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IGNORED

9 e 10 Paoli


Ugo

Risposte migliori

Be', sull'assegnato due parole posso dirtele anche io :P :o :)

furono creati durante la rivoluzione francese, fine '700, e in pratica erano banconote il cui valore nominale era garantito dalle proprietà terriere e immobiliari confiscate all'aristocrazia e al clero.

L'idea era buona, ma naufragò quando i rivoluzionari si misero a stampare tonnellate di banconote..... con conseguente svalutazione degli assegnati.

Il tuo assegnato è della Repubblica Romana, sorta a fine '700 durante il (breve) periodo in cui il papa fu cacciato; gli anni Sesto e Settimo indicati sono quelli trascorsi dall'inizio della rivoluzione: credo, quindi, siano 1798 e 1799. Fruttifero non si riferisce agli interessi, ma è un mese (non ricordo quale) del calendario rivoluzionario

I beni enfiteutici sarebbero i latifondi "sequestrati" ai nobili, il cui valore garantiva la solvibilità dell'assegnato.

Questa la storia in generale, come al solito attendo (attendiamo) Petronius per i dettagli e tutto il resto :)

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In attesa del "sommo" Petronius, ritengo comunque molto interessante quanto mi hai detto!!

Grazie!!

Sapete anche dirmi un valore indicativo di questi assegnati? Li ho pagati 15 EURO tutti e due. (Troppo?)

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Per l'assegnato apulian ha già detto tutto :)

Il primo biglietto è emesso dal Sacro Monte di Pietà, sempre nel periodo della Prima Repubblica Romana.

Il Sacro Monte di Pietà, insieme al Banco di S. Spirito, curò la prima emissione di cartamoneta nello Stato Pontificio; correva l'anno 1785 quando, a causa della penuria di moneta metallica, Pio VI autorizzò l'emissione di "cedole" in scudi romani, in apparenza simili, ma in realtà con una varietà di oltre 2000 tipi, stante in primo luogo la distinzione tra i due Istituti, il taglio (da 3 a 3000 scudi) e le date di emissione (dal 1785 al 1797).

L'inevitabile inflazione generata dall'enorme quantità di cedole emesse fu affrontata dalla Repubblica Romana con la demonetizzazione dei tagli più alti e la riduzione di valore degli altri.

E qui si inserisce il tuo biglietto: la demonetizzazione riguardava le cedole di taglio superiore ai 35 scudi, per le altre ci fu una prima riduzione di valore ad un terzo, seguita da una seconda ad un quindicesimo: questo spinse i Banchi a introdurre una monetazione cartacea spicciola, denominata "resti" in luogo di quella metallica.

Il prezzo di 15 euro per entrambi è sicuramente buono; in particolare il "resto" da 10 paoli è classificato raro nel catalogo Gavello, mentre comune è l'assegnato.

petronius B)

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