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  1. Buongiorno a tutti. Scrivo per conto di un amico che ha “ereditato” la famigerata 20 lire del 1936. Abbiamo raccolto alcuni dati: -diametro 35,5mm -peso 16,8 gr. -la calamita non attacca e posso allegare alcune foto dettagliate. https://wetransfer.com/downloads/85c222bfc54505b69c573afe2e2d53c120180821130142/0252b50cca890225396f261440830ae020180821130142/dd5b46 potreste cortesemente dirmi la vostra opinione a riguardo ? Grazie in anticipo!
  2. Ciao a tutti, Scorrendo un po il forum, mi sono accorto che è una moneta che si vede solitamente poco. Un po per il costo, un po per la piccola mole, forse un po perchè non ha un conio molto appariscente, fatto sta che molti preferiscono sorvolarne l'acquisto. Ma alcuni coraggiosi, magari attratti dal fattore rarità, si cimentano nell'acquisto di questa monetina, e (magari per gli ignari che non seguono "lamoneta" ) non è insolito che si trovino ad avere a che fare con una riproduzione o falso moderno (falso d'epoca, sarebbe una consolazione mica male! ) Monetina tanto piccola, ma non facile da decifrare, specie in foto, e specie se le foto non sono sufficientemente chiare. Per cui, come prima cosa, è fortemente raccomandato l'acquisto solo ed esclusivamente da venditori professionali, che rispondano sempre del materiale venduto, rilasciando tutte le garanzie del caso, ed operando secondo termini di legge. Veniamo alla scheda della moneta, in allegato trovate le belle foto tratte da un'asta Negrini (37). Regno d'Italia: 50 Centesimi Umberto I, 1889 e 1892 Bibliografia: Gigante 42 (1889) e 43 (1892); Mir Savoia 1104a (1889) e 1104b (1892); Montenegro: 55 (1889) e 56 (1892) Dritto UMBERTO I RE D'ITALIA testa a destra in esergo la data (1889 o 1892) Rovescio Anepigrafe - Stemma Savoia coronato con il collare dell'annunziata attorno tra due grandi rami di ulivo e di quercia sormontato da stella raggiante;Ai lati dello scudo il valore e in basso a destra sigla del marchio della zecca di Roma (R) Metallo: Argento 835 millesimi Diametro: 18 mm. Peso: gr. 2,50 Taglio: liscio Contingente coniato: 635.231 pezzi per il 1889 e 148.333 pezzi per il 1892 Per procedere all'acquisto da canali differenti da venditori professionali, è importante conoscere MOLTO BENE la moneta in ogni sua parte. Ricordatevi di chiedere foto dettagliate o per lo meno, chiare, al venditore di turno, senza dimenticare di esaminare anche il TAGLIO, drizzando subito le antenne se vedete "pasticciamenti" vari di metallo, come strani esuberi (nel dubbio, pensate subito a male: il vostro portafoglio ve ne sarà grato a prescindere! Chi vorrà, potrà arricchire questa discussione con le foto del proprio esemplare (il più possibili CHIARE, preferibilmente non dentro la plastica), con le indicazioni di peso (importantissimo!!) e diametro.
