche e numismatiche che lo hanno reso fin da subito un pezzo ri cercato e studiato, ma forse non ancora del tutto compreso. Pur non essendo stato battuto a Venezia ma in una zecca di fortuna da parte degli assediati, lontani duemila miglia di mare dalla propria patria, questo nominale è da sempre considerato parte della numismatica veneziana a tutti gli effetti, come in generale le monete per il Levante, le quali invece erano coniate a Venezia e solo in seguito venivano inviate nelle località di destinazione per l’utilizzo.

Lo scopo di questa ricerca è tentare un primo approccio di tipo statistico per valutare sia i dati ponderali sia le varianti di legenda che, come si vedrà, possono portare a interessanti implicazioni che dovranno in seguito essere approfondite.

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