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Tetradramma di Naxos


TARAS

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Buonasera, e buona Pasqua a tutti.

Condivido con voi una raccolta di foto di tetradramme di Naxos che ho iniziato ad assemblare qualche settimana fa, incuriosito dalla discussione sul pezzo comparso in asta Roma V.

Ho raggruppato in due file jpg ad alta definizione tutti gli esemplari che sono riuscito a trovare, ordinandoli secondo una ipotetica successione temporale di aggravamento della rottura di conio al dritto, nel campo davanti alle labbra.

Condivido i file in modo che si possa attivare una riflessione con gli utenti più attenti.

Da un certo punto in poi compare una seconda rottura di conio alla radice del naso, tipo "lacrima". Notate l'evoluzione di questa, e poi andate a confrontare il dettaglio con le ultime due foto della sequenza, che poi sono i due esemplari già postati da acraf nella precedente discussione, ossia l'esemplare Roma V e a quello Morton Eden 51, lotto 42, ex NAC 27 lotto 98. Io sono molto perplesso.

http://s1262.photobucket.com/user/NicoTAPAK/media/Naxos_zps379a9d46.jpg.html

http://s1262.photobucket.com/user/NicoTAPAK/media/Naxos2_zps53fc916a.jpg.html

Per scaricare i file andate su OPTIONS -> DOWNLOAD, come indicato dalla freccia sullo screensave

a_zpsd3126f74.jpg

Edited by TARAS
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Ottimo lavoro: ma da dove proviene la mole di foto da collezioni private e museali?

Comunque la mia attenzione è ancora concentrata sulla mano destra del satiro (in alcuni esemplari fuoricampo, in altri inappropriatamente evanescente): trovo che la sequenza non spieghi completamente un eventuale ulteriore frattura di conio a questo livello (per quanto vi sia indubbiamente un degrado del conio stesso lungo la sequenza).

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Grazie Taras, lavoro utilissimo :)

qualcuno riesce a postare le tavole dei tetra di Naxos pubblicate nel ripostiglio di Randazzo ?

E' il maggior ritrovamento per queste monete e dovrebbe essere facile verificare se ad un ceerto punto compare la seconda rottura di conio alla radice del naso.

Inoltre sarebbe da verificare cosa dice Cahn nel suo Corpus in proposito (non l'ho sottomano in questi giorni).

Buona Pasqua !

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Complimenti per la bella illustrazione della sequenza dei coni,certo che analizzando la sequenza si nota chiaramente che la rottura di conio segnalata nei due esemplari citati da te e da Acraf e' diversa da quella di Roma.La cosa naturalmente lascia perplessi perche' sembrebbe ritoccata,da cosa puo' nascere questa differenza???? non potendo esaminare la moneta dal vivo che e' fondamentale si possono fare alcune ipotesi. Io espongo le mie personali che sono due - 1°cattiva pulitura; 2° esemplare antipatico dal quale mi terrei alla larga.

Avendo letto gia' la discussione di Acraf,ci terrei molto a conoscere anche il parere di Gionnysicily.

Buona Pasqua a tutti

:good:

Edited by babelone
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Ringrazio di cuore Taras (vedo ha lavorato alle 2,30 di notte!).

Questo sistema di lavoro di condivisione e di serena discussione è estremamente produttivo per confrontare anche i vari pareri e opinioni.

Raccolgo l'appello di Numa e riporto i dati desunti dal ripostiglio di Randazzo 1980 (dal volume della Arnold-Biucchi).

Nel ripostiglio Randazzo 1980 furno trovato in tutto 5 tetradrammi di Naxos, tutti del tipo Cahn 54 (lo stesso di cui stiamo parlando) e riordinati in base alla nota rottura di conio sotto il naso. Essi sono i nn. 227 - 228 - 229 - 230 - 231. Sono tutti confluiti in collezioni private e di molti è possibile rintracciare la relativa comparsa (non ho controllato i successivi passaggi, ma al tempo della redazione del catalogo di Arnold-Biucchi, nel 1990, almeno due erano già stati venduti attraverso la Numismatica Fine Arts, di Los Angeles).