  3. Sapreste indicarmi gentilmente un buon libro sui vari metodi di conio avvenuti negli anni,possibilmente dal 1600 in poi,abbastanza specifico. Grazie Fabio
  4. Buonasera, rimanendo sui moduli da 50 cent vi mostro un esemplare del 1860 coniato a Firenze. Cosa ne pensate? Buona serata
  5. Ciao a tutti, su un gruppo Facebook un collezionista (che è iscritto anche in questo forum e che ringrazio per lo spunto) ha mostrato un singolare e interessante documento. Si tratta del R.D. n.1 - 4 Gennaio 1897: "Legge per l'assegno annuo di un milione di lire a favore di S. A. R il Principe Ereditario". Per completezza allego il testo completo originale del decreto tratto dalla G.U. dell'epoca ma già dall'incipit è facilmente intuibile che si tratta di una cifra veramente mastodontica per l'epoca considerando che parecchi anni dopo qualcuno in una celebre canzone cantava "Se potessi avere mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovare tutta la felicità." Visto che sicuramente parte della cifra poteva essere destinata ad accrescere la Collezione che tutti conosciamo la prima cosa che ho pensato è stata: ma beato lui! Saluti Simone
  6. supercapanera

    1 baiocco 1851

    Ciao a tutti amici collezionisti ho una moneta da 1 baiocco 1851 la moneta sembra tenuta troppo bene per essere vera le dimensioni e il peso sembrano combaciare, pensate che sia vera? grazie
  7. Ho trovato una moneta… … Quanto vale? Iniziamo col dire che le monete del Regno d'Italia sono fuori corso da oramai più di 70 anni e quindi se le hai trovate in casa sarà fondamentalmente per due motivi: Qualcuno le ha collezionate (e quindi probabilmente saranno ben catalogate e conservate in album, vassoi o simili e forse ci saranno in giro per casa anche libri di argomento numismatico, cataloghi d'asta, eventuali fatture di acquisto, etc etc.) Qualcuno le ha accumulate senza particolare criterio e le ha poi abbandonate in soffitta, in cantina, in cassetti, in armadi etc etc... Due consigli preliminari: 1. NON PROVARE MAI A PULIRE, IN NESSUNA MANIERA E PER NESSUN MOTIVO UNA MONETA! Invece di migliorarla l'unico sicuro risultato che otterrai sarà quello di rovinarla irrimediabilmente azzerando anche quel minimo valore eventualmente posseduto. 2. CONSULTA UNO DEI SEGUENTI CATALOGHI SULLA MONETAZIONE ITALIANA: - GIGANTE F. - Catalogo Nazionale delle Monete Italiane dal '700 all'Euro - Gigante Editore - MONTENEGRO E. - Manuale del Collezionista di Monete Italiane - Montenegro Editore Sono facilmente reperibili online o in qualsiasi libreria ad un prezzo di circa 20€ e consultandoli potrai almeno farti un'idea generale di quello che hai in mano. ATTENZIONE! Questi cataloghi oltre a varie informazioni, tra cui la RARITA' delle varie MONETE, riportano anche la loro quotazione in base allo "STATO DI CONSERVAZIONE". Sappi però che questo concetto in numismatica si basa su precisi criteri la cui padronanza si acquisisce solo con molta pratica ed esperienza pertanto quella che ad un occhio non allenato potrebbe sembrare una moneta in ottime condizioni e "che vale tanto perché così ho letto nel catalogo" nella realtà dei fatti si rivela (quasi sempre) una moneta in condizioni scarse e di valore pari a zero. A questo punto: Se ti trovi di fronte ad una collezione strutturata ti consigliamo di non improvvisarti esperto e di rivolgerti direttamente ad un professionista del settore che potrà darti un parere generale sul materiale in tuo possesso ed eventualmente, su tua richiesta e al costo delle tariffe di categoria, procedere a valutazioni e operazioni più approfondite. Se ti trovi di fronte ad un accumulo di monete varie dimenticate in scatole e sacchetti puoi anche divertirti nel fai da te e questo per il semplice motivo che le monete del Regno d'Italia ritrovate fortuitamente in casa nel 99% dei casi non valgono nulla in quanto: o di annate comunissime prodotte in milioni di esemplari, o in pessime condizioni (a causa di lunga circolazione, colpi, graffi, ruggine, tentativi di pulizia, incrostazioni, pesanti patine formatesi in luoghi umidi o inadatti,etc etc) o, ancora peggio, sia in pessime condizioni che di annate comunissime Tuttavia questi accumuli di monete conservano comunque un minimo valore e solitamente vengono trattati all'ingrosso per 10/20 euro al kg per poi essere rivenduti per pochi spiccioli nelle ciotole dei mercatini. Chiaramente discorso a parte per le monete d'argento per cui, anche se in pessime condizioni, il valore è almeno quello del metallo prezioso contenuto. (E comunque nettamente superiore al valore del monetame vario in metallo non prezioso.) Tieni comunque presente che nella monetazione del Regno di Italia esistono MOLTISSIME MONETE OGGETTO DI INTENSIVA FALSIFICAZIONE (e quasi sempre quelle di maggiore valore) quindi anche quelle collezioni che all'occhio di un profano potrebbero sembrare composte da grandi e belle monete di sicuro valore (sempre perché "così ho letto nel catalogo") potrebbero poi rivelarsi all'analisi di un esperto come una semplice raccolta di "falsi da bancarella" e non cambia nulla che "queste monete girano in casa da 30/40 anni" perchè i falsi non sono sicuramente un fenomeno solo di questi giorni. Ma come si riconosce una moneta falsa? Premesso che, come per "lo stato di conservazione", anche per distinguere la falsità o meno di una moneta occorre un occhio allenato e preparato, sappi che gli esemplari autentici delle monete riportate nell’elenco sottostante (che riporta i più comuni e diffusi "falsi da bancarella") sono tutti in metallo prezioso (ARGENTO o ORO), quindi almeno all’apparenza dovrebbero avere un colore assimilabile a questi metalli. La prima e semplice prova che puoi fare da solo è poi misurarne il diametro e il peso. Quest’ultimo in particolare deve essere il più accurato possibile e se non hai un bilancino al decimo o, meglio, al centesimo di grammo, puoi rivolgerti a qualcuno per fartela pesare (un orafo ad esempio) e, poiché quasi sempre vengono utilizzati metalli poveri, QUASI SEMPRE il PESO DEI FALSI è MINORE rispetto agli originali. Esistono poi tutta una serie di altri indicatori di falsità che possono essere valutati di volta in volta quali ad esempio il bordo, il contorno, i rilievi ma preferiamo non dilungarci perché ad un occhio non esperto anche una moneta palesemente falsa potrebbe sembrare identica all'originale. Infine puoi anche chiedere un parere qui sul forum accompagnando la tua richiesta di aiuto con: - Fotografie chiare e a fuoco, preferibilmente in alta risoluzione, sia delle due facce della moneta che del contorno. - Indicazione della misura del diametro e del peso. Ribadiamo che, come scritto poco sopra, quest’ultimo deve essere il più accurato possibile, almeno al decimo di grammo. Elenco delle principali monete falsificate (ATTENZIONE! L'elenco non è esaustivo) Clicca sul link per visionare la relativa pagina del catalogo online 5 L. (Lire) 1859 - Vittorio Emanuele II Re Eletto 5 Lire Italiane FIRENZE Marzo 1861 - Vittorio Emanuele II 5 L. (Lire) - Vittorio Emanuele II, principalmente con le seguenti date: - 1861 con Marchio di zecca Torino [T] - 1862 con Marchio di zecca Torino [T] e Napoli [N] - 1864 con Marchio di zecca Napoli [N] - 1865 con Marchio di zecca Napoli [N] e Torino [T] - 1866 con Marchio di zecca Napoli [N] - 1872 e 1873 con Marchio di zecca Roma [R] 100 L. (Lire) 1874 e 1878 - Vittorio Emanuele II 5 L. (Lire) 1878 - Umberto I 20 L. (Lire) 1882 - Umberto 5 L. (Lire) Tallero 1891 e 1896 - Colonia Eritrea - Umberto I 5 L. (Lire) 1901 - Vittorio Emanuele III 5 L. (Lire) 1861 1911 - Vittorio Emanuele III 5 L. (Lire) 1914 - Vittorio Emanuele III 20 L. (Lire) 1927 e 1928 - Vittorio Emanuele III 20 L. (Lire) 1928 "Meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora" - Vittorio Emanuele III Di questa moneta esistono diverse varianti "di fantasia"; per maggiori informazioni vedi questa discussione 20 L. (Lire) 1936 - Vittorio Emanuele III REGNUM ITALICUM 1918 N.B. Di ogni moneta è presente un collegamento al nostro CATALOGO ONLINE DI NUMISMATICA ITALIANA e cliccandoci sopra verrai portato automaticamente alla scheda analitica della moneta in questione dove potrai trovare varie informazioni che la riguardano. Leggi anche la discussione relativa alle monete di fantasia del 20 Lire 1928 Articolo ideato e realizzato in collaborazione con @ilnumismatico