Ecco il testo, riportato a pagina 62:

post-7204-0-27027600-1364739450_thumb.jp

Ora posto le singole monete (a 600 dpi):

post-7204-0-63201100-1364739572_thumb.jp

(continua)

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Non ho resistito alla tentazione dio provare a rintracciare il successivo pedigree dei 5 pezzi ex-Randazzo.

n. 227 = 16,96 g = NON PIU' RICOMPARSO (era il migliore del blocco Randazzo, forse ancora in coll. privata o ANS)

n. 228 = 17,35 g = NFA 17-18.ix.1981, n. 45 = coll. Nelson Hunt (17,29 g = 2° ex della fila 1 di Taras)

n. 229 = 17,42 g = Ludwig coll. (15° ex. della fila 1 di Taras)

n. 230 = 17,34 g = NFA 31.iii.1987, n. 40

n. 231 = 17,31 g = Nomos 1, n. 25 (17,33 g = 1° della fila 2 di Taras)

Buona ricerca.....

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ringrazio Acraf per il contributo che ci permette di salire un altro gradino nell'analisi logica di questa emissione.

Sappiamo tutti che tutti i tretra di Naxos per questa emissione derivano da un unica coppia di coni

Si puo' pertanto ricostruire la coerenza degli esemplari comparsi allineandoli in base progressivo deterioramento del conio

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Scusate la domanda apparentemente banale: ma aver identificato che una certa moneta apparteneva al ritrovamento "Randazzo" avvenuto in Sicilia nel 1980 non presuppone che sia stata illecitamente esportata dall'Italia e detenuta altrettanto illecitamente vuoi dal privato vuoi dal museo pubblico?

Certamente per alcune monete non è possibile conoscerne la presenza in collezioni antecedente al 1909, ma in questo caso sono invece palesi data e contesto di ritrovamento! Inoltre chi può dirmi come è andato disperso il ritrovamento "Randazzo"?

Grazie

:)

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che io sappia non vi è mai stata alcuna rivendicazione sul Randazzo

Il ripostiglio ando' disperso sul mercato antiquario nel momento in cui comparve , a quell'epoca vi era certamente meno attenzione e minore era la sensibilità delle istituzioni su qeuste tematiche (il Getty aveva acquistato un kouros proprio in quegli anni )

Il lavoro della Arnold-Biucchi nel ricostruire il ripostiglio, o la "parte di" ripostiglio che fu possibile ricostruire è stato un lavoro filologico encomiabile e utilissimo per lascaire memoria di monete di alta qualità ed alta epoca altrimenti disperse in mille rivoli sul mercato.

Scusate la domanda apparentemente banale: ma aver identificato che una certa moneta apparteneva al ritrovamento "Randazzo" avvenuto in Sicilia nel 1980 non presuppone che sia stata illecitamente esportata dall'Italia e detenuta altrettanto illecitamente vuoi dal privato vuoi dal museo pubblico?

Certamente per alcune monete non è possibile conoscerne la presenza in collezioni antecedente al 1909, ma in questo caso sono invece palesi data e contesto di ritrovamento! Inoltre chi può dirmi come è andato disperso il ritrovamento "Randazzo"?

Grazie

:)

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che io sappia non vi è mai stata alcuna rivendicazione sul Randazzo

Il ripostiglio ando' disperso sul mercato antiquario nel momento in cui comparve , a quell'epoca vi era certamente meno attenzione e minore era la sensibilità delle istituzioni su qeuste tematiche (il Getty aveva acquistato un kouros proprio in quegli anni )

Il lavoro della Arnold-Biucchi nel ricostruire il ripostiglio, o la "parte di" ripostiglio che fu possibile ricostruire è stato un lavoro filologico encomiabile e utilissimo per lascaire memoria di monete di alta qualità ed alta epoca altrimenti disperse in mille rivoli sul mercato.

richiamo l'attenzione sul fatto che quando un ripostiglio tale apparve esso fu non notato ma "stranotato" da commercainti, collezionisti e studiosi, per questo solleva forti dubbi che di un ripostiglio (ammesso che lo sia) come quello evidenziato dalle monete Comery non abbia lascaito traccia negli anni passati.. incongruente

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In pratica tutte le informazioni relative alle circostanze del ritrovamento del ripostiglio di Randazzo sono riportate dell'Introduzione del catalogo scritto da Arnold-Biucchi, che riporto:

post-7204-0-60313000-1364772844_thumb.jp

Sicuramente erano anni dove c'era ancora molta minore attenzione da parte dello Stato italiano. Adesso non credo proprio che Arnold-Biucchi possa scrivere un simile catalogo con un nuovo e recente ripostiglio segretamente trasportato all'estero......

Non so e non ho l'autorità a spiegare perché lo Stato italiano non debba rivendicare il ricupero di monete ex-Randazzo man mano che ricompaiono nelle varie aste (magari per la prima volta, come nel caso del pezzo 227 che non risulta ancora "riemerso"), pur essendo in questo caso accertata una sicura provenienza da un ripostiglio sul suolo italiano e ben dopo i noti limiti temporali.