  8. Ciao a tutti! Ho un pensiero che mi gira in testa e vorrei condividerlo con voi, anche se magari sarà banale. I cataloghi (o per lo meno quelli che ho avuto modo di vedere io) riportano per le monete d’oro un valore in base a conservazione/rarità, ovviamente. Il valore si aggiorna quindi annualmente all’arrivo delle nuove edizioni dei cataloghi. Avendo l’oro delle fluttuazioni che possono anche essere elevate nell’arco di un anno, in base a come va il mercato, non sarebbe una buona soluzione esprimere valori del tipo “valore del fino contenuto + una % che varia in base a conservazione, rarità ecc”, quando opportuna? Non mi spiego ad esempio la validità di un valore di 230 euro riportato a catalogo per un marengo comune MB, che in realtà potrebbe variare senza troppe difficoltà dai 180 ai 270, solo in base al prezzo dell’oro. Mi sembra un valore messo lì tanto per.. Va da sè che se questo metodo non è mai stato applicato un motivo c’è sicuramente, mi piacerebbe avere un vostro parere su quale sia. Ciao e grazie! Federico
  9. Nella classifica delle monete che vengono ritrovate in casa e di cui spesso vengono richiesti autenticità e valore un posto di assoluto rilievo è occupato dalle monete con l'effigie e il nome del Duce Benito Mussolini. Nel 99% dei casi si tratta di "monete" da 20 Lire ma non mancano, in minor misura, anche esemplari da 100 lire e altri valori. Prima di tutto chiariamo una volta per tutte che MUSSOLINI NON POTE' MAI CONIARE MONETE A SUO NOME E CON LA SUA EFFIGIE IN NESSUN FRANGENTE DEL REGNO D' ITALIA (neanche nel periodo della RSI). Questo diritto infatti è rimasto SEMPRE una PREROGATIVA ESCLUSIVA e UNICA riservata al RE VITTORIO EMANUELE III. Pertanto TUTTE queste "PSEUDO-MONETE" o "MONETE DI FANTASIA" che dir si voglia, prodotte probabilmente a partire dagli anni '70 come gadget da destinare ai nostalgici del Regime Fascista, NON FANNO PARTE IN ALCUN MODO DELLA MONETAZIONE DEL REGNO D' ITALIA o di qualsiasi altra monetazione e sono quindi prive di qualsiasi valore storico o numismatico. Nel caso delle 20 Lire l'unica attinenza riscontrabile con la monetazione del Regno d' Italia è semplicemente quella di riprendere le dimensioni e il rovescio di una importante e famosa moneta in ARGENTO chiamata 20 LIRE "ELMETTO" (O "CAPPELLONE") realizzata nel 1928 per il decennale della vittoria nella Grande Guerra e che al dritto reca però, come già sottolineato, il ritratto di profilo del Re Vittorio Emanuele III. C'è poi da aggiungere che nel 99% dei casi si tratta di prodotti realizzati in METALLO NON PREZIOSO e quindi l'unico valore economico attribuibile è quello stabilito dai venditori che commercializzano questo tipo di oggettistica al pari di portachiavi, cartoline, magliette, etc etc. Nelle foto allegate sono visibili due diversi esempi di "monete di fantasia" da 20 lire e un vero esemplare da 20 lire "Elmetto" a cui queste "pseudo-monete" sono ispirate. Moneta autentica Alcune riproduzioni Riproduzione che presenta un ritratto diverso di Mussolini e l'assenza del valore al rovescio
  10. Ciao a tutti, posseggo questo tallero di Maria Teresa però non riesco a classificarlo con precisione. Mi sembrerebbe un tallero italiano per alcune caratteristiche. A voi come sembra? Che tipo di tallero credete che sia? Grazie a tutti Levin
  11. Vi posto questo artefatto di un 10 centesimi V.E.II per avere un vostro parere. Diametro mm.29 peso g.2,66. Secondo voi,visto altre lavorazioni,potrebbe essere un coperchio di quelle "scatolette" fatte con le monete sopratutto con le 5 Lire 1848?! http://www.daguerreobase.org/it/type/05d45763-dc6c-0ad5-6e70-9ecc64095b02 Grazie F. foto del D/ e del R/
  12. Ciao a tutti, Ho un'altra moneta da mostrarvi e su cui mi piacerebbe avere il vostro parere su conservazione/ autenticità. Fa sempre parte di un lotto che ho comprato. La conservazione non è male. Umberto ha una faccia un po' smorta però, ma forse e' proprio così. Posto le foto del venditore e quelle mie. Peso di 25.0 gr Grazie a tutti
  13. El Chupacabra

    5 Lire 1927

    Tempo fa iniziai una discussione in cui chiedevo perché fosse degna di stare in collezione una monetina, in verità, piuttosto bruttarella. Vedi: Ora Vi invito ad esprimerVi, sulla falsa riga di quella precedente discussione, perché l'esemplare qui sotto - io ritenga - sia molto più raro dell'analogo 1928 due rosette in FDC...