Sarebbe utile il parere di un giurista.

Forse c'è il rischio di eccessivo "rumore" a livello internazionale, un pò come le ben note polemiche riguardanti il fregio di Pordenone di cui la Grecia ogni tanto reclama la restituzione dal British Museum.

Comprendo che esiste una bella dose di ipocrisia e di due pesi e due misure tra un pezzo di noto ritrovamento italiano anche se ormai inserito nel circuito internazionale e un pezzo privo di pedigree ma del quale non si conoscono le esatte circostanze di ritrovamento, ma che magari corre ben maggiori rischi di sequestro.....

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In pratica tutte le informazioni relative alle circostanze del ritrovamento del ripostiglio di Randazzo sono riportate dell'Introduzione del catalogo scritto da Arnold-Biucchi, che riporto:

attachicon.gifIntroduzione Randazzo.jpg

Sicuramente erano anni dove c'era ancora molta minore attenzione da parte dello Stato italiano. Adesso non credo proprio che Arnold-Biucchi possa scrivere un simile catalogo con un nuovo e recente ripostiglio segretamente trasportato all'estero......

Non so e non ho l'autorità a spiegare perché lo Stato italiano non debba rivendicare il ricupero di monete ex-Randazzo man mano che ricompaiono nelle varie aste (magari per la prima volta, come nel caso del pezzo 227 che non risulta ancora "riemerso"), pur essendo in questo caso accertata una sicura provenienza da un ripostiglio sul suolo italiano e ben dopo i noti limiti temporali.

Sarebbe utile il parere di un giurista.

Forse c'è il rischio di eccessivo "rumore" a livello internazionale, un pò come le ben note polemiche riguardanti il fregio di Pordenone di cui la Grecia ogni tanto reclama la restituzione dal British Museum.

Comprendo che esiste una bella dose di ipocrisia e di due pesi e due misure tra un pezzo di noto ritrovamento italiano anche se ormai inserito nel circuito internazionale e un pezzo privo di pedigree ma del quale non si conoscono le esatte circostanze di ritrovamento, ma che magari corre ben maggiori rischi di sequestro.....

Buongiorno a tutti

Lo studio fino adesso condotto e' pane per quelli che vogliono imparare, ed espone situazioni che a molti sono sconosciute ,complimenti!!!!!Per anni sono stato alla ricerca del testo che riguardava questo ripostiglio ma purtroppo non sono mai riuscito a trovarlo,chiedo cortesemente ad Acraf se sa dove e' possibile acquistarlo e nel frattempo se puo' essere cosi' gentile da tradurre in italiano l'introduzione da lui postata,ringrazio anticipatamente

Babelone

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Socrate

Edited by babelone
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Buongiorno a tutti

Lo studio fino adesso condotto e' pane per quelli che vogliono imparare, ed espone situazioni che a molti sono sconosciuti ,complimenti!!!!!Per anni sono stato alla ricerca del testo che riguardava questo ripostiglio ma purtroppo non sono mai riuscito a trovarlo,chiedo cortesemente ad Acraf se sa dove e' possibile acquistarlo e nel frattempo se puo' essere cosi' gentile da tradurre in italiano l'introduzione da lui postata,ringrazio anticipatamente

Babelone

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Socrate

ciao Babelone, copie del testo si trovano in rete (oltre che a volte nelle aste).

http://www.alibris.com/booksearch?qwork=11262391&matches=5&cm_sp=works*listing*title

http://www.amazon.com/gp/offer-listing/089722227X/ref=dp_olp_all_mbc?ie=UTF8&condition=all

ciao

skuby

Edited by skubydu
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Grazie Skuby,per la tua celere risposta,ho aperto il sito di alibris,mi sembra di aver capito che si possono acquistare anche delle copie a prezzi ridotti mi puoi confermare questo e sopratutto se la qualita' delle foto delle tavole e' discreta.

ciao

Babelone

Edited by babelone
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Non ho particolare esperienza con libri importati dagli USA (attenzione che le spese di trasporto fino all'Italia aumentano non di poco e verificare se il venditore è disposto a spedirlo fino a qui!), ma è possibile acquistare copie a prezzi ridotti in quanto leggermente usurate.

Ho notato molta variabilità nei prezzi. Comunque il libro è con robusta copertina rossa, carta buona e le tavole sono abbastanza nitide, anche se non eccezionali.

Quindi è difficile che si rovini molto.

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