  14. El Chupacabra

    I colori del BRONZITAL

    Esimi Lamonetiani, dopo 7 mesi di santa pazienza, ho finalmente ricevuto lo stativo che stavo aspettando. La luce al LED mi costringe a rivedere le regolazioni della mia EOS 500 D e tra un'esercitazione e l'altra sui colori, mi sono divertito coi 10 centesimi di Bronzital che si prestano magnificamente alla bisogna. Le foto sono ancora, ovviamente, migliorabili e le monetine non godono di particolare conservazione, ma l'opportunità di vedere quanto la lega (che ufficialmente aveva composizione al 92% Cu e 8% Al) variasse negli anni difficili della guerra è garantita. Eccovi tre esempi d'arcobaleno monetario (giallo, ramato e brunito):
  15. Ospite

    Britannico

    Ciao a tutti analizziamo insieme la vita di Britannico, così da capire qualcosa in più di questo nobile ragazzo? La cosa più interessante penso sia riguardo la sua morte "misteriosa" essendoci tanti pareri, sarebbe bello trovare insieme qui sul forum una nostra teoria sui fatti... c'è chi dice che è stata Agrippina ad uccidere il povero Britannico, alcuni pensano sia stato il primo omicidio di Nerone e dietro a questo fatto ci sia proprio lui... Britannico era stato invitato ad un banchetto per pranzare, lui soffriva spesso di epilessia, come accadde quel giorno - epilessia che si trasformarono in convulsioni... molti pensano che muorì avvelenato... forse da una porzione di funghi? altra ipotesi più probabile e che spesso i romani diluivano il vino con acqua calda, forse gli è stato aggiunto del veleno nella sua brocca?... sta di fatto che il povero Britannico muorì all'età dei 13/14 anni... Forse dalla paranoia di Nerone, avendo paura che gli potesse rubare il trono? oppure dalla mente malata della madre Agrippina? Dopo la morte del povero Britannico ogni prova fu distrutta, il suo corpo venne subito cremato... così da non lasciare tracce... se Britannico avesse avuto il coltello dalla parte del manico e avrebbe ucciso lui Nerone e Agrippina, come poteva cambiare il corso della storia?....
  16. Buonasera a tutti, ho trovato in una scatola del nonno una vecchissima 10 centesimi del 1866 coniata da Vittorio Emanuele II...vorrei sapere come posso fare per migliorare le sue (pessime :)) condizioni. Sono un neofita della numismatica, una passione che mi è nata dal ritrovamento di una scatola di cartone contenente parecchie monete di VE III, lire, franchi francesi e svizzeri vecchie monete tedesche, vorrei che qualcuno mi desse qualche dritta su come ampliare la mia collezione, su che cosa concentrarmi e come organizzarmi, grazie!! Pie119
  17. Ecco qui direttamente da un grande artigiano di firenze il mio regalo di Natale. da vostra esperienza, che tipo di patina si forma da velluto verde? La patina finale dipende dal colore del velluto o è qualcosa di indipendente? grazie!
  18. Buonasera a tutti, volevo mostrare questa curiosità 2 lire fiera Milano “prova” non alluminio e neanche bronzo.... pesa come la moneta in Ag 11,70???? Qualcuno di voi ne ha mai visto altre?? Non riesco a caricare la foto
  19. Ciao a tutti, volevo segnalare l'eccellente articolo di Giuseppe Girola apparso sul nuovo numero di "Comunicazione 2017 n.70" a cura della Società Numismatica Italiana. L'Autore, ripartendo da un suo vecchio articolo, ripercorre in modo rigoroso, con riferimenti alle leggi e ai trattati diplomatici dell'epoca, tutte le tappe della circolazione monetaria in Somalia dalle origini precoloniali passando poi per il periodo della colonizzazione italiana fino all'indipendenza del 1967 con anche delle interessanti curiosità. Allego qui in basso l'articolo in formato PDF ma la rivista nella sua interezza la potete trovare e scaricare qui: Buona lettura Simone Girola G. - Somalia la moneta degli italiani.pdf
  20. Rarissimo esemplare di centesimo del 1908 Valore riportante doppia L ribattuta in legenda! R4725! (E' ironico, lo scrivo perchè c'é sempre chi l'ironia non la sa leggere, ma la moneta era simpatica)
  21. Salve a tutti. Vorrei porre ai più esperti quello che mi sembra un interessante quesito: quali sono le monete in oro e argento che hanno effettivamente circolato correntemente durante il regno d'Italia? Nei cataloghi, per quanto riguarda le monete in oro, sembra evidente dalle tirature che gli zecchini di Vittorio Emanuele II ed Umberto I circolavano (cosa oltretutto testimoniata da molte fonti letterarie coeve), ma sembra pure evidente che i rispettivi tagli da 50 e 100, nonché la quasi totalità delle monete in oro coniate sotto Vittorio Emanuele III siano state realizzate in una tiratura troppo piccola per poter essere destinate alla circolazione. Riguardo le monete d'argento, il dubbio riguarda le 5 e 10 lire Impero, che ho sentito non essere state forse di comune circolazione, data anche la tiratura non particolarmente elevata, nonché per il taglio da 20 lire sempre Impero e per le 5 lire Cinquantenario e Quadriga briosa, così costose sul mercato.
  22. Secondo voi, oggi, con l'evoluzione del mercato numismatico che si é avuto negli ultimi anni, é meglio collezionare monete "rare" anche se in medio/bassa conservazione, oppure monete in altissima conservazione ancorchè comuni ? Rarità o bellezza ? (non rispondete per piacere "rarità e bellezza", perchè potendo così siam bravi tutti! ) L'animazione latita... Perdonerete il tentativo.
  23. Nella speranza che non archiviate tutto come "questione di lana caprina", voglio parlarVi di come ho impostato questa ricerca (euristica a base empirica) per dare una risposta a quella che può essere considerata una semplice curiosità, ma che - a mio avviso - merita un minimo d'inquadramento. Mi riferisco alle monete dell'Impero coniate negli anni 1939 e 1940 che sono state protagoniste di un cambiamento di lega passando dal Nichel-Cromo al Ferro-Cromo perdendo man mano il Nichel sostituito dal ferro. Innanzitutto ho cercato di individuare quale fosse la calamita più adatta alla bisogna, ossia abbastanza sensibile da individuare quale sia il limite oltre il quale non occorre andare. Dopo diverse prove, ho notato che una calamita (al neodimio) che generi un campo magnetico da 3.500 Gauss (o 0,35 Tesla se preferite) è il mezzo ideale per procedere: aumentando sino a raddoppiare non si nota alcun miglioramento, diminuendo si rischia di perdere una o più leghe. Dopo aver sottoposto centinaia di monete (per fortuna questi tondelli d'Acmonital si possono comprare per pochi euro al chilo), sono giunto alla conclusione che esistano fondamentalmente 5 tipi di lega. Una precisazione: ho scelto di definire queste monete "calamitabili" anziché "magnetiche" poiché esse rispondono (o meno) ad una calamita, ma non divengono esse stesse calamite se non per una piccola fase transitoria e di estrema debolezza. - la prima è quella composta da Nichel e da Cromo, totalmente NON calamitabile (curioso che quelle di solo Nichel siano invece estremamente calamitabili come quelle coniate nel 1936); - l'ultima, la quinta, è quella FORTEMENTE calamitabile composta da Ferro e da Cromo dove la moneta si riesce a staccare a fatica dalla calamita; - in mezzo ci stanno tre tipi di lega (non sono riuscito ad identificarne altre...) che reagiscono alla calamita in tre modi diversi (ben precisi, come potete vedere nello schema qui sotto: Ovviamente le divisioni sono valide per tutti i quattro valori (2 e 1 Lira, 50 e 20 centesimi) e anche per i Lek del 1939. Per i Lek del 1940, forse perché coniati avanti nell'anno, non ho ancora trovato monete meno che "fortemente calamitabili"... diciamo che "ci sto lavorando", dopotutto i Lek, rispetto alle Lire, sono molto meno reperibili. Un'ultima curiosità: una piccola percentuale delle monete appartenenti al 3° tipo (DEBOLMENTE calamitabile) e solo a questo, presentano una risposta diversa a seconda di dove si posizioni la calamita. In pratica, esse risultano rispondere all'attrazione magnetica lungo tutto il bordo, mentre se si avvicina la calamita lungo la perpendicolare al centro della moneta non si ha alcun effetto magnetico (anche qui valido per tutti e quattro i valori). Se qualcuno ha nozioni di fisica non elementari, probabilmente mi può spiegare il fenomeno... Se poi, qualcuno ha ottenuto altri risultati, sarò ben lieto di apprenderli.
  24. Mi son capitate queste 2 lire molto strane ad un prezzo irrisorio ed ho deciso di prenderle al volo, saranno autentiche? Oppure solo taroccate? Il diametro è di 30mm e il peso di 10.08
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